Come «Informazione Corretta» e altri media presentano Israele, il Medio Oriente e la Palestina: Allam - Battista - Bordin - Buffa - Bush - Colombo - Diaconale - Fait - Fourest - Foxman - Ferrara - Frattini - Israel - Lisistrata - Livni - Loewenthal - Meotti - Morris - Nirenstein - Ostellino - Ottolenghi - Pacifici - Pagliara - Palazzi - Panella – Pezzana - Polito - Prister - Rocca - Santus - Sfaradi - Shalev - Steinhaus - Tas - Ulfkotte - Volli
Come «Informazione Corretta» e altri media denigrano quanti criticano il sionismo, Israele, e gli Stati Uniti: Arbour - Blondet - Burg - Caio - Cardini - De Giovannangeli - D’Orsi - Facci - Finkelstein - Giorgio - Morgantini - Odifreddi - Paci - Pappe - Romano - Sabahi - Sand - Spinelli - Stabile - Storace - Tizio - Vattimo -
Ci resta un personaggio ancora da definire con certezza. Abbiamo aperto su di lui un post di “osservazione”, cioè di studio sulla base dei dati di pubblico dominio disponibili su internet. Manteniamo due schede distinte: l’una sotto la rubriza “Osservatorio”, l’altro sotto questo ampio monitoraggio del sionismo particolarmente in Italia, ma anche nei suoi agganci internazionali. Ciò che ci pare strano è il fatto che si deve proprio a Udo Ulfkotte la notizia secondo cui i servizi israeliani si darebbero un gran da fare per montare un vasto movimento d’opinione europea in funzione antislamica. Tutto ciò che succede di orribile in Europa dovrebbe essere attribuito alla presenza islamica. È chiaro come ciò corrisponda oggettivamente agli interessi di Israele. È meno chiaro come dopo aver rivelato ciò, Udo Ulfkotte si sia dato molto da fare per fomentare in Germania un movimento antislamico. Addirittura vuole costituire un partito politico specifico. Se si possono trarre le somme di due più due, dovremmo pensare che il nostro personaggio si ponga tutto dalla parte di Israele, di cui non contesterebbe i segreti disegni ma se ne farebbe egli stesso esecutore. In questo post ci proponiamo di seguire non tanto le attività antislamiche di Ulfkotte quanto le sue convergenze, dichiarate o meramente oggettive con il sionismo. L’archivio di IC non sarà la nostra unica fonte di informazioni.
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Status: 6.10.08
Sommario: 1. Dimitri Buffa e Udo Ulfkotte. – 2. I liberali antislamici. – 3. Uniti nell’intolleranza. – 4. Anche gli evangelici svizzeri sono della partita. –
1. Dimitri Buffa e Udo Ulfkotte. – Chi sia Dimitri Buffa ben lo sappiamo: un sionsita sfegatato senza se e senza ma. Se poi si conoscono di persona con Udo Ulfkotte non lo sappiamo e non ci occorre saperlo. Ci basta invece leggere dal sito della maga Lisistrata un articolo di Dimitri Buffa apparso su l”Occidentale del 13 agosto 2007, dove si riscontra una oggettiva convergenza di finalità politico-propagandistiche. Se il sindaco di Bruxelles proibì la manifestazione di cui al testo è probabile che in quanto politico sapesse cosa ciò significava. I dati di intelligence erano noti probabilmente anche a lui: non siamo fessi. Manifestare - o buffo Dimitri - è un conto, manipolare è un altro. I falsi armamenti di Saddam, di cui portano responsabilità i mentitori ma anche i megafoni mediatici della menzogna o i manifestanti alla Dimitri, qualcosa devono pure aver insegnato a quei cittadini che non si vogliono far manipolare o impressionare da manifestazioni a comando per fini inconfessabili e segreti. Si noti nel testo l’accenno a Guantanamo: per il buffo Dimitri non è questione di “diritti umani” dei detenuti, ma di terroristi che meritano ogni tortura e contro cui egli condanna qualsiasi manifestazione di solidarietà non già per i presunti terroristi, ma a tutela dei principi elementari della nostra civiltà giuridica. Il “giornalista” cade in palese fallo e poi strilla quando non lo vogliono ai convegni di Infopal. La rete del Sioe (Stop islamisation of Europe) è indicata nelle seguenti sezioni nazionali: Austria, Belgio, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Germania e Danimarca. Per l’Italia la rappresentanza è assunta dalla maga Lisistrata. Per la Germania dal nostro Udo Ulfkotte. Lasciando perdere le farneticazioni, è significativa la buffesca citazione del dott. Udo Ulfkotte in quanto «fondatore e presidente dell’associazione ‘senza scopi di lucro’ [sic!] “Pax Europa”». La convergenza ci pare oggettiva, ma restiamo in attesa di altri dati.
2. I liberali antislamici. – Che si tratti di un liberalismo immaginario e di facciata quello dei cosiddetti “Liberali per Israele” lo dimostra la sponsorizzazione della maga Lisistrata. I liberali storici furono in buona parte massoni, cioè dediti al culto della dea ragione, i liberali del Cannocchiale si sono dati alla magia. Anche qui si tratta di una connessione oggettiva con un gruppo sionista che in modo palese soffia sull’islamofobia. Si spacciano per salvatori della patria quando con la patria hanno nulla a che fare. Per la Germania il nome di Udo Ulfkotte è dato come contatto.
