venerdì 5 giugno 2009

Risposta ad un Lettore di “Civium Libertas” circa un giudizio odierno di Sergio Romano sul “Corriere della Sera”. - Il genocidio palestinese.

vers. 1.4
status: 16.6.09

Sulla mia posta privata ricevo da un Socio e Lettore la corrispondenza che segue ed alla quale do volentieri corso, secondo le modalità proprie di questo blog, che è resta un “Organo aperiodico della Societas “Civium Libertas”.


Egregio Professore,

gradirei un Suo commento alla risposta che oggi ha dato Sergio Romano ad un lettore.

Cordiali saluti.
Antonio Fadda.

Con molta sorpresa constato una sua evidente contraddizione: l’aneddoto da lei citato nella sua risposta al signor Blasetti (Corriere, 21 maggio) sembra confermare le critiche rivolte a Israele in merito al rifiuto del «ritorno» dei profughi palestinesi. In un’altra risposta (Corriere, 7 maggio) lei affermava che, cito a memoria, tra tutte le rivendicazioni portate avanti dai leader palestinesi, quella del «ritorno» era quella oggettivamente meno sostenibile. Accettare lo Stato d’Israele a condizione di imporre il ritorno dei profughi palestinesi sul suo territorio è una evidente contraddizione in termini. Per le ragioni demografiche che, se non vado errato, lei stesso ha avuto modo di evidenziare, tale Stato non potrebbe sopravvivere a lungo.

Rony Sutton,
rony@sapsonline.it

Caro Sutton,

Riassumo per i lettori i termini della questione. Un lettore mi ha scritto per esortarmi a riconoscere che i palestinesi, se vogliono un accordo, dovrebbero smettere di avanzare «quel tanto reclamato diritto del ritorno ». Gli ho risposto che il ritorno dei profughi mi sembra essere effettivamente la meno ragionevole delle richieste avanzate dai palestinesi. E ho aggiunto che chi crede davvero nella soluzione dei due Stati deve rassegnarsi ad ammettere che Israele non potrà mai accettare il ritorno dei profughi in città e paesi che fanno ora parte del suo territorio nazionale.

Qualche giorno dopo un altro lettore ha preso spunto da una dichiarazione del rabbino capo di Roma contro il respingimento di immigrati provenienti dalla Libia per osservare che non è giusto pretendere dagli italiani ciò che è rifiutato dagli israeliani. Ho risposto che il confronto mi sembrava zoppicante (sono fenomeni quantitativamente incomparabili e destinati ad avere conseguenze diverse), ma ho ricordato un’altra contrapposizione evocata dall’ex ministro degli Esteri egiziano Boutros Boutros-Ghali in una conversazione con Shimon Peres. Non è paradossale, chiese Boutros- Ghali, che Israele dia la cittadinanza israeliana a ebrei che non hanno mai vissuto in Palestina e si opponga al ritorno di coloro che vi hanno vissuto per molti secoli? Lei osserva, caro Sutton, che fra queste due risposte vi è una contraddizione. Nella prima ho detto che non è realistico chiedere il ritorno dei palestinesi nel territorio israeliano. Nella seconda ho citato, dando la sensazione di approvarla, una osservazione con cui Boutros- Ghali mette in evidenza il doppio standard praticato da Israele verso gli ebrei e i palestinesi.

Non credo di essermi contraddetto. Continuo a pensare che il ritorno dei palestinesi sia per lo Stato d’Israele inaccettabile e quindi in queste circostanze irrealistico. Questo non significa tuttavia che la posizione israeliana sia moralmente impeccabile. Credo che vi siano circostanze in cui il realismo, nell’interesse della stabilità e della pace, debba prevalere sulla giustizia. Ma vorrei che questo venisse ammesso esplicitamente senza alibi pretestuosi e infingimenti retorici. Sarà più semplice comprendere lo stato d’animo delle famiglie dei profughi a cui è negato il ritorno e prendere provvedimenti che le compensino dalla speranza perduta.
Caro Ingegnere,

accolgo volentieri la sua richiesta anche perché giunge assai opportuno perché negli ultimi tempi stavo riflettendo proprio su questa materia, cercando di fare chiarezza nella mia mente. Non abbiamo qui i limiti di spazio e di tempo a cui è costretto l’ambasciatore Sergio Romano. Quando mi sentirò stanco rinvierò ad altra seduta lo svolgimento delle argomentazioni. Lei potrà seguire l’andamento del testo, anche il suo probabile rifacimento stilistico e sostanziale. Ne abbiamo tutto il tempo. Lei è in pensione ed ho finito il mio corso di lezioni. Devo solo incominciare a riflettere per le lezioni del prossimo anno accademico. Sono certo che lei avrà tutta la pazienza ed io mi concedo di prendere la cosa da molto lontano ed aprendo tutte le digressioni che mi sembrino appena un poco opportune. Siamo padroni di noi stessi e del nostro tempo. Siamo soprattutto libero nel giudizio e nello spirito, almeno fino a quando questa libertà non ci sarà tolta, come è stata tolta all’infelice popolo palestinese.

*

Caro Ingegnere, non mi sono dimenticato di lei. Sono stato occupato da alcune faccende, ma ora torno a lei per qualche momento. Le ho detto che saremmo partiti da lontano. Ne abbiamo il tempo. Lei può intervenire quando vuole, ma per procedere in modo ordinato nella nostra conversazione abbiamo due modalità. Lei può intervenire – oltre che in privato – anche nell’area «Commenti», insieme a chiunque altro lo voglia. Vale la consueta disciplina. Io risponderò o nella stessa area dei commenti, se si tratta di cosa diversa dal filo logico che sto qui seguendo oppure risponderò in questo stesso testo, se l’argomento rientra nell’ordito che ho chiaro in mente senza mai perdere di vista la questione da lei posta. Da lontano, dunque. Ebbene, saprà che un autore di cui mi sono molto occupato è Carl Schmitt, mio primo maestro, di cui ho tradotto in italiano i maggiori testi. Fra questi un piccolo libretto del 1954: «Colloquio sul potere». Il colloquio si svolge fra lo stesso Carl Schmitt ed uno studente. Poiché è del potere che si deve parlare, lo studente chiede giustamente a Carl Schmitt in quale posizione si trova lui rispetto al potere. Se, per esempio, è un consigliere del Principe, vedrà il potere in un certo modo. Se è uno del popolo, che magari subisce un’oppressione tirannica, il potere lo vedra in un ben diverso modo. Venendo dunque a noi, dobbiamo chiederci in quale personale posizione rispetto al genocidio palestinese – per me di questo si tratta – si trovano Sergio Romano sia il suo lettore al quale egli risponde. Dopo aver trattato questo aspetto, potremo avvicinarci meglio al merito della questione. Le assicura che la materia è sufficiente per riempire un libro. Il bello è che il nostro Dialogo è qui assolutamente reale, come reali sono tutti gli attori del dramma. Per correttezza, ho ritenuto di avvisare sia Romano sia il suo lettore. Ma non so se si accorgeranno di noi, o riterranno meritevole di attenzione la nostra conversazione, che noi in caso continueremo, andando per la nostra strada e ritrovandoci poi magari in qualche piazza con i cartelli di “Civium Libertas”. L’ultima volta, se ben ricordo, è stato in piazza Argentina per contestare l’infame ministro israeliano Liebermann, a noi assolutamente sgradito ed indigesto. Se fossimo stati noi al potere, anziche l’ebreo Frattini, lui in Italia non sarebbe stato invitato e noi avremmo rotto le relazioni diplomatiche con Israele. Questo è detto per far capire subito la musica che suoneremo.

* * *

Caro Ingegnere, i nemici sparano alle porte e noi non possiamo prendercela con comodo. Troverà nei commenti un esempio della mentalità che ha portato al massacro di Gaza e a un genocidio che si tenta di far passare in cavalleria grazie al controllo dei grandi giornali come quello su cui scrive Sergio Romano. Ho detto: scrive. Ma non è così. La rubrica di risposta ai Lettori non ha la stessa importanza degli Editoriali che a Sergio Romano non lasciano scrivere. Non gliela lasciano scrivere per le sue posizioni piuttosto critiche verso Israele. Romano viene continuamente attaccatto dagli “squadristi” di «Informazione Corretta», che da anni tentano di “fargli fare le valigie”, in ottemperanza ai collaudati sistemi di controllo ebraico della stampa e dei media: devono restare solo loro a raccontarci il “diritto di Israele all’esistenza, quanto i palestinesi oltre ad essere “terroristi” consacrati all’«odio» possano solo sperare in qualche benevola riduzione dentro riserve indiane, rigorosamente “smilitarizzate” e soggette a periodici controlli. Anche la lettera da lei segnalatemi è stata da loro intercettata con i soliti commentari. Sergio Romano risponde alle Lettere dei lettori semplicemente studiando i problemi, documentandosi, quindi su problemi assai disparati riesce a dare una risposta. Era questo il giudizio che ho sentito ad un pranzo fra diplomatici e docenti universitari, al quale sono stato invitato. Si è parlato di molte cose, ma nel pranzo fra vecchi amici si è parlato anche di questo. Dunque, riassumiamo: a) l’ambasciatore Romano non è più in servizio; b) ciò che sa, lo sa perché legge libri e giornali, non perchè opera sul campo ed ha accesso diretto alle informazioni dei governi o è egli stesso attore e protagonista; c) Sergio Romano è un cittadino così come lo siamo io e lei, e perfino il Commentatore anonimo, che sospetto essere un cittadino di Israele o un appartente alla comunità ebraica, che ha in pratica una doppia cittadinanza: la nostra di italiani, e l’altra israeliana. Non è una notazione polemica, ma una parte della risposta che le dovevo e sulla quale la invito a riflettere, non potendo essere io qui del tutto esplicito. Abbiamo i fucili puntati, gli stessi fucili che da anni sono puntati verso sergio Romano.

Consideri bene attentamente la questione del punto di vista. Noi non siamo marziani, ma viviamo su questo infelice mondo, o meglio infelice per molti, ma gradevole e piacevole per tanti altri. Si tratta di sapere se si abita nella valle delle lacrime, come tutti i palestinesi, o magari nelle case di Gerusalemme, dove prima abitavano i palestinesi, ed oggi abitano gli ebrei, dopo averne scacciato i precedenti inquilini. Da un punto di vista materiale sta certamente meglio chi si è impossessato della casa altrui, che pretende poi di convincerci di averlo fatto a ragione e con diritto. È questa la guerra che noi stiamo qui combattendo. Non usiamo fucili, cannoni, bombe, ma la nostra testa, magari con un pizzico di fosforo in più, non il fosforo delle bombe che hanno dilaniato i corpi delle vittime di Gaza, ma quel fosforo che si dice aumenti l’intelligenza. Noi in quanto osservatori non siamo neutri e non possiamo defilarci dalle responsabilità morali e intellettuali del giudizio. Attenzione! Un giudizio che riguarda altri, per adesso, e non tocca noi direttamente. Il nostro giudizio può essere in questo caso una mera copertura o una dissociazione.

Facciamo adesso direttamente una virata sul giudizio reso da Sergio Romano, un giudizio che mi sembra erroneo e che non condivido nè sul piano fattuale né sul piano morale. Romano dice: non è realistico immaginare che gli ebrei “che sono ritornati” in posti dove non sono mai stati concedano il “diritto al ritorno” ai palestinesi che hanno scacciato dalle loro case e dai loro villaggi. Il punto non è quello che gli ebrei faranno o non faranno. Ciò che hanno già fatto lo sappiamo e non ci occorre sapere altro. Dall’albero possiamo conoscere i frutti: così ci ha insegnato Nostro Signore. È ozioso andare per questa strada.

Il punto è invece a mio avviso il seguente: noi qui cosa stiamo a fare. Se a far solo data dal 1948 ad oggi consideriamo le sofferenze immani, vergognose che ricadono sulla nostra coscienza in quanto cittadini europeri formalmente (ma non realmente) responsabili per chi ci governa e chi ha governato, noi non siamo estranei a queste sofferenze, a questo genocidio. Badi bene: dico “genocidio”. Un genocidio, quello del popolo palestinese, che possiamo osservare con i nostri occhi sol che si decidano a guardare lo spettacolo che si trovano davanti. Dell’altro “genocidio” io ho diritto a tutti i miei dubbi. Non ero neppure nato. Lei mi sembra sia nato prima del 1945, ma non credo possa ricordare e sapere di scienza propria. Lasciamo ora perdere tutta la strumentalizzazione imbastita intorno alla cosidetta Shoah, che più che un fatto storico è chiaramente un fatto mitico, fondativo di una nuova forma religiosa.

Veniamo a noi. Ciò che è stato possibile anche recentemente con “piombo fuso”, un massacro che continua ogni giorno, ogni istante, lo è per la nostra complicità politica e morale. Non devo riassumerle qui le cose che ha potuto leggere sui maggiori canali informativi – essi stessi parte attiva e complice del massacro – e ciò che hanno detto i nostri politici. Lei sa che sono un vecchio elettore e militante di Forza Italia. Le lascio immaginare cosa ha provato il mio stomaco nel sentir parlare Fabrizio Cicchitto nel palchetto di piazza Montecitorio, dove non pochi politici della Israel lobby, davanti a non più di 400 ebrei, alcuni venuti addirittura da Israele, ha inneggiato alla guerra e allo sterminio. Quando mi vede, se mi vede, Cicchitto gira i tacchi mentre lo osservo, mentre Polito abbasso lo sguardo. Sono un signor Nessuno, ma non mi sono lasciato mai corrompere.

Dunque. Un giudizio come quello di Sergio Romano non è privo di effetti pratici. Dire che non è realistico aspettarsi che gli ebrei di Israele concedono ai palestinesi di rientrare nelle loro case, è come dire che i palestinesi scacciati debbano rassegnarsi ed il mondo dei parlanti e oracolanti debba accettare come criterio della giustizia e della politica il fatto compiuto. Per la verità, romano lascia nell’ombra la questione della “giustizia”, in fondo intesa come una faccenda di anime belle che non ha nessuna rilevanza sulla realtà effettuale. Ed è qui che incomincia il mio dissenso pur nella immutata stima che conservo per Sergio Romano e nell’altrettanta immutata disistima verso la schiera dei suoi detrattori.

Caro Ingegnere, io e lei, uomini assolutamente pacifici, non violenti, che mai abbiamo fatto del male ad una mosca, siampo però una potenza, una forza politica nella misura in cui il nostro immacolato giudizio morale condanna senza se e senza ma una palese forma di ingiustizia, di barbarie, ammettendo la quale si ritorna necessariamente a quello stato di natura il cui modello teorico è alla base della filosofia di Thomas Hobbes, che ad avviso di Carl Schmitt, internato in Norimberga, consente di comprendere il mondo dei giorni nostro molto più e molto meglio di tutte le annate del “Corriere della Sera” lei riesca a leggere. Io non so, per mia propria scienza, se vi sia stato il primo genocidio del Novecento, cioè il genocidio degli armeni. Mi pare assai probabile, ma non mi sono mai occupato in modo sistematico del tema. Lei può però vedere quanto agisca politicamente il fatto di riconoscere o non riconoscere il fatto. Ormai gli armeni, le vittime di allora, non ci sono più, ma il semplice ricordo, la sola menzione della loro esistenza o non esistenza produce effetti politici sul presente.

Perbacco! E se questo è vero per un fatto ormai “trascorso”, le pare che sia meno vero per un fatto che ancora si svolge sotto i nostri occhi, in itinere. I profughi palestinesi, forse nel numero mitico di sei milioni sono alle porte di Israele, e bussano per entrare. Dicono che i palestinesi siano prolifici. Per contrastarne il numero gli ebrei di Israele aprono le porte agli ebrei di tutto il mondo, oppure chiedono sostegno finanziario e politico agli ebrei dislocati nei vari paesi, fra cui il nostro. Per inciso, posso dirle che anche in Italia esistono organizzazioni che raccolgono denaro non per le “vittime” degli eredi delle “Vittime”, ma per ampliare e incrementare gli “insediamenti”, cioè l’occupazione coloniale della Cisgiordania, scacciandone ancora oggi gli abitanti, che sono palestinesi, e non ebrei. È come se “sei milioni” di morti palestinesi fossero risorti in numero di “sei milioni” nei loro figli, nipoti e pronipoti e chiedessero di poter rientrare nelle loro case di cui conservano ancora le chiavi.

E Sergio Romano pretende di convincerci che non è “realistico” il “ritorno a casa” di questi sventurati? Certamente, non è “realistico” aspettarsi che siano gli ebrei – grandi amatori quanto eterni creditori dell’Umanità – ad aprire la porta. Ma non è di loro che noi possiano e dobbiamo preoccuparci, allo stesso modo in cui non ci preoccupiamo del ladro che ci abbia derubato e che scoperto sia tenuto alla restituzione del maltolto. Il problema è se siamo noi disposti, dico noi, ma qui basta ed è sufficiente che siamo io e lei, ad aprire quella porta e consentire il ritorno. Israele non ha nessun titolo e nessuna legittimazione a tener chiusa quella porta. Fino ad oggi tutta la sua forza è consistita nel favore che ha godute presso il Faraone. Quando questi cambierà parere, tutto il potere ebraico crollerà come la torre di Sauron. Noi tutti, nella misura in cui sappiamo resistere al potere della Menzogna, all’Inganno dei grandi media, possiamo mutare la volontà del Faraone. Ben lo sanno gli ebrei e rivolgono tutti i loro sforzi nell’imbottirci il cervello con le loro menzogne. Ne ha un esempio nell’intervento Anonimo che trova più sotto, con mia specifica risposta.

