giovedì 17 luglio 2008

Rabbini non-sionisti: 37. Michael Lerner, una voce diversa

Come «Informazione Corretta» e altri media denigrano quanti criticano il sionismo, Israele, e gli Stati Uniti: Aloni - Arbour - Barghouti - Berti - Blondet - Burg - Caio - Cardini - De Giovannangeli - D’Orsi - Facci - Finkelstein - Giorgio - Michael Lerner - Morgantini - Odifreddi - Paci – Pappe - Romano - Sabahi - Salerno - Sand - Spinelli - Stabile - Storace - Tizio - Vanunu - Vattimo -
Cosa si intende qui per Israel Lobby?
«Una coalizione informale di individui e gruppi che cerca di influenzare la politica estera americana in modo che Israele ne tragga beneficio».
Ed in Italia come stanno le cose?
Stiamo cercando di scoprirlo!
«Esistono due distinti meccanismi che impediscono alla realtà del conflitto israelo-palestinese di essere giustamente divulgata, e sono i due bavagli con cui i leader israeliani, i loro rappresentanti diplomatici in tutto il mondo, i simpatizzanti d’Israele e la maggioranza dei politici, dei commentatori e degli intellettuali conservatori di norma zittiscono chiunque osi criticare pubblicamente le condotte dello Stato ebraico nei Territori Occupati, o altri aspetti controversi della storia e delle politiche di quel Paese. Il primo bavaglio è l’impiego a tutto campo dei gruppi di pressione ebraici, le cosiddette lobby, per dirottare e falsificare il dibattito politico sul Medioriente (negli USA in primo luogo); il secondo è l’accusa di antisemitismo che viene sempre lanciata, o meglio sbattuta in faccia ai critici d’Israele» (P. Barnard, Perché ci odiano, p. 206).
Come «Informazione Corretta» e altri media presentano Israele, il Medio Oriente e la Palestina: Allam - Battista - Bordin - Buffa - Colombo - Diaconale - Fait - Ferrara - Frattini - Israel - Livni - Loewenthal - Nirenstein - Ostellino - Ottolenghi - Pacifici - Pagliara - PanellaPezzana - Polito - Prister - Santus - Volli

Ricerche correlate:

1. Monitoraggio di «Informazione Corretta»: Indice-sommario. – 2. Osservatorio sulle reazioni a Mearsheimer e Walt. – 3. La pulizia etnica della Palestina. – 4. Boicottaggio prossimo venturo: la nuova conferenza di Durban prevista per il gennaio 2009. – 5. Teoria e prassi del diritto all’ingerenza. – 6. Per una critica italiana a Daniel Pipes. – 7. Letteratura sionista: Sez. I. Nirenstein; II. Panella; III. Ottolenghi; IV. Allam; V. Venezia; VI. Gol; VII. Colombo; – 8. La leggenda dell’«Olocausto»: riapertura di un dibattito. – 9. Lettere a “La Stampa” su «Olocausto» e «negazionismo» a seguito di un articolo diffamatorio. – 10. Jürgen Graf: Il gigante dai piedi di argilla. – 11. Carlo Mattogno: Raul Hilberg e i «centri di sterminio» nazionalsocialisti. Fonti e metodologia. – 12. Analisi critica della manifestazione indetta dal «Riformista». – 13. Controappello per una pace vera in Medio Oriente. –

Il mondo ebraico, anche negli USA, non è tutto graniticamente allineato sulla posizioni della Israel lobby. Anzi parrebbe che questa sia in realtà una minoranza, potentissima, all'interno della stessa comunità ebraica americana, non solo nella società americana. Così mi sembra di aver letto in Mearsheimer e Walt. Ne darò la pagina appena l’avrò ritrovata.

Versione 1.0
Status: 17.7.08
Sommario: 1. Michael Lerner nell’archivio di IC. – 2.

