lunedì 4 febbraio 2008

Lettera a “La Stampa” in azione di contrasto a IC: un articolo di Farian Sabahi sull’Iran

Versione 1.1

Lettera pubblica a “La Stampa”

Vi segnalo questo link della cosiddetta «Informazione Corretta», dove è dato mandato ai “corretti” ascari di rovesciare i loro carichi contro una giornalista, ignara della “corretta” visione delle cose non già su Israele, ma sul modo in cui guardando da Israele occorre guardare “correttamente” il mondo mediorientale.

Dopo l’avventura che mi ha visto in pratica linciato sul vostro giornale grazie a Marco Ventura, non mi sono mai stancato di studiare i miei “amici”, ai quali serberò eterna gratitudine per il servizio resomi. Imparo a conoscere il mondo e le bestie che lo popolano. Se non ne fossi stato stimolato, anche grazie a Marco Ventura, i miei interessi sarebbero tornati all’ambiente greco del V secolo prima dell’Era Volgare, secondo il modo di datare di Piergiorgio Odifreddi. È però giusto vivere nel proprio tempo e farsi carico dei suoi problemi.

Ne viene fuori l’immagine di una Israel lobby ben presente anche in Italia. Non so se anche voi ne facciate parte ovvero ne facciate parte interamente. Spero di no e che anche presso di voi vi siano spazi di libertà ed autonomia critica. La vostra redazione mi era parsa composta da persone equilibrate e cortesi. Un giornalista, che riceve uno stipendio, ha per l’appunto uno stipendio, che gli consente la quarta settimana e forse pure le ferie, ma in linea di principio non può dire tutto quello che vuole e pensa. Io che non ho uno stipendio da difendere (e vorrei averlo), posso dire e scrivere tutto quello che penso, beninteso nel pieno rispetto delle leggi e degli altrui diritti. Sarebbe interessante comunque una sociologia intellettuale dei giornalisti che scrivono sulla carta stampata dietro corrispettivo in denaro, ma non è semplice reperire i dati necessari.

Non so se voi seguite «Informazione Corretta», quale considerazione e timore ne abbiate, ma in pratica funziona così:

Costoro in tutti i modi e con tutti i mezzi a loro disposizione, spesso ignobili, vogliono favorire un orientamento della cosiddetta opinione pubblica in modo che sia il più favorevole possibili ad una guerra contro l’Iran. Con la complicità di Ferrara ebbero già ad organizzare una manifestazione davanti all’ambasciata dell’Iran in Roma, ma gridano come maiali scannati se poi qualcuno vuole sabotare la manifestazione del libro a Torino, dove cacciando l’Egitto è stato sostituito nel posto d’onore di quest’anno Israele, che celebra proprio quest’anno il 60° anniversario della sua dubbia nascita. Ci sono rimasti male dopo il rapporto CIA che dichiarava inesistente l’atomica iraniana. Se ha letto il libro di Mearheimers e Walt le risparmio altri concetti, soprattutto sul modo in cui si era giunti alla guerra contro l’Iraq, i cui disastri sono ancora sotto i nostri occhi.

L’articolo di Farian Sabahn mi sembra fornisca notizie oggettive che per davvero informano senza essere tendenziosi e nel caso di specie per nulla “propagandistico”, come vorrebbero gli IC assetati di guerra. Ed ecco che la verità “oggettiva” che ne viene fuori non piace ai sionisti di IC e cosa ti fanno costoro? Istigano i loro lettori a mandarle letteracce per dire peste e corna sull’articolo ed il giornalista.

Uno dei loro Lapidatori, peraltro cittadino israeliano, era persino giunto a scrivere al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti perché espellesse dall’albo un giornalista che avevo il solo torto di non pensarla come i “Corretti Informatori”.

Non so quanto sia esteso questo fenomeno di lobbyng, ma mi sembra estremamente pericoloso. Ritengo che, beninteso in forme civili e non violente, debba essere denunciato e contrastato.

La presente viene pubblicata anche sul mio blog, dove mi riservo di arricchirla e migliorarla, magari inviandola poi nuovamente a Voi. Ed infatti riprendo da qui un ampio sviluppo dopo aver visto nell’archivio dei «Corretti Informatori» che la giornalista non è nuova alle attenzioni dei pezzaniani, dai quali però non dovrebbe temere altre insidie che di natura puramente intellettuale. Non conoscevo prima di adesso gli articoli di Farian Sabahn. Sarà per me un’istruttiva carrellata di articoli della giornalista, che presso di me paradossalmente ricevono il loro marchio di qualità proprio per il fatto di essere stati “bocciati” dai Corretti Informatori. Sarebbe stato ai miei occhi il contrario se, come quelli di Nirenstein, Meozzi, Buffa, etc., ne avessero ottenuto il plauso. E quindi ringrazio a mia volta i Corretti Informatori per il servizio di rassegna stampa fornitomi loro malgrado.

(segue la rassegna stampa di tutti gli articoli di Farian Sabahn censiti da IC)

Antonio Caracciolo
CIVIUM LIBERTAS

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