martedì 7 luglio 2009

Alan Dershowitz al microscopio: 14. Chi demonizza chi?

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Registrazione sonora qui commentata: Antefatto ovvero Il “Demolitore” che demolisce se stesso. – 1. È venuto a Roma per insultare il papa. – 2. Il processo alle intenzioni degli altri. – 3. L’ospite non è di nessun riguardo ed ha già rotto le scatole. – 4. Prima di cominciare: “demonizzazione, critica e delegittimazione di Israele”. – 5. Il Lobbista venuto dall’America per sedere “in conclave” con i Cardinali riuniti in Vaticano. – 6. Anche Yakov Rabkin è un accademico “fallito” e imboscatosi in un’università di quarta categoria? – 7. «Ebreo», «sionista» o «lobbista»? Cosa è propriamente questo «ospite», introdotto in Vaticano e alla Camera? – 8. Dopo gli insulti e le contumelie, la parola ai derisi e diffamati: a. Intervista al cardinale Rodriguez. – 9. Gli altri genocidi nel mondo come “manovra diversiva” per far distogliere lo sguardo dal genocidio dei “cananei”. – 10. Hamas, Iran: un male assoluto o un postulato retorico e propagandisto, parola d’ordine per lo squadrone mediatico? – 11. Ma l’«ospite americano» i libri di cui parla li legge o li travisa soltanto? – 12. Cosa vi è dietro agli attacchi a Carter. – 13. Res gestae di Alano sul Google versione italiana. – 14. Chi demonizza chi? –

14. Chi demonizza chi? – Ad ascoltare la registrazione salta subito agli occhi di un osservatore terzo come vi sia una grande demonizzazione verso soggetti come Hamas, Hezbollah, Iran, ecc. E ciò mentre il Grande Accusatore rimprovera all’universo mondo di voler “demonizzare” Israele: una classica inversione dei ruoli che è tipica del sionismo. Naturalmente, nella mia facile demolizione del demolitore Dershowitz mi vado documentando con diversi testi. Uno di questi è ad esempio un libro su Hamas uscito assai di recente, poco dopo l’«operazione piombo fuso». È un libro di 284 pagine piuttosto difficile da leggere per la quantità di notizie e di analisi che sulla stampa e sui media non si trovano per nulla. La musica è quella che suona la propaganda israeliana che è raccolta di peso dai media nostrani e da quelli internazionali. Tra le tante cose impressionanti di cui si parla nel libro di Paola Caridi è l’estrema disinvoltura morale e giuridica con cui lo Stato “democratico”, ossia basato sul canovaccio dello Stato di diritto sorto dalla rivoluzione francese, pratica quelli che in gergo si chiamano “omicidi mirati”. Lo stesso cinismo lo si incontra nella registrazione, quando si parla di guanto di velluto e... teste di rapa. Si ammazzano esseri umani e ci si sghignazza sopra. Questa è la superiore moralità di chi pretende di dare lezione di morale cattolica perfino al papa e a tutti i cardinali! E trova in Roma chi lo ospita e gli regge perfino la coda. Potenza del lobbismo e di quella “corruzione” che è tipica dei seguaci del sionismo.

