domenica 16 marzo 2008

«Informazione Corretta»: altre fonti di Monitoraggio.

Versione 1.0

Trovo che sia stata feconda l’idea di Monitorare i «Corretti Informatori». Erano abituati e certi di poter attaccare e denigrare chiunque, senza aspettarsi che l’attaccato potesse reagire davanti alla rete di coperture di cui chiaramente dispongono. E così tranquillamente consegnavano ogni giorni ai loro Lapidatori-Lettori ora questi ora l’altro, fornendo l’indirizzo al quale scrivere, letter spesso anonimi ed in apparenza di isolati lettori, ma in realtà organizzati da una Centrale. A starli a sentire hanno dei notevoli costi:
Informazione Corretta viene inviata gratuitamente
[vorreste pure che vi pagassero i destinatari di una informazione tanto “corretta” come la Vostra?]
ogni giorno agli abbonati alla newsletter.
[quanti sono? e chi sono? Intendo la tipologia, non certo i nomi individuali: sarebbe violazione di privacy. Ci sono pure io, ma con me cascate male!]
Dietro a questo risultato [bel risultato!] c'è il lavoro di un gruppo
[chi sono costoro? Abbiamo il diritto di saperlo o preferiscono agire nell’ombra?]
di collaboratori che fanno fronte agli ingenti costi annuali del sito
[quanto, quanto e chi paga? Da Israele non arriva nulla? Pezzana paga di tasca sua? Non è proprio vera la notizia diffusa dal giornale sulla pensione parlamentare? Perché non ne chiede la smentita? Io ho chiesto al direttore Giordano una conferma o una smentita: nessuna risposta fino ad oggi. Se lo chiede Pezzana vi sarà quella smentita che desidera ogni cittadino che vuol ragionare su dati di fatto certo. Un sito in se non costa quasi nulla o assai poco. Se vi sono dei costi è perché il gruppo è pagato. Chi del resto si presterebbe ad un simile lavoro senza venir pagato. Caro Pezzana, so che in una pubblica sala della Regione Piemonte in Torino vi siete preoccupati di fare i conti in tasca ad altri: sarà lecito sapere di quali soldi campate voi altri? Mica vivete d’aria?]
Se è certamente vero che i “Corretti Informatori” dispongono di finanziamenti e protezioni, è anche vero che quanto le vittime ignare dei loro attacchi concertati – vittime a volte illustri – diventano numerosi, diventa più facile costituirsi in legittimo Comitato di difesa. All'inizio ero solo in questa attività, di cui mi accorgo “Informazione Corretta” si sia già accorta, benché la strategia sia quella del silenzio, per adesso. Trovo però qua e là altri tentativi simili, volti a rivolgere su «Informazzione Corretta» quegli stessi criteri di “correttezza” che con grande spocchia di superiorità morale personaggi ormai individuati, ma che non nomino, pensano di poter applicare ad altri. Quanto più i soggetti diventano noti alle lenti del miscroscopio tanto più si rivela la loro scarsa consistenza intelletuale e morale. O meglio, per essere più precisi, emerge la connotazione di vera e propria propaganda di un’iniziativa varata oltre cinque anni fa, come ho potuto apprendere da un’intervista dello stesso Pezzana. Ciò che non so lo immagino, ma scrivo solo su cose di cui posso dare un riscontro documentale. Fra ciò che immagino, ma di cui sono certo, e ciò che scrivo vi è un grande divario. In questa nuova sezione darò tutti i links che trovo su «Informazione Corretta», che scrivo sempre scrupolosamente fra virgolette, perché malgrado il titolo della testata si tratta invece sempre di informazione rigorosamente scorretta e viziata alla fonte. Il primo link è tratto da un articolo di Maurizio Blondet, autore benemerito che stimo molto ma che non conosco di persona e con il quale non esiste concertazione. La successione dei links non sarà in ordine cronologica, ma solo nell'ordine in cui vengono da me scoperti. Tuttavia di ognuno verrà indicata la data, mentre mi riservo di modificare il titolo originale, che però potrà essere facilmente rintracciato cliccando sul link stesso. Se del caso, ogni link sarà illustrato da apposita didascalia ovvero integrato da illustrazioni.

1. 15 marzo 2007: Gli eletti mentitori in un articolo di Blondet. La fonte originario è EffediEffe, ma non lo trovo qui in archivio. Lo traggo da Arianna, che per altro ha qualche ripreso articoli dai miei blogs. La parte che a noi qui interessa riguarda l'invasione israeliana del Libano. L’esercito israeliano aveva già da tempo elaborato i piani per l’invasione ed era solo in attesa di un pretesto diplomatico. Questo fu trovato nel rapito di un soldatino israeliano catturato per aver sconfinato in territorio libanese. La verità accreditata fu un’altra. I «Corretti Informatori lavorarono per far passare sui media la versione ufficiale del Mossad o del governo israeliano. Ricordo addirittura di una lettera, la solita lettera sionista a Giorgio Napolitano, perché si facesse promotore della liberazione del soldatino israeliano con le orecche a sventola, quasi fosse un soldato calabrese mandato a combattere in subappalto per conto di Israele. L’inaudita sfacciataggine mi stupì non poco, ma i «Corretti Informatori» a tanto giungono nelle loro “corrette” pretese.

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