lunedì 21 luglio 2008

Giornalisti: 41. Barbara Schiavulli giornalista di guerra

Come «Informazione Corretta» e altri media denigrano quanti criticano il sionismo, Israele, e gli Stati Uniti: Aloni - Arbour - Barghouti - Berti - Blondet - Burg - Caio - Cardini - De Giovannangeli - D’Orsi - Facci - Finkelstein - Giorgio - Gideon Levy - Morgantini - Odifreddi - Paci – Pappe - Romano - Sabahi - Salerno - Sand - Schiavulli - Spinelli - Stabile - Storace - Tizio - Vanunu - Vattimo -
Cosa si intende qui per Israel Lobby?
«Una coalizione informale di individui e gruppi che cerca di influenzare la politica estera americana in modo che Israele ne tragga beneficio».
Ed in Italia come stanno le cose?
Stiamo cercando di scoprirlo!
«Esistono due distinti meccanismi che impediscono alla realtà del conflitto israelo-palestinese di essere giustamente divulgata, e sono i due bavagli con cui i leader israeliani, i loro rappresentanti diplomatici in tutto il mondo, i simpatizzanti d’Israele e la maggioranza dei politici, dei commentatori e degli intellettuali conservatori di norma zittiscono chiunque osi criticare pubblicamente le condotte dello Stato ebraico nei Territori Occupati, o altri aspetti controversi della storia e delle politiche di quel Paese. Il primo bavaglio è l’impiego a tutto campo dei gruppi di pressione ebraici, le cosiddette lobby, per dirottare e falsificare il dibattito politico sul Medioriente (negli USA in primo luogo); il secondo è l’accusa di antisemitismo che viene sempre lanciata, o meglio sbattuta in faccia ai critici d’Israele» (P. Barnard, Perché ci odiano, p. 206).
Come «Informazione Corretta» e altri media presentano Israele, il Medio Oriente e la Palestina: Allam - Battista - Bordin - Buffa - Colombo - Diaconale - Fait - Ferrara - Frattini - Israel - Livni - Loewenthal - Nirenstein - Ostellino - Ottolenghi - Pacifici - Pagliara - PanellaPezzana - Polito - Prister - Santus - Volli

Ricerche correlate:

1. Monitoraggio di «Informazione Corretta»: Indice-sommario. – 2. Osservatorio sulle reazioni a Mearsheimer e Walt. – 3. La pulizia etnica della Palestina. – 4. Boicottaggio prossimo venturo: la nuova conferenza di Durban prevista per il gennaio 2009. – 5. Teoria e prassi del diritto all’ingerenza. – 6. Per una critica italiana a Daniel Pipes. – 7. Letteratura sionista: Sez. I. Nirenstein; II. Panella; III. Ottolenghi; IV. Allam; V. Venezia; VI. Gol; VII. Colombo; – 8. La leggenda dell’«Olocausto»: riapertura di un dibattito. – 9. Lettere a “La Stampa” su «Olocausto» e «negazionismo» a seguito di un articolo diffamatorio. – 10. Jürgen Graf: Il gigante dai piedi di argilla. – 11. Carlo Mattogno: Raul Hilberg e i «centri di sterminio» nazionalsocialisti. Fonti e metodologia. – 12. Analisi critica della manifestazione indetta dal «Riformista». – 13. Controappello per una pace vera in Medio Oriente. –

Versione 1.1
Status: 26.9.08
Sommario: 1. Un eccellente servizio dal fronte di guerra. – 2. La solita disinformazione dei “Corretti Informatori”. –

Sono ormai certo che Barbara Schiavulli sia la giornalista seduta casualmente accanto a me il giorno della conferenza stampa per la presentazione del convegno organizzato da Fiamma Nirenstein in Roma presso la sede di Magna Carta. Vi fu una breve conversazione nella quale la giornalista mi disse di essere a conoscenza dei ricorrenti attacchi a lei rivolti da «Informazione Corretta», non avendone lei nessuna considerazione. Non tale da richiedere una lettera come quella di Sherif el Sebaie. Ci siamo anche trovati concordi nel giudizio su un dissidente iraniano esibito dagli organizzatori del convegno, me forse – se in buona – non abbastanza intelligente da rendersi conto di come veniva strumentalizzato. Mi disse il suo nome ma io lo avevo dimenticato fino al momento in cui i «Corretti Informatori» non hanno ripresso a “criticarla”, occupandosi di lei per segnalarla ai loro Lettori/Lapidatori che vengono invitati a scrivere al consueto indirizzo fornito insieme al corretto commento. La definizione di Barbara Schiavulli come “giornalista di guerra” non è mia, ma è stata ripresa dal web. Trovo che corrisponda alla realtà e ciò torna in sua lode. Solo grazie a giornalisti come lei possiamo essere informati su ciò che succede in scenari a noi inaccessibili.

1. Un eccellente servizio dal fronte di guerra. – Mentre quasi tutti i giornalisti evitano le scene di guerra per i rischi che ciò comporta, la giovana Barbara riesce addirittura ad intervistare uno dei lanciatori di razzi kassam. Non vi è chi non comprenda che simili razzi non hanno nessun valore strategico e forse offrono ad Israele il pretesto cercato per una rappresaglia da 1 a 100, secondo statistiche verificabili a colpo d’occhio. Il commento dei «Corretti Informatori» è nel solito stile. Ormai, a questo punto del Monitoraggio, è del tutto evidente come la grammatica usata non corrisponda né alla logica né tantomeno a principi di ordine morale o etico. È pura reiterazione propagandistica. La propaganda è una tecnica che consiste nella ripetizione meccanica e costante nel tempo di un determinato contenuto verbale, grafico o concettuale, sempre identico a se stesso e non finalizzato al contradditorio. Chi lo analizza deve solo rilevarne il contenuto propagandistico.

2. La solita disinformazione dei “Corretti Informatori”. – Da una rassegna stampa quale formalmente si presenta la testata del noto omosessuale Pezzana ci si aspetterebbe che come minimo riportasse il testo giornalistico di cui parla. Ed invece no. Anche in questo caso si limita ad un lancio di insulti ed improperi contro la giornalista senza che il fantomatico Lettore di IC possa sapere cosa la Schiavulli ha scritto: lo può solo sapere per l’eletta bocca e l’eletto cervello dell’Eletto commentatore. Eppure è un principio elementare di professionalità in una rassegna stampa riportare i testi. Si può anche optare per l’omissione, per il non parlarne. Ma è un caso piuttosto raro se non unico quello di diffamare una persona presso terzi senza che i terzi possano essi stessi sapere o leggere cosa il diffamato ha infine scritto. Misteri sionisti!

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(segue)

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