mercoledì 3 giugno 2009

Carlo Mattogno: Raul Hilberg e i «centri di sterminio». – Cap II § 3.1.1: Le deportazioni nei «centri di sterminio» - La Francia: I documenti.

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Introduzione. – Capitolo I. Paragrafo: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9. Capitolo II: § 1. - 1.1 - 1.2 - 1.3 - 1.4 - 1.5 - 1.6 - 1.7 - 2 - 3 - 3.1 - 3.1.1 - 3.1.2 - 4 - 5 - 6 - 7. Capitolo III: § 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 8.1 - 8.2 - 8.3 - 8.4 - 8.5 - 8.6 - 8.7 - 8.8 - 9 - 10. Capitolo IV: § 1 - 2 - 3. Capitolo V: § 1 - 1.1 - 1.2 - 1.3 - 2 - 2.1 - 2.2 - Conclusione - Appendice - Abbreviazioni - Bibliografia - Note.
Testo integrale - Graf -

CAPITOLO II
Le deportazioni
3.

Le deportazioni nei «centri di sterminio»

3.1.
La Francia

3.1.1.
I documenti

Nel rapporto del 10 marzo 1942, l’SS-Hauptsturmführer Dannecker, incaricato degli affari ebraici in Francia, scrisse, con riferimento alla riunione che si era tenuta il 4 marzo presso l’ufficio IV B 4 del RSHA, che si potevano intraprendere le trattative preliminari con le autorità francesi «in vista della deportazione di circa 5.000 Ebrei all’Est» (wegen des Abschubs von rd. 5000 Juden nach dem Osten).
«A questo riguardo – precisò Dannecker – si deve trattare anzitutto di Ebrei maschi, abili al lavoro, non oltre i 55 anni» («Dabei habe es sich zunächst um männliche, arbeitsfähige Juden, nicht über 55 Jahre, zu handeln») (197).
La deportazione in massa degli Ebrei residenti in Francia, ma anche degli Ebrei olandesi e belgi, fu decisa tre mesi dopo. Il 22 giugno 1942 Eichmann stilò una lettera indirizzata al consigliere d’ambasciata Rademacher, del ministero degli Esteri, con oggetto «Impiego lavorativo di Ebrei da Francia, Belgio e Olanda», nella quale scrisse:
«Si prevede di trasportare nel campo di Auschwitz per impiego lavorativo a partire dalla metà di luglio o dall’inizio di agosto di quest’anno in treni speciali che circoleranno ogni giorno con 1.000 persone ciascuno inizialmente circa 40.000 Ebrei dal territorio francese occupato, 40.000 Ebrei dall’Olanda e 10.000 Ebrei dal Belgio».
Es ist vorgesehen, ab Mitte Juli bzw. Anfang August ds. Jrs. in täglich verkehrenden Sonderzügen zu je 1.000 Personen zunächst etwa 40.000 Juden aus dem besetzten französischen Gebiet, 40.000 Juden aus den Niederlanden und 10.000 Juden aus Belgien zum Arbeitseinsatz in das Lager Auschwitz abzubefördern»).
La cerchia di persone da deportare doveva limitarsi «a Ebrei abili al lavoro» (auf arbeitsfähige Juden) (198).

Il 28 giugno Luther trasmise il testo della lettera di Eichmann alle ambasciate tedesche a Parigi, Bruxelles e a L’Aia (199).

In questo periodo i Tedeschi, con la loro politica di deportazione ad Auschwitz, miravano essenzialmente a procurarsi mano d’opera schiavistica, perciò il problema degli inabili al lavoro era ancora marginale. Così il 15 giugno Dannecker redasse una nota sulla futura deportazione degli Ebrei dalla Francia.
«a) Oggetto. Per ragioni militari, non sarà più possibile far partire durante l’estate Ebrei dalla Germania verso la zona operativa dell’Est. Per questo il Reichsführer-SS ha ordinato di trasferire al campo di concentramento di Auschwitz un quantitativo più grande di Ebrei del Sud-Est (Romania) o delle regioni occupate dell’Ovest a scopo di prestazione di lavoro» (zwecks Arbeitsleistung). La condizione fondamentale è che gli Ebrei (dei due sessi), abbiano un’età compresa tra 16 e 40 anni. Insieme a loro possono essere inviati il 10% degli Ebrei inabili. b) Decisione. Si è deciso di deportare 15.000 Ebrei dall’Olanda, 10.000 dal Belgio e un totale di 100.000 dalla Francia, inclusa la zona non occupata» (200).
Tuttavia in una circolare segreta datata 26 giugno 1942 in cui comunicava le direttive per la deportazione ebraica, Dannecker ribadì che questa doveva comprendere Ebrei abili al lavoro, dei due sessi, in età da 16 a 45 anni (201).

Il problema della deportazione dei bambini e degli adulti inabili al lavoro fu dibattuto in luglio e in agosto.

