venerdì 8 febbraio 2008

Sotto la statua di Giordano Bruno

In Roma, dove abito, piazza campo dei Fiori è la mia preferita ed è abituale metà delle mie passeggiate mediche, per la riduzione del colesterolo. Oggi mi sono imbattutto in una manifestazione dei radicali sotto la statua del filosofo, di cui esiste un sito ufficiale. Avevo con me la macchina fotografica ed ho scattato il servizio che si può vedere alla fine del testo. La manifestazione non era priva di interesse, anche se non ho ancora capito da cosa fosse stata originata. Basterà aprire un link sul sito radicale per saperne di più. Si sono succeduti numerosi qualificati interventi, che non ho annotato e di cui non ricordo il nome degli oratori, ma tutti rappresentanti o presidenti di associazioni, fra cui anche quella mazziniana o altra per i diritti umani. Immancabile Marco Pannela, al quale ho chiesto un primo piano. Ho riconosciuto tutti i leader radicali, eccetto la Bonino che non era presente. In particolare, ricordo un breve intervento del collega Romano Scozzafava, docente alla Sapienza. Si è pronunciato sulla mancata visita del papa, la cui eco si manterrà per parecchio tempo. Il Collega ha pubblicamente confermato quello che era un mio timore e sospetto. Per chi vuole seguire minutamente le vicende del caso rinvio al comunicato ufficiale del Rettore. Anzi se non vuole indulgere in una gratuita polemica gli consiglio vivamente di andare a quella lettura. Scozzafava ha citato vari brani di quello che è stato il testo scritto inviato, sottolinenadone le debolezze concettuali e la non novità dei contenuti. Poiché il Collega Caravale avrebbe parlato della pena di morte era e resta fondato il sospetto che il vero discorso sarebbe stato un'altro, e cioè un'esternazione sulla moratoria in materia di aborto, ideata ed orchestrata da Giuliano Ferrara. Se ciò fosse accaduto, il nome della Sapienza sarebbe stato compromesso e Ferrara ci avrebbe speculato sopra a non finire. Che fosse così lo prova il livore delle reazioni a “Porta a porta”, il noto programma televisivo di Bruno Vespa, dove Giuliano Ferrara, Rocco Buttiglion e monsignor Fisichella in contradditorio con Cini, Odifreddi e Pannella hanno rovesciato i peggiori insulti sull'istituzione Sapienza, la più grande d’Europa, con una comunità di 5000 docenti di ruolo ed oltre 140 Studenti. Il tenore del Comunicato del Rettore – già citato – lascia intendere che per fortuna la laicità dell'istituzione non è stata seriamente o irrimediabilmente compromessa.




































11 commenti:

Andrea Carancini ha detto...

scusi professore,
ma perchè tutte queste foto dei putulenti radicali? ma non sono parenti stretti di informazione corretta e amicissimi dello stato d'israele?
ma a che gioco sta giocando anche lei?
è proprio vero che l'anticlericalismo acceca.

Antonio Caracciolo ha detto...

Me l'aspettavo questo suo intervento ed avevo appena fatto una scommessa che lei sarebbe subito scattato. A me non interessano tanto i radicali quanto Giordano Bruno. Lei a Giordano Bruno lo vuole di nuovo sul rogo? Con i radicali posso essere d'accordo sui temi delle libertà civili e non d'accordo sul sostegno ad Israele. Il mondo, caro Andrea, non è diviso secondo la geografia dei partiti. La satua di Socrate che vede si trova al Collegio Bellarmino, dove sono stato poco dopo. E non mi hanno detto qui che sono un anticlericale. Credo, caro Andrea, che ad essere accecato sia lei con un clericalismo e papismo accentuato, che rispetto, ma che potrebbe tenere per se e non pretendere che debba essere condiviso dal suo prossimo. Sarei comunque ben lieto di apprendere da lei cosa è cristianesimo, cattolicesimo, tradizione, sperando che possa esprimermelo in modo rigoroso, ma per cortesia non mi mandi ancora il prof. Copertino. Lei non sa fare di meglio con le sue energie intellettuali? Lei conosce la stima che ho di lei. Non mi deluda. Non le ho chiesto se lei è un cristiano, perchè considero ciò un suo fatto privato che in quanto tale può non riguardarmi. Avrei qualche dubbio sulla sua religiosità e soprattutto sulla sua "carità cristiana”, priva di umanità e piena di faziosità.

Inoltre, le faccio presente, che noi non possiamo schiacciare tutto il blog sul solo revisionismo. O lei crede che tutti i problemi connessi alla libertà si esauriscano nel fatto che Faurisson possa parlare?