Qui devo interrompere. Alla prossima. Riprendo brevemente. Non so se ho già espresso il concetto che segue, ma se del caso lo ripeto e ribadisco. A noi, in quanto cittadini italiani, non è lecito in nessun modo proncunciarsi su cosa i palestinesi debbano o non debbano fare. Se anche cedessero a ricatti e pressione di ogni genere noi invece potremmo ben valutare che di ricatti e pressioni si è trattato. Qui il giudizio che è stato chiesto a Romano è quanto mai arrischiato: dire o far capire che i palestinesi si debbano arrendere è come avallare l’opera dei loro aguzzini. Come cittadini italiano, ciò non ci è concesso e sarebbe schierarsi da una parte contro l’altro, in questo caso con un governo ingiusto e coloniale qual è senza ombra di dubbio quello israeliano. Per gli ultimi sviluppi legga qui, in un link di Forum Palestina, che condivido e sulle cui analisi ritornerò.


(segue)

102 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma quale genocidio, i palestinesi vogliono semmai compiere un altro genocidio agli ebrei, vorrebbero riversarsi pieni d'odio nello Stato Ebraico per distruggerlo, fanno bene gli ebrei a combatterli, anzi, sono sin troppo buoni.Voi vi riempite la bocca di uno stato binazionale laico che deve sorgere al posto di israele, ma gli ebrei sono un POPOLO e hanno tutto il sacrosanto diritto di governarsi come meglio credono, in base a ciò che ritengono giusto e vero, perchè devono accogliere quei profughi palestinesi pieni d'odio che vogliono distruggerli? Vi riempite tanto la bocca di libertà, ma se voi volete toglierla ad un popolo intero? Quelli non aspettano altro che imporre le loro leggi per creare una Palestina tutta per loro, una Palestina judenrein quello è il loro folle sogno, una volta entrati in israele fomenteranno il terrore e l'odio dall'interno.Il popolo palestinse storicamente non è mai esistito, è solo un'invenzione araba per portare avanti, con la benedizione del mondo una nuova Shoà.

Antonio Caracciolo ha detto...

Non ho completato l’ampio testo che ho promesso in risposta all’Ing. Fadda che già arrivano gli assalti di quelli che ritengo “nemici”, miei “nemici’ senza se e senza ma. Sono ancora immerso nella lettura delle Cronache mediorientali di Fisk ed ho avuto questa notte difficolta a dormire: ho sognato gli orrori ivi descritti. In questi orrori è presente la politica genocida dei moderni ebrei, assetati di sangue oggi non meno di quei tempi antichi descritti dalla Bibbia, dove il sangue è componente essenziale della tipico, barbarica, religiosità ebraica, una religiosità di chi si atteggia a vittima ma fa vittime: il carnefice che pretende di essere vittima, l’aggressore che pretende di essere stato aggredito. È la tipica moralità farisaica di cui abbiamo appreso tutti dai Vangeli e talmudica, di cui sanno gli iniziati...

Antonio Caracciolo ha detto...

Non vi è una sola riga del suo folle testo che possa condividere, non già sul piano assiologico, per il quale io e lei con pieno evidenza non apparteniamo alla stessa razza umana, ma intendo sul piano prettamente filologico.

Non considero quello ebraico un POPOLO. Si tratta per me di una ideologia religiosa, di una superstizione religiosa, che da sola fa da collante. È una religione parassitaria nel senso che distingue necessariamente fra un “noi" (gli eletti) e gli altri in qualche da rendere strumenti e da asservire. Il nascente cristianesimo aveva ben compreso ciò ed aveva "aperto”, parlando di Una Sola Umanità: né ebreo né gentile é né greco né romano né cinese etc., né bianco né nero, né giallo né rosso... Una sola razza umana. È questa la differenza sostanziale, ieri e oggi, fra ebraismo e cristianesimo, una differenza fondamentale, esistenziale.

Trovo falso dire che l’ebraismo non faccia del proselitismo. Mentre la chiesa cattolica si propone di aprire scuole, fare azione caritativa, ecc.. ed in questo modo portare il Vangelo, gli Ebrei pensano invece di comprare giornali, testate, di far produrre leggi come quella della Memoria Manipolata, ecc., il cui scopo finale è la propaganda ed esempio concreto – mi scuso, ma lei è un Anonimo e non ha diritto a prendersela – bestialità ideologiche come le sue che sono la stanca ripetizione dello stesso disco.

Antonio Caracciolo ha detto...

Si vada a leggere il libro dell’ebreo Shlomo Sand e me ne risparmi il riassunto. Sul piano fattuale ho già scritto che nessun criterio di giustizia umana (gli ebrei hanno loro propri autonomi concetti di giustizia) che consenta di cacciare il prossimo dalla propria casa per metterci al posto suo: è quello che gli attuali ebrei, sionisti o come li si voglia altrimenti chiamare hanno fatto e continuano a fare.

Egregio Anonimo, cosa vuole da me? Che io applauda al massacro? Io sono innocente del sangue da voi versato, ma non come Pilato che non ha fatto nulla per impedire che l’Innocente venisse crocefisso... Io quel poco che posso fare perché gli innocenti non vengano ancora crocefissi lo faccio... Se lei pensa che io sia disposto a dare copertura ideologica al genocidio che gli ebrei fanno (dal 1882) verso i palestinesi, ha sbagliato indirizzo... La sua provocazione resta una provocazione che mi è facile respingere... Lei mi offre un esempio di ciò a cui la propaganda sionista vorrebbe condurci... Egregio Anonimo, lei moralmente parlando ha le mani sporche di sangue...

Lo Stato Ebraico si autodistrugge da se per la profonda immoralità dei suoi fondamenti. Per me, in un senso tutto filosofico, è come se non fosse mai sorto. Non ha perciò bisogno di essere distrutto. Parlo naturalmente in un senso tutto astratto. In un senso più concreto basta andarsi a leggere le risoluzioni ONU di condanna dal 1948 in poi.

Quanto poi al disco dell’ODIO, sempre lo stesso, è facile ripetere quello che già dicevano gli antichi: gli ebrei (in quanto religione) sono loro gli odiatori dell’intero genere umano. Se non fossero animati da un’odio immenso come avrebbero potuto cacciare oltre 750.000 persone dalle loro case, raderne al suolo oltre 400 villaggi, cancellandone il nome arabo dalla carta geografica... e poi imputano ad Ahmadinejad di voler fare fare quello che loro hanno già fatto! Razza di ipocriti, farisei, sepolcri imbiancati: un linguaggio al quale ci ha già abituati il Cristo dei Vangeli, un Cristo che è stato di nuovo messo in croce a Gaza:

- Il papa non è andata nell’UNICO posto dove doveva andare, cioè a Gaza, dove Cristo veniva crocefisso davanti ai suoi occhi. È invece andato da Mammona... il prossimo passo sarà un Papa Ebreo...

Insomma trovo assolutamente disonesto, immondo, provocatorio, mossadico il suo commento che come vede non ho avuto difficoltà a pubblicare, pur sospettandone l’insincerità e l’intento provocatorio. Penso di averle dedicato. No, a non essere mai esistito, ad essere stato inventato di sana pianta è il popolo ebraico-sionista. I palestinesi c’erano già quando nel 1882 arrivano i primi coloni finanziati da Rotschild: se li avessero allora buttati in mare, non sarebbero venute le tragedie di oggi. Un proverbio calabrese dice: chi dentro ti metti, ti caccerà poi fuori. La profezia si è avverata, ma nel caso di specie vi è stata tutta la complicità coloniale dell’occidente. Siamo colpevoli non verso gli ebrei, ma verso i palestinesi. La storia basta studiarsela per quello che è, non per come pretendono di darcela a bere.

Antonio Caracciolo ha detto...

Per chiudere con un’Avvertenza dico all’Anonimo che sospetto di lui che sia la stessa persona che mi compare altre volte. Non ritengo che sia seriamente interessato ad un dibattito sia pure fra punti di vista diametralmente opposti. Ritengo che sia invece un vero e proprio provocatore, che si propone di mettere a dura prova la mia pazienza, facendomi uscire dai gangheri e dalle righe, con affermazioni che saranno poi certamente strumentalizzate.

Non volendo fare il suo gioco, cadendo nel tranello, avendo a lui dato piena libertà di espressione, avendogli io ampiamenente risposto, cosnidero esaurita e chiusa la pratica.

Non saranno pertanto più accolti altri commenti dello stesso tenore. Concediamo al nostro Anonimo Commentatore il Visto per qualsiasi paese desideri andare.

Anonimo ha detto...

Caro Caracciolo, ma è possibile che chiunque non la pensi come voi sia un matto guerrafondaio o uno stupido?Tra l'altro la storia io la conosco alla perfezione, la insegno alle scuole medie. Che il popolo palestinese non esiste l'hanno affermato gli arabi, quando nel 1974 hanno detto:"Il popolo palestinese NON esiste, l'abbiamo creato noi per una questione politica e strategica, perchè gli interessi del mondo arabo richiedono che venga creato un distinto popolo palestinese che si opponga al sionismo.La Giordania, che è uno stato sovrano dai confini ben defiiti, non può rivendicare Jaffa ed Hebron, mentre io, come palestinese, posso indubbiamente farlo. Ma quando verrà il momento non esiteremmo ad unire Palestina e giordania". La strategia degli arabi di Palestina consiste nel falsificare la storia per far credere che i sionisti abbiano cacciato un popolo già da tanto tempo insediato in Palestina e vogliono far apparire Israele come la nazione più criminale del mondo proprio per giustificare un folle piano di conquista.La loro strategia consiste nel rivendicare sempre più territori, nell'offrire agli israeliani una falsa pace in cambio di territori che diventano poi il punto di partenza per fomentare il terrorismo, per armarsi pian piano ed avanzare astutamente.Questi arabi sono i campioni dell'ipocrisia e dell'astuzia, nemmeno Ulisse era così astuto. Del resto Arafat, subito dopo gli accordi ipocriti di Oslo, così spiegò la sua azione alla TV giordana:"Siccome non possiamo distruggere Israele con la guerra, dobbiamo farlo in varie tappe. Prenderemo tutti i territori che riusciremo a prendere, ne acqiusteremo la sovranità e li useremo come punto di partenza per chiedere di più.La Palestina è nostra dal fiume (Giordano) al Mar Mediterraneo, l'entità sionista (Israele) è solo temporanea e destinata a sparire". E poi io non condivido affatto la vostra idea sull'illegittimità delle risposte "sproporzionate" di israele contro gli attacchi palestinesi. A voi piacerebbe ricevere in continuazione missili, colpi di mortaio come è accaduto agli abitanti di Sderot? E secondo voi Israele non deve battere ciglio per evitare di colpire i civili a Gaza, come se i suoi abitanti fossero pupazzi da puntare al bersaglio e non anche loro esseri umani? Secondo voi quando due contendenti si combattono il più forte deve aspettare che l'avversario si potenzi per poi, magari, essere annientato, ma che bell'esempio morale che date, il pacifismo ipocrita alleato del male, ecco cos'è. Gli abitanti di Sderot soffrivano al punto tale da avere disturbi di stress post-traumatico, potevano impazzire a causa di quei missili senza che il mondo si preoccupasse di loro e gli ebrei zitti? La verità è solo UNA:se si ha di fornte un nemico che vuole distruggerti, non puoi permetterti di essere docile e arrendevole, fai il loro gioco e permetti il trionfo del male, meglio essere durissimi e far valere la propria forza,i valori morali sono relativi e, se assolutizzati, diventano solo una tirannia che rischia di non portare a nulla di buono.

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei proprio non mi vuole lasciare in pace? Pensa che non abbia nulla di meglio da fare che stare a leggere le sue sciocchezze recdidive e prendermi la briga di risponderle? La fa apposta? È una strategia concertata? Per farmi perdere del tempo? Per farmi incazzare? Meno mai che lei è un anonimo: se la prendo a male parole, essendo lei un Milite Ignoto, non se la può certo prendere, come invece volendo me la potrei prendere io di fronte ad uno che mi provoca e insulta.

E ritorniamo alle sue sciocchezze, non saprei direi quanto in buoba fede, che ho subito individuato in un colpo d’occhio:

1. E meno male che lei insegna la storia, nelle scuole medie! Poveri noi e poveretti quelli a cui la insegna.

1.1 «Popolo». Ma lei quando usa questo concetto ha la più pallida idea di ciò che il termine può significare? Io credo che lei confonda genericamente con razza o qualche ibrido concetto, per cui "popolo” è quello ebraico, fondato su un pregiudizio religioso ed in pratica una sorta di massoneria, come in effetti è il B’naï B’rith, e tutte le associazioni parallelle e derivate.

– È veramente curiosa la sua concezione della Palestina come un deserto lunare, dove basta arrivare e metterci la bandiera della presa di possesso. Al congresso di Berlino fu avallata l’infausta teoria della nazioni non civili, base di ogni futuro razzismo e genocidio: molto prima che Hitler e in nazismo fossero, tanto comodi per scaricare qui tutte le sozzure che sono proprie della nazioni che si presumono “civili”... Esco appena dalla lettura di Robert Fisk, Cronache mediorientali, che le consiglio di leggere e quindi di esporre ai suoi poveri studenti.

I palestinesi, popolo o non popolo, (concetto politico: si studi Carl Schmitt, se ne ha mai sentito parlare) sono esseri umani che abitavano nel luogo da cui sono stati cacciati.

Si può ben ricostituire l’unità araba, la stessa unità politica che fu dell’Impero ottomano, la cui distruzione ha significato quel che noi vediamo... Grande o piccola Siria, Giordania e tutto quello che le pare, qualunque sia la geografia politica e le nuove aggregazioni politiche che gli uomini nel loro divenire storico vogliono formare, NON SPOSTANO di un un millimetro i termini della nostra questione, ossia:

i coloni ebrei ne stanno del tutto fuori e non hanno nessun titolo all’occupazione coloniale.

Gli americani dicevano l’America agli americani, ma loro poi ficcavano i loro piedi e le loro sporche mani dappertutto.

A maggior ragione gli arabi possono dire: il medio oriente (infelice e balordo termine coniato dai nostri orientalisti, padri di razzismo e intoleranza) a popoli che vi hanno sempre abitato. Fra questi non sono mai esistiti i sionisti.

A lei che insegna la storia consiglio di andarsi a studiare le successione della sovranità in quell’area nel corso degli ultimi 3000 anni e vedrà che il mitico popolo di Israele, quello di oltre 2000 anni fa, che non ha nulla a che fare con la odierna lobby massonica, ha governato appena per qualche centinaio di anni su quelle terre. Egiziani, babilonesi, assiri... romani... in ultimo per secoli quelli che sono stati cacciati da quelli che con incredibile faccia tosta rivendicano un fantomatico diritto al ritorno cacciando degli sventurati dalle loro case, massacrandoli ed ammanzandoli nelle forme più subdolo... e pretendendo pur eil nostro plauso... ma ottenendo solo il suo, e non il certo il mio.

Antonio Caracciolo ha detto...

A proposito, posso chiederle se lei è un ebreo? Non mi dica che sono antisemita! La cosa cambia di non poco a seconda che lo sia o non lo sia. Se lo è, si assicura un privilegio, avendo diritto ad un passaporto che si aggiunge a quello italiano. Se non è, è semplicemente un pericoloso idiota.

Rivendicare che???? Ma che Giordania, ma che Siria, ma che Madonna, ma che minchia!

Ciò che da vedere che che con Israele e il sionismo si è data vita a quella che giustamente Fisk chiama l’ultima guerra coloniale di conquista, di cui Israele è soltanto un agente criminale, foraggiato dapprirma dall’Inghilterra per noti motivi e poi in ultimo dagli USA per altrettanto noti motivi.

Con la distruzione dell’Impero ottomano già premeditata dalle potenze coloniali nella prima metà del XIX secolo si è iniziata una gravissima instabilità politica che dura fino ai nostri giorni. Quelle popolazioni, che hanno esistenza e soggettività politica, possono decidere ed optare per le forme politiche che meglio credono, che ritengono loro compatibili. Possono pure perfino costituire l’Unità politica araba. È affar loro.

Non è affare del cosiddetto Israele, che è politicamente parlando, culturalmente parlando, religiosamente parlando in effetti un corpo estraneo a quella parte del mondo.

Ho già detto al Sommo Fini, in persona, che l’Unica legittimità a cui Israele possa aspirare è quella che venga riconosciuta, se mai verrà riconosciuta, è quella delle stesse vittime che ha massacrato, olocaustizzato. Non vi altra strada. Assolutamente la strada non può essere quella di pretendere da me cittadino italiano ad un solo passaporto, ad una sola fedeltà, con una sola patria, con un solo interesse politico, un titolo di legittimazione a cui non hanno diritto, una copertura in una sporca operazione mediatica di accreditamento. Se lei non ha gli stessi miei titoli di italianità, è perfettamente inutile che lei si rivolga a me, facendo perdere del tempo prezioso.

Lei parte decisamente con il piede sbagliato se pensa (e in ogni caso pensa male!) che siccomi i palestinesi “non esistono” (e dunque hanno massacrato solo delle ombre, i sei milioni di profughi sono in realtà delle ombre, dei fantasmi), dunque siccome non esistono, arrivano gli ebrei, poveretti, sempre poveretti e solo loro poveretti, e mettono la bandiera nelle case altrui per consolarsi di sofferenze di gente morta da un bel po’ e di cui si dicharano eredi con eterno diritto al risarcimento... per giunta a spese di terzi.


Se lei è un insegnante, inorridisco! Io propriamente sono un “ricercatore”: nessuno è obbligato a sentire le mie lezioni... Libero chi insegna, libero chi vuol apprendere! Non insegno per fortuna in una scuola media, dove non esiste più libertà di insegnamento e dove insegnanti sono ormai destinati a diventare agenti ideologici del regime...

Dunque lasciamo stare il “popolo” palestinese che non esiste... e conseguente vuoto politico riempito dall’entità sionista... Si vada a studiare concetti la cui complessità neppure sospetta... non ho nè tempo nè voglia di mettermi a farle delle lezioni...

Antonio Caracciolo ha detto...