In una nota datata 21 luglio 1942, con riferimento ad una conversazione telefonica svoltasi il giorno prima, Dannecker scrisse:
«Con l’SS-Obersturmbannführer Eichmann fu discussa la questione dell’evacuazione dei bambini. Egli ha deciso che, appena sarà di nuovo possibile la deportazione nel Governatorato generale, potranno circolare trasporti di bambini. L’SS-Obersturmführer Nowak ha assicurato che, a fine agosto - inizio settembre, renderà possibile [la partenza] verso il Governatorato generale di circa 6 trasporti, che potranno contenere Ebrei di ogni categoria (anche Ebrei inabili al lavoro e vecchi)».
Mit SS-Obersturmbannführer Eichmann wurde die Frage des Kinderabschubes besprochen. Er entschied, dass sobald der Abtransport in das Generalgouvernement wieder möglich ist, Kindertransporte rollen können. SS-Obersturmführer Nowak sicherte zu, Ende August/Anfang September etwa 6 Transporte nach dem Generalgouvernement zu ermöglichen, die Juden aller Art (auch arbeitsunfähige und alte Juden) enthalten können»)
(202).
Bisogna precisare che Auschwitz non si trovava nel Governatorato generale, ma nel territorio del Reich. D’altra parte, in quel periodo, la deportazione ad Auschwitz procedeva a pieno regime: dal 17 al 31 luglio giunsero infatti in tale campo 14 trasporti di Ebrei, 4 provenienti dall’Olanda, 2 dalla Slovacchia, 7 dalla Francia, 1 da paese ignoto (203). Dunque i 6 trasporti summenzionati, che avrebbero dovuto contenere bambini e adulti inabili al lavoro, non avevano come destinazione Auschwitz. Successivamente il RSHA prese una decisione diversa. Il 13 agosto l’SS-Sturmbannführer Günther inviò alle autorità SS a Parigi un telegramma con oggetto «Deportazione di Ebrei ad Auschwitz. Lì evacuazione dei bambini ebrei» (Ab(t)ransport von Juden nach Auschwitz. Dort Abschiebung der Judenkinder) nel quale comunicò che i bambini ebrei detenuti nei campi di Pitiviers e di Beaune la Rolande potevano essere deportati ad Auschwitz un po’ alla volta nei trasporti previsti (nach und nach auf die vorgesehenen Transporte nach Auschwitz aufgeteilt werden), ma non erano ammessi trasporti di soli bambini (204). Questa disposizione proveniva dal RSHA (nach der Weisung des Reichssicherheitshauptamt Züge nur mit Judenkindern nicht abgeschoben werden dürfen) e aveva una finalità evidentemente propagandistica; fu perciò deciso di mischiare i bambini ebrei che si trovavano nei campi di Pithiviers e Beaune-la-Rolande con gli adulti nella proporzione di 300-500 a 700, comunque non meno di 500 (205).

Il 14 agosto giunse ad Auschwitz il primo trasporto contenente un discreto quantitativo di bambini (circa il 10% del totale) (206), anche se il programma stilato il 28 luglio 1942 prevedeva la partenza del primo trasporto con «bambini ebrei che sono stati arrestati a Parigi il 16 e 17 luglio 1942» il 19 agosto e altri tre il 21, 24 e 26 agosto (207).

Questi documenti dimostrano in modo inequivocabile le intenzioni iniziali delle SS di deportare bambini e vecchi inabili al lavoro nel Governatorato generale, prima direttamente, poi attraverso Auschwitz come campo di transito.

Conformemente alle direttive esposte sopra, i primi trasporti inviati ad Auschwitz contenevano soltanto Ebrei abili al lavoro che furono tutti immatricolati. La tabella che segue riassume i dati relativi ai primi 18 trasporti (208).

Datanumero dei deportatiprovenienzauomini immatricolatidonne immatricolate



totale deportatin° matricolatotale deportatenumero di matricola
26/3999Slovacchia//9991000-1998
28/3798Slovacchia//7981999-2796
30/31112Compiègne111227533-
28644
//
2/4965Slovacchia//9652797-3761
3/4997Slovacchia//9973763-3812 3814-4760
13/41077Slovacchia63428903-295364434761-5203
17/41000Slovacchia97329832-30804275204-5230
19/41000Slovacchia46431418-318815365233-5768
23/41000Slovacchia54331942-324844575769-6225
24/41000Slovacchia44232649-330905586226-6783
29/4723Slovacchia42333286-337083007108-7407
22/51000KL Lublino100036132-37131//
7/61000Compiègne100038177-39176//
20/6659Slovacchia40439923-403262557678-7932
24/6999Drancy93340681-41613667961-8026
27/61000Pithiviers100041773-42772//
30/61038Beaune-LaRolande100442777-43780348051-8084
30/6400KL Lublino40043833-44232//
totale16767
10.332
6.435

I trasporti ebraici provenienti dalla Slovacchia portarono inabili al lavoro solo dal 4 luglio, quelli provenienti dalla Francia dal 17 luglio (209). Come vedremo nel capitolo seguente, Auschwitz fungeva da campo di transito per gli Ebrei deportati nel quadro della Ostwanderung (migrazione all’Est): gli abili al lavoro si fermavano al campo, gli inabili, inclusi i bambini, proseguivano il loro viaggio all’Est.