Un elenco di temi che dovremmo saper affrontare: rapporto fra Stato e Chiesa, cellule staminali, eutanasia, aborto, libertà della donna, procreazione come mero biologismo o come maternità responsabile, ecc. ecc. Tutti questi problemi lei li demanda al Magistero della Chiesa? E se uno non fa parte dell'ovile o pur facendone parte ha approcci diversi?

Quanto al partito Radicale, per sua informazione, parecchi anni fa sono stato tesserato per due o tre anni, poi mi sono dissociato per dissenso su alcuni problemi, fra cui quello della docenza universitaria.

Io non gioco, ma cerco di pensare i problemi senza paraocchi di sorta. Sui problemi si discute senza arroccarsi sui propri pregiudizi.

Antonio Caracciolo ha detto...

Le ricordo che ho fatto un altro "servizio fotografico" sulla manifestazione davanti all'ambasciata israeliana ed a quella americana. Insieme a quest'altro andranno ad aprire una serie. Roma è la capitale politica d'Italia e quindi sede dei principali eventi politici. Ad alcuni di questi mi capita di essere presente e di poterne dare testimonianza fotografica. Non è un male per il nostro Blog. Le ricordo inoltre il Manifesto del Gruppo “Civium Libertas” che le riporto per intero. Se lo legge bene, potrà vedere che è chiaramente previsto il pluralismo delle posizioni, purchè ci si riconosca tutti sui temi della libertà intesa a più vasto raggio. Ecco il testo che forse lei non ha mai letto:
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Questo gruppo nasce sull’onda emotiva di eventi connessi al revisionismo storico, ma estende il suo interesse al più vasto ambito della libertà di pensiero e di coscienza ovvero di religione, di ricerca e di insegnamento. Ha carattere laico. Leggi liberticide sono già vigenti in Europa ed esiste il concreto ed imminente pericolo che vengano introdotte anche in Italia. Si costituisce perciò questa nostra libera, autonoma e aconfessionale “Società” contro la repressione della libertà di parola per gli uni e di ascolto per gli altri nonché di ricerca ed insegnamento. Il Gruppo di discussione "Civium Libertas" è aperto a quanti vogliono aderirvi e si riconoscono nei principi della libertà di pensiero, di parola, di ricerca, di insegnamento. È disponibile a forme di collaborazione con associazioni analoghe anche estere. Il gruppo non può professarsi apartitico o apolitico in quanto i diritti costituzionali sono materia politica per eccellenza. Ha invece carattere interpartitico e trasversale: ne può far parte l’elettore o il militante di un qualsiasi partito che si riconosca nella costituzione vigente e nel suo sistema delle libertà, specialmente quelle connesse alla libertà di pensiero e di ogni sua manifestazione, di ricerca, di insegnamento e di apprendimento.
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Antonio Caracciolo ha detto...

In fondo a Giordano Bruno è andata assai peggio che a Robert Faurisson, ma anche lì si trattava di libertà di pensiero negata. Possibile che lei non veda la connessione fra il passato ed il presente? Crede che la gerarchia ecclesiastica sia diversa oggi perché non fa uso del rogo? Ci sono altri sistemi anche più efficaci del rogo, in fondo un metodo rudimentale.

Antonio Caracciolo ha detto...

Infine, io non sono venuto in questo mondo in quanto antisionista. Fino a qualche anno fa quasi non sapevo nemmeno che gli ebrei esistessero e mi sono accorto del sionismo quando quelli di «Informazione Corretta» hanno incominciato ad attaccarmi. E lei sa bene che a questi attacchi ho reagito e sto reagendo. Da solo!

Andrea Carancini ha detto...

caro professore,
il suo flatus voci dimostra solo una cosa: che ho colto nel segno. il santino di giordano bruno è da sempre utilizzato da anticlericali e massoni di ogni risma. fare comunella con i radicali - VALE A DIRE CON UN BEN NOTO SPEZZONE DELLA ISRAEL LOBBY ITALIANA - da parte sua dimostra una notevole confusione intellettuale. di più: crea confusione e imbarazzo nei lettori di questo forum. è lei che mi delude, professore: lei è un miscredente ma le sue traduzioni hanno tempi biblici. non sarebbe più produttivo impiegare il tempo speso a fotografare quei quattro stronzi nel completare la traduzione le libro di graf?

Antonio Caracciolo ha detto...

Caro Andrea,

le ho già risposto in privato motivandole la sua espulsione dal blog. La sua intolleranza ha del patologico. Lei, come un certo Michelino Levi, pretende di dirmi cosa io posso o devo fare: lei non ha questo diritto e non si deve permettere di dirmi cosa è opportuno che io faccia o non faccia. Grazie a dio, non sono un suo dipendente. Quanto ai miscredenti, lo sono anche io, se essere miscredenti vuol dire non prestare nessun credito alle assurdità della dogmatica cattolica.