Campione dell’ipocrisia e dell’ignoranza oltre che della disonestà e della criminalità è lei.
Qualunque sia la vicenda interna degli arabi e dei palestinesi a questa vicenda gli israeliani sono storicamente estranei, nel senso che la loro presenza ha unicamente natura coloniale:

- la schiuma dei cinque continenti si è depositato in una parte del mondo. E reclama diritti sulla pelle dei residenti.

- Il terrorismo è concetto quanto mai falso e idiota. Nessuna merità maggiormente il titolo di terrorista più degli stessi israeliani o come li vuol chiamare questa banda di criminali...

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei ripete le stesse stupidaggini che ho sentito più volte e che provengono dall’Hasbara e che vengono diffuse in tutte le salse. Purtroppo tocca poi a me ripetere le stesse confutazioni.

Altra sua bestialità quando parla di “conflitto” che riconduce a una idea di dualità. Ebbene egregio professore di storia nelle medie, novello Tucidide, rifletta su una tesi recente di uno storico israeliano, ebreo, di nome Ilan Pappe, cacciato e minacciato da Israele per il fatto di insegnare la storia in modo diverso da come la insegna lei, ahimé in una scuola italiana (ma davvero? Non è che scrive da Israele? So che ci sono ebrei italiani insiediatisi in Israele? Non la invidio. Mi raccomando: ci resti!), ebbene Pappe ha sostenuto nel seminario romano tenuto a oltre 200 persone nel gennaio di quest’anno che è profondamente erronea e falsificante l’idea del “conflitto”.

Non vi è nessun conflitto! Vi è un’aggressione unilaterale da parte di un aggressore armato con tutti i più sofisticati strumenti di morte (ha mai sentito parlare di bombe al fosforo o di cluster bomb?) contro una popolazione inerme e disarmata. È genocidio, massacro!!!!

Sto alzando le mani... non hanno traccia di quel che sangue che è stato sparso da lei, dai suoi accoliti, dall’entità sionista! Sto alzando la voce per gridare forte che sono innocente di quel sangue e trattao lei come un volgare criminale se appena lontanamente pretende di farmi complice ideologico di un così orrendo crimine di cui non ho mai conosciuto nella mia vita altro maggiore.

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei parla di “interessi del mondo arabo”, dei loro interessi in casa loro? E quali sono gli interessi degli USA in Medio Oriente? Gli interessi dei loro “kapò” israeliani?

Ci vuole una particolare deformazione intellettuale e morale per avere una visione così distorta della realtà. Finché lei crede, per suo proprio interesse materiale o per errore concettuale, a suo uso e consumo le cose che dice, nulla quaestio. Non ho nessuna intenzione di illuminarla e di convincerla del contrario. Il cammino della conoscenza e della verità riguarda ognuno di noi ed è cammino del tutt personale. A differenza di come operano gli ebrei, puà stare assolutamente sicuro che lei da me (se lo conoscessi di persona) non avrà MAI nessuna sanzione o discriminazione per idee e posizioni politiche che respingo con tutta la mia forza intellettuale e morale.

Il problema è se lei, come credo, pretende che io condivida le sue aberrazioni mentali e morali. Le ho già detto che le do il visto sul passaporto per qualsiasi paese voglia andare. Ma lei non entra nella mia casa, non condivide con me nessuna comunanza politica, ed uso il termine "politico” nel senso tecnico del mio maestro Carl Schmitt.

Antonio Caracciolo ha detto...

Lo stress degli abitanti di sderot di fronte ai milioni e milioni di morti non solo in Palestina, ma in tutto il Medio Oriente. Ho appena letto in Fisk le morti seguite alla prima guerra del Golfo a causa dell’uranio impoverito, dei 500.000 bambini morti come effetto delle sanzioni ONU, quelle stesse per la cui applicazione gli USA non hanno mai posso guerra a Israele... E di fronte a tutto questo lei mi parla dello stress dei coloni ebrei di Sderot?

Ma si sta prendendo gioco di me? Mi vuole fare incollerire ad arte? Pe rpoi magari spargere nella rete la diffamazione che sono un “antisemita” per il solo fatto di dire "ebreo” ad un “ebreo”?

Cosa posso non pensare che lei la stia facendo apposta? Che sia una provocazione calcolata? Dovendo concludere che così è, la invito cordialmente a non frequentare questo Blog, o almeno a non inviare altri testi su questi che ho ampiamente trattato e sulle quali ho ampiamento risposto.

Anonimo ha detto...

Egregio Caracciolo, io giuro di non voler provocare proprio nessuno, io mi rifiuto, in tutta libertà e coscienza, di credere nella Sua verità e in quella della scuola revisionista di Ilan Pappe, Schlmo Sand, Noam Chomski, per me si tratta di ebrei antisemiti come ha più volte denunciato Alan Dershowitz ed Emanuele Ottolenghi. Io credo che loro abbiano ripulito ed alterato la storia del conflitto israelo-palestinese perchè erano ebrei imbevuti dell'ideologia di sinistra comunista, erano viziati da un pregiudizio coloniale ed hanno volutamente nascosto le porcherie compiute dagli arabi di Palestina con la complicità degli inglesi. Sì, proprio gli inglesi erano spesso antisionisti e nel 1922 addirittura crearono a tavolino lo stato della transgiordania e lo diedero agli arabi, che caccirono via gli ebrei che vivevano lì spesso da tempi antichissimi. Gli arabi hanno sempre e a più riprese perseguitato gi ebrei con pogrom e pulizie etniche,fin dai tempi di Maometto ciò accadeva, pogrom in Marocco,in Tunisia, sinagoghe distrutte, questi arabi approfittavano del fatto che gli ebrei erano un popolo disperso ed indifeso per massacrarli e cacciarli, avrei voluto vedere se c'era un governo ebraico potente se si permettevano!E secondo lei il destino di un popolo che cercava disperatamente una patria doveva essere condizionata dalla volontà assassina di questi arabi? La Palestina prima dell'arrivo degli immigrati sionisti era una zona con vaste aree desertiche, terre malariche e aride, lo dicevano anche i viaggiatori dell'Ottocento che si poteva vagare anche per trenta miglia senza incontrare anima viva.Io credo che gli ebrei non siano andati in Palestina con l'idea di cacciare via un popolo, ma volevano vivere in libertà e sicurezza accanto ad un altro popolo, tanto è vero che erano disposti al compromesso con gli arabi per la spartizione della Palestina.Ma gli arabi dissero sempre "No, non è una questione di confini!", perchè per loro gli ebrei non avevano quasi nemmeno il diritto di "esistere" sul suolo Sacro dell'Islam, figuriamoci di avere uno stato, fosse anche piccolo come la Repubblica di San Marino. Questi ebrei erano disposti anche a far fiorire i deserti pur di fuggire dall'odio del mondo e poi dovevano pure lasciarsi cacciare come pecore al macello? Ma io lo dico chiaramente:il momento più glorioso e bello della storia ebraica è stato quando nel 1948 essi hanno combattuto gli arabi, per la prima volta non si sono lasciati uccidere ma hanno alzato la testa ed hanno combattuto coloro che volevano "buttarli a mare", è stato un riscatto incredibile. E non mi si parli di profughi,non me li si nomini nemmeno, gli ebrei erano invasi e gli attacchi ai Kibbutz provenivano dai villaggi arabi, la popolazione civile era coinvolta nelle operazioni militari in un'ondata di odio, gli arabi volevano ucciderli e completare l'Olocausto e poi i "profughi" palestinesi furono invitati dalle radio di Siria e di Damasco ad abbandonare le loro case proprio per unirsi alle armate arabe. E sa, Egregio Caracciolo, che cosa questi arabi fecero? cacciarono via gli ebrei dalla Cisgiordania che divenne Judenrein ed israele fu costretta ad accogliere circa 800.000 profughi ebrei. Di questi profughi lei non parla? La nakba palestinese è soltanto la sfortuna per non essere riusciti a completare l'Olocausto, ecco cos'è.

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei NON DEVE credere nelle mie verità. Io non faccio proseliti. La Verità è una ricerca tutta personale a proprio rischio e pericolo. La Verità è per chi ha spalle e testa forte, per chi ne è degno. Per gli altri la verità è un pericolo mortale. Ben diceva Nietzsche: la Vita riposa sull’errore e la volontà verità è volontà di morte. Questo significa, traducendo, che se lei veramente crede nelle bestialità che mi ha esposto, una sua volontà di verità potrebbe esserle fatale. Stia pure ben saldo nei suoi pregiudizi, nelle sue verità, probabilmente nella difesa dei suoi pregiudizi e nel mantenimento della sua violenza verso i poveretti che si trovano nel vero lager a cielo aperto che è Gaza.

Io non sono un religioso, sono un filosofo. Non mi devo far carico dei suoi problemi esistenziali, dei suoi pregiudizi religiosi.

Il problema è ben diverso. Sono io che intendo liberarmi delle menzogne che mi sono state inoculate senza che me ne sia neppure accorto. Ringrazio di cuore quei “sionisti” che appena qualche anno addietro avevano pensato di attaccarmi con vituperi che mi coglievano del tutto alla sprovvista ed impreparato. Fu così che iniziò la mia indagine e la scoperta di cose che non sapevo e quindi un nuovo filone di ricerca che si sta rivelando assai fecondo.

Lei mi ha citato una serie di nomi di personaggi di cui ho scarsissima considerazione. Ottolenghi? Ero presente alla presentazione-promozione del suo libro. E sono pure intervenuto. Ho poi, per scrupolo filologico, pure comprato il suo superficialissimo libro, che mi resta da terminare di leggere: non l’ho retto per oltre una cinquantina di pagine. Tanto era insulso e idiota. Ma stia tranquillo finirò di leggerlo e ne porterò fino all’ultima pagina la critica già iniziata e che può trovare in questo stesso blog.

Quanto a Dershowitz ne ho già parlato e ne ho pure ordinato il libro che ancora non è neppure entrato in distribuzione, benché abbiano già incominciato a farne la pubblicità, per un pubblico al quale certamente appartiene.

Se pensa di avermi sbattuto in faccia una letteratura che lei certamente condivide e di cui si nutre posso dirle che per si tratta di autentica “spazzatura” che avrei certamente potuto ignorare se non si trattasse di una documentazione in un certo senso "criminale”, e quindi da conoscere per ragioni "criminali”. Lei si alimenta di una vera e propria schifezza. Buon pro’ le faccia.

Per concludere, io non intendo convincerla di nulla e lei NON DEVE credere a nessuna delle mie verità. Questo Blog come ho già detto altre volte è un luogo di ricerca, uno studio aperto. Scrivo innanzitutto per me stesso. Ragiono con me stesso e ragionando scopro cose nuove che prima non conoscevo.

Che altri possano curiosare fra le mie private carte è cosa marginale e ininfluente.

Antonio Caracciolo ha detto...

Le sole porcherie che qui possono essere giudicate sono quelle di chi dal 1882 ha messo progressivamente piede in Palestina pensando di avere a che fare con nuovi “indiani” che potevano essere sterminati con cannoni, fucili ed ogni altro mezzo efficace. Tutte le vicissitudini di una storia tormentata che l’ex Impero ottomano ha conosciuto sono un “regalo” che l’«Occidente» ha fatto loro. Quindi le sole "porcherie" sono quelle che gli ebrei hanno fatto a danno di popoli disturbati in casa loro. Quanto queste “porcherie” discendano dalla religione ebraica in sé o dal sionismo è cosa su cui sto ancora indagando e non posso qui fare affermazioni definitive: la ricerca, la "mia" ricerca, è ancora in corso.

Antonio Caracciolo ha detto...

"Pregiudizio coloniale”: io trasecolo e mi pongo interrogativi sull’Anonimo interlocutore. Ma se se non è “conquista coloniale” quella che gli ebrei/sionisti hanno messo in atto dal 1882 in poi, e più intensamente dal 1948, cosa altro è? Ma lei davvero crede alla favola del ritorno degli ebrei dopo 2000 anni? Cosa da psichiatria! Ed il guaio è che questi mentecatti l’atomica ce l’hanno e siamo tutti in pericolo. Altro che Iran! La Francia, che ha sulla coscienza l’avventura coloniale algerina, ha messo l’atomica in mano a dei pazzi criminali. Nessuno di noi può essere più sicuro del domani. Le generazioni sono in pericolo. Veramente trovo assolutamente illogico e contorto il parlare di pregiudizio coloniale per Chomski e tutti gli ebrei che non sono così ciechi da non aver intuito la follia sionista.
Mah! Crede lei quel che vuole. È affar suo. L’importante è che non contagi me e la mia famiglia, i miei cari, i miei amici, quanti hanno fiducia nel mio lavoro intelletuale, ed al cui servizio e protezione io mi pongo.
Se ne stia pure cola la sua scienza e coscienza: è un suo diritto al quale non attento. Ma sarebbe pure mio diritto starmene con la mia di scienza e coscienza: ed invece in questo mio diritto subisco continui attentati e molestie. E non solo il solo. Molti altri soffrono assai più di me.

Antonio Caracciolo ha detto...

Gli inglesi non potevano creare nulla e non avevano nessun diritto di dare ad altri ciò a cui non avevavo titolo. La presenza coloniale di inglesi, francesi...come la storia ha dimostrato non aveva nessuna legittimità. Purtroppo, nella loro ingordigia predatoria hanno prodotto disastri immani di fronte ai quali la mitica Shoah impallidisce. Quindi, lei non ha senso storico se pensa di poter costruire il processo politico ed i fondamenti della legittimazione politica partendo dal colonialismo inglese, sul quale il sionismo si è inserito per affondare il coltello nella carne dei “semiti” palestinesi...

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei parla di "ideologia” degli altri – Sand, Chomski, Pappe... per me autentici scienziati, di cui poco mi importa se ebrei o no - ma si è mai interrogato seriamente sulla sua di ideologia? Lei mi parla di Dershowitz, Ottolenghi come suoi riferimenti culturali, ma per me il grande dislvello scientifico e morale fra le due categorie di persone è abissale.

Se lei è un ebreo, le riporto il messaggio che le manda il suo correligionario Ilan Pappe, da me direttamente sentito: si è antisemiti per davvero se NON SI È antisionisti. Quindi, Egregio Signore Anonimo, lei secondo Pappe è un antisemita!

Pappe le restitusce per bocca mia l’appellativo di antisemita. Io qui faccio da ambasciatore e sono del tutto terzo di fronte alla faccenda. I miei interessi intellettuali e politici vanno in tutt’altra direzione.

Se è cosa fra ebrei, è tutto affar vostro. Io non mi professo neppure cristiano, ma “pagano” antico, di quelli che ebrei e cristiano hanno fatto fuori già 1700 anni fa circa, ai tempi di Costantino e Teodosio. Ma fra ebrei e cristiani preferisco i cristiani, che non sono così angusti come gli ebrei. Oggi però anche i cristiani sono a mal partito e temo che presto avremo un papa "ebreo”.

Antonio Caracciolo ha detto...

Del signor Ottolenghi e di quell’altro non essendo Anonimi non posso dirle tutto il male che ne penso, dovendo rispettare i principi del diritto penale e civile. Ma lei, se ha scelto questo nutrimento spirituale, è proprio messo male. Non le dico che mi fa pena, ma non riesco ad averne nessuna considerazione intellettuale. Badi bene: a me piace misurarmi con chi non è del mio punto di vista. Intellettualmente si cresce solo se ci si misura, civilmente e lealmente, con chi la pensa diversamente da noi. Un intellettuale non di rango basso è in grado di riconoscere gli alti livelli altrui. Certo, i due personaggi scrivono libri ed hanno una certa parlantina, ma non è violantando la carta su cui si scrive o dicendo bestialità che si può infinocchiare il prossimo. Dei poveri sprovveduti come lei, è possibile, forse anche necessario. Poniamo il caso che lei abiti in Gerusalemme in una di quelle case che sono state tolte ai palestinesi che vi abitavano legittimamente prima di lei, è ovvio che se lei vuol continuare a stare con buona coscienza nella casa che occupa indebitamente deve nutrirsi della produzione "ideologica” (non scientifica) dei due sunnominati.

Posso io farmi carico del suo problema morale e intellettuale? Ho già abbastanza di che pensare per i fatti miei.

Antonio Caracciolo ha detto...

La persecuzione degli ebrei. Se fra le sue letture rientra anche Bernard Lazare, che io sto pubblicando e studiando su questo blog, in una serie dedicata alla "Questione ebraica nel tempo”, allora si ricordi questa semplice considerazione: ma se nel tempo, tutti, dico proprio tutti, hanno sempre avuto problemi con gli ebrei, non le è mai venuto in mente che la ragione della "persecuzione” possa trovarsi, debba ricercarsi negli ebrei stessi? Crede che la loro peculiarità religiosa (il popolo eletto, il disprezzo per i goym, oltre che fattori socio-economici che però traducono l’etica religiosa) non c’entri per nulla? Io qui non posso anticiparle nulla, ma le mie ricerche procedono in questa direzione.

Trovo infine veramente stucchevolo questo eterno vittimismo degli ebrei, quando oggi nell’arco di poche generazioni hanno a mio avviso superato sulla pelle dei palestinesi di gran lunga tutto il male che lamentano sia stato fatto loro. Io credo che sia così e che gli ebrei forniti di potere, a causa della loro peculiarità religiosa, continueranno a fare sempre più a male a quanti si trovano loro soggetti. Mi auguro di sbagliarmi. Ma io così la penso ed ho lo stesso diritto che lei ha di credere diversamente. Chi vivrà vedrà: e a Gaza con "piombo fuso” abbiamo visto, altro "piombo fuso” mediatico lo abbiamo visto sul povero vescovo Williamson, colpevole di aver manifestato su richiesta le sue opinioni, peraltro su materie estranee alla fede e alla dogmatica cattolica. Lo spettacolo immondo ha dimostrato a sufficienza in quali mani stia la stampa e i canali di comunicazione.

