fb7: 03-07-2020 - b |
OGGI 3 LUGLIO 2020 si terrà l'udienza di discussione del reclamo proposto da Carlo Verdelli, ex direttore responsabile del quotidiano la Repubblica, avverso l'ordinanza del Giudice monocratico del Tribunale di Roma che ha ordinato al predetto Verdelli di pubblicare la rettifica chiesta dal sottoscritto in relazione ad un articolo pubblicato sul quotidiano romano nel dicembre del 2019.
La vicenda ha dei fatti e antefatti prossimi e remoti. Il 2 dicembre 2019 nel contesto di una campagna di stampa contro il Prof. Emanuele Castrucci veniva fatto anche il nome del Prof. Caracciolo, docente ricercatore di filosofia del diritto presso la Sapienza di Roma, indicato tra i “cattivi maestri”, ovviamente indicati come “razzisti e antisemiti” per coscrizione obbligatoria; nello specifico veniva riproposta la fola di virgolettati da me mai pronunciati né scritti, aggiungendo fra le altre cose, per rendere più maliziosamente suggestiva l'accusa, che il sottoscritto sarebbe stato "allontanato" (intendesi licenziato, come in corso di causa è invece avvenuto per l'ex Direttore Verdelli) dal Rettore.
Ho quindi inviato una richiesta di rettifica ai sensi di legge, evidenziando come le notizie riportate fossero destituite di fondamento, così come l'aggiunta che in base ad esse io fossi stato licenziato! Ora i miei Lettori facebook dal novembre 2017 possono vedere, assunta come Logo, la Medaglia di Benemerenza, per aver prestato un lungo e lodevole servizio in quasi 40 anni di ricerca e insegnamento reso a vario titolo: niente e mai neppure da studente, dal ginnasio in poi, mi è stato disciplinarmente addebitato.
L'unico caso è stato un procedimento disciplinare avviato dalla Sapienza nell'ottobre del 2009 a seguito di un articolo apparso su Repubblica, dove mi si attribuivano inesistenti dichiarazioni e inesistenti Lezioni. Il procedimento si è svolto davanti al massimo organo disciplinare di quanti lavorano nelle università: il Collegio di Disciplina del Consiglio Universitario Nazionale che nel gennaio del 2010 emetteva un decreto di pieno proscioglimento di ogni addebito per insussistenza del fatto e del diritto. Ed è stato lo stesso Rettore Luigi Frati a ritirare convintamente la sua richiesta di sanzione.
I giornali, che capitanati da Repubblica, si erano scatenati in uno "sbatti il mostro in prima pagina", tacquero quasi del tutto, eccetto giornali a minore diffusione, nel dare notizia della piena assoluzione del "mostro”. A nulla sono valse ripetute lettere di smentita a Repubblica ed altre testate. Sempre alimentata da una campagna di stampa ormai consolidata, seguiva poi la vicenda della mia esclusione dalle primarie romane per il Campidoglio ed espulsione dal m5s, subito però conclusasi con una ordinanza di reintegro del Tribunale di Roma, confermata nella sentenza di merito, e seguita da pubbliche scuse di Beppe Grillo.
Di tutte queste cose, riportate nella lettera di rettifica, il quotidiano Repubblica, diretto dall'ex Direttore Verdelli, ben si guardava dal dare pubblicazione (nonostante in precedenza il quotidiano avesse riportato la notizia della sospensione della mia espulsione dal M5S e dell'annullamento definitivo dell'espulsione stessa). Insisteva nella sua narrazione del Caracciolo licenziato dalla Sapienza, per motivi abietti che Repubblica si inventava di sana piana.
Fu così che il 4 febbraio 2020 il Verdelli veniva condannato a pubblicare la lettera di smentita, a lui tempestivamente inviata il 3 dicembre dello scorso anno. Non volendo ottemperare alla Ordinanza di condanna, il Verdelli faceva ricorso per il collegio di reclamo, che si riunisce oggi in Udienza.
Questi i fatti sommari essenziali, saltando qui aspetti interessanti emersi durante il dibattimento. Il fatto sconcertante è che malgrado ripetute richieste il Verdelli nulla, nessun documento probante ha esibito a sostegno di un licenziamento (infamante) mai avvenuto né a riprova delle altre accuse (se non articoli del suo quotidiano...!!!)
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