Chi lo dice? Lo leggo in un’altro interessante libro, addirittura disponibile in traduzione italiana fin dal 2005, ma fatto passare sotto silenzio da chi governa l’informazione. È un libro di 286 pagine scritto proprio da un ebreo, canadese, non sionista: Yakov M. Rabkin, Una minaccia interna. Storia dell’opposizione ebraica al sionismo. Ne intuisco il tema interessantissimo, ma sono appena alle prime pagine di lettura e non posso ora parlarne diffusamente. La citazione riguardo la “corruzione” non è manco tratta dall’autore, ma da “volantini” che gruppi di ebrei diffondevano in occasione della fondazione dello stato di Israele, da loro giudicato vera e propria antitesi dell’ebraismo. Anche questi ebrei sono “demonizzati” da Dershowitz. Èppure il libro di Rabkin che mi accingo a leggere e che citerò ampiamente è di una grande lucidità e pacatezza. Nulla a che fare con il tono “forsennato” di un Dershowitz. Da una parte il linguaggio della ragione, dall’altra il fanatismo al più alto grado di intensità. Resta da chiedersi perché ci occupiamo di chi basterebbe liquidare con una scrollata di spalle. Tocca occuparsene perché è propaganda che deve essere contrastata perché non produca presso i nostri governanti quegli alibi morali che li rendono corresponsabili dei crimini sionista sulla base di una legittimazione di stampa che è solo prapaganda prezzolata. Confidiamo che la Verità debitamente innalzata produca il suo effetto moltiplicativo e che sempre più persone possano smascherare e sventare una guerra che da anni si tenta in ogni modo, con ogni inganno, con ogni mezzo contro un popolo pacifico di 70 milioni di iraniani. Il disegno strategico pare alquanto chiaro: produrre un Medio Oriente un insieme di regimi fantoccio che vanno poi a concludere un trattato di pace con Israele, testa di ponte del colonialismo USA.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il vostro pregiudizio antisraeliano fa vomitare, ma magari sparissero quegli Stati dittatoriali e sanguinari come l'Iran, la siria, il Libano,ecc. Certo, sarebbe folle volerli cancellare dalla carta geografica, ma del resto i veri matti sono loro, perchè vorrebbro spazzare via israele e per questo armano organizzazioni come Hezbollah, Hamas, anche al Fatah che non ha mai veramente abbandonato i suoi sogni di potere. Voi per andare contro l'imperialismo USA sostenete un altro imperialismo, quello islamico e non vi rendete conto che sostenete un ideale reazionario.Lo dice anche il sito per i diritti umani secondoprotocollo.org che Israele non ha tutti i torti e che in realtà tutti questi appelli per il boicottaggio nascondono posizioni politiche discutibili e di fatto sbagliate.
Io spero che tutti i vostri boicottaggi finiscano in malora e così sarà.

Antonio Caracciolo ha detto...

Le pubblico il suo commento per dirle che la follia è tutta sua. Se non vuol credere a me, e se lei è un ebreo, creda almeno al suo correligionario Yakov M. Rabin, che scrive un interessantissimo e istruttivo libro alla cui lettura mi accingo: "Una minaccia interna. Storia dell’opposizione ebraica al sionismo". Ciò che lei non ha capito è che io in questa storia sono Terzo. Non so chi vincerà la partita. Credo che siano alte le probabilità che Israele completi il suo piano di genocidio dei palestinesi e che perfino riesca a scatenare una guerra contro l’Iran così come ha già fatto con l’Iraq. Ma crede che gli israeliani o sionisti mi diventeranno per questo più simpatici? Non procedo per pregiudizi ma combatto e smantello i pregiudizi miei ed altrui. Per questo leggo il più possibile, vaglio tutte le ipotesi. Non dico che i suoi siano “pregiudizi”. Non la conosco abbastanza per valutare il suo caso mentale e morale. Se però. in ipotesi, è direttamente o indirettamente responsabile dei crimini che si commettono ogni giorno contro i palestinesi, ma anche gli iracheni e tutti i popoli del Medio oriente, sarebbe quanto mai inadeguato parlare di “pregiudizi”. Non le pare?
La prego di non frequentare questo blog. Ho pubblicato una tantum il suo commento, ma non è detto che continuerò a pubblicarne altri. Non accetto provocazioni, ma solo contributi critici su base scientifica. Io non sostengo nessun imperialismo di nessun genere e vorrei un mondo in pace dove regni la giustizia e l’amicizia fra i popoli e nessuno prevarichi su un altro. Israele è la più completa negazione di ogni idea di giustizia. E tipi come lei sono mentitori di professione.