Il problema è tutto mio, non suo: le sue vedute sono quelle che corrispondo ai canali ufficiali, le mie sono controcorrente e corrispondo ad un faticoso e impegnativo lavoro critico di documentazione, lettura, riflessione, chiaramente libera, non essendo io per fortuna condizionato da nessuno né in un senso né nell’altro.

Antonio Caracciolo ha detto...

Un governo ebraico potente?!! E che vuole farlo ora sulla pelle dei poveri palestinesi, cacciandoli dalle loro case, dai loro villaggi? Veramente folle! Ma credo che questa sua follia sia largamente diffusa fra gli ebrei di Israele. Non vi ho mai messo piede e mai lo farò!

Governo “ebraico”? Che vuol dire "ebraico”? Vuol dire Javhè, popolo eletto, goym, sbatti il bambino sul muro, ammazza i cananei, uccidi i primogeniti degli egiziani, riduci in servitù i goym, non ti mescolare con loro perché sono impuri? Vuole dire tutte queste cose "ebraico”? Vuol dire sputare in faccia i cristiani di Gerusalemme, vuol dire bruciare i loro Vangeli? vuol dire congelare i conti correnti della chiesa cattolica? Poveri noi! E noi dovremmo vivere insieme? Su queste basi? E vuole da me che io riconosca la legittimità dello stato "ebraico”? E perché dovrei?

Antonio Caracciolo ha detto...

Non lo ha detto, ma penso che lei debba essere proprio un ebreo. Lo dico senza nessuna connotazione assiologica. È un mondo che mi è del tutto estraneo e lontano, unheimlich.
Nelle dispute con suoi correligionari mi sono sentito attribuire addirittura un’ascendenza ebraica per via del cognome Caracciolo, quasi fosse la stessa cosa di cognomi come Levi, Ruben, Israel, Coen, etc. Mi sono messo a studiare la genealogia dei Caracciolo da mille anni a questa parte e non ho trovato finora una sola goccia di sangue ebraico, ammesso che si tratti di "sangue" e non di un’assurda religione, delle quale per fortuna molti nel tempo si sono liberati attraverso la cosiddetta "assimilazione” con la quale chi era "ebreo” è entrato a pieno titolo e senza nessuna discriminazione nella comunità nella quale si trovava.

Ho anche detto, per evitare facili accuse di antisemitismo, che se per avventura fosse stato vero che i Caracciolo fossero una famiglia ebraica al pari dei Levi, Ruben, etc. non solo non avrei mutato di una virgola i risultati delle mie ricerche, ma le avrei a maggior ragione confermate dimostrando in tal modo la mia indipendenza di giudizio.

Ma per fortuna, io cui già sta stretto il cattolicesimo, non ho mai avuto a che fare con l’ebraismo come parte delle mia formazione. Quando però mi imbatto in superstizione religiose ed incrostazioni ideologiche come quelle sopra elencate resto sgomento.

Antonio Caracciolo ha detto...

Cercare disperatamente una patria? E che vuol dire? Le ho già detto che lei non ha la minima cognizione di cosa sia un popolo. O meglio ne ha una deformazione tutta ideologico-religiosa e non politica. Un popolo che esiste storicamente ha sempre una patria ed è quella su cui vive. Se non ha una patria, come lei dice per il popolo ebraico, non può certo pretendere di trovarsela cacciando gli altri dalla loro. Se lei vive in Italia – la domanda è retorica, preferisco che lei resti nell’anonimato –, mi spiega cosa ci sta a fare accanto a me italiano, se pensa che questa non sia la sua patria? Io di avere degli “ospiti” della cui lealtà e dedizione non posso fidarmi non ne voglio sapere. Mi sentirei minacciato. Questa è ancora una volta che qui si tratta di una perversa ideologia religiosa che suscita disordini sociali e discordia fra i cittadini.

Antonio Caracciolo ha detto...

Il 1948 è stato il momento più ignobile quando gli ebrei hanno gettato la loro maschera. Il 1948 è l’anno della pulizia etnica dei palestinesi che Ilan Pappe, ebreo non meno di lei, anzi più di lei, ha descritto così bene. Dal 1948 il divorzio fra ebrei e mondo si è consolidato per parecchie generazioni a venire. La guerra ha già superato la durata di un secolo. Ad essere minacciati non sono solo i palestinesi nella loro patria, ma ognuno di noi nella nostra.

Antonio Caracciolo ha detto...

Già non possiamo più parlare in casa nostra, mandano in galera gli storici, cacciano e mettono alla gogna i vescovi, non possiamo neppure pronunciatr il nome "ebreo”, dobbiamo piegarci al conformismo, non possiamo neppure usare il vocabolario della nostra lingua... Siamo messi proprio male! Ma abbiamo il diritto di resistere e reagire. Io lo faccio.

Anonimo ha detto...

Beh, scusatemi, ma tutto è in un certo senso "ideologia". Ma insomma, chi ci garantisce che un qualunque libro di storia ci dica la verità? Proprio nessuno, è una convinzione di fede e basta. Così è per tutto, gli storici possono benissimo non dire la verità, alterare i fatti e presentare solo ciò che fa comodo a loro,riportare eventi magari veri ma con un'interpretazione tendenziosa. Masecondo voi l'informazione palestinese è vera? Ma andiamo, per me dicono una marea unica di cavolate a cui io non crederò mai e poi mai, ma secondo voi è normale che i palestinesi siano l'unico popolo che è considerato "profugo" per nascita? I profughi di oggi sono i discendenti di quei 750.000 arabi che abbandonarono la Palestina nel 1948 e secondo voi perchè? Voi mi rispondete:è colpa di Israele, ma quanto mai, lo sapete benissimo che non è così. Il mondo arabo ha concepito qualcosa di mostruoso:ha voluto che questa gente restasse in eterno nella condizione di rifugiata fino al momento in cui non fosse rientrata trionfalmente in un israele distrutto. Diritto al ritorno, ma è una follia, diritto all'invasione, ecco cos'è.
Intanto gli arabi hanno capito benissimo che i palestinesi odiavano israele ed allora li hanno strumentalizzati e riempiti d'odio, hanno inculcato in loro la perversa idea che potessero riscattarsi da una condizione di miseria mediante un progetto di distruzione. Intanto si sono creati un'agenzia ONU apposta per loro (l'UNWRA)che hanno strumentalizzato e in questo modo sfruttano la loro immagine a scopo propagandistico per apparire eterne vittime e gli ebrei eterni criminali peggio dei nazisti.Loro sanno benissimo che i profughi sono persone protette dalle convenzioni legali internazionali e dalla solidarietà, ma si servono cinicamente di questa cosa per portare avanti un progetto guerrafondaio di morte. Ecco che allora i campi profughi sono diventati luoghi in cui si sono addestrate formazioni terroristiche ed ecco che loro piazzano apposta le postazioni per i loro razzi proprio dove ci sono i civili per far morire il maggior numero di persone possibile quando israele è costretta ad attaccarli perchè è stufa di ricevere i missili. Questi arabi hanno concepito un umanitarismo assassino, che è la cosa moralmente peggiore in assoluto.Ma voi siete dalla parte di questa gente che è disposta anche a far morire i propri figli pur di portare avanti un progetto di morte? Lo diceva anche Indro Montanelli che i fedayn erano sciagurati ed erano sottoposti ad una propaganda razzista e nazionalsocialista. Perchè dei nazisti sono, non vi è dubbio, fin dagli anni trenta presso gli arabi di palestina si diffuse l'ideologia nazista per mano di un certo Hamin hail hussein, Gran Muftì di gerusalemme, che organizzò pogrom a non finire ad Hebron, a nablus e dintorni. E secondo voi questi ebrei doveano farsi uccidere da questi nazisti? ma li avessero uccisi tutti tanto meglio, mi andava più che bene.

Antonio Caracciolo ha detto...

Il deserto della Palestina... lasci perdere le bufale di un Luciano Tas. Si vada a documentare meglio e vedrà che è una favola quello che lei dice. Ma anche ove fosse, non si trattava della scoperta dell’America, che peraltro non era affatto disabitata. Non era un territorio privo di sovranità. Di siffatti territori privi di sovranità nel mondo antico non ve ne sono mai stati fin da tempi remotissimi. I romani poi con il loro concetto di Imperium avevano elaborato un concetto di autorità che si estende su ogni territorio, popolato o no.

Veramente incredibile ed esilarante. La Palestina? Era un deserto lunare, arriviamo noi ed issiamo la bandiera di eretz Israel. E no! Oltre che falsificazione dei dati storici, geografici ed economici questa è soprattutto crasso razzismo della più bella acqua. E meno male che razzisti sarebbero per antonomasia i nazisti! C’era di ben altro e peggio gran tempo prima che di nazismo si sentisse appena il nome!

Grottesco! E lei ha tutta questa porcheria in testa?

Antonio Caracciolo ha detto...

Basta! È una provocazione! A lei qualcuno la paga per farmi uscire dai gangheri. Dichiaro di essere stato provocato in casa mia con una corrispondenza che non ho iniziato io. Esprimo in forma generale ed astratta ciò che penso sotto la protezione di tutti gli articoli costituzionali elencati in calce a questo blog. Ho voluto rispondere a un Anonimo ma solo perché provocato. Non vado oltre perché ogni frase mi sembra essere una provocazione combinata ad arte.

Antonio Caracciolo ha detto...

E lei dice che non è un provocatore? Provochi pure! Ma se poi reagisco, non si metta a strillare! Insomma, supponendo che lei sia un ebreo residente in Israele, ma allora in Palestina quando siete sbarcati? Siete venuti dalla galassia con un’astronave? Della storia si può discutere quanto si vuole. Resta il fatto che voi lì vi siete insediati, cacciando chi c’era! Il resto è dettagli secondario. La cosa è oggettiva ed evidente.

Antonio Caracciolo ha detto...

A me in quanto cittadino italiano, che ha le sue responsabilità, la cosa non sta affatto bene. L’ho, l’ho specificato, non deve ripetere cose che ho ampiamente scritte.

Antonio Caracciolo ha detto...

Del termine ideologia avevo un libretto dove erano elencati forse 80 significati. Qui noi distinguiamo fra ideologia e scienza. La scienza è il modo scientifico di procedere attraverso argomentazioni. L’ideologia è una costruzione di comodo. Ad esempio, tutte le corbellerie che ripetere sul terrorismo è ideologia, e così tutti i vostri altri luoghi comuni. Lo scopo è di creare convinzione attraverso la reiterazione del messaggio propagandistico. La sua testa è tutta piena di slogan della propaganda israeliana. Benissimo, tutta quella sozzura se la tenga tutta in testa: le appartiene, è cosa sua. Io ne faccio volentieri a meno.

Antonio Caracciolo ha detto...

Veramente un caso da laboratorio. Lei mi ha ripetuto i più triti luoghi comuni della più becera propaganda razzista di matrice sionista, che è dire qualcosa di molto peggio del nazismo. Di mostruosità io conosco quelle che possono e sono attribuibile ad Israele e di cui apprendiamo ogni giorno. Tuttora io non mi capacito che lei, intendo dire un essere umano razionale, possa pensare le cose che dice. Per questo insisto nel ritenere la sua una provocazione bella e buona, ci cui però non mi è chiaro lo scopo. in un certo senso sta perdendo lei il suo tempo ed io il mio. Non immaginavo che ci fosse effettivamente una testa come la sua capace di contenere i luoghi comuni che sento sempre ripetere da tempo. Lei egregio anonimo è intimamente e profondamente razzista, molto di più di quanto dite fossero i nazisti, che io non ho mai conosciuto e che restano per me un capitolo della storia passata. Voi invece, ahimè, siete presente, un presente da incubo.

Antonio Caracciolo ha detto...

E forse ci tenete ad essere il nostro incubo. Ma uno dagli incubi si libera e si vuol liberare.

Antonio Caracciolo ha detto...

Da tempi antichissimi? Quanto antichi? da quando sono venuti dalla russia? Dall’altro ieri? Forse ce n’era qualcuno che viveva lì da qualche tempo, ma tutti gli altri che sono venuto dopo, sono venuti per gemmazione da quelli che giù c’erano o sono sbarcati?

O lei è pazzo, o sta scherzando, sempre con l’animus della provocazione, sperando io le dica chissà cosa.

Antonio Caracciolo ha detto...

Produrre teste come la sua, se veramente esistono, e non è una invenzione della propaganda, è veramente il massimo dell’aberrazione mentale. Glielo posso tranquillamente dire in ragione del suo anonimato dietro cui si può nascondere di tutto.

Antonio Caracciolo ha detto...

Non “vogliono far apparire” Israele o quel che si cela dietro questo nome è qualcosa di intrinsecamente "criminale’.

Antonio Caracciolo ha detto...

Ad ammazzare i figli dei palestinesi e degli arabi ci pensate voi. Se vuol leggere cosa gli iracheni siano stati disposti a fare per far vivere i loro figli, che VOI avete loro fatto morire, con le vostre trame, le indico le pagine di Robert Fisk, dove si può leggere come quegli iracheni vendessero ogni cosa per comprare medicinali – posto sotto embargo grazie a voi –, pur sapendo che sarebbero comunque morti. Specialisti nell’assassinio di bambini, già nel salmo dei salici piangenti, siete voi. Veramente bestiale rendere i palestinesi responsabili della morte dei loro figli che voi ammazzate loro. Deve essere questa la profonda moralità del talmud. Gesù Cristo ci ha consegnato l’immagine dell’ipocrisa farisaica. Non pensavo di averne qui un ritratto dal vivo. Ma la realtà supera spesso la sua descrizione letteraria. È il suo caso, ma ripeto è così surreale che stento a credere che non vi sia dietro una qualche maccinazione.

Antonio Caracciolo ha detto...

Uno Stato piccolo come San Marino... vorrei vedere che qualcuno entrasse a casa mia per rivendicare uno spazio piccolo piccolo... Ma guarda quei cattivi non ti danno neppure uno spazio piccolo piccolo... Allucinante!

Antonio Caracciolo ha detto...

Arafat: si vada a leggere le illuminanti pagine di Fisk. E lì che nasce il governo fantoccio di Abu Mazen. È li che nasce l’idea di un Medio Oriente fatto tutto di governi fantocci e Quisling imposti con la guerra e ridotti in perenne servitù... piùo meno come hanno ridotto noi in Europa. Solo che gli arabi dimostrano di avere più dignità e più capacitù di resistenza di quanto noi non siamo stati capaci.

Antonio Caracciolo ha detto...

La categoria del Male... E sareste voi i Buoni e i rappresentanti del Bene sulla terra? Poveri noi!

Anonimo ha detto...

Egregio Caracciolo, ma sapete che cosa diceva Marthin Luther King? Affermava che il sionismo era antisemitismo, che il sionismo altro non era che il millenario desiderio del popolo ebraico di ritornare ad essere libero e a vivere in pace sulla propria terra.Per marthin luther King negare agli ebrei questo diritto era come far loro una discriminazione. Che cosa mi dite allora, che era un criminale sionista, lui, che ha avuto il premio nobel per la pace? ma mettetevi nei panni di questi ebrei, loro avevano la percezione di essere "carne da macello" sparsa per il mondo, cacciati e in pericolo ovunque, senza una patria e il loro desiderio era essere liberi, non più soggetti alla tirannia di altri popoli. Loro lottavano per un ideale giusto, se ogni volta che un popolo che lotta per i suoi diritti deve sottostare a chi, come gli arabi, lo caccia, lo può massacrare ovunque si trovi, allora l'umanità è sempre divisa in carnefici e vittime. Voi non avete fatto nessun ragionamento per rispondere alle mie obiezioni, proprio nessuno.Ripeto: che cosa deve fare Israele quando è bombordata dai palestinesi? Rispondere con i sassi, coi petardi o con i fottuti kamikaze? Ma voi fate ridere,voi e i vostri criteri del cavolo,questi arabi sono gente feroce ed astuta che se avesse le armi potenti farebbe un macello infernale, già adesso chi prendono di mira? Ma tirano missili sui civili per uccidere e terrorizzare, se avessero armi chimiche le tirerebbero volentieri, bisogna forse aspettare questo? Sono solo dei nazisti che si tramandano l'odio di generazione in generazione, approfittano dell'appoggio dell'ONU per farsi propoganda ed intanto portare avanti un progetto di distruzione, ma io, guardate, spero che un giorno questi arabi riescono ad avere le armi più potenti del mondo e quindi massacrare gli ebrei di palestina e sapete perchè? Così sarà chiaro al mondo il loro intento genocida e voi chi li difendete sarete costretti ad un eterno silenzio. O forse sarete felici, mi sa proprio di sì.

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei è un provocatore. Più giurare quanto vuole, ma non mi convincerà del contro. Il suo pravo scopo è probabilmente quello di sentire dalla mia bocca tutta la filza di epiteti che nei secoli gli ebrei si sono guadagnati presso tutti i popoli con i quali hanno convissuto, sappiamo come. Ma non casco nel tranello nel senso che io non lancio insulti, ma enuncio inoppugnabili dati di fatti ovvero verità fattuali.

Con Luther King inizia male. Se va a cercare bene in questo blog troverà la notizia dove è spiegato come la citazione di Martin Luther King sia stata un’ignobile falsificazione di cose che Martin Luther King non ha mai detto. Madonna Fiammetta di questa citazione ne aveva perfino fatto il frontespizio di un suo libro che ho comprato perché venduto sulle bancherelle a prezzi da macero per qualche euro. Sono del parere che occorra sempre documentarsi, anche sulle enormità e le menzogne altrui. La grossolana falsificazione, di mano ebraica, è stata smascherata per tale. O lei di ciò non sa nulla o continua imperterrito nella menzogna: è la vostra specialità, pure descritta in letteratura. Mentire sapendo di mentire, soprattutto se dall’altra parte vi è un goym, magari in buona fede, che occorre ingannare. È per me difficile crederlo, ma è un dato di fatto che lei qui conferma. Per questo sono propenso a credere che si tratti di una macchinazione orchestrata ad arte.

