lunedì 20 luglio 2009

Carlo Mattogno: Raul Hilberg e i «centri di sterminio» nazionalsocialisti. Fonti e metodogia. – Cap V § 1.3: Hilberg al convegno di Parigi.








Homepage
Precedente - Successivo

Introduzione. – Capitolo I. Paragrafo: § 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9. Capitolo II: § 1. - 1.1 - 1.2 - 1.3 - 1.4 - 1.5 - 1.6 - 1.7 - 2 - 3 - 3.1 - 3.1.1 - 3.1.2 - 4 - 5 - 6 - 7. Capitolo III: § 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 8.1 - 8.2 - 8.3 - 8.4 - 8.5 - 8.6 - 8.7 - 8.8 - 8.9 - 9 - 10. Capitolo IV: § 1 - 2 - 3. Capitolo V: § 1 - 1.1 - 1.2 - 1.3 - 2 - 2.1 - 2.2 - Conclusione - Appendice - Abbreviazioni - Bibliografia - Note.
Rinvii:
Testo integrale - Graf -

CAPITOLO V
Hilberg e le conoscenze della storiografia olocaustica
sul Führerbefehl all’inizio degli anni Ottanta.
Bilancio di due convegni storici.



1.3
.
Hilberg al convegno di Parigi


Indice

Al convegno di Parigi, Hilberg espose due relazioni che, pur rientrando nella sezione «Lo sterminio», avevano comunque un carattere marginale rispetto a quella centrale, presentata da Uwe Dietrich Adam, su «Le camere a gas»(pp. 236-261).
Questi si occupò, con un minimo di senso critico, di temi che furono poi ripresi, acriticamente, da Hilberg nell’edizione definitiva della sua opera, in particolare riguardo al campo di Bełżec. Ad esempio, Adam rilevò:
«È poco verosimile che gli Ebrei dei primi convogli fossero stati sterminati con gas in bombole, come dichiarò Josef Oberhauser, assistente di Wirth, come sono inesatte le sue indicazioni sul numero delle vittime. D’altra parte è certo che il tribunale giunse ad una falsa conclusione affermando che a Bełżec “nelle prime settimane fu usato Zyklon B, e successivamente, per ragioni di economia, il gas di scappamento di un motore Diesel”»(Nota 72 a p. 259).
«Le indicazioni della Corte d’Assise di Monaco riguardanti il “rendimento” di Bełżec sono sicuramente false... L’affermazione di Kogon, secondo la quale le nuove camere a gas potevano uccidere 4.000 persone alla volta, non è difendibile» (Nota 81 a p. 259).
«Kogon situa per errore questo episodio nel primo periodo di funzionamento di Bełżec. Le indicazioni di Gerstein quanto al numero di vittime da uccidere a Bełżec sono talmente inverosimili che se ne può rendere conto immeditatamente anche un profano: egli parla di 700-800 persone gasate in un locale di 25 metri quadrati» (Nota 85 a p. 260).

Tuttavia, incredibilmente, per Adam «un errore [sic] di questo tipo rafforza al contrario la credibilità e la buona fede del racconto»!
Adam inoltre fissava il numero dei presunti gasati di Auschwitz, senza alcuna indicazione, tra 1.000.000 e 1.200.000 persone. L’editore aggiunse una nota che rimandava al ben noto articolo di Georges Wellers Essai de détermination du nombre de morts au camp d’Auschwitz (644), secondo il quale «il numero dei gasati ad Auschwitz ammontava almeno a 1.334.700, di cui 1.323.000 ebrei» (nota 108 a p. 260), ma Hilberg nella sua opera addusse la cifra di un milione di Ebrei (p. 1318) senza alcuna giustificazione e senza mai citare l’articolo di Wellers, che all’epoca era lo studio più importante sul numero dei presunti gasati di Auschwitz.
Il volume degli atti del convegno riporta in appendice un articolo di Pressac intitolato Studio e realizzazione dei crematori IV e V di Auschwitz-Birkenau (pp. 539-584) corredato di numerose fotografie e documenti e con riferimenti d’archivio al Museo di Auschwitz. Nell’edizione definitiva della sua opera Hilberg non menzionò questo studio e non ebbe mai la curiosità di esaminare quest’archivio a lui ignoto.
Le due relazioni presentate da Hilberg trattavano temi secondari - la burocrazia del preteso sterminio e le statistiche dei morti - che non rientrano in modo specifico in questo studio.

Nessun commento: