Come «Informazione Corretta» e altri media presentano Israele, il Medio Oriente e la Palestina: Abu Mazen - Allam - Battista - Broder - Calabrò - Colombo - Bordin - Buffa - Bush - Cicchitto - Diaconale - Fait - Fallaci - Ferrara - Fourest - Foxman - Frattini - Guzzanti - Israel - Lisistrata - Livni - Loewenthal - Amos Luzzatto - Meotti - Merkel - Morris - Nirenstein - Ostellino - Ottolenghi - Pacifici - Pagliara - Palazzi - Panella - Petraeus - Pezzana - Polito - Prister - Ranieri - Rocca - Ronchi - Ruben - Santus - Sfaradi - Shalev - Steinhaus - Sussmann - Tas - Teodori - Ulfkotte - Volli - Wiesel -
Cosa si intende qui per Israel Lobby?
«Una coalizione informale di individui e gruppi che cerca di influenzare la politica estera americana in modo che Israele ne tragga beneficio».
Ed in Italia come stanno le cose?
Stiamo cercando di scoprirlo! Con uno sguardo sull’Europa e sui luoghi da dove si tengono i fili.«Esistono due distinti meccanismi che impediscono alla realtà del conflitto israelo-palestinese di essere giustamente divulgata, e sono i due bavagli con cui i leader israeliani, i loro rappresentanti diplomatici in tutto il mondo, i simpatizzanti d’Israele e la maggioranza dei politici, dei commentatori e degli intellettuali conservatori di norma zittiscono chiunque osi criticare pubblicamente le condotte dello Stato ebraico nei Territori Occupati, o altri aspetti controversi della storia e delle politiche di quel Paese. Il primo bavaglio è l’impiego a tutto campo dei gruppi di pressione ebraici, le cosiddette lobby, per dirottare e falsificare il dibattito politico sul Medioriente (negli USA in primo luogo); il secondo è l’accusa di antisemitismo che viene sempre lanciata, o meglio sbattuta in faccia ai critici d’Israele» (P. Barnard, Perché ci odiano, p. 206).
Come «Informazione Corretta» e altri media denigrano quanti criticano il sionismo, Israele, e gli Stati Uniti: Ahmadinejad - Alemanno - Aloni - Arafat - Arbour - Barghouti - Barnard - Berti - Blondet - Burg - Cardini - Carter - Chomsky - De Giovannangeli - D’Escoto - D’Orsi - Facci - Farrahkan - Finkelstein - Giorgio - Grillo - La Russa - Michael Lerner - Gideon Levy - Sergio Luzzatto - Man - Moore - Morgantini - Morin - Odifreddi - Oz - Paci - Pannella - Pappe - Piccardo - Pillay - Prodi - Ramadan - Romano - Sabahi - Salamelik - Salerno - Sand - Schiavulli - Shamir - Spinelli - Stabile - Sternhell - Storace - Tizio - Toaff - Tutu - Vanunu - Vargas Llosa - Vattimo - Veneziani - Viola - Zanotelli -
Ricerche correlate:
1. Monitoraggio di «Informazione Corretta»: Sezioni tematiche. – 2. Osservatorio sulle reazioni a Mearsheimer e Walt. – 3. L’11 settembre: misteri, dubbi, problemi. – 4. Rudimenti sul Mossad: suo ruolo e funzione nella guerra ideologica in corso. – 5. Free Gaza Movement: una sfida al blocco israeliano di Gaza. – 6. La pulizia etnica della Palestina. – 7. Studio delle principali Risoluzioni ONU di condanna a Israele. – 8. Cronologia del conflitto ebraico-palestinese. – 9. Boicottaggio prossimo venturo: la nuova conferenza di Durban prevista per il gennaio 2009. – 10. Teoria e prassi del diritto all’ingerenza. – 11. Per una critica italiana a Daniel Pipes. – 12. Classici del sionismo e dell’antisionismo: un’analisi comparata. – 13. Letteratura sionista: Sez. I. Nirenstein; II. Panella; III. Ottolenghi; IV. Allam; V. Venezia; VI. Gol; VII. Colombo; VIII. Morris; – 14. La leggenda dell’«Olocausto»: riapertura di un dibattito. – 15. Lettere a “La Stampa” su «Olocausto» e «negazionismo» a seguito di un articolo diffamatorio. – 16. La sotterranea guerra giudaico-cristiana dei nostri giorni. – 17. Jürgen Graf: Il gigante dai piedi di argilla. – 18. Carlo Mattogno: Raul Hilberg e i «centri di sterminio» nazionalsocialisti. Fonti e metodologia. – 19. Analisi critica della manifestazione indetta dal «Riformista». – 20. Controappello per una pace vera in Medio Oriente. –
Il personaggio ha proprio dell’incredibile. Io mi chiedo come sarebbe possibile senza un chiaro disegno di azione volta a condizionare le opinioni pubbliche europee ed in particolare italiana. Sono cose che si studiano a tavolino e son lungamente progettate con dovizie di mezzi ed ampio raggio temporale. In ultimo, cosa ancora più incredibile e stupefacente, si è voluto aggiungere il tassello della conversione dall’Islam al Cattolicesimo con discredito e pericolo per l’uno e per l’altro.
Versione 1.7Status: 27.10.08
Sommario: 1. Magdi e gli altri. – 2. L’onestà ed il coraggio di Magdi Cristiano Allam. – 3. Le panzane di Magdi a proposito di minacce al presidente Napolitano. – 4. Le liste magdelliane di proscrizione. – 5. Ultime bestialità. – 6. Il martello degli islamici. – 7. Qualche dubbio sulla “conversione” di Magdi in quel di Lecce. – 8. Magdi a Piacenza. – 9. Magdi Cristiano ah ah Allam, «strenuo protagonista, testimone e costruttore della Civiltà Cristiana».
