venerdì 26 giugno 2009

Alan Dershowitz al microscopio: 5. Il Lobbista venuto dall’America per sedere “in conclave” con i Cardinali riuniti in Vaticano.

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Registrazione sonora qui commentata: Antefatto ovvero Il “Demolitore” che demolisce se stesso. – 1. È venuto a Roma per insultare il papa. – 2. Il processo alle intenzioni degli altri. – 3. L’ospite non è di nessun riguardo ed ha già “rotto le scatole”. – 4. Prima di cominciare: “demonizzazione, critica e delegittimazione di Israele”. – 5. Il Lobbista venuto dall’America per sedere “in conclave” con i Cardinali riuniti in Vaticano. – 6. Anche Yakov Rabkin è un accademico “fallito” e imboscatosi in un’università di quarta categoria? – 7. «Ebreo», «sionista» o «lobbista»? Cosa è propriamente questo «ospite», introdotto in Vaticano e alla Camera? – 8. Dopo gli insulti e le contumelie, la parola ai derisi e diffamati: a. Intervista al cardinale Rodriguez. – 9. Gli altri genocidi nel mondo come “manovra diversiva” per far distogliere lo sguardo dal genocidio dei “cananei”. – 10. Hamas, Iran: un male assoluto o un postulato retorico e propagandisto, parola d’ordine per lo squadrone mediatico? – 11. Ma l’«ospite americano» i libri di cui parla li legge o li travisa soltanto? – 12. Cosa vi è dietro agli attacchi a Carter. – 13. Res gestae di Alano su Google versione italiana. – 13. Res gestae di Alano sul Google versione italiana. – 14. Chi demonizza chi? – 15. Alan Dershowitz visto da John H. Mearsheimer e Sthephen M. Walt. –


5. Il Lobbista venuto dall’America per sedere “in conclave” con i Cardinali riuniti in Vaticano. –Non può esservi dubbio che deve trattarsi di un marchiano errore o dello stesso Dershowitz, di cui non mi è riuscito di individuare la parola inglese da lui adoperata, o certamente della sua traduttrice Emy Lowenthal, forse parente di quell’Elena, che fece una crociata contro un docente torinese, il prof. Pallavidini, la cui storia abbiamo narrato altrove. Ad un certo punto Dershowitz viene a dire che si trovava, in Vaticano, «in conclave» seduto accanto a cardinali cattolici, lui certamente cattolico non è e meno che mai cardinale. Ogni cattolico sa che da secoli ad ogni elezione di un nuovo papa, tutti i cardinali che devono eleggere il successore di Pietro, si isolano rigidamente dal mondo esterno fino a quando non hanno deciso sul Successore. Nessuno, ma proprio nessuno, può stare o essere in contatto con i cardinali che devono eleggere il papa: questo è il «conclave» nella comune e consolidato accezione di ogni cattolico che appena un poco segue le vicende della sua chiesa. En passant, senza essere affato un “bigotto” – come Dershowitz dice che sia il cardinale Rodiguez, che sedeva accanto a lui, a pochi metri, durante l’ultimo… «conclave» in Vaticano, dobe però non si capisce a quale titolo Dershowizt vi si trovasse – dico che a norma di diritto canonico sarei anche io un cattolico, in quanto “battezzato”, perfino “cresimato” e mai, ad oggi, ch’io sappia, “scomunicato”: avrei pertanto titolo pure io a parlare come cattolico, “fede” a parte. I miei critici e detrattori di parte cattolica farebbero bene a considerare questo dato di fatto, quando mi gettano in faccia il loro esser cattolici. Rimprovero loro che sono spesso “ignoranti”, non conoscendo neppure i fondamenti del cristianesimo, del cattolicesimo, della teologia cattolica, della teologia politica.

Un mio vecchio e simpatico professore, napoletano, Giuseppe Palomba, ci insegnava che esistono 99 modo per avere sempre ragione e che lui ad uno uno ce li avrebbe insegnati tutti. Naturalmente, era un modo di dire che esistono tecniche, per lo più proprie degli avvocati, per le quali si ha sempre ragione anche quando il proprio torto riesce evidente anche ai sassi. Nel caso di Dershowitz la tecnica – che non “funziona per nulla alla grande”, cara Emy – è la grande sicumera e faccia tosta con cui spara come una mitragliatrice impudenti corbellerie senza pausa alcuna. Ed in effetti è piuttosto laborioso isolare ogni singola corbelleria che spesso è logicamente confutata dalla successiva, come quando l’Avvocato d’oltreoceano si lamenta delle immagine istantanee dei bambini a Gaza ma poi gira sui tacchi quando gli si contesta che Israele né allora né prima né dopo lascia entrare in Gaza testimoni scomodi di nessun genere. Avendo un pubblico selezionatissimo di giornalisti ammaestrati, che fanno parte dello stesso giro, nessuno si cura di fargli notare le palesi contraddizioni. Uno spettacolo davvero penoso quello organizzato da Eurispes e Eurilink! Ma veniamo all’oggetto di questo paragrafo, dove dobbiamo limitarci non alle singole numerose corbellerie ma al tono generale, allo spirito.