3. Uniti nell’intolleranza. – Anche qui si trova un sito sionista che si aggrega alla crociata antislamica. Stessi slogan, stessi nomi, stessi contatti.
4. Anche gli evangelici svizzeri sono della partita. – Il fenomeno dei cristiani sionisti negli USA è abbastanza noto. Non immaginavo che in Svizzera esistesse qualcosa di analogo. Andando al link si trovano notizie interessanti che confermano cose già dette.
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(segue)
Cosa si intende qui per Israel Lobby?
«Una coalizione informale di individui e gruppi che cerca di influenzare la politica estera americana in modo che Israele ne tragga beneficio».
Ed in Italia come stanno le cose?
Stiamo cercando di scoprirlo!«Esistono due distinti meccanismi che impediscono alla realtà del conflitto israelo-palestinese di essere giustamente divulgata, e sono i due bavagli con cui i leader israeliani, i loro rappresentanti diplomatici in tutto il mondo, i simpatizzanti d’Israele e la maggioranza dei politici, dei commentatori e degli intellettuali conservatori di norma zittiscono chiunque osi criticare pubblicamente le condotte dello Stato ebraico nei Territori Occupati, o altri aspetti controversi della storia e delle politiche di quel Paese. Il primo bavaglio è l’impiego a tutto campo dei gruppi di pressione ebraici, le cosiddette lobby, per dirottare e falsificare il dibattito politico sul Medioriente (negli USA in primo luogo); il secondo è l’accusa di antisemitismo che viene sempre lanciata, o meglio sbattuta in faccia ai critici d’Israele» (P. Barnard, Perché ci odiano, p. 206).
Ricerche correlate:
1. Monitoraggio di «Informazione Corretta»: Sezioni tematiche. – 2. Osservatorio sulle reazioni a Mearsheimer e Walt. – 3. L’11 settembre: misteri, dubbi, problemi. – 4. Rudimenti sul Mossad: suo ruolo e funzione nella guerra ideologica in corso. – 5. Free Gaza Movement: una sfida al blocco israeliano di Gaza. – 6. La pulizia etnica della Palestina. – 7. Studio delle principali Risoluzioni ONU di condanna a Israele. – 8. Cronologia del conflitto ebraico-palestinese. – 9. Boicottaggio prossimo venturo: la nuova conferenza di Durban prevista per il gennaio 2009. – 10. Teoria e prassi del diritto all’ingerenza. – 11. Per una critica italiana a Daniel Pipes. – 12. Classici del sionismo e dell’antisionismo: un’analisi comparata. – 13. Letteratura sionista: Sez. I. Nirenstein; II. Panella; III. Ottolenghi; IV. Allam; V. Venezia; VI. Gol; VII. Colombo; VIII. Morris; – 14. La leggenda dell’«Olocausto»: riapertura di un dibattito. – 15. Lettere a “La Stampa” su «Olocausto» e «negazionismo» a seguito di un articolo diffamatorio. – 16. La sotterranea guerra giudaico-cristiana dei nostri giorni. – 17. Jürgen Graf: Il gigante dai piedi di argilla. – 18. Carlo Mattogno: Raul Hilberg e i «centri di sterminio» nazionalsocialisti. Fonti e metodologia. – 19. Analisi critica della manifestazione indetta dal «Riformista». – 20. Controappello per una pace vera in Medio Oriente. –
Ci resta un personaggio ancora da definire con certezza. Abbiamo aperto su di lui un post di “osservazione”, cioè di studio sulla base dei dati di pubblico dominio disponibili su internet. Manteniamo due schede distinte: l’una sotto la rubriza “Osservatorio”, l’altro sotto questo ampio monitoraggio del sionismo particolarmente in Italia, ma anche nei suoi agganci internazionali. Ciò che ci pare strano è il fatto che si deve proprio a Udo Ulfkotte la notizia secondo cui i servizi israeliani si darebbero un gran da fare per montare un vasto movimento d’opinione europea in funzione antislamica. Tutto ciò che succede di orribile in Europa dovrebbe essere attribuito alla presenza islamica. È chiaro come ciò corrisponda oggettivamente agli interessi di Israele. È meno chiaro come dopo aver rivelato ciò, Udo Ulfkotte si sia dato molto da fare per fomentare in Germania un movimento antislamico. Addirittura vuole costituire un partito politico specifico. Se si possono trarre le somme di due più due, dovremmo pensare che il nostro personaggio si ponga tutto dalla parte di Israele, di cui non contesterebbe i segreti disegni ma se ne farebbe egli stesso esecutore. In questo post ci proponiamo di seguire non tanto le attività antislamiche di Ulfkotte quanto le sue convergenze, dichiarate o meramente oggettive con il sionismo. L’archivio di IC non sarà la nostra unica fonte di informazioni.
