sabato 11 giugno 2016

41. Letture: Mauro Carbonaro, Grillo vale uno. Il libro nero del Movimento Cinque Stelle (Iacobelli, 2013).

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Di questo libro di Mauro Carbonaro è per noi importante soprattutto la data nella quale esce: il marzo del 2013, il mese dopo delle elezioni politiche del febbraio 2013. Ero presente alla sua presentazione in Roma e non ebbi allora un buon giudizio del libro che pure comprai in quell'occasione. Forse fui allora ingiusto, ma adesso in mutate circostanze sorge in me l'interesse per la “storia” di un movimento politico che è tutto sommato ancora vivo e vegeto. Le sue trasformazioni interne sono però tali da far sorgere la necessità di una ricostruzione della sua “storia” secondo due cadenze temporali: il diacronico per una analisi e descrizione sequenziale nel tempo e uno sincronico mettendo a confronto eventi che si svolgono in uno stesso tempo ma sono distinti e in apparenza estranei. Ad infastidirmi era la lettura “complottista”, massonica, eterodiretta, opaco di un movimento che ha visto la mia personale partecipazione, sia pure locale, nel suo divenire, di cui ero e sono protagonista. Non che avessi gli “occhi bendati” davanti agli amici che mi denunciavano le opacità della conduzione politica del MoVimento. E qual era la mia risposta? Fintantoché non mi scontro personalmente con le evidenze, vado avanti con il mio concreto impegno sul territorio. Quando ciò dovesse accadere, poiché sono per me cose inaccettabili, non esisterò a respingerle. Così è stato e non ha precedenti la mia causa civile al Capo politico del M5s, che in data 12 aprile 2016 è stato condannato da un Tribunale civile, che ha disposto il mio reintegro nel movimento politico dal quale ero stato espulso insieme agli amici Roberto Motta e Paolo Palleschi. Abbiamo fatto da “apripista” e ora per un verso sono ancora in corso in tutta Italia nuovi azioni civili e per un altro verso l'opacissimo «Staff di Beppe Grillo» va molto più cauto nel comminare nuove espulsioni. Anzi, certo di perdere la causa, dispone d’ufficio il reintegro degli attivisti prima espulsi.

Un altro attivista, ingegnere esperto in calcolo del rischio, che ha preferito lasciare lui il M5s, per aderire ad altro soggetto politico, che in materia di temi etici è a lui più congeniale, mi aveva fatto riflettere, dicendo che nell'ipotesi di una conduzione eterodiretta da parte di centrali occulte, pure straniere, per loro il rischio era di trovarsi attivisti che non avrebbero accettato di essere manovrati e si sarebbero ribellati, organizzandosi... Pare che stia avvenendo, ma noi non possiamo anticipare la storia, che è sempre descrizione e narrazione del passato. Il futuro e il divenire ben riguarda invece la politica, che nel nostro caso s’intreccia immediatamente con la storia che in fondo è davvero tale se è contemporanea, come insegna il più grande storico di tutti i tempi: Tucidide. Pertanto, nello studiare “storicamente” il MoVimento cinque stelle utilizzeremo diverse fonti: i libri, per lo più di giornalisti, spesso prevenuti e malevoli; le fonti interne del M5s; le testimonianze e le narrazioni degli stessi attivisti, dei semplici elettori, simpatizzanti, fan e talebani, delusi, espulsi, reintegrati, arrabiati, ecc., che non tacciano ma si esprimono nella rete. Sarebbe quella che gli inglesi chiamano la «PAR (Participatory action research) e prevede che la persona che studia un fenomeno socia», come era nel caso di Regeni, su cui ora si sta aprendo un nuovo fronte di indagini, ma a differenza del quale la nostra è una partecipazione da “vittime”, non di soggetti collegati a una qualsiasi entità terza.

