lunedì 6 luglio 2020

fb11: Sono l'uno peggio dell'altro!

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fb11: 06-07-2020 - a
SONO UNO PEGGIO DELL'ALTRO. 
Non esistono sionisti "buoni" e sionisti "cattivi". Fanno il gioco delle parti, ben espresso dal concetto di Gilad Atzmon di "antisionista sionista”, che potrebbe avere da noi un equivalente nell'«antifascista fascista», dove però il “fascista" non è un concetto storicamente ancorato, ma un frutto della mente malata dello stesso Antifascista.

Quanto al "Corriere della Sera" non si dimentichi mai l'abitudine che l'ambasciatore di Israele aveva di tenere seminari presso la Redazione del giornale, secondo quanto si è potuto leggere a suo tempo in rete. In pratica, era la stessa cosa che Udo Ulfkotte ha rivelato per il FAZ: gli aricoli erano scritti dalla Cia e lui li doveva solo firmare con il suo nome.

Non si dimentichi mai il "globale" incluso nella definizione atzmoniana di sionismo: un pericolosissima forma di primatismo razziale a livello globale. Prima che in Israele i "sionisti" li si trovano nelle redazioni dei nostri giornali, fra i nostri politici, in parlamento, in ogni dove del nostro paese ossia l'Italia: l'unico che abbiame e che praticamente da oltre 70 anni ci è stato tolto e dove in casa nostra "non" siamo padroni: per noi decidono a Washington e a Tel Aviv. Stabiliscono loro per noi ciò che possiamo pensare e che ci è lecito dire e volere.

Già la bufala dei due stati era fin dagli inizi una bufala a cui nessuno credeva. Sarebbe come gli attuali "migranti" che ogni giorno sbarcano nelle nostre coste, pretendessero domani di fare la spartizione dell'Italia, dove in una parte stanno loro e nell'altro ci concedono a noi di stare, finchè non ci tolgono pure quella. Esagero? Nel 1861 la popolazione ebraica autoctona in Palestina era di appena il 3,5 % della popolazione complessiva... Non mi stanco mai di allegare la tabellina demografica, che ho estratto dal libro guida di una mostra che si era tenuta a Londra sul periodo del Mandato britannico in Palestina.

Che gli accordi di Islo fossero una truffa programmata era già stato compreso e detto. Il massimo ipotizzabile per una convivenza pacifica è quella dello Stato Unico, non dei due Stati: uno stato Unico dove con parità di diritti convivano gli Invasori/espropriatori ebrei e gli invasi,m occupati ed espropriati palestinesi, reintegrati nelle loro proprietà e nei loro diritti: se riescono a vivere in pace e nell'accettazione reciproca, perdonando tutti i torti subiti. Ma questo gli invasori Occupanti mai lo hanno voluto e mai lo vorranno.

La soluzione unica ipotizzabile del problema sarà quando gli Usa saranno scacciati dal medio Oriente: la Palestina ritornanerà naturalmente "araba" come il restante 99 % dei territori circostanti. Per l'Italia e l'Europa si tratta di scegliere fra il 99 % che ha tutti i diritti e l'1% che non ha nessun diritto e che da quando esiste è una violazione costante di ogni principio di diritto naturale e positivo, interno e internazionale. L'1% opprime egualmente noi ed i palestinesi oltre che l'intero mondo arabo. Il capo opposizione può scrivere tutte le lettere che vuole al Corriere della Sera. Da chi dovrebbero essere lette queste lettere? A chi si rivolge? Ai suoi lobbisti in parlamento e negli stessi giornali, e nella stessa redazione del Corriere della Sera, oltre che di repubblica e la Stampa? A noi altri, che restiamo fuori della porta, ci vuol prendere per i fondelli, vuole insultare la nostra intelligenza, vuole semplicemente manifestare tutto il disprezzo che sempre hanno avuto per il popolo italiano?

«Amici» noi non siamo e il diritto di esprimere le nostre "opinioni" ci è stato tolto dai "loro amici", che occupano le redazioni dei giornali e il parlamento e che hanno deliberato la prigione per chi non si allinea: “ci tengo a ribadirlo” ed io stesso ne porto le stimmate. Altro non dico perchè ci è stata tolta la libertà di dire tutto quello che pensiamo e il nostro dire deve essere sempre misurato, guardino, accorto.

Link:
Corriere della Sera, ripreso da una rassegna stampa sionista. 
PS1.
LETTERE SIMILI pongono un problema al quale in genere non si pensa... Si vede la lettera pubblicato su un grande quotidiano, o riportata nelle televisioni e riprese nelle riprese nelle rassegne stampa... Ma la domanda è: a chi sono rivolte? Chi le dovrebbe leggere? A ben riflettere, considerando la politica costante di esclusione di "mele marce", dissidenti, di quelli contro cui si deve "alzare la guardia", e tanti altri, alla fine i destinari si riducono alle lobbies che contano, e che si presume siano in grado di imporre la loro opinione e le loro decisioni ai restanti "coglioni" che altro non possono fare che dire sempre di sì, ed "inginocchiarsi" davanti agli ebrei, di qua e di là del mare...

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