1. Magdi e gli altri. – Magdi Cristiano Allam è un personaggio incredibile, con l’aggiunta di Cristiano al suo precedente nome l’incredibilità aumenta poi a dismisura, compromettendo financo il cristianesimo. Nella mia ingenuità mi chiedo se quando parla egli pensa anche di argomentare ed abbia in tal modo la consapevolezza delle possibili altrui obiezioni oppure parli semplicemente per diffondere dalle tribune di cui dispone veri e propri messaggi propagandistici, consapevolmente tali. A differenza dell'argomentazione razionale dove l'interlocutore è un personaggio reale che può perfino avere ragione il messaggio propagandistico si rivolge ad orecchie distratte e tende a giustificare ad esempio l'uccisione di una madre con i suoi quattro figli. La propaganda dice la colpa non è mia, ma delle vittime stesse. Magdi Allam ed i media asserviti nel dare la notizia dell'uccisione della madre con i suoi quattro figli fa precedere la versione di Israel: si fanno scudo dei civili. Come se in un milione e mezzo di persone rinchiuse dentro il lager di Gaza si potesse distinguere fra civili e soldati al modo del diritto bellico del XVIII secolo. Magdi Allam, ora perfino Cristiano, è l'agente propagandistico in Italia dei comunicati dell'esercito israeliano.
Non credo nel senso e nell’utilità di un’ipotetica interlocuzione con Magdi Cristiano Allam. Tuttavia all’ennesimo lancio propagandistico dei «Corretti Informatori» che riportano la email al Forum di Magdi presso il Corriere di una trentunenne al Forum di Magdi Allam ho voluto provare anche a redigere un testo dentro il Forum del Corriere della Sera. Ho appena spedito il testo che è in attesa di approvazione, cioè da parte dello Stesso Magdi Cristiano Allam o chi per lui. Non confido molto nella sua approvazione, e non aspetto neppure, ma ho salvato il testo che gli ho mandato e lo ripubblico qui di seguito:
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2. L’onestà ed il coraggio di Magdi Allam. - Il pronto riconoscimento ed il sostegno che Magdi Allam trova subito presso i “Corretti Informatori” è per me un importante indizio del contrario. Dice un proverbio: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Cosa sia «Informazione Corretta» è ormai chiaro a chi con non poco impegno ne ha fatto ampio monitoraggio. Non è stato tempo perso se ciò sia pure in modo dialettico ha fatto superare quella distrazione che caratterizza il cittadino medio sui temi di politica estera mediorientale. Non sono diventato e non voglio diventare un orientalista, ma come cittadino italiano mi sermo ora sicuro nei miei giudizi, anche riguardo ad un Magdi ora Cristano Allam, per il quale riporto il seguente commento redazionale di IC, un commento che come si suol dire si commenta da solo ed al quale nulla abbiamo da aggiungere interlineando, come nostro solito:
Poichè tuttavia in fatto di cattolicesimo penso di saperla lunga, come buona parte degli italiani, il mio commento alla “conversione” di Magdi è una sonora fragorosa risata: per un Cristiano in più la società civile italiana si sarà alleggerità con un centinaio di bigotti in meno. Credo di aver capito le sue mire. Egli pensa di cavalcare il cattolicesimo in una crociata contro l’Islam. Ma non ha capito proprio nulla dello spirito degli italiani che con preti e monache convivono da qualche migliaio di anni. Le sue prime esternazioni hanno posto in così evidente imbarazzo la gerarchia cattolica da costringere gli alti dignitari a scaricare il convertito dell’ultima ora, che adesso non è più ufficialmente islamico ma non è neppure cristiano nel senso che io dubito fortemente che vi sia qualcuno disposto a prenderlo sul serio in questa sua professione di fede. Non voglio andare sul pesante o in giudizi approfonditi e penetranti per ovvie ragioni. Tuttavia, nessuno puo censurare il mio scetticismo, peraltro ampiamente condiviso in articoli di stampa contro i quali i nostri «Corretti Informatori» – di religione ebraica o cristiana? – hanno sentito il bisogno di uscire allo scoperto. In fatto di dottrina della “correttezza” costoro non si fermano neppure di fronte alla dottrina cattolica dell”«infallibilità».
Sono più infallibili del Papa Benedetto XVI ed ora hanno trovato in Magdi Cristiano Allam il loro uomo all’interno della chiesa cattolica: la Israel lobby allunga i suoi tentacoli da Montecitorio a San Pietro. Possiamo esser certi che il fresco Magdi Cristiano Allam saprà tallonare Papa Ratzinger ogni questa che questi si mostrerà tiepido o prudente nell’impugnare la scimitarra, pardon la cristianissima spada cristiana, che già nei secoli seppe mozzare molte teste infedeli, per maggior gloria di Nostro Signore Gesù il Misericordioso. Povero Cristo! Quante se ne combinano in tuo nome!
3. La panzane di Magdi a proposito di minacce al presidente Napolitano. – Rovistando nell'archivio di «Informazione Corretta» dove è contenuto tutto il florilegio di Magdi ora Cristiano Allam (e rido ogni volta che scrivo o leggo “Cristiano”) ho trovato il testo di cui cliccando sul link. Ubbidendo alle istigazioni dei «Corretti Informatori» che hanno immaginato fin dall’inizio di poter spingere i loro “naturali” Lettori/Ladidatori sionisti mossadiani a scrivere ai quotidiani italiani o altre per fare opera diciamo di democratica pressione ho anche io scritto al Corriere una lettera di diverso tenore che ho già spedito ma che qui mi riservo di modificare migliorandola. Ecco il testo della mia lettera:
4. Le liste magdelliane di proscrizione. – L’idea e semplice, ma troppo semplice nella sua stupidità. Bisogna perciò trovare una spiegazione più soddisfacente ad un fenomeno che è troppo ramificato e concertato per essere l’alzata di ingegno di un cervello strampalato. Non a singoli isolato occorre pensare ma al concorso di molti uniti in un comune disegno e forniti di ingenti risorse materiali ed umane. L’assioma tipico della propaganda commerciale è che il proprio prodotto, la propria causa è quella giusta, mentre dall’altra parte non esiste né ragione né diritto né religione né civiltà. L’assioma non deve poi essere assolutamente posto in contraddittorio. Deve essere ripetuto in numero infinito di volte secondo le tecniche della pubblicità commerciale: non è consentita replica al “mio bucato è più bianco del tuo e più bianco non si può”. Dal commercio si passa alla guerra ideologica i cui strumenti sono i mezzi di comunicazione di massa. Dal primo quotidiano d’Italia o dai tg di stato si può certamente fare una grande propaganda. Questa premessa è ora fatta per spiegare il link qui aperto su un vecchio post, scritto a seguito della criminalizzazione che Magdi Allam aveva fatto contro i docenti universitari italiani di orientalistica che a suo avviso sarebbe “collusi” con il cosiddetto fondamentalismo islamico. Si badi bene che il termine “colluso” è appena tollerabile in un blog come questo (dove peraltro cerco di controllare al massimo il linguaggio) ma acquista ben altro peso se stampato in un milione di copie sul “Corriere della Sera”. Quella polemica con le reazioni che aveva suscitato sembra essersi spenta: con la carta stampata la notizia dell’oggi scaccia quella di ieri e tutto finisce nel dimenticatoio, non senza però aver lasciato tracce nella memoria e persuasione subliminale. È così che si formano i “pregiudizi”: lo sanno bene quanti orchestrano simili campagne. Ed in questo senso non si può dire che sono stupidi. Anzi sono molto intelligenti e sanno bene cosa fanno e cosa vogliono e dove vogliono arrivare. In questi giorni si parla sempre più di un’aggressione militare all’Iran, un evento lungamente coltivato e preparato.
5. Ultime bestialità. – Il neoconvertito non poteva mancare dalle scorrerie in campo etico. È però probabile che metterà qui la pazienza del prossimo a più dura prova che nel conflitto israelo-palestinese. Sul tema del papa alla Sapienza vi è poco da speculare. In quanto docente di quella università ho una chiara visione del problema e sono sempre disponibile al contradditorio con chiunque, ad incominciare dallo stessa papa, il quale evidentemente avrebbe preferito parlare ai muri e non alle persone che alla Sapienza ci vivono e lavorano. Da queste avrebbe accettato – a sentir qualcuno - a malapena il bacio della pantofola, per graziosa concessione.
6. Il martello degli islamici. – Andando al link si trova una articolo di Magdi Allam del gennaio 2008. Magdi non era forse ancora Cristiano ma era già da lunga fiata Martello degli islamici. Con ricchezza di dettagli Magdi analizza le vicende relative alla costruzione di una moschea in Bologna, governata dal sindaco Cofferati, che sembra essersi impegnato per la buona riuscita dell’operazione. Non sono venuti fuori armi o covi di terroristi in procinto di piazzare bombe qua e là, ma si tratta soltanto della progettata edificazione di un luogo di culto diverso da quello cattolico. È curioso come Magdi si preoccupi della capienza del progettato edificio e del suo bacino di utenza. Sembra concludere che l’edificio ecceda l’ordinaria frequenza e quindi sia eccedente ai bisogni effettivi. Sono veramente calcoli curiosi che si spiegano solo con un’attenzione paranoica per la presenza musulmana in Italia.
7. Qualche dubbio sulla “conversione” di Magdi in quel di Lecce. – Benché battezzato e frequentatore di parrocchie ed amico di non pochi preti e praticanti la fede cattolica, io stesso non mi dico e non mi considero cattolico. Penso però di avere una cultura nella fede cattolica maggiore di quella dello stesso Magdi ora “Cristiano” Allam, mentre mi dichiaro totale ignorante delle fede musulmana o islamica. Non sono però disponibile alla criminalizzazione o al vilipendio di nessuna fede religiosa, cosa che Magdi Allam certamente fa con la sua fede di provenienza. Dico subito che non ho nessuna fede nella conversione di Magdi Allam. Se la sua doveva essere un “testimonianza”, è stata una pessima testimonianza che non ha giovato né al al cattolicesimo né a all’Islam. Penso che ad esserne maggiormente danneggiato da una simile conversione sia proprio il cattolicesimo. A meno che – e ci sarebbe da aspettarselo – Magdi non pretenda di tener pulpito contemporaneamente dentro una chiesa cattolico e dentro una moschea, credo che i musulmani possano tirare un sospiro di sollievo per essersi liberati dal loro seno di un pessimo soggetto. Ciò che mi riesce strano è che ci siano persone che possano attribuire del credito ad un Magdi Cristiano ah ah Allam. Religioni fortemente dogmatiche come il cattolicesimo possono essere distrutte molto più dal ridicolo che non dall’avanzare dello scetticismo e del relativismo. Con Magdi Allam, la cui inautenticità è chiara alle pietre della via, siamo in questo caso. Auguri ai leccesi! Ridicolo a parte, ciò che invece resta serio e preoccupante è la funzione che Allam sembra essersi ritagliata con la sua “conversione”: quella di produrre una conflittualità ed una contrapposizione fra cristianesimo e Islam. Se qualcuno cadesse in questa trappola, credo che sarebbe proprio uno stupido. Credo però di conoscere abbastanza il buon senso degli italiani, cattolici compresi, per esser certo che nessuno presterà ascolto agli anatemi magdalliani pronunciati da un pulpito cattolico contro i musulmani che vivono in Italia e fuori d’Italia. Il tempo delle crociate è finito da parecchi secoli.
8. Magdi a Piacenza. – Magdi Cristiano ah ah Allam sta girando in tourné per presentare il suo libro su “Gesù”. Non saprei come esprimere il mio stupore per l’indubbia attenzione di cui il personaggio gode. Forse è la stessa cosa di quando vediamo un film che ci sembra di una grande stupidità ma che però ha un suo vasto pubblico. La cosa ci stupisce, ma forse dobbiamo solo renderci consapevoli della nostra diversità che ci rende lontani dal gran pubblico, diciamo pure da una massa sempre più istupidita da media e da personaggi mediatici come appunto Magdi, premiata ditta in Israele.