Il libro inizia con una ricostruzione della carriera televisiva di Beppe Grillo, nato nel 1948, in quanto “comico”. Essendo suo coetaneo, avrei dovuto accorgermi dei suoi successi televisivi. In realtà, mi è passato davanti quasi del tutto inosservato, anzi del tutto senza quasi. Non ricordo di aver mai assistito ad uno spettacolo televisivo nel quale si esibiva. Ma è perché non ha mai amato quel genere di spettacoli o di comicità nella quali oggi credo vada per la maggiore il comico Crozza, che non reggo per più di qualche minuto: o giro canale, o vado in un’altra stanza. Questa premessa mi serve per passare a una riflessione di maggior rilievo. Posso capire che vi siano persone che si divertano oggi con gli spettacoli di Crozza e ieri con quelli di Grillo. Tutto bene. Ma se domani un Crozza pensasse di usare la sua popolarità per creare un movimento politico? Non avrei una grande opinione per i miei concittadini che scoprissero in questo modo l'esistenza della dimensione politica ed iniziassero in questo modo il loro impegno politico e la loro partecipazione alla vita pubblica. Mi chiedo se in questa genesi non possa esservi uno dei limiti del M5s ed una qualche sua fragilità. Se si voleva credere e far credere che la politica non è una cosa seria, maledettamente seria, anzi tragica, non vi poteva riuscirci in modo migliore che affidarla a un comico, a un buffone, non di corte, ma di regime. Se non essendo una cosa seria, anzi tragica, non ci si può poi stupire se abbiamo avuto i politici di cui ci lamentiamo. Della politica si fa spettacolo per arricchirsi, esattamente come fa Grillo con gli spettacoli che adesso ha ripreso a fare sulla scia del successo politico, in una linea di continuità: la politica come spettacolo. Nello spettacolo l’«onestà», la “virtù politica”, il patriottismo, l'amor di patria, la religione, la tradizione, l’indipendenza e la sovranità, l’onore, la dignità... sono soltanto delle maschere di cui ridere e far ridere: delle pagliacciate.

(segue)

7 commenti:

memmo ha detto...

Egregio Professor Caracciolo,

vorrei chiederle un chiarimento sul suo reintegro ottenuto con sentenza anche se provvisoria.

Lei, Palleschi e Motta siete stati reintegrati nel Movimento5stelle-Beppegrillo.it , che non si è presentato a Roma nelle recenti elezioni.

In sua vece si è presentato il Movimento5stelle-Movimento.it dove simbolo e struttura ne sono il clone. E' un pò come se una azienda venga ceduta tramite il pacchetto azionario ad altri proprietari. Resta il nome e tutto il personale in organico , ma il Cda passa di mano, come avvenuto nel M5S. Ora la gestione di questo partito padronale è in mano alla Casaleggio associati ereditata da Davide Casaleggio, la sua gestione politica in mano al direttorio. Nè Beppe Grillo nè il compianto Gianroberto, fondatori e garanti , hanno voce in capitolo nel nuovo soggetto politico. Vorrei sapere che cosa spera ancora da questa sua partecipazione forzosa in questo partito. Grazie DF

Antonio Caracciolo ha detto...

Domenico, non vi è nessun bisogno che ti rivolga a me in forma neutra, ma se desideri rendere pubblica una materia su cui abbiamo spesso parlato, non ho difficoltà, a risponderti sinteticamente:

1°) Per la questione tecnico-giuridica derivante da due distinti atti notarili, e per le sue implicazioni giudiziarie nel procedimento d'urgenza ex art. 700 c.p.c., puoi rivolgerti agli amici avvocati che ben conosci e che meglio possono spiegarti una materia complessa.
2°)Quanto alla seconda questione, ti rispondo riportando una conversazione odierna fra me e un parlamentare del M5s:
Corrispondenza non amorosa fra me e Manlio Di Stefano:

Io: «Beh, di certo, caro Manlio, non puoi dire a me che abbia “paura di dire come stanno le cose”».

Manlio: «peccato che sprechi la tua competenza a combattere il nemico sbagliato».

Io: «Mi dispiace dover esser severo nei miei giudizi e nelle mie critiche, ma sei tu che sbagli se pensi che si tratti di "inimicizia”... Intanto, leggiti una buona volta l'Ordinanza con cui un Giudice condanna lo Staff ed abbi tu il “coraggio” di prendere una posizione pubblica... Ci sono centinaia, forse migliaia di attivisti che hanno subito torti ed ai quali deve essere data giustizia... Io difendo tutti loro, non me...http://civiumlibertas.blogspot.it/.../sentenza-del...»
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Ritengo che sia politicamente preferibile, e fino all'ultimo, combattere in posizione di minoranza, e perfino di emarginazione, all'interno del campo politico che si è scelto, piuttosto che passare al campo opposto ed esporsi così a facili attacchi da parte degli "amici" politici che si sono lasciati e al poco rispetto da parte dei nuovi "amici" politici.