Versione 1.0
Status: 6.10.08
Sommario: 1. Dimitri Buffa e Udo Ulfkotte. – 2. I liberali antislamici. – 3. Uniti nell’intolleranza. – 4. Anche gli evangelici svizzeri sono della partita. –
1. Dimitri Buffa e Udo Ulfkotte. – Chi sia Dimitri Buffa ben lo sappiamo: un sionsita sfegatato senza se e senza ma. Se poi si conoscono di persona con Udo Ulfkotte non lo sappiamo e non ci occorre saperlo. Ci basta invece leggere dal sito della maga Lisistrata un articolo di Dimitri Buffa apparso su l”Occidentale del 13 agosto 2007, dove si riscontra una oggettiva convergenza di finalità politico-propagandistiche. Se il sindaco di Bruxelles proibì la manifestazione di cui al testo è probabile che in quanto politico sapesse cosa ciò significava. I dati di intelligence erano noti probabilmente anche a lui: non siamo fessi. Manifestare - o buffo Dimitri - è un conto, manipolare è un altro. I falsi armamenti di Saddam, di cui portano responsabilità i mentitori ma anche i megafoni mediatici della menzogna o i manifestanti alla Dimitri, qualcosa devono pure aver insegnato a quei cittadini che non si vogliono far manipolare o impressionare da manifestazioni a comando per fini inconfessabili e segreti. Si noti nel testo l’accenno a Guantanamo: per il buffo Dimitri non è questione di “diritti umani” dei detenuti, ma di terroristi che meritano ogni tortura e contro cui egli condanna qualsiasi manifestazione di solidarietà non già per i presunti terroristi, ma a tutela dei principi elementari della nostra civiltà giuridica. Il “giornalista” cade in palese fallo e poi strilla quando non lo vogliono ai convegni di Infopal. La rete del Sioe (Stop islamisation of Europe) è indicata nelle seguenti sezioni nazionali: Austria, Belgio, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Germania e Danimarca. Per l’Italia la rappresentanza è assunta dalla maga Lisistrata. Per la Germania dal nostro Udo Ulfkotte. Lasciando perdere le farneticazioni, è significativa la buffesca citazione del dott. Udo Ulfkotte in quanto «fondatore e presidente dell’associazione ‘senza scopi di lucro’ [sic!] “Pax Europa”». La convergenza ci pare oggettiva, ma restiamo in attesa di altri dati.
2. I liberali antislamici. – Che si tratti di un liberalismo immaginario e di facciata quello dei cosiddetti “Liberali per Israele” lo dimostra la sponsorizzazione della maga Lisistrata. I liberali storici furono in buona parte massoni, cioè dediti al culto della dea ragione, i liberali del Cannocchiale si sono dati alla magia. Anche qui si tratta di una connessione oggettiva con un gruppo sionista che in modo palese soffia sull’islamofobia. Si spacciano per salvatori della patria quando con la patria hanno nulla a che fare. Per la Germania il nome di Udo Ulfkotte è dato come contatto.
3. Uniti nell’intolleranza. – Anche qui si trova un sito sionista che si aggrega alla crociata antislamica. Stessi slogan, stessi nomi, stessi contatti.
4. Anche gli evangelici svizzeri sono della partita. – Il fenomeno dei cristiani sionisti negli USA è abbastanza noto. Non immaginavo che in Svizzera esistesse qualcosa di analogo. Andando al link si trovano notizie interessanti che confermano cose già dette.
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2 commenti:
Molto interessante quest'analisi, bisogna calcolare che Udo Ulfkotte è un "giornalista evangelico esperto in servizi segreti"(così dice la sua scheda), non mi meraviglierei se c'entrasse qualcosa con gli evangelici svizzeri antiislamici...
Se posso permettermi non sottovaluterei un'altra cosa, e cioè il tentativo da parte di lobbies americane di infiltrarsi in gruppi italiani con un'evidente volontà di reclutamento, ecco alcuni esempi:
http://groups.msn.com/goodmorningmsn/general.msnw?action=get_message&mview=0&ID_Message=2470&LastModified=4675681857362321673 (Petizione dell'Anti-Defamation League, tradotta in italiano)
http://groups.msn.com/goodmorningmsn/general.msnw?action=get_message&mview=0&ID_Message=2461&LastModified=4675676992446990933 (Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane presso dal sito donneiran.org)
http://groups.msn.com/goodmorningmsn/general.msnw?action=get_message&mview=0&ID_Message=2450&LastModified=4675673934744142846 (Iniziativa del Simon Wiesenthal Center per segnalare i siti che contengono "odio", ovviamente tradotta in italiano)
http://groups.msn.com/goodmorningmsn/general.msnw?action=get_message&mview=0&ID_Message=2447&LastModified=4675673757810574223 (Messaggio del MEMRI riguardo Bin Laden, ovviamente anche questo tradotto in italiano).
Cari saluti
Mohammed-Roma
A proposito di islamofobia strisciante, hai visto questa vergognosa e-mail che sta girando in questi giorni sull'insegnamento dell'Olocausto nelle scuole inglesi?
Guarda qui se ti interessa...
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