9. Magdi Cristiano ah ah Allam, «strenuo protagonista, testimone e costruttore della Civiltà Cristiana». – Quando dicevo che Magdi si sarebbe messo a fare concorrenza al papa pensavo di scherzare, ma invece la realtà supera lo scherzo. Dopo esser uscita da apostata dalla fede musulmana, Magdi prova invidia e malessere per gli incontri interreligiosi fra musulmano e cattolici che in questi giorni si svolgono a porte chiuse. Magari voleva esserci anche lui, Magdi. Con la sua esperienza della fede vecchia e nuova, eroe delle due fedi, oltre che dei due mondi, avrebbe potuto essere di grande aiuto. Dissente invece con il papa: proprio con in papa che in genere non ammetto dissenso, con lui, l’Infallibile. Cristiano non ha ancora imparato abbastanza il catechismo. È duro riportare le scempiaggini del vicedirettore ad persona del “Corriere della Sera”, che almeno si serve del suo blog e non del maggiore quotidiano nazionale per sparare parole a vanvera. Proprio mentre le due fedi sembrano accordarsi sulla negatività della vaga nozione di Occidente e la chiesa cattolica sembra ben lieta di tenere le distanze da un simile vuoto concetto, eccolo Magdi il neoconvertito, fanatico come e più di prima, a seminare zizzania, a dire “fratelli, carne e sangue, scannatevi per la maggior gloria del dio cristiano e musulmano”. È difficile immaginare tanta sconsideratezza. Ed è ancora più difficile credere che Magdi sia riuscito a trovare un seguito, stando a giudicare dalla sua lista di amici, dove troviamo una Danielle Sussmann: e fin qui nulla di strano. Sono fra di loro. Il “colluso” è un termine che qui riaffiora dopo essere stato applicato ai docenti universitari colpevolizzati per aver tenuto convegn insieme con islamici. Adesso ad essere “colluso” con l’Islam è tutto l’Occidente! Riclica la radici “giudaico-cristiane” senza sospettare nessuna contraddizione di termini sul piano concettuale e su quello storico. La dottrina dell’«odio» su cui ha tanto investito il Mossad viene qui riciclata in un contesto teologico-filosofico che mal si presta alla propaganda di guerra volta alla delegittimazione della parte politica, cioè i palestinesi, verso la quale si è in un grave deficit morale, che nessuno meglio dei porporati in convegno è in grado di valutare e demistificare.
L’incredibile Magdi si rivolge al papa dicendogli che poveretto «non si rende conto» di quelle cose che Magdi gli sta spiegando. Considerando che si tratta dell’ultimo monarca assoluto della terra, a prescindere della sua figura religiosa, abbiamo qui un bel reato di “lesa maestà” verso il capo politico e religioso di un milardi di cattolici sulla carta. Gli dice quel che deve fare! Insulta Maometto proprio nel momento in cui si sta faticosamente ricucendo lo stratto del discorso di Ratisbona. Incita alla guerra religiosa ed alle nuove crociate! La conversione di Magdi Cristiano ah ah Allam è presentata come un fatto epocale! Mi chiedo quanti come me ne avranno riso a creparelle e quanto una simile conversione accettata con grande pubblicità non abbia reso ancor meno credibile lo stesso cattolicesimo. Quale testimonianza può venire da un Magdi Cristiano ah ah Allam? Testimonianza di che? Dispensa pure una tirata di orecchie all’arcivescovo che gli gli ha prestato la piazza. Ci mette pure la guerra del giugno 67, interpretata per l’occasione. È difficile andare fino in fondo alla lettura: tanta è l’idiozia e l’improntitudine del testo. Mi chiedo come Magdi abbia potuto fare tanta strada nel mondo, ed arricchirsi pure! Misteri gloriosi della fede. Il “corretto” (“islamicamente corretto” ripetuto tre o quattro volte) costoro lo hanno nel sangue, un sangue “corretto”. Adesso non solo il papa, ma anche la chiesa è tutta quanta apostrofata, perché «non si rende conto»: doveva essere l’ultimo arrivato a doverglielo dire. È arrivato otto secolo dopo la fine delle crociate, che adesso vorrebbe ripristinare, magari con una bella alleanza giudaico-cristiana-yankies contro Maometto. Basta! È troppo.
