sabato 4 luglio 2009

Riuscito il boicottaggio del concerto di Noa a Villa Ada

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Riporto gli aggiornamenti sulla campagna di boicottaggio contro la cantante Noa, che uscendo dal mondo innocente delle canzonette ha voluto schierarsi sul campo della lotta politica. Ed è qui solo per questo che ottiene la nostra dissociazione. Dalle notizie che però leggo si apre per me una distinta zona di interesse. Si parla di alcuni rappresentanti del Comune di Roma che hanno rilasciato dichiarazione. Ho dichiarato più volte di essere stato elettore di Alemanno e della Giunta che è in carica. Costoro non possono pensare di aver incassato il voto dei fessi, che ormai hanno dato e sono stati spremuti ben bene, per poi passare all’incasso presso chi li aveva prima osteggiati, vendendo loro servigi. I politici sono una razza vile e corrotta più di ogni altra. Non bisogna mai staccare loro gli occhi di dosso.

CIVIUM LIBERTAS


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LA CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO CONTRO ISRAELE SEGNA UN ALTRO PUNTO A FAVORE:
RIUSCITO IL BOICOTTAGGIO DEL CONCERTO DI NOA A VILLA ADA

La politica colonialista e i crimini di guerra di Israele si contestano senza se e senza ma, anche quando si nascondono dietro il volto gentile di una presunta pacifista come Noa

La voce di Noa che canta le ragioni del sionismo ammantandole di pacifismo ha ricevuto la giusta risposta.

La campagna di boicottaggio del concerto era partita nei giorni scorsi dal sito del Forum Palestina ed era stata ripresa dalle associazioni e dai militanti del mondo della solidarietà internazionalista con la Palestina; in moltissimi hanno scritto e telefonato agli organizzatori ARCI ed agli sponsor della manifestazione “Villa Ada incontra il mondo”, cioè il Comune di Roma e Radio Popolare, protestando per la presenza della cantante sionista che aveva sostenuto apertamente il bombardamento di Gaza dello scorso dicembre.

ARCI e sponsor hanno difeso la loro scelta, mantenendo il concerto, mentre il comune di Roma per bocca di alcuni suoi rappresentanti si è lasciato andare alle consuete deliranti invettive.

Ieri sera un gruppo di compagne e compagni si è presentato di fronte ai cancelli di Villa Ada ed ha volantinato la lettera aperta del Forum Palestina; il volantino è stato letto con molto interesse e una ventina di persone hanno rinunciato al concerto.

All'interno dell'area concerto, le compagne e i compagni di Un Ponte per... hanno chiuso il loro stand e volantinato contro il concerto, ricordando che l'ARCI si è impegnata nella campagna BDS contro l'economia di guerra israeliana e questo è in aperta contraddizione con l'ospitalità a Noa.

Vorremmo poter dire che è solo uno scandaloso errore che l'ARCI ospiti una voce che rappresenta “il bello” dell'occupazione israeliana della Palestina, ma sarebbe sciocco nasconderci la realtà.

La sinistra istituzionale infatti cerca in ogni modo di sdoganare l’immagine di Israele, rappresentando questo paese in una maniera che è lontana dalla sua realtà colonialista. I dirigenti dell’ARCI hanno scelto questo percorso scientemente: da parte nostra non possiamo che accettare questo scontro e combattere chi vuole portare nel movimento pacifista e fra la gente comune posizioni che legittimano l’esistenza di politiche razziste e colonialiste.

Il boicottaggio del concerto di Noa è un momento della campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l’economia di guerra israeliana.

La contestazione a Noa ricorda che al centro della campagna BDS non ci sono solo prodotti e accordi commerciali, ma tutti i momenti di “promozione culturale” dell’occupazione israeliana.

Per una pace giusta in Palestina,
boicotta Israele!

1 commento:

Antonio Caracciolo ha detto...

Ho respinto un messaggio anonimo che mi inviata ad un “vergognatevi”. Ho già motivato nella mia prefazione che non di canzonette si tratta, ma di un preciso attacco politico da parte della canzonettista delle cui canzoni non mi sono mai interessato ed il cui nome e faccia non avevo mai visto prima. Se canta di farfalle e simili, non vi è motivo per il quale io mi debba interessare di lei. Se esprime su Hamas deterrminate valutazioni e fa propaganda politica, la questione esce fuori dall’estetico ed entra di peso nella politica. In questo senso il Boicottaggio mi sembra misura lecita. Probabilmente, se la cosa fosse vista dall‘altra parte avrebbero fatto uno dei tanti “omicidi mirati”. Qui la non violenza del boicottaggio mi sembra acquista ed evidente. «La musica unisce...” e che vuol dire? Unisce chi? Io quando vedo un film ottuso (e ne esistono tantissimi) che veicola un chiaro contenuto politico-propagandistico io mi incavolo....