Versione 1.0
Non ho finora stabilito nessun rapporto organico con la Rete del Grillo, ossia con l'organizzazione mediatica creata da Beppe Grillo si direbbe con molto successo. Me lo fa credere il riso sguaiato ed irresponsabile di Maurizio Gasparri, che io pur dello stesso partito non ho votato, non potendolo votare per il pessimo concetto che ne ho sempre avuto. E qui mi fermo perché usciremmo dalla critica legittima all'insulto illeggittima, come lui ben sa, irridendo perfino. L'irresponsabile provoca all'inverosimile: della vostra critica costituzionale me ne sbatto, mentre gli insulti non li potete fare perché sono incostituzionali ed illegali e come tali soggetti a sanzione. Quindi chi intende operare strettamente sul piano della legalità e della non violenza, si può ben rodere il fegato, mentre io scialo e sguazzo con altri cinque anni di legislatura, dove potrà godere i frutti del regime, di un regime che già spalma 300 milioni di nuovi debiti per l'Alitalia sulla spesa quotidiana di quegli italiani che non giungono neppure alla terza settimana. Caro Silvio, non abbiamo ancora incominciato in senso formale, ma sul piano sostanziale già si vedono le avvisaglie. Per quanto mi riguarda io l'aereo in vita mia l'ho preso pochissime volte e l'Alitalia mai. Viaggio in treno. E quindi per me l'Alitalia proprio non c'entra. Credo che il Lumbard Bossi voglia far pagare Malpensa a tutti gli italiani, fino ed oltre la Calabria.
Ma torniamo a Beppe Grillo ed alla giornata odierna, Dovrebbe esservi qui vicino casa, in Roma, un banchetto per le firme dei tre referendum. Questa mattina ho sentito gli invidiosi dei Radicali osservare che per motivi tecnico-giuridici questa raccolta potrà essere inutile. Loro sono bravi, avendone fatti tanti. Ma anche se così fosse, io ci andrò lo stesso. Non solo. Alla prossima raccolta mi siederò io stesso ad un banchetto per la raccolta delle firme. Ad altri grillini di zona proporrò l'acquisto in comune di attrezzature (tenda, tavolo, sedie) da utilizzare numerose volte per scardinare le cattive leggi dalle quali siamo oppressi. Di certo bisogna incominciare con la liberazione dell'informazione, tutta di regime.
Ieri sera mi sono virtualmente unito alla marcia: con il numero di posto in marcia 96.070:
Ed ho pure lasciato un messaggio, comunicando quale mezzo di intervento nel ciberspazio questo blog specificamente dedicato alla “libertà dei cittadini” ed assolutamente trasversale sotto il profilo partitico e religioso: il blog è compatibile con tutti i partiti politici, in parlamento e fuori del parlamento, e con tutte le fedi religiose: cattolici, musulmani, ebrei ad identità non olocaustica, buddisti, non praticanti nessun culto religioso ed uomini e donne della più diversa e disparatà sensibilità religiosa, ahimé assorbita dal totalitarismo cattolico che ha indotto molti a ritenere che religione è o il papa ed il suo apparato di potere oppure non si ha nessuna religione di nessun tipo.
La lotta di liberazione dell'informazione e della ricerca storica è la madre di tutte le lotte e di tutte le battaglie. Non dovremo mai stancarci di combatterla fino alla vittoria, che è certa nella misura in cui si diffonde la nostra consapevolezza e la nostra voglia di libertà. Non è trionfalismo, ma certezza matematica del risultato.
Non ho finora stabilito nessun rapporto organico con la Rete del Grillo, ossia con l'organizzazione mediatica creata da Beppe Grillo si direbbe con molto successo. Me lo fa credere il riso sguaiato ed irresponsabile di Maurizio Gasparri, che io pur dello stesso partito non ho votato, non potendolo votare per il pessimo concetto che ne ho sempre avuto. E qui mi fermo perché usciremmo dalla critica legittima all'insulto illeggittima, come lui ben sa, irridendo perfino. L'irresponsabile provoca all'inverosimile: della vostra critica costituzionale me ne sbatto, mentre gli insulti non li potete fare perché sono incostituzionali ed illegali e come tali soggetti a sanzione. Quindi chi intende operare strettamente sul piano della legalità e della non violenza, si può ben rodere il fegato, mentre io scialo e sguazzo con altri cinque anni di legislatura, dove potrà godere i frutti del regime, di un regime che già spalma 300 milioni di nuovi debiti per l'Alitalia sulla spesa quotidiana di quegli italiani che non giungono neppure alla terza settimana. Caro Silvio, non abbiamo ancora incominciato in senso formale, ma sul piano sostanziale già si vedono le avvisaglie. Per quanto mi riguarda io l'aereo in vita mia l'ho preso pochissime volte e l'Alitalia mai. Viaggio in treno. E quindi per me l'Alitalia proprio non c'entra. Credo che il Lumbard Bossi voglia far pagare Malpensa a tutti gli italiani, fino ed oltre la Calabria.
Ma torniamo a Beppe Grillo ed alla giornata odierna, Dovrebbe esservi qui vicino casa, in Roma, un banchetto per le firme dei tre referendum. Questa mattina ho sentito gli invidiosi dei Radicali osservare che per motivi tecnico-giuridici questa raccolta potrà essere inutile. Loro sono bravi, avendone fatti tanti. Ma anche se così fosse, io ci andrò lo stesso. Non solo. Alla prossima raccolta mi siederò io stesso ad un banchetto per la raccolta delle firme. Ad altri grillini di zona proporrò l'acquisto in comune di attrezzature (tenda, tavolo, sedie) da utilizzare numerose volte per scardinare le cattive leggi dalle quali siamo oppressi. Di certo bisogna incominciare con la liberazione dell'informazione, tutta di regime.
Ieri sera mi sono virtualmente unito alla marcia: con il numero di posto in marcia 96.070:
Ed ho pure lasciato un messaggio, comunicando quale mezzo di intervento nel ciberspazio questo blog specificamente dedicato alla “libertà dei cittadini” ed assolutamente trasversale sotto il profilo partitico e religioso: il blog è compatibile con tutti i partiti politici, in parlamento e fuori del parlamento, e con tutte le fedi religiose: cattolici, musulmani, ebrei ad identità non olocaustica, buddisti, non praticanti nessun culto religioso ed uomini e donne della più diversa e disparatà sensibilità religiosa, ahimé assorbita dal totalitarismo cattolico che ha indotto molti a ritenere che religione è o il papa ed il suo apparato di potere oppure non si ha nessuna religione di nessun tipo.
La lotta di liberazione dell'informazione e della ricerca storica è la madre di tutte le lotte e di tutte le battaglie. Non dovremo mai stancarci di combatterla fino alla vittoria, che è certa nella misura in cui si diffonde la nostra consapevolezza e la nostra voglia di libertà. Non è trionfalismo, ma certezza matematica del risultato.
Nessun commento:
Posta un commento