(segue)
Non credo nel senso e nell’utilità di un’ipotetica interlocuzione con Magdi Cristiano Allam. Tuttavia all’ennesimo lancio propagandistico dei «Corretti Informatori» che riportano la email al Forum di Magdi presso il Corriere di una trentunenne al Forum di Magdi Allam ho voluto provare anche a redigere un testo dentro il Forum del Corriere della Sera. Ho appena spedito il testo che è in attesa di approvazione, cioè da parte dello Stesso Magdi Cristiano Allam o chi per lui. Non confido molto nella sua approvazione, e non aspetto neppure, ma ho salvato il testo che gli ho mandato e lo ripubblico qui di seguito:
Sul piano del diritto e della giustizia la situazione è semplice. Basta leggere il libro di Ilan Pappe sulla pulizia etnica dei palestinesi fatta dagli israliani-sionisti nel 1949, la Nakba, perché la signora di anni 31 possa capire quello che dice di non capire. Le leggi razziali proprio non c’entrano con la situazione mediorientale. Al massimo è una questione tutta nostra. Quel che vi è da capire per chi abbia un senso elementare della giustizia e del diritto è così semplice che io proprio mi meraviglio della incapacità di comprendere della signora 31enne e mi chiedo se sia sincera questa sua asserita incapacità di comprendere. Quanto all'interruzione della seduta all'Onu rispetto alla dichiarazione del rappresentante libico che ha detto cose ovvie, la spiegazione è ancora più semplice. Se Usa e Gran Bretagna avessero accettato l'evidenza di ciò che la Libia dice, sarebbe stata un'ammissione di complicità in un vero e proprio genocidio in atto, ma nelle intenzioni del sionismo fin dai suoi primi esordi, come si può facilmente apprendere con poche letture pertinenti, non inquinate dalla propaganda sionista che ci vuole continuamente imporre interpretazioni dei fatti che non resistono alla più elementare disamina critica. Non credo che la Signora non capisca. Credo altre cose che però non dico per mantenermi in quella civiltà di toni che è giustamente richiesta dal Forum. Che vi sia una equivalenza fra Lager ed Gaza è cosa evidente. Ma dove si è mai visto un intero popolo che dipenda da altri per erogazione di luce, acqua, rifornimenti, nel cui stato si può entrare come dalla porta di una cella, le cui chiavi sono in possesso dello stato confinante? Un immenso campo, appunto un lager a cielo aperto, che per giunta viene periodicamente bombardato. Una situazione simile la si poteva vedere ed immaginare solo nei film di fantapolitica, ma qui la realtà dell'ordinario orrore supera l'immaginazione. Il ritornello del diritto all'esistenza di Israele è perfettamente paragonabile al brigante che si insedia dentro le nostre case e pretende di avervi un diritto ad abitare. Un diritto che DEVE essere riconosciuto da tutti gli altri senza se e senza ma. È allucinante ed è allucinante il signor Magdi ora Cristiano Allam che pensa di essere convincente nelle sue assurdità solo perché parla in lingua italiana e non trova chi lo contraddica: parla a se stesso ed ai suoi amici israliani-sionisti. Parla di odio degli altri, ma non ci spiega perché i palestinesi dovrebbero amare Israele...Mi riservo di rielaborare il testo inviato, composto di getto ed a caldo nell'impeto di indignazione per l'indecento e provocatorio testo, chiaramente compatibile con il modo di pensare di Magdi. Non leggo mai il Forum di Magdi e non starò a controllare se verrà approvato e pubblicato il mio testo. Mi è sufficiente pubblicare nel nostro Blog. Se lo vorranno i Lettori, potranno loro sbizzarrirsi a scrivere a Magdi, ma è tempo perso.
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2. L’onestà ed il coraggio di Magdi Allam. - Il pronto riconoscimento ed il sostegno che Magdi Allam trova subito presso i “Corretti Informatori” è per me un importante indizio del contrario. Dice un proverbio: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Cosa sia «Informazione Corretta» è ormai chiaro a chi con non poco impegno ne ha fatto ampio monitoraggio. Non è stato tempo perso se ciò sia pure in modo dialettico ha fatto superare quella distrazione che caratterizza il cittadino medio sui temi di politica estera mediorientale. Non sono diventato e non voglio diventare un orientalista, ma come cittadino italiano mi sermo ora sicuro nei miei giudizi, anche riguardo ad un Magdi ora Cristano Allam, per il quale riporto il seguente commento redazionale di IC, un commento che come si suol dire si commenta da solo ed al quale nulla abbiamo da aggiungere interlineando, come nostro solito:
Informazione Corretta = Informazione che informa (!)
26.03.2008 L'onestà e il coraggio di Magdi Allam
e gli inaccettabili attacchi per la sua conversione
Non sono stato convertito al cristianesimo in quanto a convertirmi ci pensarono i miei genitori, appena nato. È questa la sorte comune di noi italiani che in cose di fede e di coscienza veniamo amministrati di autorità. Se avessi potuto scegliere, mi sarei mantenuto in quelle religioni autoctone che esistevano prima dello sbarco di cristianesimo e giudaismo sul suolo italico, a mio avviso forme superiori di religiosità.Testata: Informazione Corretta
Data: 26 marzo 2008
Pagina: 1
Autore: la redazioneTitolo: «L'onestà e il coraggio di Magdi Allam»
Consideriamo inaccettabile la continua serie di attacchi contro Magdi Allam sui media italiani. Al contrario di quanto molti affermano, noi riteniamo che la scelta di Magdi Allam rifletta in pieno il suo stile di vita: onesto e coraggioso, sempre, e non solo nella vicenda della sua conversione al cattolicesimo.
Magdi Allam ha dato voce e visibilità a migliaia di persone (i musulmani convertiti al cristianesimo ) che oggi potranno sentirsi affrancate dal ricatto del fondamentalismo islamico.
Merita ammirazione e appoggio, non certo ostilità, insulti e meschini sospetti come quelli che da troppe parti gli sono stati riversati contro.
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90
Poichè tuttavia in fatto di cattolicesimo penso di saperla lunga, come buona parte degli italiani, il mio commento alla “conversione” di Magdi è una sonora fragorosa risata: per un Cristiano in più la società civile italiana si sarà alleggerità con un centinaio di bigotti in meno. Credo di aver capito le sue mire. Egli pensa di cavalcare il cattolicesimo in una crociata contro l’Islam. Ma non ha capito proprio nulla dello spirito degli italiani che con preti e monache convivono da qualche migliaio di anni. Le sue prime esternazioni hanno posto in così evidente imbarazzo la gerarchia cattolica da costringere gli alti dignitari a scaricare il convertito dell’ultima ora, che adesso non è più ufficialmente islamico ma non è neppure cristiano nel senso che io dubito fortemente che vi sia qualcuno disposto a prenderlo sul serio in questa sua professione di fede. Non voglio andare sul pesante o in giudizi approfonditi e penetranti per ovvie ragioni. Tuttavia, nessuno puo censurare il mio scetticismo, peraltro ampiamente condiviso in articoli di stampa contro i quali i nostri «Corretti Informatori» – di religione ebraica o cristiana? – hanno sentito il bisogno di uscire allo scoperto. In fatto di dottrina della “correttezza” costoro non si fermano neppure di fronte alla dottrina cattolica dell”«infallibilità».
