mercoledì 15 ottobre 2008

Odiati da Oriana: 49. Noam Chomsky e la sua critica del potere americano

Come «Informazione Corretta» e altri media denigrano quanti criticano il sionismo, Israele, e gli Stati Uniti: Aloni - Arbour - Barghouti - Berti - Blondet - Burg - Cardini - Chomsky - De Giovannangeli - D’Orsi - Facci - FallaciFinkelstein - Giorgio - Gideon Levy - Moore - Morgantini - Odifreddi - Paci – Pappe - Romano - Sabahi - Salerno - Sand - Schiavulli - Spinelli - Stabile - Storace - Tizio - Vanunu - Vattimo -
Cosa si intende qui per Israel Lobby?
«Una coalizione informale di individui e gruppi che cerca di influenzare la politica estera americana in modo che Israele ne tragga beneficio».
Ed in Italia come stanno le cose?
Stiamo cercando di scoprirlo!
«Esistono due distinti meccanismi che impediscono alla realtà del conflitto israelo-palestinese di essere giustamente divulgata, e sono i due bavagli con cui i leader israeliani, i loro rappresentanti diplomatici in tutto il mondo, i simpatizzanti d’Israele e la maggioranza dei politici, dei commentatori e degli intellettuali conservatori di norma zittiscono chiunque osi criticare pubblicamente le condotte dello Stato ebraico nei Territori Occupati, o altri aspetti controversi della storia e delle politiche di quel Paese. Il primo bavaglio è l’impiego a tutto campo dei gruppi di pressione ebraici, le cosiddette lobby, per dirottare e falsificare il dibattito politico sul Medioriente (negli USA in primo luogo); il secondo è l’accusa di antisemitismo che viene sempre lanciata, o meglio sbattuta in faccia ai critici d’Israele» (P. Barnard, Perché ci odiano, p. 206).
Come «Informazione Corretta» e altri media presentano Israele, il Medio Oriente e la Palestina: Allam - Battista - Bordin - Buffa - Colombo - Diaconale - Fait - Ferrara - Frattini - Israel - Livni - Loewenthal - Nirenstein - Ostellino - Ottolenghi - Pacifici - Pagliara - PanellaPezzana - Polito - Prister - Santus - Volli

Ricerche correlate:

1. Monitoraggio di «Informazione Corretta»: Indice-sommario. – 2. Osservatorio sulle reazioni a Mearsheimer e Walt. – 3. La pulizia etnica della Palestina. – 4. Studio delle principali Risoluzioni ONU di condanna a Israele. – 5. Cronologia del conflitto ebraico-palestinese. – 6. Boicottaggio prossimo venturo: la nuova conferenza di Durban prevista per il gennaio 2009. – 7. Teoria e prassi del diritto all’ingerenza. – 8. Per una critica italiana a Daniel Pipes. – 9. Classici del sionismo e dell’antisionismo: un’analisi comparata. – 10. Letteratura sionista: Sez. I. Nirenstein; II. Panella; III. Ottolenghi; IV. Allam; V. Venezia; VI. Gol; VII. Colombo; VIII. Morris; – 11. La leggenda dell’«Olocausto»: riapertura di un dibattito. – 12. Lettere a “La Stampa” su «Olocausto» e «negazionismo» a seguito di un articolo diffamatorio. – 13. Jürgen Graf: Il gigante dai piedi di argilla. – 14. Carlo Mattogno: Raul Hilberg e i «centri di sterminio» nazionalsocialisti. Fonti e metodologia. – 15. Analisi critica della manifestazione indetta dal «Riformista». – 16 Controappello per una pace vera in Medio Oriente. –

Devo il suggerimento per questa scheda alla defunta ma non compianta Oriana Fallaci, di cuo riporto un brano tratto da IC: «La Fallaci rivendica il diritto all'odio: “Sì, io odio i Bin Laden. Sì, io odio gli Zarkawi“. E i tagliatori di teste, i kamikaze che fanno saltare in aria gli innocenti, i vandali che imbrattano le chiese. I Noam Chomsky, i Louis Farrakhan, i Michael Moore. “Li odio come ho sempre odiato ogni attacco alla Libertà“. C'è da notare anche una singolare asimmetria. La scrittrice è stata incriminata per aver offeso la religione islamica». La nostra concezione della libertà non corrisponde a quella di Oriana, mentre ci è del tutto estraneo il sentimento dell’odio e ricordiamo vagamente al riguardo pagine mirabili dell’ebreo Spinoza, un “ebreo che odiava se stesso” anzi tempo, secondo un sofisma creato dalla propaganda sionista. Ma ciò non sarebbe stato possibile perché Spinoza – come ogni uomo saggio – aspirava alla sua perfezione. L’odio invece limita e danneggia la nostra potenza, costringendoci a rappresentarci quello che impedisce la nostra perfezione. Dall’odio si passa facilmente all’invidia e all’ira, che di certo non sono virtù né cristiane né pagane.Si può certamente essere contrari o ostili contro qualcuno, ma il sentimento dell’odio produce una guerra eterna e rende impossibile la pace, se non una pace sia sia eterna nel senso che si vuol vedere morti i propri nemici e condannata perfino la loro memoria. A ben vedere le varie ricorrenze e celebrazioni della Memoria non sono altro che una istituzionalizzazione dell’odio, che taluni leggi contradditoriamente prfetendono di perseguire penalmente, ma in realtà perseguono selettivamente, volendo continuare con mezzi giudiziari una guerra civile europea che avrebbe dovuto concludersi nel 1945.