Male che vada, a conclusione del tutto, resta sempre il ritiro alla quiete della vita privata, dedicata interamente alla famiglia e agli studi diletti coltivati tutta la vita.

memmo ha detto...

Caro Antonio, la legge sul negazionismo approvata in questi giorni, ha dimostrato ancora una volta che la tua espulsione dal M5S è stata pretestuosa e pilotata. Con la sentenza a te favorevole sei stato reintegrato nel movimento e, ad oggi, mentre viene costituito un movimento a latere senza la scritta “Beppegrillo.it” , tu e gli altri fate parte della organizzazione politica presentatasi con successo alle elezioni nel 2013. E' evidente che il direttorio e gli altri eletti a 5 stelle, eletti con “Beppegrillo.it”, stiano spostando tutto sul nuovo soggetto politico “Movimento.it” , già utilizzato per le elezioni di Roma 2016 e che , probabilmente, sarà l'unico soggetto che si presenterà alle elezioni future quando si riproporranno le candidature degli attuali parlamentari pentastellati al secondo turno. Nell'originario movimento “Beppegrillo.it” , caro Antonio, al quale partecipai anch'io alle nottate di febbraio 2013 al Viminale per presentarne il simbolo, resterete solo tu e gli altri reintegrati e per poter operare sarebbe opportuno contattare Beppe Grillo per una sua risposta definitiva se disconosca o meno la prima impostazione e la sua posizione senza atteggiamenti ondivaghi riguardo questo nuovo scenario politico.
Suggerirei che tu e gli altri in dissenso con l'attuale direttorio, costituiate un comitato di gestione per chiarire i punti controversi e programmare le azioni future.

Cordialmente DF

Antonio Caracciolo ha detto...

Caro Domenico,

trasmetto i tuoi suggerimento allo Staff di legali che tu conosci.

Saluti

memmo ha detto...

Caro Antonio,
girare a terzi una domanda diretta è un modo per evitare la risposta. La fattibilità legale è secondaria se prima non vi è la volontà individuale. Ti chiedevo un atto di coraggio ad assumere una responsabilità che la sorte ti ha offerto. Mi rendo conto che l'inasprimento della legge Mancino non aiuta. Sono comunque disponibile come sai alla causa, sono disposto a sostenerti se Beppe Grillo non pone il veto.

Antonio Caracciolo ha detto...

Caro Domenico,

la tua domanda non è chiara.
Proprio a me chiedi un “atto di coraggio”?
Non ti pare che ne abbia avuto abbastanza?
Chi ne ha avuto di più?
Ti ho già risposto:
- se mi poni questioni tecnico-giuridiche,sul “soggetto” elettorale, ti ho già risposto che le migliori delucidazioni tecniche possono dartele gli avvocati. Già per loro, la questione è complessa e irta di difficoltà, ma tu sembri saperne più di loro...
- la questione del "negazionismo" la lascerei distinta e fuori da questa discussione;
- se infine quello che mi chiedi è di “contattare Beppe Grillo per una sua risposta definitiva”, già non si è presentato il 23 maggio alla prima udienza dal Mediatore, e non credo che si presenterà alle altre del 22 e 23 giugno dove gli muovo causa per diffamazione semplice (in seconda udienza) e aggravata in prima udienza... Cosa devo fare di più? Andare a prenderlo per il bavero?
- ti ringrazio per i suggerimenti, ma sulla loro fattibilità dovrebbero decidere quelli ai quali li fornisci...
- Non vedo infine la necessità di rendere pubblica questa delicata discussione, quando ne abbiamo già parlato a lungo in privato e in amicizia e possiamo continuare a parlarne ancora, se lo desideri.
- Pensi che sia qui utile coinvolgere altre persone? A che pro?

memmo ha detto...

No, non è a te che lo chiedo, mi sono reso disponibile come detto , soltanto che io non avrei titolo perchè non sono riusciti ad espellermi e alla fine ho rischiato di dover adire le vie legali in quanto mi avevano traslocato a mia insaputa nel NUOVO SOGGETTO POLITICO , forse per convenienza elettorale.