Il suo spirito di sopraffazione è diventato inaccettabile e tale da non consentire una proficua e serena collaborazione.

Cordiali saluti

Andrea Carancini ha detto...

professore,patologico sarà lei. ribadiamo una cosa (se fosse stato così tardo da non capirlo): non è lei che mi ha cacciato. sono io che me sono andato dal suo blog. nun ce provà, come dicono a roma.

Antonio Caracciolo ha detto...

Benissimo! Non aumentiamo la confusione: io non l'ho cacciata!
lei mi ha espresso la sua impossibilità a continuare una collaborazione. Ed io ne ho preso atto, azionando gli opportuni comandi. Non l'ho trattenuta neppure un istante! Se è questo che la preoccupa, gliene do la più ampia certificazione, per iscritto: è lei che se ne è andata, non sono io che l'ho cacciata. Restano da regolare le pendenze: cosa devo fare dei suoi contributi? Devo rimuoverli tutti subito, poco alla volta, alcuni si alcuni no?

È cosa che possiamo regolare in privato, ma come amministratore posso decidere di eliminarli. Non voglio del resto trattenere un suo patrimonio intellettuale.

Non può immaginare quanto mi giunge opportuna questa precisazione da parte sua e quanto mi solleva la coscienza! La citazione romanesca è del tutto fuori luogo: a cosa io ce proverei? Lei ha fin troppo abusato della mia pazienza e ringrazio Iddio che lei abbia optato per altri lidi. La ringrazio per il passato, ma lei pretendeva di assumere tutta la direzione del Blog, intervenendo anche sulla mia propria sfera e su quella degli altri collaboratori. Non era proprio possibile. Non era questo il blog che avevo in mente e la ringrazio della sua iniziativa.

Con i migliori auguri e saluti

Anonimo ha detto...

Gentile professor Caracciolo,
per motivi indipendenti dalla mia volontà è un pezzo che non mi collego "seriamente" alla rete, e purtroppo quando visito Civium Libertas (un'isola di libertà alla faccia della proposta di Levi), non faccio che stupirmi del folklere nostrano. Decisamente non mi ritengo una persona di cultura, e l'opera di Giordano Bruno la esamino da solo 5 anni, tuttavia ritengo decisamente audaci questi teatrini ateoagnostliberalnovat... ecc, ecc, ecc. Li ritengo audaci poiché il pensiero del filosofo nolano fu tutt'altro che un pensiero antireligioso, fu anzi una lucida analisi di vizi e virtù del clero. Quindi che questi individui la smettano di crearsi falsi miti, ma soprattutto dovrebbero capire che l'ideologia di cui si fanno portatori è condannata alla sconfitta. Se vivessero nel mondo reale e si facessero un giro per strada a vedere il livello di degrado morale e civile del popolo forse, e dico solo forse, la smetterebbero di difendere l'indifendibile.
Cordiali saluti.

Abd-el-Qader
Titolare del blog tawhid.splinder.com

Antonio Caracciolo ha detto...

Egregio Signore Abd-el-Qader,

sono lieto di pubblicare il suo commento, anche se non mi è chiaro il teatrino cui allude. Per me Giordano Bruno è la figura di un filosofo messo a morte per la sola colpa di pensare. Poiché il sito «Civium Libertas» è specificamente orientato sui temi della libertà di pensiero, per me la figura di Giordano Bruno resta emblematica. Se lei con “teatrino” intende alludere alle particolari posizioni politiche dei radicali, la cosa non mi interessa particolarmente. Dei radicali condivido alcune posizioni ma non altre. E così potrei dire di molti altri partiti. Sono stato anche a varie manifestazioni in solidarietà di Gaza (di cui pure ha fatto un servizio fotografico). Non mi sono chiesto chi fossero gli organizzatori: ero lì per Gaza. Chiunque abbia avuto la capacità di indire la manifestazione, ha fatto una cosa buona. L'alternativa era non fare nulla. Purtroppo, io vedo prevalere le forze che sento avversarie e considero già un successo l'esserci ed il tenere una fiaccola di speranza, testimoniando così una presenza. Quanto poi allo specifico del pensiero filosofico di Giordano Bruno non è materia che penso di poter trattare in questo blog. Se mai ciò sarà in altro mio blog ad uso didattico, dedicato alla Storia della Filosofia, ancora non sviluppato adeguatamente, ma che segnalo alla sua attenzione.