Dove, almeno una parte di queste persone, fosse diretta, risulta dal rapporto dell’SS-Untersturmführer Ahnert sulla riunione che si era tenuta il 28 agosto 1942 presso il Referat IV B 4 del RSHA. La riunione era stata organizzata per fare il punto sul problema ebraico, in particolare sulla «evacuazione ebraica (Judenevakuierung) negli Stati stranieri occupati» e per discutere il problema dei trasporti. L’evacuazione degli Ebrei all’ Est doveva avvenire attraverso il campo di Auschwitz. Tra le questioni discusse, al punto c), figurava infatti la seguente:
«Assegnazione di coperte, scarpe e stoviglie per i partecipanti ai trasporti.
Dal comandante del campo di internamento di Auschwitz è stato richiesto che le coperte, le scarpe e le stoviglie necessarie devono essere assolutamente date in dotazione ai trasporti. Nella misura in cui ciò non ha avuto luogo, esse devono essere inviate senza indugio al campo».
Il punto e) si riferisce all’ «acquisto di baracche» (Barackenankauf):
«L’SS-Obersturmbannführer Eichmann ha cercato di eseguire immediatamente l’acquisto delle baracche ordinate dal Befehlshaber der Sicherheitspolizei a L’Aia.
Il campo deve essere costruito in Russia. Il trasporto delle baracche può essere attuato in modo che da ogni treno siano portate 3-5 baracche».
SS-Obersturmbannführer Eichmann ersuchte, den Ankauf der durch den Befehlshaber der Sicherheitspolizei Den Haag bestellten Baracken sofort vorzunehmen. Das Lager soll in Russland errichtet werden. Der Abtransport der Baracken kann so vorgenommen werden, dass von jedem Transportzug 3-5 Baracken mitgeführt werden»)
(210).
Questo documento, per ovvie ragioni, non viene mai menzionato da Hilberg.

Se si deve credere a Radio Mosca, alcune migliaia di Ebrei francesi erano stati trasferiti in Ucraina. Nel numero 71 dell’aprile 1944 il foglio ebraico clandestino “Notre Voix” pubblicò la seguente notizia:
«Grazie! Una notizia che rallegrerà tutti gli Ebrei di Francia giunge dalle onde di Radio Mosca. Chi di noi non ha un fratello, una sorella, una moglie, un parente tra i deportati di Parigi? E chi non proverà una gioia intensa al pensiero che ottomila Ebrei di Parigi sono appena stati salvati dalla morte dalla gloriosa Armata Rossa? È stato uno di essi a raccontare a Radio Mosca come era stato salvato dalla morte, insieme ad altri ottomila Ebrei parigini. Essi si trovavano tutti in Ucraina al momento dell’ultima offensiva sovietica e i banditi SS li dovevano fucilare prima di lasciare il paese. Conoscendo la sorte che era loro riservata e avendo appreso che le truppe sovietiche non erano lontane, gli Ebrei deportati decisero di fuggire. Essi sono stati subito accolti dall’Armata Rossa e si trovano attualmente tutti in Unione Sovietica. L’eroica Armata Rossa avrà così meritato, una volta di più, la riconoscenza della comunità ebraica di Francia» (211).

NOTE

(197) RF-1216. Torna al testo.
(198) NG-183. Torna al testo.
(199) NG-183. Torna al testo.
(200) RF-1217. Torna al testo.
(201) RF-1221. Torna al testo.
(202) RF-1233. Torna al testo.
(203) D. Czech,
Kalendarium der Ereignisse im Konzentrationslager Auschwitz-Birkenau 1939-1945. Rowohlt Verlag, Reinbek bei Hamburg, 1989, pp. 250-262. Torna al testo.
(204) CDJC, XXVb-126. Torna al testo.
(205) RF-1234. Torna al testo.
(206) S. Klarsfeld,
Le Mémorial de la déportation des Juifs de France. Beate et Serge Klarsfeld, Parigi, 1978, tavola dei trasporti in funzione dell’età dei deportati (l’opera è priva di numerazione di pagina). Torna al testo.
(207) S. Klarsfeld, Vichy-Auschwitz.
Le rôle de Vichy dans la solutione finale de la question juive en France, 1942. Fayard, Parigi, 1983, pp. 292-294. Fac-simile di uno stralcio del documento originale in: S. Klarsfeld, Le Mémorial de la déportation des Juifs de France, op. cit., pagina relativa al convoglio n. 11. Torna al testo.
(208) D. Czech,
Kalendarium der Ereignisse im Konzentrationslager Auschwitz-Birkenau 1939-1945, op. cit., date indicate. Torna al testo.
(209) Idem. Torna al testo.
(210) Rapporto dell’ SS-Untersturmführer Ahnert del 1° settembre 1942. CDJC, XXVI-59. Torna al testo.
(211) Riprodotto in:
La presse antiraciste sous l’occupation hitlérienne. Préface de A. Raisky, Parigi, 1950, p.179. Torna al testo.

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