sabato 22 marzo 2008

«Siamo tutti tibetani?» «No, siete tutti ipocriti!» Parte terza: Rassegna stampa.

Parte I Antefatti; II Manifestazione; III Rassegna stampa; IV Sviluppi reali; V Appello per la Cina aggredita dagli ipocriti; VI. Chi è il Dalai Lama; VII L’opinione di Sergio Romano.


Versione 1.3

In questa terza parte saranno studiate, decostruendone il testo, le notizie di stampa sull’evoluzione nel Tibet. Partiamo dall’assunto hobbesiano, più volte enunciato, che le relazioni fra gli Stati, anche se singolarmente “civilizzati’ al loro interno, conservino reciprocamente la condizione prorpia dello stato di natura. Si potrebbe discettare su cosa sia il diritto internazionale e la comunità internazionale, come mi è capitato di recente nella mia Facoltà di Scienze Politiche, ma non sarebbe questo blog la sede adatta: ne ho costruiti altri, dove all’occorrenza aprirò dei links di rinvio a singoli problemi. Qui basta accennare all’opinione abbastanza accreditata che il diritto internazionale si basa su un principio di effettività che a sua volta non è ancorato ad astratte idee di giustizia da dover osservare, ma piuttosto a mutevolissimi principi di opportunità e convenienza reciproca.

Che tutta l’operazione mediatica, per giunta imbastita in tempi di campagna elettorale, da Radio radicale (Massimo Bordin) e “il Riformista” (ora nuovamente diretto da Antonio Polito, assai vicino a posizioni filoisraeliane), sia nel segno dell’ipocrisia morale è facile da dimostrare, considerando la diversa loro posizione su un caso a noi più vicino, da noi maggiormente determinabile ed in sé assai più grave dal punto di vista umanitario. Ad esempio, dicendo tutto il male possibile del governo cinese non gli si potrà rimproverare verso i buddisti un regime di apartheid: se lo vogliono i tibetani possono essere totalmente integrati nella società cinese al pari di tutti gli altri cinesi. Personalmente, come ho già detto, i tibetani hanno la mia solidarietà in quanto io ritengo che tutte le culture debbano essere conservate nella loro originalità, non annullate. Per i palestinesi le cose stanno diversamente: non solo la politica israeliana mira alla totale scomparsa del popolo palestinesi, ma gli stessi palestinesi che abitano in Gerusalemme vivono in regime di aparthed in uno stato ebraaico, cioè a fondamento razziale e razzista. Alla rassegna stampa radicale, oggi svolta dall’incredibile Taradash, che una sola volta mi frodò del voto, si è oggi lasciato sfuggire che in Cipro sta per crollare forse l’ultimo muro. E ti sbagli perché in Israele se ne sta costruendo uno più poderoso di quello di Berlino!

La nostra libera stampa può essere o direttamente condizionata dai servizi segreti – a tempi del Vietnam migliaia di giornalisti al libro paga della CIA per influenzare la cosiddetta opinione pubblica – oppure condizionata dall’assetto proprietario dei giornali nei quali i giornalisti prestano lavoro stipendiato, ovvero la cui proprietà ha fatto le sue valutazioni di convenienza politica. Sapendo ciò, ad esempio, un’agenzia di propaganda sionista come «Informazione Corretta» tenta da anni un forma di pressione diretta e costante sulle direzioni e redazioni dei giornali italiani. La Cina è nella geopolitica planetaria il grande rivale degli Usa. La sua crescita economica ed il suo sviluppo politico è impressionante. Ogni suo indebolimento – nei termini hobbesiani anzidetti – non può che essere di vantaggio agli Usa. La Cina, a differenza dell’Europa e del Giappone, non è stata vinta in armi e ridotta alla sudditanza ed al vassallaggio, ma ha conservato la sua indipendenza ed il suo diritto di autodeterminazione. I suoi cambiamenti interni di struttura politica ed economia, ancora in corso, non cessano di stupirci. L’Europa con l’imminente riforma della NATO dimostra ogni giorno di più la sua progressiva perdità di soggettività politica (Carl Schmitt) ed la sua scomparsa come popolo.

Il governo USA può benissimo per un verso dichiarare ufficialmente che non boicotterà i giochi olimpici di Pechino, ma per altro verso lasciare che la “libera stampa” indirizzi l’opinione cosiddetta pubblica in tal senso. Gli USA che in fatto di violazione dei diritti umani può essere colta facilmente il flagranza di reato. Insomma, l’ipocrisia e la menzogna sembrano proprio essere la sostanza morale e l’impianto pedagogico-gnoseologica della nostra epoca. Gli USA che nel dopoguerra sostengo economicamente, militarmente e politicamente uno stato di Israele che è niente altro che una base militare Usa nello schacchiere mediorientale, dove si consumano ogni giorno tutte le violazioni di quei diritti umani, che si pretende debbano essere rispettati dalla Cina in casa propria.

RASSEGNA STAMPA COMMENTATA
(il corsivo è mio, il tondo è un breve estratto dal link.
I titoli sono da me riformulati per richiamare l’attenzione sulla tesi enunciata. L’ordine di successione è del tutto casuale).

1. Quali le fonti di notizie e per conto di chi?. (19.3.08). I miei sospetti, puramente congetturali, trovano conferma in alcuni dati che si trovano in questo link e dove compare lo zampino della CIA. «I media di notizie USA sono riempiti con storie su avvenimenti che si svolgono in Tibet. Comunque, ogni rapporto di notizie, pare includere una nota che molto di quanto riferiscono non possa essere confermato. Le fonti dei rapporti sono vaghe e sconosciute. Se la procedura del passato è un indicatore, è probabile che le loro fonti primarie siano il Dipartimento di Stato USA e la CIA. Una fonte spesso citata è John Ackerly. Chi è Ackerly? Come presidente della Campagna Internazionale per il Tibet, lui ed il suo gruppo sembra operino strettamente con il governo USA, entrambe il Dipartimento di Stato ed il Congresso, come parte delle loro operazioni riguardanti il Tibet. Durante la Guerra Fredda, il compito con base a Washington di Ackerly era di lavorare con "dissidenti" in Europa orientale, particolarmente della Romania nel 1978-80. Una agenzia di sicurezza privata internazionale a Washington, la Harbor Lane Associates, elenca come suoi clienti Ackerly e la Campagna Internazionale per il Tibet, assieme all'ex Direttore della CIA e Presidente USA George H.W. Bush ed all'ex capo del Pentagono William Cohen.»
Links:
Freebooter.



(segue)

Nessun commento: