giovedì 26 aprile 2018

NON condivido e invito a NON condividere l'Appello degli «Antifascisti fascisti» che mi è giunto con richiesta di Adesione!


Mi è giunto un Appello che certamente NON condivido e che non sottoscrivo. Ma non basta... Giacché mi appare come una oggettiva minaccia ad una larga parte di altri cittadini, mi sembra necessaria una immediata e tempestiva e puntuale critica al testo ricevuto che qui "copio ed incollo” per opportuna conoscenza, riservandomi a dopo in Premessa una più accurata disamina e critica...

Intanto sul titolo: “mai più fascismi" rinvia a una narrazione falsa, strumentale a un "fascismo" che come ho scritto più volta ha cessato storicamente, politicamente ed eticamente di esistere al momento della sua debellatio militare, avvenuta anche con il concorso interno dei "partigiani", di supporto alle armate anglo-americane. Oggi le nuove generazioni, anzi tutte le generazioni post-1945, non sanno neppure cosa mai sia stato il fascismo non avendolo mai vissuto. Ciò che ne hanno e ne sanno è una narrazione strumentale da parte di un «antifascismo» che già per le sole leggi che cita si dimostra più fascista del suo Fascismo Narrato, e forse inventato o immaginario...

Gli Antifascisti ci hanno consegnato un paese occupato da 130 basi militari americane, ci hanno coinvolto in guerre da noi non volute, chiamano la guerra pace quando sono costretti a farle su ordine del padrone americano al quale obbediscono: l'ultima è stata la guerra con la Libia, con la quale era ancora fresca d'inchiostro un trattato di amicizia, vilmente e sfacciatement traditi... Gli Antifascisti ci hanno reso un Popolo Maramaldo. Neppure sanno che la nostra Costituzione, la più bella del mondo, fu in realtà scritta a Yalta e nasce sotto l'insegna della limitazione di sovranità: non sanno neppure cosa è una costituzione che è fin dalla nascita sovrana oppure non è.

Il massimo del ludibrio è l'articolo 11 della costituzione che ci viene chiesto di violare da quello stesso padrone che ce lo fece redigere: vale o non vale a seconda degli ordini che giungono da Washington: basta una telefonata al Presidente pro tempore, perché risponda: Obbedisco! E non esagero per nulla: il caso della Libia di cui ancora paghiamo le conseguenze insegna quel che dico. Siamo lo zimbello del nostri alleati: Francia, Inghilterra, Germania...

E per adesso mi fermo qui, ma seguo il dibattito, se gli esaltatore della nostra costituzione vogliono per davvero riconoscere l'art. 21, di cui forse neppure si accorgono di volere l'abolizione con il loro stesso appello. La Legge Mancino? O meglio Modigliani-Taradash-Mancini? Da chi fu voluta e cosa vuole? Possono mai i sentimenti essere oggetto di una legge? Non sanno nemmeno cosa è diritto e cosa è costituzione! A tanta barbarie ci hanno portato! Questi quyi la democrazia ce l'hanno sulla bocca ma non sanno cosa sia, e grazie a loro ha ormai perso ogni significato. Per i contenuti che si evincono (Varsavia, ecc.) il testo appare di assai inquieta ma ben individuabile ispirazione. Per fortuna nè i Movimento Cinque Stelle né la Lega figurano fra i firmatari. Come iscritto al Movimento Cinque Stelle, quello del 2009, reintegrato dal Tribunale di Roma nell'esercizio dei diritti dell'art. 49 della costituzione appongo il simbolo del M5s, di cui è in corso al Tribunale una Udienza civile per la restituzione del simbolo ai suoi iscritti, quelli del 2009.

CIVIUM LIBERTAS


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Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale è tra i promotori dell'Appello proposto dall'ANPI nazionale e ha deciso anche di raccogliere le firme di coloro che intendono sottoscriverlo.
Stiamo per giungere alla conclusione della raccolta e, per questo, invitiamo tutti coloro che non lo abbiano già fatto a firmare, entro il 10 maggio, l'Appello, sotto riportato, attraverso la procedura che trovate alla conclusione del testo


            
MAI PIÙ FASCISMI
Appello a tutte le Istituzioni democratiche

Noi, cittadine e cittadini democratici, lanciamo questo appello alle Istituzioni repubblicane.
Attenzione: qui ed ora c'è una minaccia per la democrazia.
Si stanno moltiplicando nel nostro Paese sotto varie sigle organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell'odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a ottant'anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali.
Fenomeni analoghi stanno avvenendo nel mondo e in Europa, in particolare nell'est, e si manifestano specialmente attraverso risorgenti chiusure nazionalistiche e xenofobe, con cortei e iniziative di stampo oscurantista o nazista, come recentemente avvenuto a Varsavia, persino con atti di repressione e di persecuzione verso le opposizioni.
Per questo, uniti, vogliamo dare una risposta umana a tali idee disumane affermando un'altra visione delle realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, della solidarietà, della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto sociale.
Per questo, uniti, sollecitiamo ogni potere pubblico e privato a promuovere una nuova stagione di giustizia sociale contrastando il degrado, l'abbandono e la povertà che sono oggi il brodo di coltura che alimenta tutti i neofascismi.
Per questo, uniti, invitiamo le Istituzioni a operare perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell'attuazione della Costituzione.
Per questo, uniti, lanciamo un allarme democratico richiamando alle proprie responsabilità tutti i livelli delle Istituzioni affinché si attui pienamente la XII Disposizione della Costituzione (“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo.
Per questo, uniti, esortiamo le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti, ma non sempre applicato, e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse Istituzioni locali.
Per questo, uniti, chiediamo che le organizzazioni neofasciste o neonaziste siano messe nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge, come già avvenuto in alcuni casi negli anni 70 e come imposto dalla XII Disposizione della Costituzione.
Per questo, uniti, come primo impegno verso una più vasta mobilitazione popolare e nazionale invitiamo a sottoscrivere questo appello le cittadine e i cittadini, le associazioni democratiche sociali, civili, politiche e culturali. L'esperienza della Resistenza ci insegna che i fascismi si sconfiggono con la conoscenza, con l'unità democratica, con la fermezza delle Istituzioni.
Nel nostro Paese già un'altra volta la debolezza dello Stato rese possibile l'avventura fascista che portò sangue, guerra e rovina come mai si era visto nella storia dell'umanità. L'Italia, l'Europa e il mondo intero pagarono un prezzo altissimo. Dicemmo “Mai più!”; oggi, ancora più forte, gridiamo “Mai più!”.

ACLI – ANED – ANPI – ANPPIA – ARCI – ARS – ARTICOLO 21 – CGIL – CISL – COMITATI DOSSETTI – COORDINAMENTO DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE – FIAP – FIVL – ISTITUTO ALCIDE CERVI – L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS – LIBERA – LIBERI E UGUALI – LIBERTA' E GIUSTIZIA – PCI – PD – PRC – UIL – UISP
ADERISCONO:
LEGACOOP NAZIONALE - AICVAS - ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE DI MODENA - ANEI - ANPC - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA CUBA - ASSOCIAZIONE RADICALI SARDI - AUSER - CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE MARIO MIELI - DiEM25 ITALIA - FEDERAZIONE DEI CIRCOLI GIUSTIZIA E LIBERTÀ - FEDERCONSUMATORI - GIOVANI DEMOCRATICI - I SENTINELLI DI MILANO - LA RETE PER LA COSTITUZIONE - LINK COORDINAMENTO UNIVERSITARIO - MEMORIA ANTIFASCISTA - MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO TOSCANA - MOVIMENTO GIOVANILE DELLA SINISTRA - PMLI - RETE DEGLI STUDENTI MEDI - RETE DELLA CONOSCENZA - RETE NOBAVAGLIO - UGO NESPOLO - ALDO TORTORELLA - UNIONE DEGLI STUDENTI - UNIONE DEGLI UNIVERSITARI - POTERE AL POPOLO

Tutti coloro che volessero sottoscrivere l’appello possono farlo con la seguente modalità:
(parte omessa)

giovedì 12 aprile 2018

COMUNICATO: da "Lista Comitato No Nato". - Si prega chi legge e aderisce, di diffondere ulteriormente.

Gli Usa, il Regno Unito, la Francia, Israele, con la Nato al seguito, dopo averlo minacciato, preparano un attacco alla Siria, Stato arabo laico, democratico e socialista  ancora in piedi dopo 7 anni di aggressione e massacri, attacco che inevitabilmente coinvolgerà i suoi alleati, russi, iraniani e Hezbollah e non potrà non provocare reazioni e  culminare in una catastrofe planetaria, addirittura nucleare.
 
Coloro che promettono di attaccare sulla base di un’evidente macchinazione provocatoria, come quella dell’ennesimo presunto uso di armi chimiche a Ghouta da parte di Assad, proprio nel momento di una sua decisiva vittoria sul mercenariato jihadista, sono gli stessi che hanno trascinato il mondo in guerra dopo guerra sulla base di bugie, falsità, inganni, come le armi di distruzione di massa di Saddam, la responsabilità per l’11 settembre dell’Afghanistan, i bombardamenti sul proprio popolo di Gheddafi e Assad. Procedono alla distruzione e sottomissione di qualsiasi elemento statuale non allineato, causando milioni di morti innocenti e inenarrabili devastazioni. Ognuna di queste operazioni costituisce un crimine contro l’umanità.
 
Oltre al martirizzato popolo siriano, oggi è a rischio l’intera umanità per il fanatismo bellico e la frenesia di potere e ricchezza dei dirigenti di una minoranza che pretende di definirsi “comunità internazionale”, rappresentandone non più del 17%. Di fronte a questa corsa verso il suicidio planetario siamo finora rimasti attoniti e passivi. Se non è ora il momento per sollevarsi in massa, senza distinzione di ideologie e posizioni geopolitiche, riprendendo il filo di una lotta contro gli sterminatori, i profittatori di guerre e genocidi, gli schiavisti di un’economia che per affermarsi travolge popoli, nazioni, pezzi di mondo, domani non lo è più di certo.

Muoviamoci, organizziamoci, ribelliamoci, denunciamogli assassini e i loro complici.
Assediamoli! Fermiamoli! Ne va della vita.

Lista Comitato No Nato
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