Sono più infallibili del Papa Benedetto XVI ed ora hanno trovato in Magdi Cristiano Allam il loro uomo all’interno della chiesa cattolica: la Israel lobby allunga i suoi tentacoli da Montecitorio a San Pietro. Possiamo esser certi che il fresco Magdi Cristiano Allam saprà tallonare Papa Ratzinger ogni questa che questi si mostrerà tiepido o prudente nell’impugnare la scimitarra, pardon la cristianissima spada cristiana, che già nei secoli seppe mozzare molte teste infedeli, per maggior gloria di Nostro Signore Gesù il Misericordioso. Povero Cristo! Quante se ne combinano in tuo nome!
3. La panzane di Magdi a proposito di minacce al presidente Napolitano. – Rovistando nell'archivio di «Informazione Corretta» dove è contenuto tutto il florilegio di Magdi ora Cristiano Allam (e rido ogni volta che scrivo o leggo “Cristiano”) ho trovato il testo di cui cliccando sul link. Ubbidendo alle istigazioni dei «Corretti Informatori» che hanno immaginato fin dall’inizio di poter spingere i loro “naturali” Lettori/Ladidatori sionisti mossadiani a scrivere ai quotidiani italiani o altre per fare opera diciamo di democratica pressione ho anche io scritto al Corriere una lettera di diverso tenore che ho già spedito ma che qui mi riservo di modificare migliorandola. Ecco il testo della mia lettera:
Il testo in allegato non è recente, ma è stato ripreso dall’Archivio di «Informazione Corretta», agenzia di propaganda sionista, dove Magdi Allam gode di buona stampa.È da chiedersi quale sia l’utilità di queste lettere, se veramente valgano in tempo speso. La risposta è stata da me altre volte data. Viviamo in una fase di guerra ideologica di propaganda, in cui le parole si misurano non per la loro qualità intrinseca ma per la loro quantità e per la velocità con la quale vengono scagliate per produrre una coltre a quegli stermini che poi passano sotto silenzio o vengono giustificati davanti alla nostra coscienza. Così è il caso della Nabka dove la sola critica che si possa fare è quella di dare un senso fatalistico all’evento: la Nabka ossia la Disgrazia. Questo termine è generoso perché nasconde lo Sterminio, la Pulizia Etnica, il Genocidio e con esso anche i suoi autori, che grazie ad Ilan Pappe conosciamo per nome e cognome nei suoi massimi responsabili. Se ognuno di noi respingerà menzogne come quelle di Magdi ora Cristiano Allam, anche la nostra potenza di parole di fuoco potrà fronteggiare il milione di copie che ogni giorno il Corriere della Sera rovescia su di noi per la penna e la bocca del suo Vicedirettore Magdi ora Cristiano Allam.
Ciò su cui mi interrogo, a titolo di curiosità, ma su cui non ho mai potuto avere risposta è come mai un giornale importante come il «Corriere della Sera» abbia avuto per suo vicedirettore un Magdi Allam, ora per burla anche Cristiano. Una così totale assenza di equilibrio di giudizio si sottrae a qualsiasi commento.
La mia ricerca – sulla scorta di Mearsheimer e Walt – è volta a verificare l'esistenza di una vera e propria Israel Lobby anche in Italia. Il vostro vicedirettore, a mio avviso, fa parte di questa Lobby intesa nel senso di un gruppo (legittimo) di pressione per sostenere, in specie sul piano mediatico, la causa dello Stato israeliano, le cui vicende storiche e politiche possono venire autonomamente valutate da chi abbia adeguate informazione. Ed è proprio qui che ho da rivolgervi una critica radicale in quanto organo di informazione. Le vostre notizie per bocca del vostro Vice non hanno in nessun modo quei caratteri di obiettività, neutralità, veridicità che dovrebbero essere proprie di un organo di informazione che sia tale e non un organo di propaganda di un regime per giunta straniero, come lo stato di Israele, dove il vostro Vice farebbe meglio a risiedere liberandoci della sua scomoda e costosa presenza.
In merito al contenuto dell’articolo, avendo ben seguito la vicenda, è destituito di qualsiasi fondamento che vi sia stata minaccia di nessun genere al presidente della repubblica Giorgio Napolitano. È ridicolo il solo pensarlo e grottesco il sostenerlo, cosa che fa Magdi Cristiano Allam, vicedirettore del «Corriere della Sera». Il presidente della repubblica è o dovrebbe essere presidente di “tutti” gli italiani, anche di quelli che trovano totalmente campata in aria la sua affermazione circa l’equivalenza fra antisemitismo ed antisionismo. Come e per quali via il presidente Napolitano sia giunto ad un’afffermazione così palesemente erronea resta un mistero da indagare. Tuttavia, per chi sappia leggere l'italiano e non sia traviato dalla lingua araba del vostro Vice Magdi, il presidente ha diramato in occasione della Fiera di Torino una Nota dove precisa che egli non ha mai detto o inteso dire che non siano legittime le critiche alla politica del governo israeliano, ad incominciare dagli stessi cittadini di Israele. Essendo lo stato di Israele per definizione uno stato “sionista”, ne discende per logica deduzione che l’antisionismo in quanto critica sistematica alla politica dello Stato e del governo di Israele è perfettamente legittima.