1. Michael Lerner nell’archivio di IC. – Vi è qualche difficoltà a cercare sotto Lerner, già da noi è molto più noto Gad Lerner, il conduttore televisivo. Invece esiste un altro Lerner di nome Michael, che vive in America ed è direttore di una rivista, colpevole fra le altre cose per aver pubblicato una lettera di Israel Shamir sulla tragedia del buldozer. In questa analisi del dicembre 2006 si ritrova la consueta faziosità ottusa e rabbiosa dei «Corretti Informatori» che raggiunge il parossismo quando i dissidenti sono personaggi che a pieno titolo fanno parte dell’ebraismo e che non possono venirne espulsi, salvo che non si espellino da soli convertendosi al cristianesimo come Ishael Shamir, che pure come israeliano avevano combattuto nella guerra del 1973. Per i «Corretti Informatori» le dichiarazioni di Lerner sono «incredibili» in quanto «si basano innanzitutto su una clamorosa deformazione della realtà», che chiaramente i «Corretti Informati» per elezione divina riescono a percepire meglio di altri e secondo un peculiare interesse. La paventata “distruzione di Israele” è un vero e proprio feticcio, che però produce interrogativi inconsci ed insopprimibile in quanti pensano che qualcosa è già stato distrutto ad opera di chi ora teme di venir a sua volta distrutto: la Palestina con la pulizia etnica del 1948 e con tutto ciò che precede e segue quella data. In genere, davanti ad isterismi ricorrenti in modo maniacale (distruzione di Israele, diritto all’esistenza di Israela, difesa, ecc.) l’interlocoture si astiene da facili obiezioni che aumenterebbero la soglia dell’isterismo, ma nel segreto della sua mente non può venir soppresso il pensiero che porta ai palestinesi: ma voi, eletti signori, cosa avete fatto a questa gente, poverissima e sfortunata per non avere alle sue spalle un gorilla come gli USA?

Michael Lerner è un rabbino ebreo che non ignora il dramma e i torti fatti ai palestinesi, le cui “sofferenze” non possono essere neppure nominate in quanto notoriamente gli ebrei olocaustici hanno il copyright su ogni sofferenza del mondo e nella storia. In nome di questa sofferenza copiraizzata reclamano un risarcimento infinito quanto infinita è la loro pretesa sofferenza. Talmudicamente quelle di Lerner sono per i «Corretti Informatori» sono «menzogne»: a tanta ottusa presunzione e stupidità facciamo un poco di fatica ad abituarci. Terminiamo con una nota interessante di Michael Lerner sui neocon alla Daniel Pipes:
La posizione dei neocon, pur ammantandosi formalmente con gli ideali democratici, è basata su un disprezzo di fondo per arabi e musulmani. In teoria dicono di volerli liberare dall'oppressione, in realtà li trattano come esseri umani spendibili. Questo si è visto chiaramente in Iraq, dove il Pentagono non conta nemmeno le vittime civili: dovremmo portare la democrazia ma intanto stiamo portando solo morte. Fino a quando non cambieremo atteggiamento nei confronti degli arabi e dei musulmani, mostrando più rispetto, non potremo aspettarci la pace.
A questa osservazione è da aggiungere quella di Zbigniew Brzezinski, intervistato dal Messaggero nella stessa data, ma il cui testo non è riportato dai «Corretti Informatori» che lo riassumo correttamente con queste significative parole:
Zbigniew Brzezinski, intervistato dal MESSAGGERO teorizza che la minaccia terroristica sia stata utilizzata a fini di propaganda interna dall'amministrazione Bush e che i neocon non siano mai stati interessati né alla sicurezza americana né alla democratizzazione dell'Iraq, ma solo agli interessi di Israele.Un'ennesima versione della paranoia nei confronti della "lobby ebraica", cieca al dato di fatto che l'islam fondamantalista che odia Israele odia anche gli Stati Uniti. Perché entrambe sono potenze democratiche, ostacoli sulla via della sottomissione del mondo a un'ideologia totalitaria.
dove è pure da cogliere una certa verità, malgrado il distorto funzionamento del cervello dei «Corretti Informatori».

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(segue)


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