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Leggendo un documento - riportato nel libro di Carbonaro -, firmato «I portavoce del MoVimento 5 Stelle di Modena e provincia» ci inquieta uno spirito di partito che fa pensare agli scenari descritti da Koestler in “Buio a mezzogiorno”, dove il Partito non solo schiaccia l’individuo, ma da questo pretende una soggezione assoluta fino al sacrificio estremo. Se consideriamo che il Partito comunista italiano ha avuto un profondo radicamento nella società italiana, non possiamo escludere che germi di ideologia stalinista siano penetrati in ciò che si chiama pregiudizio. Curiosa poi nel documento la distinzione fra “attivista” e “cittadino” precludendo a Andrea Casoni la partecipazione ad assemblee pubbliche in quanto “attivista” ma consentendole in quanto “cittadino”, e quindi sovraordinando l’attivista a cittadino, come già accadeva con l’iscritto al Partito Comunista, quegli che impersonava la Storia.
«Per
una storia del Movimento Cinque Stelle» vuole essere una storia in
progress di un Movimento costituitosi ufficialmente il 4 ottobre 2009.
Nato nel Nord Italia viene alla ribalta con le elezioni comunali di
Parma nel maggio 2012, con le elezioni regionali siciliane dell’ottobre
2012, dove il M5s risulta essere il primo partito, lasciando prevedere
il risultato delle elezioni politiche nazionali del febbraio 2013. La
storia del M5s è costellata di “casi” e da domande sulla sua
organizzazione e sul ruolo della Casaleggio Associati. Di certo non è un
Movimento che erige barricate e occupa piazze, o partecipa a scontri di
strada, ma ha come suo obiettivo principale se non unico la
partecipazione alle competizioni elettorali: è dentro il sistema anche
se ai suoi inizi amava apparire come anti-sistema, antipolitico,
rivoluzionario. Tutto il potere dei vertici si concentra nella
inclusione/esclusione dalle liste elettorali. Il suo successo politico
ha delle analogie con ciò che seguì a Mani Pulite, fenomeno
caratterizzato da una esplosione di scandali. Da allora è un succedersi
di sigle politiche, ma senza che la situazione complessiva del Paese
sia andata migliorando, o abbia cambiato di segno. Poiché la Rete è
stato il punto di partenza del M5s, è dalla Rete che attingeremo tutte
le nostre notizie, cercando di discernere il grano dal loglio.
CL
Leggendo un documento - riportato nel libro di Carbonaro -, firmato «I portavoce del MoVimento 5 Stelle di Modena e provincia» ci inquieta uno spirito di partito che fa pensare agli scenari descritti da Koestler in “Buio a mezzogiorno”, dove il Partito non solo schiaccia l’individuo, ma da questo pretende una soggezione assoluta fino al sacrificio estremo. Se consideriamo che il Partito comunista italiano ha avuto un profondo radicamento nella società italiana, non possiamo escludere che germi di ideologia stalinista siano penetrati in ciò che si chiama pregiudizio. Curiosa poi nel documento la distinzione fra “attivista” e “cittadino” precludendo a Andrea Casoni la partecipazione ad assemblee pubbliche in quanto “attivista” ma consentendole in quanto “cittadino”, e quindi sovraordinando l’attivista a cittadino, come già accadeva con l’iscritto al Partito Comunista, quegli che impersonava la Storia.
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(segue)
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