Il sionismo è una ideologia razzista senza se e senza ma. In orrore supera di gran lunga tutto il male che si vuol dire del nazismo. Quanto al "millenario” sono autentiche frottole che non superano il più elementare vaglio della critica. In ogni caso, nulla secondo gli standard etici correnti autorizza i sionisti ad un “sogno” che significa lo sterminio di chi su quello terra vi ci si trova davvero da millenni, di padre in figlio da tempo immemorabile. Non occorre andare alla «Shoah» per scoprire gli orrori incommensurabili. Basta aprire gli occhi su ciò che succede ai nostri giorni davanti a noi. È ben vero che i mezzi di stampa, in mano ebraico-sionista, falsificano a più non posso facendovi vedere lucciole per lanterne e pretendendo di convincerci che gli asini volano, oppure che i profughi palestinesi, milioni e milioni che vivono in condizioni peggiori che nei lager nazisti, non sono loro i profughi, ma sono invece profughi gli ebrei, perché scacciati dalla Palestina dall’imperatore romano nel 70 d.C. Una bufala che la storiografia ha dimostrato esser tale. Sembra incredibile ma è vero. Il parlamento italiano, trasformato in un bivacco del sionismo, organizza in questi giorni un‘ignobile manifestazione per dire che i profughi palestinesi non sono profughi ma sono profughi quelli che li hanno resi profughi, come dire che i carnefici sono le vittime e le vittime sono i carnefici.

Viviamo in questa epoca e assistiamo a tanta inaudità menzogna e arroganza. Ho spiegato altrove come la menzogna sia ordinaria tecnica di governo. La dovete smette con il vostro ignobile vittimismo con il quale sventolando fatti remoti, mitici e imperscrutabili pretendete di venire autorizzati ad infliggere maggiorati con gli interessi una sofferenza di cui vi dite vittima e di cui siete invece i grandi privilegiati, come ha ben detto l’ebreo, ripeto: ebreo, Normal G. Finkelstein che ha denunciato la vostra ignobile «Industria dell’Olocausto». Mai avete fatto così buoni affari come sulla pelle di quei disgraziati che sono morti nei campi di concentramento della seconda guerra mondiale, dove la Lobby ha fatto tutto quello che poteva per ridurre l‘Europa in ferro e fuoco: dalla rovina dei goym sorgerà la nostra fortuna politica, economica, finanziaria, meiatica.

Ma davvero crede di potermi infinocchiare? Quanto ad arte dell’inganno mi dichiaro a voi inferiore, ma sono e resto immensamente superiore nel rispetto della verità quale essa sia.

Antonio Caracciolo ha detto...

La sua merce ideologica, il sionismo, resta con me invenduta. Se vuole istruirsi, la rinvio ad altra lettuta ebraica, quella dell’ebreo Shlomo Sand, di cui mi auguro presto una traduzione italiana, per poterne assimilare meglio il contenuto. Io ho letto il libro, che possiedo, in francese. Lei se lo può leggere nell’originale ebraico.

Shlomo Sand ben spiega il contesto culturale e filosofico entro il quale nella seconda metà del XIX secolo si è formata l’ideologia del sionismo, che nasce nell’epoca dei nazionalismi e del razzismo, di cui porta i connotati più feroci.

Lei parla sempre dei santi, sacri, inoppugnabili diritti degli ebrei, benemeriti di un dio barbarico e feroce quanti altri altri mai, che avrebbe dato agli stessi ebrei licenza di uccidere, di uccidere i cananei e con essi tutti i popoli del mondo, facilmente assimilabili ai cananei.

Voi non vedete le vittime che producete, voi non volete vedere il sangue che spargete. Se questa non è massima estraniazione da ciò che è umano, vuol dire che il mondo è giunta alla fase della sua cecità morale. Forse un segno della presenza di quell’Anticristo, di cui parla la teologia politica cristiana.

Lei è un infido provocatore che mente sapendo di mentire, che tenta di ingannare essendo conscio della sua volontà di ingannare. Devo dirle altro? Si! Il rabbino Elio Toaff ebbe a dire che i goym non avevano simpatia per gli ebrei a causa della loro ignoranza dell’ebraismo. Io concordo con un recente libro sull”«imperialismo ebraico», dove si dice che solo per ignoranza i filogiudaici accordano i loro favori a chi non lo merita affatto.

Ciò che mi propongo non è di cadere nella trappola delle sue provocazioni, ma di leggere, leggere, leggere, studiare, studiare, studiare. Già da adesso ne vengono fuori verità che non hanno nulla a che fare con ciò che lei pretende. Non mi sogno neppure lontanamente di convincere lei di alcunchè, ma di preservare me stesso ed i miei dalle sue menzogne e dalle sue trame omicide e liberticide.

Antonio Caracciolo ha detto...

I morti di Gaza, quelli di tutto il Medio Oriente, che giacciono in fosse comuni e sono in gran parte ignorati e taciuti, sono lì che parlano alla nostra coscienza e reclamano Giustizia e Verità. Non la potranno avere dai nostri politici in larga parte corrotti e venduti, ma solo dal popolo, quello che è oppresso e viene condotto ogni tanto in un recinto buoi per recitare la farsa di una democrazia inesistente.

Antonio Caracciolo ha detto...

Tirannia di altri popoli?
Popoli presso i quali hanno sempre preteso di vivere come "ospiti” da cui trarre ogni possibile lucro e da ridurre in rovina ogni volta che loro conveniva. No signor provocatore! Gli "ebrei” in quanto esseri umani sono sempre stati trattati da esseri umani come tutti gli altri esseri umani presso tutti i popoli con i quali hanno convissuto nella misura in cui la loro prava religione non ha preteso di dividere l’umanità in due grandi tronconi: i segugi di Geova e tutti gli altri a dignità inferiore e disprezzabile.

Il problema ebraico non è né nella razza, nel dna, ma in un’ideologia religiosa profondamente antisociale e immorale. Prova ne è il fatto che tutte le volte che gli ebrei si sono “assimilati” ai loro ospiti, non hanno mai avuti persecuzioni o maltrattamenti. Se fosse stato un problema di sangue, di origini, non vi sarebbe stata nessuna possibilità di assimilazione e di accoglienza, cosa che che i fanatici ebrei non hanno mai voluto, pretendendo però ai giorni nostri non più eguali diritti ai goym, ma maggiori diritti ed ogni sorta di privilegi. Basta aprire gli occhi per accorgersene. I poveri goym sono stati ridotti al terrore, a stranieri in casa propria, dove non possono dire neppure quel che pensano.

Sappiamo chi ringraziare!

Antonio Caracciolo ha detto...

La carne da macello è quella che avete voi prodotto, ad incominciare con l’assistenza bellica agli inglesi nella produzione di strumenti di morte. Come ricompensa per questa prestazione è venuta fuori la dichiarione Balfour, tutta a spese di terzi innocenti. Grande esempio di moralità occidentale: accordi a spese di terzi ignari e innocenti.

Nel Libano, durante l’ultima vostra invasione, vi è stata ampia semina di cluster bomb, particolarmente destinate all’infanzia goym, da offrire il «Olocausto». L’omicidio rituale del sangue, sul quale è stato ridotto al silenzio il povero Ariel Toaff – altro ebreo! – ha una sua verità profonda che deve essere ricercata non nel passato, ma nell’immediato presente. I corpi dei bambini palestinesi carbonizzati vengono alzati in cielo perché quel barbaro dio di nome Geova, a cui sono stati da voi immolati, ben li veda e se ne vergogni pure lui.

Antonio Caracciolo ha detto...

Non sono i palestinesi che possono bombardare gli ebrei con armi che non hanno, ma sono invece gli israeliani, gli ebrei, o sionisti o come cazzo altro dobbiamo chiamare questi mostri, che cannoneggiano e bombardanao, pure al fosforo, i bambini palestinesi, i loro padrim le loro madri, le loro sorelle, i loro parenti tutti, anche i loro governanti con il pravo efferato e deliberato proposito di trasformarti in una moltitudine di dispersi incapaci di parlare ad una sola voce e facilmente cancellabili dalla nostra vista. Tanta ferocia è davvero Unica nella storia dell’umanità che ne ha conosciuto di ogni genere, ma mai di cosi efferate.

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei oltre ad essere un provocatore è un disco rotatorio che ripete le stesse identiche menzogne prodotte su piano industriale in apposito ufficio israeliano, detto Hasbara, dove ho letto si tengono veri e propri corsi per abilitare alla promozione dell’immagine di israele presso i gentili, da fregare come sempre. La mia verità è qui del tutto artigianale, frutto di studio individuale. È stato istruttivo verificare come nel suo cervello si trovino tutti i triti luoghi comuni della propaganda di guerra israeliana. Per questo continuo a sospettare che lei stesso sia una specie di funzionario dell’Hasbara, che scrive direttamente da un ufficio dell’Hasbara. Non mi fa paura e spero ancora che la Costituzione italiana mi offra sufficiente protezione. Quando e se ciò non sarà, vedremo poi il da farsi.

Antonio Caracciolo ha detto...

Si, lei ripete, senza nessuna originalità, senza nessun valore aggiunto personale, i più triti luoghi comuni della propaganda di guerra israeliana. Ed è ciò che sul piano strettamente filologico mi fa sospettare e della sua identità e delle sue intenzioni. Ripeto pertanto le avvertenze già enunciate. Lei ha invaso un mio spazio privato, sia pure virtuale, provocando le mie risposte, estemporanee, ma improntante alla più rigorosa documentazione storico e filosofica. Nella mia professione di filosofo del diritto faccio qui esternazione di ricerche filosofico-giuridico in corso dove in particolare verifico sulla scena dei conflitti mediorientali la perenne validità di quel concetto del politico, formulato dal mio maestro Carl Schmitt e definito dallo studioso italiano Gianfranco Miglio come una vera e propria scoperta copernicana nel campo della politologia. I concetti schmittiani rivelano qui tutta la loro capacità ermeneutica e rendono quanto mai facile lo smascheramento dei fondamenti della propaganda di guerra israeliana ed il loro miserabile statuto ideologico.

Antonio Caracciolo ha detto...

Non ho risposto alla domanda cosa deve deve fare israele quando è bombardata da sigari Kassam?
Razza di bestia! quanto volte devo risponderti! Se non sai e non vuoi leggere giacché un disco che ripete sempre le stesse menzogne, io non posso farci nulla!

NON ESISTE attacco da parte palestinese al Golia davidico-sionista. Gli unici strumenti irrisori di difesa di cui dispongono gli abitanti di gaza sono militarmente nulli. Lo dice ogni esperto di cose militare. In ultimo è stato ripetuto nel seminario che in gennaio l’ebreo Ilan Pappe ha svolto in Roma. Una relazione tecnica di un esperto – relazione che può trovare in questo blog – ha ben spiegato a chi aveva orecchie per sentire, testa per capire e cuore per indignarsi, che militarmente parlando la capacità offensiva dei sigari Kassam è NULLA.

Perfino nella contestatat trasmissione di Santo, Anno Zero, è stato spiegato al pubblico televisivo che chiunque in Gaza puà fabbricarsi artigianalmente un sigaro kassam e se gli va bene lanciarlo dall’altra parte del lager entro cui è rinchiuso.

Ho detto Lager ed è questo la vergogna alla quale ahimè ci avete fatto abituare. Un milione e mezzo di persone come rinchiuse in uno stadio, dove per giunta fate piovere razzi veri e propri. Ho potuto leggere la diavoleria della vernice rossa: una spia spruzza una vernice sulla macchina della vittima designata, quindi un razzo (non un sigaro Kassam) parte alla direzione della macchina, attirata dai segni che vengono dalla strana vernice. Questi i vostri strumenti di morte. E lei mi dice cosa devono fare gli israeliani esposti ai sigari Kassam?

Intanto arrossire e vergognarsi se avessero un solo briciolo di umanità E per stare all’Italia che dire dell’italiano Vittorio Arrigono, l’unico italiano che è voluto restare in Gaza, per vedere, aiutare le vittime, e testimoniare le prodezze dei carnefici, che dire del fatto che di lui si faceva tiro al bersaglio con vera e propria (sionistica o ebraica?) ferocia omidida? O non glielo hanno raccontato questo quelli dell’Hasbara? Non le hanno raccontato come l’ITALIANO Arrigoni è stato imprigionato in un cesso ad eterno sfregio del popolo italiano e dei suoi venduti governanti?

Lei conosce i falsi alla Luther King e ignora i fatti veri che ci riguardano come italiani ad una sola nazionalità, identità, fedeltà. Per me è ora di finirla con questa storia di una Lobby che pretende di trascinare il popolo in una guerra di massacro di innocenti. Mi auguro che presto tanti cittadini come me si sveglino, prendano coscienza e diani i giusti e sacrosanti calci nel sedere ai tanti, troppi parlamentari nominati in parlamento da poche oscure persone e del tutto estranei al popolo italiano: non lo rappresentano in modo plateale e in barba alla costituzione che tutti dicono di voler rispettare ma che viene sistematicamente raggirata da chi ha il primario compito di rispettarla e farla rispettare.

Antonio Caracciolo ha detto...

Ho adesso io una bella domanda da rivolgerle.

Un italiano di nome Vittorio Arrigoni è in Gaza, fin da prima dell’operazione Piombo Fuso; è lì disarmato e con il solo scopo di assistere ed aiutare le vittime, donne, feriti, anziani.

Si è tentato di ucciderlo, si tenta di ucciderlo da parte israeliana-sionista-ebraica.

Non si può stare da una parte e dall’altra. Qui la "doppia fedeltà” fa cilecca.

Egregio Signor Anonimo è possibile sapere dalla quale parte lei sta? Dalla parte di Arrigoni o dalla parte di chi sta tentando ucciderlo nel silenzio dei nostri parlamentari – volti ad acchiappar lucciole e fiammette – e della nostra stampa asservita e prona al ministero israeliano della propaganda di guerra?

Una terza risposta risposta non è data: o con Arrigoni affinché viva e possa aiutare le vittime o con chi tenta di uccidere lui e altri palestinesi?

Risponda, Emerita Testa di Cazzo che dice addirittura di conoscere e insegnare la storia! A chi? Altro che sigari Kassam e di stress notturno dei figlioletti dei coloni!

Antonio Caracciolo ha detto...

Va da sè che io qui non mi dichiaro neutro, come certamente non è neutro l’anonimo agente provocatore. Io sto tutto dalla parte di Vittorio Arrigoni e assolutamente contro chi lo vuole uccidere. Se morirà, qualcuno me ne dovrà render conto.

Antonio Caracciolo ha detto...

Ecco il link sulla falsa citazione di Martin Luther King:

http://clubtiberino.blogspot.com/2007/06/fiamma-nirenstein-3-euro-anzich-2050.html

Ricordavo male. Non è stato postato su questo blog, ma sull’alto, più antico, destinato al dibattito interno alla militanza in FI e ora nel PdL. Mentre quel blog era e resta concepito per chi milita nel PdL, «Civium Libertas» ha invece un’impostazione trasversale e transpartitica.

La Menzogna, la Falsificazione, l’Inganno è parte essenziale del sionismo. Mi resta ancora parecchio lavoro da fare per distinguere fra i vari termini. Una traccia, che considero seriamente, mi è stata offerta in gennaio dallo storico ebreo Ilan Pappe, regolarmente diffamato dai vari Dershowitz. Egli dice, confutando Giorgio Napolitano ovvero i suoi Consulenti Ebraici, che si è antisemiti se non si è antisionisti. Il sionismo, come ha ben intuito l’ebreo Sergio Luzzatto in un aspro scontro televisivo con Fiammetta Nirenstein, rischia di scatenare un nuovo “antisemitismo” ben diverso da tutte le forme analoghe che si sono succedute nel tempo. La faccenda è quanto mai seria, ma non possiamo trattarne adeguatamente in questo contesto. Il Tizio che ha pensato di intromettersi in questo spazio virtuale, dove peraltro a parte la critica può stare assolutamente tranquillo, è a suo modo un interessante caso da laboratorio. Si possono osservare nella sua testa tutte le devastazioni morali e intellettuali oltre che politiche prodotte dal sionismo e aihmé cosa dei nostri giorni, non materiale d’archivio.

Anonimo ha detto...

Egregio Caracciolo, esiste una parola che vi èsconosciuta:si chiama RISPETTO. Voi non rispettate asslutamente chi non la pensa come voi, per me l'antisionismo è antisemitismo, perchè in pratica vuol dire che gli ebrei, in quanto "non-popolo" (questo, poi, fa ridere...)non hanno diritto ad una patria.Ma chi diamine siete voi per stabilire questo? Siete il Padreterno? Ma chi siete poi per giudicare una religione, per dire che un Dio è peggiore di un altro o che un modo di vita è peggiore di un altro? La vostra arroganza intellettuale fa paura e poi parlate di libertà, è una parola che nemmeno sapete lontamente dov'è di casa.Insomma il vostra ragionamento è questo:siccome questi ebrei sono sporchi e cattivi, feroci, allora se hanno una patria non possono far altro che fondarla sull'ingiustizia e sul sopruso e perpetuare nei secoli tale ingiustizia. Il vostro ragionamento è da nazisti, cari miei e si basa su un pregiudizio da cui, in modo falso, si inferiscono un sacco di menzogne ed alterazioni del vero.
Spostiamo il discorso. Voi come vi sentireste se qualcuno vi dicesse che l'Italia non ha diritto ad esistere e che deve accogliere, poniamo, una marea di francesi nemici per diventare uno Stato binazionale? Ma sarebbe un incubo, io come minimo sputerei in faccia a chi dice simili follie. Ma quasi tutte le nazioni sono nate con la guerra, ma se ogni volta che uno Stato nasce poi deve essere distrutto da chi, per una ragione o un'altra, è stato costretto ad andarsene, sarebbe una guerra continua in varie parti del mondo.Anche Indro montanelli affermava che i palestinesi erano vittime non d'Israele ma degli Stati arabi, i campi profughi perchè secondo voi son stati costruiti, per farci il pane? Ma son nati in nome di un progetto dibolico, per addestrare terroristi sotto una falsa copertura umanitaria e per minacciare in eterno una nazione che ha dato dignità ad un popolo sempre cacciato e perseguitato.Voi insultate e basta, idiota, matto, criminale, ma come vi permettete? Tanto più fate così e tanto più mi radico nelle mie posizioni. La Palestina era terra "araba"? Ma anche qui, chi diamine siete per stabilirlo, ma siete Dio? Su quelle loro fottute terre si permettevano di cacciare ebrei dovunque si trovavano, gli ebrei ci sono sempre stati da millenni e loro li perseguitavano perchè li ritenevano inferiori rispetto all'Islam, ma dianmine, che cosa volevate, che per colpa loro non restasse più un ebreo dal marocco all'Eufrate?? L'uomo è un essere malvagio per natura, ecco la verità.

