martedì 1 marzo 2016

«Bombardare il Quartiere Generale»: Homepage

Vengono qui riuniti i collegamenti principali a pagine di questo blog, o di altre fonti, che intendono rivolgere una critica costruttiva a una conduzione quanto mai antidemocratica e “segreta” di un Movimento di popolo, sorto pressoché spontaneamente, ma raccolto e incanalato da un comico geniale, dove “comico” ha nulla di riduttivo o spregiativo, di nome Beppe Grillo, che dopo averlo evocato sembra essersi spaventato e ritratto davanti allo spettacolo del potere costituente del popolo italiano, per troppi hanno soffocato, schiacciato, umiliato da un ceto politico che in 70 anni dalla disfatta bellica ha soltanto gareggiato nel sistema dei partiti, cosiddetta partitocrazia, in una gara di “servilismo”, la cui cupidigia fu subito denunciato da un padre costituente, Vittorio Emanule Orlando, in un celebre discorso dove fustigava i firmatari italiani del Trattato di Pace con gli USA, che ancora oggi occupano il territorio italiano, lo inquinano e devastato, ci costringono a quelle guerre che tornano loro utili, mentre ci vengono vietate quelle che non ci vengono da loro stessi comandate.

La serie «Bombardare il Quartiere Generale» trae metaforicamente il suo nome dai movimenti di piazza che nel 1968 scossero la scena politica italiana che con tutti i suoi limiti, lasciati al giudizio degli storici, produsse però un grande moto riformatore nelle vita del Paese, di cui uno dei frutti fu quello «Statuto dei diritti dei Lavoratori», oggi abolito. L’idea del “reddito di cittadinanza”, posto al primo punto del Movimento Cinque Stelle, non è ad oggi andata in porto, e non è certo che vi giunga a breve, ed è ancora meno certo che non sia altro che un mero sussidio di disoccupazione generalizzato: non sembra che sia stata appieno compresa la portata rivoluzionaria costituente dal passaggio dal “diritto al lavoro” al “diritto al reddito”, con conseguente revisione dell'art. 1 della costituzione vigente. In compenso, parlamentari improvvisati e paracadutati in parlamento da una sorta di videogioco, hanno per un verso venduto ogni residuo diritto alla libertà di pensiero, di sua manifestazione, di ricerca, di insegnamento, di critica politica ed hanno speso quasi tutte le loro energie all'introduzione del matrimonio omosessuale. È vero che si sono guadagnati la fiducia del popolo riducendosi lo stipendio da 20 mila a tremila euro, ma è anche vero che per buona parte di essi tremila euro mensili è il massimo che abbiano mai guadagnato nella vita. Non basta per essere degni e capaci di poter risollevare il popolo italiano, che rischia seriamente di scomparire nell’arco del prossimo decennio.

BOMBARDARE IL QUARTIERE GENERALE

 «…Adottando la posizione reazionaria della borghesia hanno applicato una dittatura borghese e soffocato il
nascente movimento della grande rivoluzione culturale proletaria. Essi hanno capovolto i fatti, confuso il nero col bianco, accerchiato e represso i rivoluzionari, soffocato le opinioni diverse dalle loro e imposto il terrore bianco. Senza esitare davanti a niente hanno gonfiato l'arroganza della borghersia e abbattuto il morale del proletariato. Che perfidia! Considerato in rapporto alla deviazione di destra del 1962 e alla tendenza erronea del 1964 apparentemente "di sinistra" ma in realtà di destra, non deve tutto ciò farci riflettere profondamente?» Tratto metaforicamente dal Libretto Rosso delle Citazioni di Mao Zedong.

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