Per un cattolico, tale a norma di diritto canonico, è intanto stupefacente l’alto onore concesso all’«ebreo» e «sionista» nonché soprattutto «lobbista» Dershowitz in Vaticano, dove ci fa sapere che vi si trovava due giorni prima del 4 maggio, giorno della registrazione delle oscenità che noi andiamo qui commentando. Nel link di Radio radicale non è indicato il luogo esatto, ma supponiamo che sia la sede della stessa Eurispes o forse un luogo procurato dell’editrice Eurilink con inviti selezionati ai giornalisti alquanto monocordi ivi raccolti. Non risponde nessuno al telefono per avere notizie dalla stessa fonte in merito all’organizzazione della performance sionista. Sorvolo su tutti i volgari insulti rivolti pubblicamente ai più alti prelati della chiesa cattolica: bigotto al cardinale Rodriguez, il quale è semplicemente uno con un coso rosso alla testa! Come ed a quale titolo alla Curia vaticana sia venuto in mente di invitare al “conclave” un simile individuo che appena due giorni dopo insulta pubblicamente il suo ospite, cioè formalmente il Papa, al quale si riconduce ogni minimo atto della Curia, è cosa tutta da indagare a parte. Cercherò di saperne e capirne qualcosa, ma senza diventare un “vaticanista”, strano mestiere che però dà da campare a non pochi giornalisti specializzati in questa arcana materia.

Chi sta più in alto nella gerarchia cattolica, quindi il papa, usa formalmente e abitualmente qualificarsi come “servus servorum”, cioè l’umiltà è una virtù e condizione richiesta a chi riveste maggiore autorità e potere. Invece, come un elefante nella stanza dei cristalli l’«ebreo», «sionista» e «lobbista» Dershowitz insulta quanti stanno in basso: Williamson non è un pio “pastore” del suo “gregge”, ma è uno di “basso rango” che si è permesso di dire cose che sono “peccato” – lo sa e lo dice lui stesso, cioè Dershowitz –. L’«ebreo» ammesso in Vaticano per insegnare il catechismo ai cardinali pretende dal papa che tiri le orecchie ai cardinali che lui ci dice essere stati “birichini”. E faccia bene attenzione il papa, se non vuole lui stesso passare qualche guaio e prendersi un cazziatone. Sembra qui di risentire quel Michelino il Folle, che prendendosela con Blondet, reo di scrivere quel che pensa, pretendenva dal presidente dell’Ordine dei giornalisti italiani che radiasse Blondet dall’Ordine. E si lamenta, deplora che il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti non abbia risposto a tanta follia! È lo stesso ordine mentale, a tutti i livelli, la stessa tecnica, la stessa propaganda, gli «ebrei» o almeno quelli che si dicono tali, e potrebbero essere solo e semplicemente «sionisti» e «lobbisti», pretendono dal direttore di scuola elementare che censuri il bidello, dal capospazzino che censuri lo spazzino semplice e senza galloni – come in una commedia con De Filippo –, che il giornalista venga licenziato, che l’insegnante venga licenziato o, come è davvero successo in Torino, che venga sottoposto a perizia psichiatrica per aver osato dire qualcosa di non gradito ai Supremi Poteri Sionisti. Un mondo allucinante che però è quello in cui viviamo.

Dershowitz dà già per defunto papa Ratzinger e si preoccupa che a succedergli possa essere il cardinale Rodriguez, valutato ai primi cinque posti. Un cattolico non riesce ad avere tanta scienza, ma un «lobbista» che sa bene il suo mestiere sa evidentemente questo ed altro. La “Nova Aetate” ha una storia tutta interna al B’naï B’rith. Non si trattava di un episodio isolato. Partendo da allora, e facendo uso di collaudate tecniche, il “lobbismo” ebraico si è spostato in Vaticano, dove già esiste chiaramente qualcuno che apre la porta e fa entrare Dershowitz addirittura nel “conclave”, una prerogativa che per secoli e secoli non era mai stata riconosciuta a regnati e imperatori, ma a Dershowitz è riconosciuta: gli è perfino concesso non in Anagni, ma in Vaticano, di dare schiaffi e sberleffi a cardinali, vescovi e perfino papi! Se questo non è già il regno dell’Anticristo, diventa difficile immaginare cosa sia questo Anticristo di cui tanto parla Giovanni.

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