Quanto poi all’antisemitismo il nostro beneamato presidente, che nessuno intende minacciare per ogni volta (e capita spesso) che un pacifico cittadino trova opinabili le sue esternazioni, basta un minimo sforzo di documentazione da parte del suo Ufficio studi per apprendere che i soli veri semiti nell’area interessata dal conflitto mediorientale sono proprio i palestinesi, contro i quali il governo Israeliano si è macchiato di un crimine di pulizia etnica e genocidio, come sulla base di recenti documenti di archivio dimostra lo storico israeliano Ilan Pappe. Quanto poi all’equiparazione sionismo = nazismo è cosa che si desume e si legge nel libro di un altro ebreo ed israeliano estremamente significativo come Avraham Burg. Pertanto, l’equiparazione che il nostro anziano presidente Napolitano meglio potrebbe fare è fra sionismo e nazismo. Ma finché non sappiamo chi scrive i discorsi del presidente e se egli li legge prima di pronunciarli, non potremo mai capire la logica politica che ispira i discorsi del presidente, che ripeto alla nausea nessuno ha mai inteso minacciare, salvo voler ritornare a quegli “anni di piombo” che fortunatamente ci siamo lasciati alle spalle. Se qualcuno avesse per davvero inteso minacciare il presidente Napolitano, non si sarebbe limitato alle minacce. L’aver voluto evocare tragici ricordi, è un segno dell’irresponsabilità del vostro Vice che dalle colonne del maggiore quotidiano italiano diffonde false notizie atte a turbare l’ordine pubblico.
4. Le liste magdelliane di proscrizione. – L’idea e semplice, ma troppo semplice nella sua stupidità. Bisogna perciò trovare una spiegazione più soddisfacente ad un fenomeno che è troppo ramificato e concertato per essere l’alzata di ingegno di un cervello strampalato. Non a singoli isolato occorre pensare ma al concorso di molti uniti in un comune disegno e forniti di ingenti risorse materiali ed umane. L’assioma tipico della propaganda commerciale è che il proprio prodotto, la propria causa è quella giusta, mentre dall’altra parte non esiste né ragione né diritto né religione né civiltà. L’assioma non deve poi essere assolutamente posto in contraddittorio. Deve essere ripetuto in numero infinito di volte secondo le tecniche della pubblicità commerciale: non è consentita replica al “mio bucato è più bianco del tuo e più bianco non si può”. Dal commercio si passa alla guerra ideologica i cui strumenti sono i mezzi di comunicazione di massa. Dal primo quotidiano d’Italia o dai tg di stato si può certamente fare una grande propaganda. Questa premessa è ora fatta per spiegare il link qui aperto su un vecchio post, scritto a seguito della criminalizzazione che Magdi Allam aveva fatto contro i docenti universitari italiani di orientalistica che a suo avviso sarebbe “collusi” con il cosiddetto fondamentalismo islamico. Si badi bene che il termine “colluso” è appena tollerabile in un blog come questo (dove peraltro cerco di controllare al massimo il linguaggio) ma acquista ben altro peso se stampato in un milione di copie sul “Corriere della Sera”. Quella polemica con le reazioni che aveva suscitato sembra essersi spenta: con la carta stampata la notizia dell’oggi scaccia quella di ieri e tutto finisce nel dimenticatoio, non senza però aver lasciato tracce nella memoria e persuasione subliminale. È così che si formano i “pregiudizi”: lo sanno bene quanti orchestrano simili campagne. Ed in questo senso non si può dire che sono stupidi. Anzi sono molto intelligenti e sanno bene cosa fanno e cosa vogliono e dove vogliono arrivare. In questi giorni si parla sempre più di un’aggressione militare all’Iran, un evento lungamente coltivato e preparato.
5. Ultime bestialità. – Il neoconvertito non poteva mancare dalle scorrerie in campo etico. È però probabile che metterà qui la pazienza del prossimo a più dura prova che nel conflitto israelo-palestinese. Sul tema del papa alla Sapienza vi è poco da speculare. In quanto docente di quella università ho una chiara visione del problema e sono sempre disponibile al contradditorio con chiunque, ad incominciare dallo stessa papa, il quale evidentemente avrebbe preferito parlare ai muri e non alle persone che alla Sapienza ci vivono e lavorano. Da queste avrebbe accettato – a sentir qualcuno - a malapena il bacio della pantofola, per graziosa concessione.
6. Il martello degli islamici. – Andando al link si trova una articolo di Magdi Allam del gennaio 2008. Magdi non era forse ancora Cristiano ma era già da lunga fiata Martello degli islamici. Con ricchezza di dettagli Magdi analizza le vicende relative alla costruzione di una moschea in Bologna, governata dal sindaco Cofferati, che sembra essersi impegnato per la buona riuscita dell’operazione. Non sono venuti fuori armi o covi di terroristi in procinto di piazzare bombe qua e là, ma si tratta soltanto della progettata edificazione di un luogo di culto diverso da quello cattolico. È curioso come Magdi si preoccupi della capienza del progettato edificio e del suo bacino di utenza. Sembra concludere che l’edificio ecceda l’ordinaria frequenza e quindi sia eccedente ai bisogni effettivi. Sono veramente calcoli curiosi che si spiegano solo con un’attenzione paranoica per la presenza musulmana in Italia.
7. Qualche dubbio sulla “conversione” di Magdi in quel di Lecce. – Benché battezzato e frequentatore di parrocchie ed amico di non pochi preti e praticanti la fede cattolica, io stesso non mi dico e non mi considero cattolico. Penso però di avere una cultura nella fede cattolica maggiore di quella dello stesso Magdi ora “Cristiano” Allam, mentre mi dichiaro totale ignorante delle fede musulmana o islamica. Non sono però disponibile alla criminalizzazione o al vilipendio di nessuna fede religiosa, cosa che Magdi Allam certamente fa con la sua fede di provenienza. Dico subito che non ho nessuna fede nella conversione di Magdi Allam. Se la sua doveva essere un “testimonianza”, è stata una pessima testimonianza che non ha giovato né al al cattolicesimo né a all’Islam. Penso che ad esserne maggiormente danneggiato da una simile conversione sia proprio il cattolicesimo. A meno che – e ci sarebbe da aspettarselo – Magdi non pretenda di tener pulpito contemporaneamente dentro una chiesa cattolico e dentro una moschea, credo che i musulmani possano tirare un sospiro di sollievo per essersi liberati dal loro seno di un pessimo soggetto. Ciò che mi riesce strano è che ci siano persone che possano attribuire del credito ad un Magdi Cristiano ah ah Allam. Religioni fortemente dogmatiche come il cattolicesimo possono essere distrutte molto più dal ridicolo che non dall’avanzare dello scetticismo e del relativismo. Con Magdi Allam, la cui inautenticità è chiara alle pietre della via, siamo in questo caso. Auguri ai leccesi! Ridicolo a parte, ciò che invece resta serio e preoccupante è la funzione che Allam sembra essersi ritagliata con la sua “conversione”: quella di produrre una conflittualità ed una contrapposizione fra cristianesimo e Islam. Se qualcuno cadesse in questa trappola, credo che sarebbe proprio uno stupido. Credo però di conoscere abbastanza il buon senso degli italiani, cattolici compresi, per esser certo che nessuno presterà ascolto agli anatemi magdalliani pronunciati da un pulpito cattolico contro i musulmani che vivono in Italia e fuori d’Italia. Il tempo delle crociate è finito da parecchi secoli.