Versione 1.0
Status: 15.10.08
Sommario: 1. Chomsky citato da bin Laden. – 2. Chomsky intervistato da Odifreddi nel dicembre 2002. –

1. Chomsky citato da bin Laden. – L’infuenza malefica di bin Laden si estende per i nostri «Corretti Informatori» anche su ciò che legge. Posto che bin Laden sia una persona di notevole cultura, avrà probabilemte letto anche autori come Platone, Aristotele ed i classici in genere del pensiero politico e filosofico della tradizione occidentale e islamica, che in qualche punto coincidono. Basti pensare alla riscoperta della filosofia greca attraverso gli arabi. Potrà discutersi certamente su quanti siano stati vasti e profondi questi apporti, ma allo stato dell’arte non credo che qualcuno possa dichiararli nulli ed inesistenti come se fra Islam e cosiddetto occidente non vi fossero mai stati scambi e rapporti. I numeri che usiamo ogni giorni vengono ancora detti “arabi” per distinguerli dalla macchinosa numerazione romana o greca. Di bin Laden occorrerebbe poi ricordare il periodo in cui era alleato e amico della CIA, un fatto largamente noto. Ma se poi si va a leggere Zero o a vedere il filmato si trova che è quanto mai problematico se non inesistente il suo coinvolgimento con l’11 settembre. È l’uomo più ricercato del mondo. È probabile che sia un’invenzione dei servizi americani e israeliani, che forse si augurano di non trovarlo mai, come invece hanno subito trovato Saddam Hussein. Vi è infatti il rischio che trovato bin Laden non potrebbero più continuare la comoda e infinita guerra al terrorismo, ottimo successore della guerra fredda e della lotta al comunismo.

2. Chomsky intervistato da Odifreddi nel dicembre 2002. – Già in quest’anno esisteva «Informazione Corretta», creata allo scopi di fare azione di lobbying sulla stampa italiana. Non è dato sapere di quali finanziamenti si serva e di quali siano i suoi collegamenti organici, anche se con un poco di immaginazione si può cogliere nel segno. Ma la cosa non ci turba il sonno più di tanto. Qui è interessante questa sviolinata del “Riformista” – applaudito – dai «Corretti Informatori» perché si ripete quasi identica ad una sviolinata all’America di Bush dovuta alla penna di Antonio Polito. Vale la pena, sinteticamente, di riportare una citazione da me ripresa dall’Unità che la collocava in assoluta evidenza sotto il titolo dell’edizione online:«
Bush ha cambiato l’America e il mondo, ha trasformato profondamente le nostre vite. Ci lascia con tre guerre: quella in Iraq, quella in Afghanistan e quella infinita contro il terrorismo. Ci lascia Guantanamo e la tortura. E un’economia sull’orlo dell’abisso»
Oliver Stone, la Stampa 9 ottobre.
Dal dicembre 2002 all’ottobre 2008 sono passati solo sei anni e si apre una crisi che tutti giudicano la più grave dal 1929. Quanto la svolta dell’11 settembre 2001, quanto le guerre preventive abbiano contribuito a crearla è cosa che non mi azzardo a dire, anche se non mi riesce di pensare che i 3.000 miliardi di dollari che sarebbe costata la sola guerra in Iraq avrebbero ben potuto essere diversamente spesi. Quanto all’11 settembre ho letto le opinioni di Chomsky, che non crede alle tesi cosiddette “complottiste”, cioè che lo stesso attentato abbia cause diverse da bin Laden. Sarà, ma io a Bush proprio non credo e non mi stupirei di nulla, ritendolo lui o il suo entourage capace di tutto. L’unica cosa certa su cui è però bene attenersi è che la versione ufficiale fa acqua da tutte le parti. Da qui possono nascere i peggiori sospetti.

3.
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