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei è proprio un impunito. Le pubblico i suoi testi perché come si suol dire si commentano e giuydicano da soli. Lei parla a me di rispetto, lei che non ne possiede per l’intera razza umana non ebraica e in particolare per quei poveri disgraziata a cui avete tolto, rubato la patria che aveva con pieno diritto, mentre voi sulla loro terra non ne avevate alcuno.

Ci vuole solo l’ipocrisia farisaica, gia denunciata da Nostro Signore Gesù Cristo, da voi pubblicamente insultato sulle vostre reti nazionali come figlio illegittimo di un’adultera, poco più che prostituta. E mi parla lei a me di rispetto?

Ridicolo, esilarante!

Antonio Caracciolo ha detto...

Cosa ci calza il paragone dell’Italia con Israele? Ma lei, signor Anonimo, è proprio un gran testa di cazzo, che sa di essere un testa di cazzo in quanto consapevole provocatore?

L’Italia è, era e sarà almeno nell’immediato futuro. I sionisti in Palestina ci sono andati ed hanno cacciato quelli che c’erano rendendoli profughi di padre in figlio. Ed adesso avete la gran faccia testa, peggio del vostro culo, di dire che non gli ebrei hanno cacciato i palestinesi, ma i palestinesi vogliono cacciare gli ebrei.

Cabala! Il mistero della logica cabalistica.

Antonio Caracciolo ha detto...

Non ha risposto su Arrigoni e sul valore della italianità. Cosa pretende da me che diventi idealmente suo complice, suo connivento non solo nel massacro dei palestinesi, ma anche degli italiani?

E per cosa per la sua bella faccia?
O per la bella, bellissima, fantastica religione di Jahvè che deforma così mirabilmente le menti dei suoi fedeli trasformandoli non solo in belve assetate di sangue, ma con infinita ipocrisia nelle vittime stesse della belve.

Altro capitolo di logica cabalistica e talmudica.

Antonio Caracciolo ha detto...

Non ha risposto su Arrigoni e sul valore della italianità. Cosa pretende da me che diventi idealmente suo complice, suo connivento non solo nel massacro dei palestinesi, ma anche degli italiani?

E per cosa per la sua bella faccia?
O per la bella, bellissima, fantastica religione di Jahvè che deforma così mirabilmente le menti dei suoi fedeli trasformandoli non solo in belve assetate di sangue, ma con infinita ipocrisia nelle vittime stesse della belve.

Altro capitolo di logica cabalistica e talmudica.

Antonio Caracciolo ha detto...

... per oggi lei mi ha rotto abbastanza i coglioni. Vedremo nei prossimi giorni quale sarà la mia pazienza, messa a dura prova dalla sua ottusità morale e intellettuale, o megli dai suoi attentati mirati alla provocazione.

Antonio Caracciolo ha detto...

Insisto: non-popolo, ma lobby reliosa affaristica. Se vuol ridere, rida pure con l’augurio che le faccia bene alla salute, ma io non rido. Se poi se la vuol prendere con qualcuno, se la prende con il suo correligionario Shlomo Sand o con Israel Shamir, ancora non citato in questo contesto.

La questione della patria = terra può andarsela a cercare sulla luna, se proprio ci tiene, ma non penso che possa cacciare i palestinesi o gli italiani o i sudanesi o gli abitanti del Madagascar per rivendicare una propria "patria".

A me interessa sapere se ho a che fare con italiani o con gente che mi vuol fare le scarpe. A me interessa sapere se Arrigoni deve essere ammazzato con la benedizione di Jahvè o deve vivere!

Su questo ha glissato, come ha glissati sulla falsa citazione di Martin Luther King che ha tentato di rifilarmi con tipica onestà ebraic, sionista o israeliana? Come devo dire? È esatto che secondo la vostra morale talmudica è lecito e perfino meritorio ingannare un goym?

Lasci stare il rispetto, a cui lei ha rinunciato nei panni dell’Anonimato, mentre io gioco a carte scoperte con il mio nome e la mia faccia.

Antonio Caracciolo ha detto...

Questo vostro eterno vittimismo truffaldino è veramente un’indecenza.

Antonio Caracciolo ha detto...

Se il nazismo non fosse mai stato, voi lo avreste inventato. Il nazismo è una vostra creazione, per poterne meglio emulare e superare le gesta.

Antonio Caracciolo ha detto...

Chi sono io??? Io sono io e mi firno con nome e cognome! Lei non ha neppure il coraggio e la decenza di usare il suo. Quello che penso e decido lo decido e lo penso per quanto riguarda la sfera della mia autodeterminazione morale.

Voi con le varie Shoah, Memorie, Musei piazze e sacramenti vari ci volete ridurre alla circoncisione intellettuale e alla servitù morale e politica.

E parla lei a me di RISPETTO?

Ma vada davanti ai parenti superstiti di quelli che voi, non i nazisti, avete massacrato.

Antonio Caracciolo ha detto...

Non rispetto chi la pensa come me? E più che farti dire le tue orrende cazzate nel mio blog cosa volevi di più? Che applaudissi e osannassi?

bella pretesa!

Vuol il rispetto per chi ha le mani lorde di sangue ancora fresco?

Bella pretesa!

Antonio Caracciolo ha detto...

Io non giudico una religione: la scelgo, la adotto o non adotto, ovvero la respingo e la valuto. È un mio diritto. Per quanto riguarda la religione ebraica ne do la valutazione etico, morale, storica, filosofico che meglio credo. Non pretendo e non mi aspetto che lei la condivida. Mi basta potermene legittimamente difendere. La difesa è sempre legittima in tutti i sistemi giuridici finora esistiti nella storia.

Un diritto che voi intendente negare ai palestinesi, i quali dovrebbero gioire per le sofferenze da voi loro inflitte. Un diritto-dovere al sadomasochismo: eccola una bella versione del sionismo, di cui ripeto non so ancora se sia la stessa cosa dell’ebraismo. L’ebreo storico Ilan Pappe lo nega decisamente ed in quanto ebreo si professa antisionista.

Dovrei credere a Ilan Pappe, ebreo con nome e cognome, o a lei sionista anonimo e certamente non intelligente e istruito quanTo Ilan pappe?

Ilan Pappe, ebreo, ha tutto il mio rispetto, e così pure tanti altri ebreo di cui apprezzo gli scritti ad incominciare da Spinoza per arrivare a Sand, Shamir, Finkelstein e tanti tanti altri. Poiché loro sono ebrei non meno di quanto lo sia lei, la sua miserabile provocazione (a proposito “sporco arabo”, l’arabo buono è l’arabo morto, ecc., sono cose che circolano presso di voi) qui fallisce.

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei non è stato finora capace di fare uno straccio di ragionamente, un benché minimo e misero ragionamento: ha ripetuto i più biechi argomenti della propaganda sionista, si è perfino servito di falsificazioni del pensiero di Martin Luther King, ed ha la faccia di dire a me che non ragione e non argomento?

Certo lei si aspetto un assenso alle sua castronerie e questo lo chiama ragionamente, magari illuminazione diviva marca Jahve, made in Isral, 729! Ma io appunto faccio boicottaggio di tutto ciò che reca il numero 729.

Antonio Caracciolo ha detto...

Nazismo, nazismo, nazismo... ma quanto tempo ancora pensate di camparci sopra:

«Vivere della colpa altrui è la forma più abietta di esistenza a spese di altri...”.

Ma pensa che ormai questa rendita sia finita.

Ed è da dire:

sionismo, sionismo, sionismo...


Che è assai peggio di...
nazismo, nazismo, nazismo...

Antonio Caracciolo ha detto...

Diritto ad esistere?

Che questa espressione e tutti gli slogan che vi sono stati coniati sia concettualmente e logicamente un’assoluta sciocchezza, un non senso, lo dice un altro ebreo:

Noam Chomski.

Tutto quello che finora le ho detto proviene da ebrei, che assolutamente non sono e non voglione essere sionisti, e che ritengono il sionismo stesso la peggiore forma di antisemitismo.

Non io dico questo, ma le fonti che le ho citate. Se vuole usare la consueta arma dell’“antisemitismo, ormai un ferro vecchio, è contro gli ebrei sunnominati che la deve rivolgere.

Ma pretende che qualcuno sensatamente le creda?

Antonio Caracciolo ha detto...

Le do un saggio consiglio: si levi dai piedi. Questo non è un luogo per lei. È un luogo di ricerca storico, filosofico, giuridico. È assolutamente inadatta a lei. Se ne torni al suo ufficio presso l’Hasbara.

Antonio Caracciolo ha detto...

Rispetto, non rispetto... E no! Qui non siamo nè in un salotto nè a un pranzo di gala. Si tratta di sapere se Vittorio Arrigoni può essere ammazzato o no!

Non scappare, mio bel sionista.
Qui ti voglio!

Antonio Caracciolo ha detto...

Diritto a una patria? Chi sono io? Etc.

Questa domanda va rivoltà ai palestinesi che sono stati cacciati dalla loro patria, non a me!

Se la vostra intenzione è di venirmi a cacciare dalla mia patria per rivendicare il diritto ad un vostra patria, stia tranquillo che avrà la risposta pertinente.

Antonio Caracciolo ha detto...

Di certo, non si sogni di venire da me a cercare copertura e avallo per il trattamento che avete inflitto e state infliggendo ai palestinesi e al mondo arabo in generale, ad un miliardo di musulmani, che a me non hanno mai fatto assolutamente nulla di male e con i quali non sono nè in guerra né in rapporti di inimicizia.
Se vuole la mia individuale allenza contro arabi, musulamani, iraniani, stia certo che non l’avrà mai.

Se poi ci sono in Italia politici corrotti che riuscite a guadagnare alle vostre posizioni, ai vostri crimini, non sono responsabile di ciò che sfugge al mio controllo e alla mia volontà.

Che io sappia Frattini è un ebreo, la Nirenstein anche, ed altri ancora. Le loro azioni si spiegano da solo partendo dalla loro qualità soggettiva. Ho gridato in tutti i modi che mi sono leciti e consentiti che io con questi signori non ho assolutamente nulla a che fare e che certamente essi non hanno titolo a parlare a mio nome: non li ho mai delegati in tal senso e sono truffaldini e invalidi tutti gli intrallazzi che li hanno portati in posizione di potere.

Di più non credo di poter fare, sul piano della legalità e della non violenza sul quale mi attesto rigorosamente.

Antonio Caracciolo ha detto...

Le risulta o ne risulta che la citazione di Martin Luther King che ha pensato di sciorinarmi è un miserabile falso?

Ed ha la faccia tosta di venirmi a dire che io non so ragionare lei che è un falsario colto con le mani nel sacco?

Ma siete tutti così o è lei l’eccezione? In effetti, non ho grande esperienza o frequentazioni con elementi del “popolo” di cui presumo lei si senta parte integrante. Se poi è un campione altamente rappresentativi, beh posso riconoscere che l’esperienza è stato interessante. Occorre conoscere il mondo.

Antonio Caracciolo ha detto...

Non so io cosa è la libertà?
Pensa lei di potermi insultare impunente e che il rispetto sia la non reattività all’insulto?

Mi parla lei di libertà, lei che si fa esponente di un “popolo” che tiene in segregazione in un lager un milione e mezzo di persone, che costringe i palestinesi non epurati nel 1948 a vivere costretti alla delazione verso i loro parenti?

Voi che costringete le vostre vittime a denunciare lo zio, il parente, che poi viene ucciso con un omidicio “mirato”?

Voi che avete alzato il Muro della Vergogna?
Voi che avete fatto le strade per gli ebrei, gli Eletti di Geova, e le strade per le vostre vittime? A tanto non erano arrivati neppure quei nazisti di cui tanto parlate?

Lei parla a me di "libertà”?!! Di “libertà” e “rispetto”???!!! Evidentemente nel dizionario talmudico questo parole hanno un‘accezione totalmente diversa a quella che si trova nel dizionario della lingua italiana.

Antonio Caracciolo ha detto...

Voglio essere esplicito, a beneficio di chi dovesse qui leggere.

Se ancora oggi si usa il termine "nazismo, nazista”, ciò in molti suscita una forte e grande reazione, fondata o meno che sia. Invece per il termine “sionismo” si pretende una sorta di rispettabilità, sappiamo perfino con quali autorevoli e altolocati avalli.

Per me non è così sulla base di crescenti conoscenze di carattere storico, politico, filosofico. Non trovo corretto equiparare nazismo e sionismo perché ognuno di essi deve essere storicamente contestualizzato e solo nel suo contesto acquisto un senso. Il termine è più spesso usato come offesa, insulto.

Orbene, io ritengo seriamente che il “sionismo” abbia una connotazione interamente negativo e sotto un profilo comparativo sia qualcosa di molto più grave e condannabile del nazismo, pur non volendo in nessun modo identificare ed assimilare i due fenomeni, ma sionismo resta per me qualcosa di molto peggio del nazismo.

Anonimo ha detto...

Il muro della vergogna? Prima del muro che cosa c'era, un kamikaze al giorno,ogni arabo poteva farci del male ma la vostra ipocrisia è diabolica,il muro esisterà finchè gli arabi non riconosceranno Israele. Il muro ha salvato il 90%delle vite degli israeliani, se i palestinesi non riconoscono gli ebrei figuriamoci se lo abbatteremo, resterà alto e solido come una roccia. In casa propria ognuno, se lo ritiene opportuno, è libero di costruire i muri che vuole, meglio un muro che un attentato.Laicità dello Stato? Ma non fatemi ridere, vi imbevete la bocca di concetti che sembrano assodati, ma sono discutibilissimi. Quegli Stati arabi, l'Iran, la siria, l'Arabia Saudita son forse laici? Sono teocratici o giù di lì, ma nessuno si sogna di dire che devono cambiare il proprio ordinamento. perchè solo israele deve farlo, che è lo Stato più democratico del medio oriente, dove si dà il diritto anche ai deputati arabi eletti alla Knesset di parlar male di Israele e fare propaganda filopalestinese all'estero? Ma chi siete voi per dir a un popolo:"Il tuo Stato dev'essere laico, deve avere queste lggi, ecc.", ma chi diamine siete? E poi questi arabi possono fare quel che vogliono, l'Iran che tortura i detenuti nelle carceri, il trattamento riservato alle donne, ma sì, per loro si dà assoluta libertà. Ipocriti, ipocriti.Come se poi se si accolgono questi profughi lo Stato diventasse laico, imbevuti di Sharia come sono, vorranno governarsi come vogliono, ma è anche giusto, ma lo facciano a casa loro, perchè devono farlo in israele? Stato laico sistema migliore, dove diamine è scritto? Ma anche qui non è per niente detto, israele , la corea del nord dove svaniscono gli handicappati niente sanzioni, il Sudan che ha fatto un genocidio massacrando i neri ultimamente e l'ONU fottuto non batte ciglio perchè l'hanno fatto gli arabi, gli arabi possono fare qualsiasi azione e per la comunità internazionale va bene.Se questi profughi venissero in israele imbevuti di Sharià come sono vorranno imporre le loro leggi e schiacciarci, mica si può dirlo di attenersi a determinate norme se non le sentono come vere. stato laico sistema migliore? ma chi l'ha detto, ma dov'è scritto? Israele ha un ordinamento ottimo, perchè il popolo ebraico è riuscito a conciliare il sacrosanto rispetto della propria identità culturale (di cui anche la religione fa parte...) con i valori della democrazia, quindi è da lodare.

Antonio Caracciolo ha detto...

Ma insomma fin dove vuole condurre il gioco? Ed a che scopo? Se ritiene che io non sappia ragionare ed argomentare perché ritorna qui alla carica? Io resto del parere che lei sia un qualche losco personaggio, come tanti ce ne sono nella rete. Non ho paura di lei, soprattutto se per me si tratta di esplicitare cose che penso: un’occasione vale l’altra.

L’impressione generale che lei mi ha fatto con un suoi testi è in primo luogo di una sostanziale inautenticità, come se lei non fosse una persona in carne ed ossa, come ogni altro, ma una sorta di programma, un soft, che risponde ad impulsi. Una volta ho visto un soft che era in grado di dialogare con chi interagiva. Da una parte vi era una persona vera, dall’altro un semplice soft.

Orbene, lei mi sembra una sorta di diavoleria meccanica prodotta dai servizi della propaganda israeliana, la famosa Hasbara.

Cosa c’era prima del muro? E le sembra che sia un argomento? Guardi, stavo leggendo al balcone, la parte di Fisk dove tratta di Sabra e Shatila, altra vergogna che la riguarda e che le appartiene. Le ho citato il muro, ma potrei citarle ogni giorno, ogni istante dal 1882 in poi, dall’anno in cui Lorsignori si sono insediati in un luogo chiamato Palestina, pretendendo di cacciar via chi ci stava da lunga data ben prima di loro.