8. Magdi a Piacenza. – Magdi Cristiano ah ah Allam sta girando in tourné per presentare il suo libro su “Gesù”. Non saprei come esprimere il mio stupore per l’indubbia attenzione di cui il personaggio gode. Forse è la stessa cosa di quando vediamo un film che ci sembra di una grande stupidità ma che però ha un suo vasto pubblico. La cosa ci stupisce, ma forse dobbiamo solo renderci consapevoli della nostra diversità che ci rende lontani dal gran pubblico, diciamo pure da una massa sempre più istupidita da media e da personaggi mediatici come appunto Magdi, premiata ditta in Israele.
9. Magdi Cristiano ah ah Allam, «strenuo protagonista, testimone e costruttore della Civiltà Cristiana». – Quando dicevo che Magdi si sarebbe messo a fare concorrenza al papa pensavo di scherzare, ma invece la realtà supera lo scherzo. Dopo esser uscita da apostata dalla fede musulmana, Magdi prova invidia e malessere per gli incontri interreligiosi fra musulmano e cattolici che in questi giorni si svolgono a porte chiuse. Magari voleva esserci anche lui, Magdi. Con la sua esperienza della fede vecchia e nuova, eroe delle due fedi, oltre che dei due mondi, avrebbe potuto essere di grande aiuto. Dissente invece con il papa: proprio con in papa che in genere non ammetto dissenso, con lui, l’Infallibile. Cristiano non ha ancora imparato abbastanza il catechismo. È duro riportare le scempiaggini del vicedirettore ad persona del “Corriere della Sera”, che almeno si serve del suo blog e non del maggiore quotidiano nazionale per sparare parole a vanvera. Proprio mentre le due fedi sembrano accordarsi sulla negatività della vaga nozione di Occidente e la chiesa cattolica sembra ben lieta di tenere le distanze da un simile vuoto concetto, eccolo Magdi il neoconvertito, fanatico come e più di prima, a seminare zizzania, a dire “fratelli, carne e sangue, scannatevi per la maggior gloria del dio cristiano e musulmano”. È difficile immaginare tanta sconsideratezza. Ed è ancora più difficile credere che Magdi sia riuscito a trovare un seguito, stando a giudicare dalla sua lista di amici, dove troviamo una Danielle Sussmann: e fin qui nulla di strano. Sono fra di loro. Il “colluso” è un termine che qui riaffiora dopo essere stato applicato ai docenti universitari colpevolizzati per aver tenuto convegn insieme con islamici. Adesso ad essere “colluso” con l’Islam è tutto l’Occidente! Riclica la radici “giudaico-cristiane” senza sospettare nessuna contraddizione di termini sul piano concettuale e su quello storico. La dottrina dell’«odio» su cui ha tanto investito il Mossad viene qui riciclata in un contesto teologico-filosofico che mal si presta alla propaganda di guerra volta alla delegittimazione della parte politica, cioè i palestinesi, verso la quale si è in un grave deficit morale, che nessuno meglio dei porporati in convegno è in grado di valutare e demistificare.
L’incredibile Magdi si rivolge al papa dicendogli che poveretto «non si rende conto» di quelle cose che Magdi gli sta spiegando. Considerando che si tratta dell’ultimo monarca assoluto della terra, a prescindere della sua figura religiosa, abbiamo qui un bel reato di “lesa maestà” verso il capo politico e religioso di un milardi di cattolici sulla carta. Gli dice quel che deve fare! Insulta Maometto proprio nel momento in cui si sta faticosamente ricucendo lo stratto del discorso di Ratisbona. Incita alla guerra religiosa ed alle nuove crociate! La conversione di Magdi Cristiano ah ah Allam è presentata come un fatto epocale! Mi chiedo quanti come me ne avranno riso a creparelle e quanto una simile conversione accettata con grande pubblicità non abbia reso ancor meno credibile lo stesso cattolicesimo. Quale testimonianza può venire da un Magdi Cristiano ah ah Allam? Testimonianza di che? Dispensa pure una tirata di orecchie all’arcivescovo che gli gli ha prestato la piazza. Ci mette pure la guerra del giugno 67, interpretata per l’occasione. È difficile andare fino in fondo alla lettura: tanta è l’idiozia e l’improntitudine del testo. Mi chiedo come Magdi abbia potuto fare tanta strada nel mondo, ed arricchirsi pure! Misteri gloriosi della fede. Il “corretto” (“islamicamente corretto” ripetuto tre o quattro volte) costoro lo hanno nel sangue, un sangue “corretto”. Adesso non solo il papa, ma anche la chiesa è tutta quanta apostrofata, perché «non si rende conto»: doveva essere l’ultimo arrivato a doverglielo dire. È arrivato otto secolo dopo la fine delle crociate, che adesso vorrebbe ripristinare, magari con una bella alleanza giudaico-cristiana-yankies contro Maometto. Basta! È troppo.
(segue)
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