Credo che la "guerra” sia da voi condotta su due piani: quello materiale della distruzione fisica di esseri umani, una “Distruzione dei palestinesi di Palestina” concepita ed attuata ben prima che Raul Hilber scrivesse il suo opus “La distruzione degli Ebrei d’Europa”, Hilberg ossia un gigante dai piedi di argilla.

Al piano della distruzione fisica materiale si accompagna la guerra ideologica dove attraverso acquisto di mass media, opere accademiche ordinate e prodotte, si tenta di fondare le “ragioni” inesistenti di Israele, il suoi “diritti” bene inteso sempre “in difesa” e mai “in offesa”.

A furia di insistere, come lei insiste nelle sue scempiaggini da androide programmato, si crede di poter creare persuasione, assuefazione, accettazione.

Lei è questo, ma il mio dubbio è appunto, lei è un essere umano o un soft che ripete senza originalità e creatività umana le istruzioni del programmatori? Io so che in Israele sono il effetti bravi con il soft e sono sempre più convinto che lei è un soft, non una persona.

Antonio Caracciolo ha detto...

Un poco sul merito, ma incomincio con l’inizio. Lei dice: cosa c’era prima del muro? Un kamikaze al giorno? Benissimo, qui casca l’asino, o meglio si scopre che a rispondere è una macchina non un essere umano.

Ebbene, signor macchina, se prima come lei dice c’era un Kamikaze al giorno, perché mai avrebbe dovuto esserci un Kamikaze al giorno?

Non è la vita il bene supremo? Perché mai un essere umano dovrebbe decidersi a sacrificare il Bene Supremo della sua propria Vita? Evidentemente, gliene avete fatte così tante, in sofferenze, umiliazioni, che avete costretto un essere umano a preferire la morte alla vita.

L’ottusità morale, perfettamente giustificabile in una macchina programmata a dare risposte preordinate, le impedisce di realizzare tutta la sostanza morale del problema. Questa ottusità morale io credo vada anche ricercata nella tipica religiosità ebraica che io considera la più barbarica fra tutte le forme religiose che si sono ancora conservate. Insomma, qui si tratta di indagare seriamente se il sionismo, che latamente potrebbe essere cosiderato una variante del nazismo se non lo precedesse nel tempo, sia coessenziale all’ebraismo ovvero sia solamente una delle forme del nazionalismo razzististico sviluppatsi nella seconda metà del XIX secolo. Non sono ancora giunto a conclusioni certe e definitive.

Antonio Caracciolo ha detto...

E perché mai gli arabi dovrebbero riconoscere Israele? In ragione della 264 testate atomiche che Israele possiede? E se qualche kamikaze, di cui lei parla, riesce ad imbottirsi non di dinamite o tritolo – non sono un esperto - ma poniano di un’atomica in miniatura, che pensa il botto sarà un poco più grande.

Ecco, vede il sionismo come qualcosa di ancora peggio del nazismo. La pretesa che gli arabi DEBBANO riconoscere Israele non sul diritto, la convivenza umana, ecc., valori estranei alla forma religiosa ebraica, ma per la forza che Israele crede di possedere.

E va bene... Sappiamo come funziona il soft programmato. Ma da me, che non sono certo un palestinese, lei cosa vuole e cosa pretende? Un applauso? Ed il mio applauso quanto le serve per portare a compimento il genocidio di Abele?

Pensa di poterlo ottenere? Pensa di disporre di strumenti coercitivi del mio libero convincimento?

Qui mi devo fermare, ma ne concludo che lei sia una pazzo criminale, se il povero kamikaze è un disperato che ha tutta la mia pietà, le è invece un pazzo criminale che merita tutto il mio disprezzo. Sono moralemte libero di disprezzarla o no?

Antonio Caracciolo ha detto...

In casa propria? Il fatto che quella non è casa vostra e voi avete costruito un muro in casa altrui, in una casa che avete espropriato. Resterà, resterà... ma resterà anche qualcosa di altro ed anche più alto e più solido del nuro stesso. Una macchina come lei non credo riesca a capire l’allusione.

Antonio Caracciolo ha detto...

Gli stati arabi sono quel che vogliono essere e non devono diventare quel che voi volete che siano. Loro non devono rendere conto nè a lei nè a me di quello che è o sara la loro decisione fondamentale sulla specie e la forma della loro esistenza politica. Le risparmio la citazione dottrinale. Non siamo a scuola e lei è solo un androide.

Il problema è piuttosto la scimmiottatura che Israele pretende di fare dello stato borghese di dirtto sorto dalla rivoluzione francese. Pretende di essere – cosa dino le veline dell’Hasbara – l’Unica Democrazia del Medio oriente. Ma che significa? Non significa nulla! israele è un regime tirannico e criminale nel senso in cui Jaspers pretendeva di applicare al nazismo in concetto di Stato criminale. Eravamo nel 1957 e se avesse guardato meglio Jaspers si sarebbe accorto che il suo modello veniva inverato dallo Stato "ebraico” di israele, uno stato criminale che è stato dotato di atomica.

I nostri politici idioti guardano dove non vi è pericolo e non lo vedono là dove il pericolo esiste.

Antonio Caracciolo ha detto...

Rida, rida, che forse le fa bene. io però non rido. Lei ha un concetto alquanto epidermico di cosa sia democrazia. Intanto, lo abbiamo visto con Hamas. Se un risultato elettorale si misura dalla regolarità della sua consultazione, mai vi è stata elezione più democratica di quella che ha dato i suffragi ad Hamas, ma voi vi guardate bene qui dal riconoscere i risultati di un responso assolutamente democratico. Se vi da ridere, si deve ridere sul vostro modo di intendere la democrazia, decisamente a convenienza o penando di poter prendere in giro i gonzi.

Antonio Caracciolo ha detto...

La bufala di israele come la democrazia ideale? A chi la vuol dare a bere o cosa crede di dimostrare? Cosa a chi?

Antonio Caracciolo ha detto...

Ipocrisia? E non erano i farisei i campioni indiscussi dell’ipocrisia? I famosi sepolcri imbiancati? bah! Una macchina programmata non puà sapere cosa è la riflessione critica che riguarda anche se stessi. Un idiota si compiace poi di se stesso, senza avere mai dubbi sui fondamenti della sue credenze ovvero guarda bene, nel caso della moralità ebraica, dove sono i solidi fondamenti dell’interesse materiale. L’importanza del denaro e del patrimonio, anche estorto agli altri, è tipico almeno di una certa rappresentazione della cultura ebraica.

Antonio Caracciolo ha detto...

L’uomo è un essere malvagio per natura?
E l’ebreo in che posizione si colloca allora in questa scala della malvagità?
A giudicare dalla sua religione dovrebbe essere il più malvagio degli esseri. Gli antichi lo dicevano odiatore di tutto il genere umano.

Antonio Caracciolo ha detto...

Il 90 % cento delle vite degli israeliani?

Già, solo queste contano, agli occhi di Geova!

Antonio Caracciolo ha detto...

I campi profughi sono sorti per la ragione più semplice di questo mondo: perché avete cacciato la gente dalle loro case. È veramente un’aberrazione mentale extraterrestre la sua rgomentazione che trasforma i campi profughi in scuole deliberatamente costruite per fare del terrorismo. E già secondo i vostri programmi avrebbero dovuto andare in giro per il mondo ad abitare nel bidonville e simili.

Se questo non è un genocidio, di fronte al quelle quello attribuito ai nazisti, impallidisce.

Siete proprio una gran razza di criminale patentati, con il marchio rabbinico-talmudico.

Antonio Caracciolo ha detto...

E pensare che siete in mezzo a noi!

Anonimo ha detto...

Oltretutto voi non fate altro che riprendere i pregiudizi cristiani sulla religione ebraica, la bibbia passò in mano ai cristiani che fecero delle traduzioni fatte apposta per far passare gli ebrei come i peggiori criminali, il cristianesimo organizzò pogrom e accuse pretestuose a non finire, gli ebrei che uccidono bambini e fanno sacrifici umani in occasione della Pasqua, solo odio che è durato secoli. E schlmo Sand riprende queste cose da bravo ebreo antisemita. Lo era anche Karl Marx quando afferma che il dio del popolo ebraico è il dio denaro. Genocidio palestinese? Mica abbiamo bruciato bambini palestinesi nei forni crematori, mica abbiamo eliminato i disabili palestinesi o fatto epserimenti nazisti su di loro, se poi lei vuole credere che lo facciamo si abbeveri pure alle menzogne di una propaganda fatta apposta per ucciderci moralmente, visto che non ci riuscite fisicamente.Pensa che ci accusano persino di creare razze di topi geneticamente modificati per far mordere solo gli arabi a Gerusalemme, quasi come se questi topi sapessero magicamente distinguere un arabo da un ebreo. Ma io rido a queste menzogne, il riso è la migliore arma contro la falsità.Sa, signor Caracciolo, che cosa dice Hamas ai bambini palestinesi? Dice alla sua TV che bisogna liberare tutta la Palestina dalla sozzura dei sionisti, che noi non siamo persone ma microbi assassini da annientare.
Per quanto riguarda poi l'antisionismo esso fu il germe da cui nacque il nazismo, infatti già in europa nei primi anni del novecento circolavano opere assurde in cui si diceva che gli ebrei erano pericolosi proprio perchè miravano alla conquista subdola dell'uropa e del mondo. Il Protocollo dei Savi di Sion fu un falso che diffuse buona parte dei pregiudizi di cui voi vi alimentate oggi e che il "filosofo" Gianni Vattimo da bravo antisemita ritiene assolutamente autentico.
Hitler, infatti, afferma proprio che gli ebrei, in quanto popolo senza patria, sono pericolosi per la sicurezza di altri popoli e, per questo, vanno preventivamente sterminati. Lo stesso è per voi, ci ritenete pericolosi per i "poveri2 palestinesi e per la pce del mondo e, forse forse, se sparissimo vi faremmo un gran favore.Era per questo che hitler e il gran muftì di gerusalemme hamin Hail hussein se la intendevano, vi sono un sacco di documenti che lo dimostrano e li fanno vedere mentre discutono compiaciuti su come soffocare la nostra presenza in Palestina.
Voi oltretutto dite che era impossibile per gli arabi accettare uno stato ebraico in Palestina? Ma guardate che vi sono anche documenti storici che dimostrano come alcuni esponenti arabi intelligenti riconobbero la legittimità delle rivendicazioni sioniste e fecero accordi con i sionisti per agevolare la creazione del focolare Ebraico. E dai documenti si evince come i sionisti non volessero affatto cacciare gli arabi, ma vivere con loro fianco a fianco in pace e sicurezza, un ideale giusto ma che purtroppo dovette scontrarsi con la volontà criminale di altri arabi degni appunto dei nazisti.Un emiro arabo disse infatti:"Il movimento sionista è nazionale e non imperialista, il movimento arabo è nazionale e non imperialista, c'è posto per entrambi in Palestina". Ecco un arabo saggio, qualcuno se ne trova, se fossero stati la maggioranza a quest'ora vivremmo in pace, la colpa è stata tutta di quel Gran Muftì che aizzava gli arabi all'odio, li fomentava per cacciarci con una propaganda uguale a quella che continua ancora oggi. E noi che cosa dovevamo fare, dialogare con questi assassini? Tu dialoghi, dialoghi e poi sei fritto e ti distruggono, bella fine.

Anonimo ha detto...

Quanto alla questione dei profughi la vostra ipocrisia è diabolica. Sono stati gli arabi a volere che questa gente restasse nella condizione di "profughi" in ETERNO fino al momento in cui non fossero rientrati, moltiplicati di numero e pieni d'odio, in un israele distrutto. E poi voi dite:"Ma che cattivi, non li accogliete..."Ma si può essere così falsi e cinici? Accogliere chi ci odia ma questi sono a milioni questi arabi, sono gli stessi che ci lanciano quei fottuti missili, noi li accogliamo nei nostri ospedali quando non possono curarsi a gaza e magari ne approfittano pure per farci gli attentati ma quelli sono arabi e, giustamente, andavano fin dall'inizio integrati nei paesi arabi. La TV di Hamas sapete che dice:"Un giorno torneremo, un giorno torneremo da conquistatori......" e noi i cattivi che non li accogliamo? Ma siamo di fronte in assoluto alla più feroce, più perversa mistificazione della storia, siamo di fronte al Male assoluto, questo antisionismo è peggio del nazismo, non il sionismo in cui crederò sempre.
Quelli quando riescono ad ammazzare un po' di ebrei festeggiano girando per le stade di gaza con le macchine come i tifosi quando la loro squadra di calcio vince, hanno il carburante per le macchine quindi hanno anche i soldi per comperarsele. E assieme agli aiuti umanitari in quei fottuti tunnel sotterranei gli arrivano anche le armi,da dove partono gli attacchi verso Sderot e dintorni? ma partono da luoghi umanitari, campi profughi e simili, quei campi sono bastioni militari, cinicamente le postazioni di lancio sono poste proprio in luoghi ad alta densità abitativa per mettere Israele nella condzione di non poter reagire se non colpendo i civili.Il mondo mantiene in eterno un popolo che poi va a tormentarne eternamente un altro, ma questo mondo è marcio.
E poi voi avete pure il coraggio di dire che dobbiamo prendere noi tutti questi profughi e se non lo facciamo siamo dei nazisti? Prenderci quattro milioni e più persone che ci odiano quando questo non si è mai fatto a nessuna nazione al mondo? Ma io non vi scrivo più, BASTA.

Antonio Caracciolo ha detto...

Bene, bene. anzi male, male. Combattiamo la nostra guerra, non è quella degli Hezbollah, o di Hamas, che respingono praticamente a mani nude il più agguerrito e foraggiato esercito della terra, ma è ciononstante una vera e propria di parole, che non è meno importante e risolutiva della guerra con cui massacrate un popolo inerme, dopo averlo privato delle loro case, dei loro villaggi, della loro vita, della loro dignità, della loro Memoria, che addirittura con la legge sul divieto della commemorazione della Nakba avete pure tentato di criminalizzare.

La vostra perfidia è infinita. Per un miracolo sono sopravvissuto alle vostre armi. Ero stato invitato da Arrigoni per andare a Gaza, partendo da Cipro con le navi che hanno forzato il blocco della vergogna. Sarei andato certamente all’università di Gaza... l’avete bombardata! immaginando che mi ci sarei trovato dentro, mi avreste bombardato. In un certo senso posso dire di essere un “sopravvissuto” pure io...

Io non so usare pistole, bombe, carri armati, fosforo, e tutte quelle cose in cui siete grandi specialisti e produttori. So però smascherare la vostra malvagità, la vostra perversione morale, la vostra disumanità. Ed è questa la mia guerra contro di voi. È qui che posso essere utile a questi disgraziati, ma infinitamente più eroici e dignitosi di tutti i nostri eroi celebrati nei monumenti.

Ipocrisia? Lei dice a me ipocrita?
Bene! O meglio: male.

Uno dei motivi più ricorrenti della vostra propaganda, che è diventata vera e proprio fiction industriale – Hollywood è tutta in mani ebraiche – è un vittimismo becero, vomitevole, stantio.

Voi pretendete in tal modo di suscitare la nostra eterna compassione ed un nostro eterno senso di colpa, un senso di colpa che non possiamo neppure criticamente esaminare, ricostruire, indagare, giacché una legislazione concepita ad arte dalle varie Lobby ebraiche dislocate nei parlamenti nazionali ce lo impedisce: arrivano subito le denuncie e le demonizzazioni appena uno apre bocca.

Nel ponderoso quanto timido libro di Mearsheimer e Walt, in una pagina che devo andare a ripescare, per poterne dare ogni volta il numero e il luogo esatto, ricordo bene di un povero vescovo, il quale era sbottato: “ma insomma, signori ebrei, non potete pretendere di avere voi il monopolio del dolore”. Apriti cielo! Il povero vescovo è stato subissato da insulti di ogni genere e ha dovuto abbassare le penne!

Questo il terrorismo ideologico a cui ci avete ridotto nelle nostre patrie, nelle nostre case, nelle nostre scuole, che per voi sono “strumenti” a maggior gloria di Sion!

Antonio Caracciolo ha detto...

Ebbene, voi che fate le Vittime e che IPOCRITAMENTE puntate a suscitare in noi eterna compassione, eterno rimorso, eterno senso di colpa, NON AVETE verso le vostre vittime, cioè quelli che avete cacciato dalle loro case, la minima parte di quella compassione che pretendendete da noi?

Cosa vuol dire propriamente “ipocrita”? Un ipocrita è chi si ammanta di false virtù, di sentimenti falsi, di ragioni false?

In cosa dovremmo noi essere "ipocriti” secondo il contesto da lei utilizzate, da lei Falsario smascherato – è andata in cavalleria l’uso fraudolento di Martin Luther King? Io non dimentico –, di cui dubito conosca l’esatto significato dei termini che usa?

Noi che vediamo il massacro dei palestinesi, la vostra prepotenza, il loro diritto, le loro ragioni a fronte della vostra assoluta mancanza di titolo, e che diciamo niente altro che il vero, lampante sotto il sole? Noi che non facciamo altro che constatare una verità evidente che invandono l’esercito di giornalisti al vostro soldo tenta di occultare?

È vero! La verità è rivoluzionaria. Noi non facciamo che constatare la Verità. I palestinesi sono le Vittime ed i loro Carnefici sono quelli che si atteggiano a Vittime o eredi delle Vittime!

Ma se non siete voi Ipocriti chi altri può esserlo mai? Cristo di voi disse 2000 anni fa: Farisei, ipocriti e sepolcri imbiancati!

Almeno, un cristiano è tenuto alla fede nei Vangeli. Io sono stato battezzato, cresimato e mai scomunicato. Secondo il diritto canonico sono tuttora un cristiano, anche se io mi considero ritornato “pagano”. In fondo, posso anche una nicchia per Gesù Cristo nel Pantheon di tutti gli dei antichi, di gran lunga migliori di quelli che sono venuti dopo.

Antonio Caracciolo ha detto...

Esiste un vasto campionario della vostra propaganda, studiata a tavolini esattamente come l’operazione "piombo fuso”. I suoi argomenti sono privi di qualsiasi originalità. Con un poco di tempo e pazienza si possono classificare ed elencare tutti gli argomenti che vengono sparati dalla propaganda.

Le ho già detto che di lei sospetto sia un soft, non un essere umano, ma una sorta di grammofono, di megafono, che ripete sempre gli stessi slogans creati dall’Hasbara.

Non devo preoccuparmi delle sue abiette stoltezze, ma devo soltanto continuare il mio lavoro di analisi e classificazione delle menzogne con le quali si tenta di far passare inosservate sotto i nostri occhi un massacro, un genocidio, una mare di nefandezze, che vale mille Shoah, mille Olocausti!

Già, noi viviamo questo momento storico. Ci costringono, attraverso le fiction, a volgere gli occhi verso quella che è stata la nostra “guerra civile europea” (1917-1945: Nolte), di cui nessuno può più avere memoria ed esperienza diretta, e dunque ampiamente falsificando il nostro passato storico, la nostra memoria storica, la nostra identità politica e culturale, mentre ci vengono bendati gli occhi di fronte all’orrore del presente per mano delle pretese nostre Vittime in un passato remoto e remotissimo che nessuno può liberamente indagare!

Antonio Caracciolo ha detto...

In un secolo che tanto si richiama a libertà, democrazia, diritti umani, giustizia, ecc. ecc., mai furono più clamorosamente smentite le “virtù” alle quali ci si appellava. Campione questa Ipocrisia, suo centro e motore, è proprio Israele! Nome infame quanto altro mai!

E proprio lei parla a me di Ipocrisia? Certo, lei è sommamente Ipocrita! Lei sciala così: noi non ce ne andremo mai, ed il Muro lo alzeremo sempre più alto e possente!

Alzatelo! Mi raccomando sempre più alto, alto, alto! Servirà, mi auguro, a togliervi dal nostro sguardo! Recintatevi in tutto il territorio che avete tolto alle vostre Vittime. Creare un nuovo Ghetto e viveteci dentro per l’eternità. Possibilmente senza mai uscire da quel muro, per venire ad inquinare le nostre città e le nostre menti.

Eccola finalmente la "soluzione finale TERRITORIALE”. Mi auguro anche che avendo riacquistato la vostra Patria, vi decidiate di buon grado a lasciare le nostre patrie ed a togliervi dalla nostra vista. Ripeto: per vostra autonoma decisione! Come italiano mi sento in estremo disagio nel convivere con un tizio che sia innanzitutto israeliano e sionista e quando gli torna utile anche italiano, o francese, o tedesco, ma con "maggiori” diritti politici, economici, assistenziali di quanti ne spettano ad ognuno di noi. Abbiamo fatto tanto per conquistare l’eguaglianza dei diritti ed abbiamo creato a nostro danno una vastissima area di privilegi altrui.

E beh, siamo messi male! Sarebbe ora di svegliarsi. Giacché di questo si tratta: di svergliarsi. Se finalmente ci svegliamo, tutti, sarà facile dare tutti un clacio nel sedere ai nostri politici e governati, corrotti, che ci hanno venduti per 29 danari!

Antonio Caracciolo ha detto...

Le vostre alte Mura! Bene! Ma un Muro separa da qualcosa. E da cosa? Intorno a voi si può contare almeno un miliardo di Musulmani. È vero avete 264 testate atomiche. Pensate di usarle? Contro chi? Quando? Scherzando, ma forse non troppo, uno di voi mi ha detto che una di quelle testate atomiche è puntata sulla mia testa.

Io vivo a Roma, non lontano dal Campidoglio, da Montecitorio, da San Pietro. Esploderanno con me i centri del potere politico comunale, nazionale, religioso italiano? In Israele io non ho mai messo piede fino ad oggi e non credo che vi metterà mai piedi, per un duplice motivo: per disprezzo e per rispetto. Disprezzo per i carnefici di quelle terre martoriate, rispetto per le loro vittime. Dovrei li venire per fare del Turismo? Turismo???!!! Come ad Auschwitz???!!!

Ciò che rimprovero al papa Ratzinger è di non essere stato nel luogo dove Cristo viene oggi crocifisso, sempre per mano ebraica, oggi come 2000 anni fa: a Gaza!
È veramente un brutto momento per il cristianesimo se non ha saputo riconoscere oggi il volto di Cristo, eternamente crocifisso. Il volto di Cristo è il volto del palestinese, paradossalmente è il volto del musulmano, di un miliardo e passa di ogni singolo musulmano!

E già! I segni del tempo vanno riconosciuti e non sempre ciò che appare è. Il linguaggio umano è soggetto alla falsificazione e alla manipolazione. L’Hasbara ebraica ne è una lampante attestazione. Dunque, bisogna vedere con gli occhi della mente e del cuore per riconoscere la realtà odierna.

Antonio Caracciolo ha detto...

Per oggi basta. Lei signor Anonimo, se il nostro è un combattimento dialettico, una “guerra ideologica” non mi fa proprio paura. Si sforzi pure di sciorinare tutti gli argomenti di cui è capace, si faccia anche aiutare, chiami pure tutti i rinforzi che vuole, chiami pure il suo Capoufficio all’Hasbara! Non trovo finora niente che io non possa smontare con grande facilità. Anzi, mi fornisce nuovi spunti, nuove rivelazioni sulla malvagità del suo animo e di tutto il Male che lei rappresenta.

Deposto lo sdegno iniziale, mi troverà sempre più gentile ma anche sempre più impietoso nel mostrare le sue abominevoli nudità. Se fossi venuto in Gaza, ad aiutare Arrigoni, sarei stato di impaccio e di nessuna utilità a quelle povere vittime che muoiono sotto i nostri occhi senza che noi possiamo soccorrerli, così come non abbiamo soccorso il mezzo milione di bambini iracheni vittime delle sanzioni sioniste...

Ah. Dimenticavo l’altro versante del discorso che svilupperò in altra seduta. Qui lo accenno appena.

Lei parla di Israele, ossia della Palestina occupata e cancellata dalla carta geografica, quindi ribattezzata in cartografia con la dicitura Israele. Ho già scritto che mai ho messo piede in quei luoghi, e mai probabilemente vi metterò piede.

La mia Palestina è il luogo dove io, ora, qui vivo! Ed è qui che la voglio. Provi a cacciarmi dalla mia casa, dalla mia patria, dalla mia terra. In un certo senso questo processo di cacciata, di espropriazione è già avvenuto: sono tutti quelli che mandate in carcere, che diffamate, con la storia dell’«Olocausto».

Non voglio essere vanaglorioso, non voglio vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, ma vi annuncio che vi sarà tutta la mia resistenza e che suonerò a più non posso il Corno di avviso e di allarme per quanto dormono e non si accorgono delle libertà che vengono loro tolte una ad una, giorno dopo giorno.

Antonio Caracciolo ha detto...

Non mi parli, a me, di filologia biblica e di storia delle religioni: ho dedicato a queste questioni un apposito blog, anzi più di uno. Se vuole può andarli a visitare. Seguo anche la più avanzata letteratura al riguardo e vado alle presentazioni dei libri che escono. Partecipo perfino ai dibattiti. Se prima ha tirato fuori una falsa citazione di Martin Luther King, mi è anche più facile metterla in mutande su questi argomenti. Ma non voglio spostare qui i temi destinati agli altri blogs, dove l’andamento della ricerca non ha tono polemico, ma soprattutto costruttivo e documentativo. Se lei è un ebreo – vado per congetture, non sapendo nulla del suo anonimato –, io di certo non voglio convertirla al cristianesimo. Come ha scritto acutamente don Curzio Nitoglia a proposito del presunto antisemitismo dei secoli passati, qui non si tratta di perseguitare gli ebrei, ma al contrario di difendere i cristiane e i popoli “ospiti” dagli ebrei. Per me si tratta non di convincere lei di alcunché, ma di difendere me stesso dalle sue menzogne, quelle menzogne che trovo ripetute dalla bocca di un Claudio Pagliara alla televisione di stato, il cui canone sono obbligato a pagare.

Di quello che lei crede io non mi curo: è affar suo! È invece affar mio individuare ed espellere tutte le menzogne che una propaganda premeditata e capillare ha insinuato nelle nostre menti producendo "pregiudizi”, che si possono espellere facilmente dalle menti non "depravate” dal crimine e dal delitto.

Se lei ha ucciso, depredato, umiliato, occupato terre e case altrui, di cosa mai dovrei convincerla? Di cosa mai dovrei parlare con lei? È già tanto averla respinta! Per il resto se la vedrà con quelli cui ha tolto casa, vita, dignità, onore... Hanno certamente ogni diritto a resistere e a difendersi, anche soltanto con gli innocui sigari Kassam che servono giusto per disturbare il sonno della vostra prole concepita nel peccato dell’occupazione delle terre altrui, seguite da una infinità di delitti di cui sola la minima parte ci è nota. Sono più che convinto che quanto Ilan Pappe, ebreo non sionista, ha rivelato – ma non è il solo a sapere la verità – è solo la milionesima parte di ciò che è stato occultato. Non i nazisti hanno occulato le prove dei loro crimini, ma i sionisti. Si accusano gli altri per quelle nefandenzze che invece i sicofanti hanno loro commesse. Vecchio trucco antico quanto il mondo!

Antonio Caracciolo ha detto...

O Dio! Mi è appena arrivato un file pdf di 575 pagine! Intuisco di cosa si tratta, ma mi limito a darne solo gli estremi senza entrare nel merito prima di averlo letto, cosa che non posso fare in poco tempo:

THE JEWISH GENOCIDE OF ARMENIAN CHRISTIAN, autore Chtisthopher Jon Berknes. Deve trattarsi di un’opera a stampa che è giunta lla Enlarged Second Edition ed ha un copyright del 2006, 2007.

Finora sapevo di una copertura da parte israeliana per le accuse che piovevano sul governo turco per il genocidio degli armeni. Che vi fosse anche una responsabilità ebraico-sionista nello stesso genocidio mi era ignoto. Ripeto: non entro nel merito prima di aver potuto leggere tutto il libro, ma in un certo senso i conti tornano e il quadro si allarga. Ho appena detto che io sospetto che solo una minima parte degli orrori sionisti ci è nota.

Antonio Caracciolo ha detto...

LA DISCUSSIONE È CHIUSA.
L’Anonimo ha liberalmente avuto da me molto più attenzione e spazio di quanto avrebbe meritato. Non ho più tempo per lui. Ho altro da fare:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Antonio Caracciolo ha detto...

Ad ulteriore chiusura della discussione riporto qui parte di una corrispondenza privata che mi viene dall’Ing. Fadda, che è il principale ispiratore e destinatario di questo post, sorto da una sua richiesta e domanda. Nel post si è inserito un “sionista” che bazzica da queste parti in incognito. Non faccio mistero di tutto il male che di una simile genia penso. L’ultimo messaggio di costui, arrogante e presuntuoso, dove dice di aver vinto e di avermi messo in crisi nelle mie convinziono, era stato da me rifiutato. Forse per mia distrazione è andato invece in pubblicazione dove è rimasto per qualche tempo. Me ne sono accorto adesso, eliminandolo insieme ad altri miei stessi testi precedenti che contenevano refusi. Il suo contenuto è quello che ho riassunto: ho vinto io, ti ho messo in crisi. La mia risposta è: se costui crede di aver vinto e di avermi messo in crisi nelle mie convinzioni (mai granitiche) con le sue idiozie da “cerebroleso” (termine preso da altra corrispondenza privata, ma non proveniente dall’Ing. Fadda che è persona sempre compita e di squisita cortesia), si tenga pure le sue credenze! È però cordialmente invitato a lasciare questo blog, dove gli è stata concessa un’attenzione e un’importanza di cui non vale il contrario per i siti sionisti. È pure stato smascherato come falsario (consapevole?) riguardo l’inesstente citazioni di King, fabbricata da circoli sionisti americani. Basti citare la mia espulsione da Wikipedia, di cui parlo altrove, per capire qual è lo spazio che offrono alle diverse opinioni. Ma soprattutto basta ricordarsi di quanti sono in carcere su loro delazione per meri reati di opinione. Forse l’ottusa vanità dell’Anonimo e Vile sionista è stata solleticata proprio dall’attenzione che gli ho concesso: non sperava in tanto onore! Non giudico però un errore di stile i miei toni, peraltro rivolti ad un Anonimo che non se può lamentare proprio in ragione del suo anonimato, ma ritengo che essi siano stati una giusta e sana reazione morale. Credo anche che nella loro abnormità morale siano anche una forma di documentazione autentica del tipo umano con cui abbiamo a che fare. Un ulteriore scrupolo filologico potrebbe tuttavia essere: sono tutti fatti così o è questo il più idiota e “cerebroleso” di tutti e quindi il campione che abbiamo preso in esame non è da considerare rappresentativo? Il dubbio mi rimane. Fortunatamente, non ho grande esperienza di “sionisti”.

Ecco dunque il breve, garbatissimo testo dell’Ing. Fadda che CHIUDE DEFINITIVAMENTE LA DISCUSSIONE:
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...Se proprio devo dire quello che penso, il sionismo si differenzia dal nazionalsocialismo perchè ha in più la pretesa che anche le vittime si convincano che il torto stia dalla loro parte. Hitler non pretendeva che russi e polacchi lo amassero e lo stimassero: si
accontentava di tentare di sconfiggerli e, stando alla maggioranza degli storici, di sterminarli. I sionisti non si accontentano di ciò:
vogliono anche essere compresi ed amati. Guai se qualcuno si permette di negare le loro buone ragioni. Guai se le loro sofferenze vengono
paragonate a quelle di altri popoli. Devo usare il vocabolo "popoli", proprio o improprio che sia. Una simile commistione per loro è offensiva. C'è alla base una convinzione di superiorità che ricorda quella degli ariani negli anni 30. Forse un feeling esiste tra loro e i rom e io mi chiedo perché. C'è una somiglianza tra la musica rom e quella klezmer ma non mi pare che si vada oltre.
Prescindendo dalle
considerazioni che ho fatto poco altro potrei aggiungere. Sergio Romano nella risposta a un mio messaggio che pubblicò il 20 febbraio u.s. cita Jabotonskij in maniera criptica e mi suggerisce di leggere un libro che ne fa la biografia: come dire leggi e ti chiarirai le idee. Credo,
forse mi illudo, di avere espresso il mio pensiero in modo asettico:
non ho messo animosità né preconcetti.

Cordiali saluti.

Antonio Fadda.

Anonimo ha detto...

The HolyCo$t is just one huge lie.

Elie Wiesel states in his book "Night," that when the Germans evacuated Auschwitz, he was given the option of staying at the Auschwitz hospital, with his father registered as a patient, to await the arrival of the Soviets, or to join the evacuation with the "mass-murdering" Nazis to Germany.

Guess what? Elie Wiesel chose to go to Germany with the "mass-murdering" Nazis.

Amazing,... eh? Elie Wiesel chose to accompany the "mass-murdering" Nazis on a long journey in the middle of a freezing winter, taking his father with him, rather than wait (with about 7,650 other sick or disabled Jews) for the Soviets to arrive.

Wiesel's father died because of his choice. The actual quote is:

"The choice was in our hands. For once we could decide our fate for ourselves. We could both stay in the hospital, where I could, thanks to my doctor, get him (his father) entered as a patient or nurse. Or else we could follow the others. 'Well, what shall we do, father?' He was silent. 'Let's be evacuated with the others,' I told him."

Isn't it hilarious,... that the Jew Elie Wiesel (whose books repeatedly describe horrendous Nazi "mass-killings" of Jews at Auschwitz) should choose to go with the very same Nazis that had been "mass-killing" his fellow Jews, rather than wait for the Soviets.

It is fair to ask why the Nazis didn't bother to kill off the 7,650 witnesses to "genocide" they left behind when they evacuated Auschwitz.

7,650 witnesses to "genocide" just let go by the "mass-murdering" Nazis.

It is also fair to ask why the Nazis didn't bother to kill off the 60,000 witnesses to "genocide" that they transfered to camps in Germany.

Another 60,000 witnesses to "genocide" left alive by the "mass-murdering" Nazis.

It is also fair to ask why the Nazis needed the hospitals at Auschwitz and Monowitz, since they could just kill the Jews who got sick and were unable to work. Of course, killing all Jews who were sick and unable to work, is part of the Jew Auschwitz myth.

Imagine that, the "mass-murdering" Nazis tried to heal sick Jews. Surely they should have just killed them.

It is also fair to ask why Elie Wiesel never mentioned any gas-chambers in his memoir, "Night." In his version of the fiction, the Jews were burnt alive in huge pits.

Then there is the little problem that human bodies don't burn.

And even then, there is the little problem regarding fires in pits. they tend to go out due to a lack of oxygen.

And even then, there is the little problem regarding the level of the water-table at Auschwitz. Any pit more than 45 centimeters deep, would fill with water,...

but why let a few facts get in the way of a good story.

http://www.holocaustdenialvideos.com/one_third_of_the_holocaust.html

So, why do people believe in the holocaust, anyway?
http://linuxhelp.webng.com/data/holocaust/why-believe.htm

A Quick Proof that the Holocaust Story is a Lie.
http://linuxhelp.webng.com/data/holocaust/jew-math.htm

The Jews Declare War on Germany (in 1933).
http://guardian.ifastnet.com/holocaust/jews-declare-war.htm

Death Certificates issued at Auschwitz.
http://linuxhelp.webng.com/data/holocaust/auschwitz-data.htm