giovedì 20 marzo 2008

Una risposta da Vauro sulla vignetta incriminata

Versione 1.1

Mi giunge per allegato il testo qui riportato ed apparso sul Corriere della Sera. Ciò che mi indigna profondamente e mette a dura prova il mio sistema nervoso è il continuo ricorso terroristico all’accusa falsa e strumentale di antisemitismo. Io sono fermamente convinto che in Italia non esiste altro terrorismo se non nella testa di quanti pensano di lucrarci sopra. L’intervento poi di Foxman, capo mondiale dell’ADL e gratificato da Veltroni con una cittadinanza onoraria, è veramente offensivo per il nostro sistema di libertà, dove al di là di ogni lecita divergenza nelle valutazioni e nei giudizi dovrebbe essere sacrosanto per ognuno il diritto di manifestazione del pensiero e quindi anche della critica politica, soprattutto in periodo di campagna elettorale. Il fatto che Fiamma Nirenstein, nella notizia allegata, minacci di querelare un vignettista dimostra “ad abundantiam” che mai e poi mai Fini e Berlusconi avrebbero dovuta candidarla in un partito che si intitola alla “Libertà”. Con Fiamma Nirenstein e la Israel lobby, dentro e fuori d’Italia, non potrà mai esservi nessuna libertà per i cittadini. Parlo da elettore di FI e militante di FI. Mai e poi mai avrei voluto in lista – se fosse dipeso da me – una Fiamma Nirenstein. La sua incapacità di accettare legittime critiche dimostra quanto fossero fondate le mie prevenzioni e quali rischi corra la nostra libertà.

Allegato


Fiamma Nirenstein contro Vauro
Gli ebrei Usa: la vignetta è antisemita

ROMA - Diventa un caso internazionale la vignetta firmata da Vauro giovedì scorso su il manifesto in cui raffigura Fiamma Nirenstein, candidata nel Pdl, come «Fiamma Frankenstein», con un volto da mostro e tre simboli sul petto: la stella di David, il fascio littorio e il simbolo del Pdl. Il tutto in polemica con la parallela presenza di Ciarrapico nelle liste. Ieri da New York è partita una lettera di Abraham Foxman, direttore dell’Anti-Defamation League, in cui si chiedono ufficialmente le scuse della direzione del manifesto: «Ci riteniamo oltraggiati dal fatto che il manifesto abbia pubblicato una vignetta indiscutibilmente antisemita.

Sia che fosse o meno intenzionale, l’effetto del disegno è l’associazione degli ebrei ai fascisti che li hanno perseguitati, denigrando il Pdl associandolo agli ebrei e sottolineando la presenza di un ebreo italiano nella lista elettorale. In ogni caso il risultato è lo stesso: antisemitismo». Accusa l’interessata, Fiamma Nirenstein: «Un disegno antisemita nella sostanza e nella forma. Di fatto mi ritrovo nella stessa condizione in cui vengono ritratti i soldati israeliani quando vengono rappresentati dalla stampa antisemita: stella di David e svastica nazista. Io ho la stella di David e il fascio...» Ancora Nirenstein: «È la riprova di quanto ho scritto nel mio libro dedicato all’antisemitismo progressista. Visto che non sono candidata in una lista di sini stra, divento automaticamente un mostro fascista. Sono certa che Vauro mi odia perché mi sono sempre schierata a favore di Israele».

Replica Vauro: «Io antisemita? Ho portato a dieci anni mia figlia a Gerusalemme per farle visitare il museo della Shoah... Lei annuncia querele, lo faccia pure. Non è colpa mia se si presenta nello stesso raggruppamento politico che candida Alessandra Mussolini, la quale non ha mai rinnegato le posizioni di suo nonno, e Ciarrapico, effigiato in molte fotografie dritto nel suo saluto romano. L’accostamento tra la stella di David e il fascio lo ha fatto lei. Io mi sono limitato a rappresentarlo ». In quanto alle accuse dell’Anti- defamation League? «Io sono contro ogni forma di schedatura. E io sono presente nella lista dei "nemici" dell’associazione». In quanto al manifesto, parla il condirettore Gabriele Polo: «Non dobbiamo chiedere scusa a nessuno. Non era una vignetta antisemita ma solo la critica alla scelta di un candidato che ha deciso di "coabitare" con Ciarrapico.

Ci siamo battuti in tanti per la libertà di satira alle vignette anti-Islam. Spero che la stessa libertà venga garantita anche rispetto alle altre religioni». Meno forte la polemica con la striscia firmata da Stefano Disegni su l’Unità di lunedì, sulla «coabitazione » Nirenstein- Ciarrapico. Nirenstein: «Comunque orribile, oltraggiosa, lontana dalla vera satira ». Disegni: «La mia intenzione era dirle: ma come fai tu, che difendi Israele, a startene con Ciarrapico? Vattene subito da quel partito ...».

Paolo Conti

20 marzo 2008

* * *
Non poteva mancare l’inclusione del testo nel bollettino di «Informazione Corretta», di cui riporto qui l’incredibile e scontata titolazione:

Corriere della Sera Informazione che informa
20.03.2008 L'Anti-Defamation League: la vignetta contro Fiamma Nirenstein è antisemita
Il Manifesto chieda scusa

Testata: Corriere della Sera
Data: 20 marzo 2008
Pagina: 10
Autore: Paolo Conti
Titolo: «Nirenstein contro Vauro Gli ebrei Usa: noi con lei la vignetta è antisemita»

Ormai, dopo forse un anno di Monitoraggio, possiamo constatare senza ombra di dubbio che la testata non ha proprio nulla di giornalistico, ma è una vera e propria centrale di propaganda sionista in Italia. Il collegamento con la ADL di Foxman, ma esiste una sezione ADL italiana, che ha fatto probabile richiesta in tal senso alla casa-madre, dimostra a quali pressioni è soggetta la nostra democrazia e quali ne sono i soggetti responsabili ed individuabili Chi è il presidente della sezione italiana dell’ADL? Un certo Alessandro Ruben. E chi è è Alessandro Ruben? Uno che hanno pure messo nelle liste dei candidati del Popolo delle Liberta. Dalla Signora Fiamma Nirenstein aspetto ancora una risposta alla domanda se è vero o falso che è sposata ad un colonnello del Mossad. naturalemte, può sposarsi con vhi vuole, anche con un maarziano, ma come cittadino italiano credo di avere qualche legittimo interesse a sapere se la notizia a me giunta è fondata o meno. Dopodiché, a Silvio, se mai mi ascolta dal sovramondo chiedo pubblicamente: ma chi ci hai messo in lista? A chi hai affidato le nostre libertà? Le liste di proscrizione dell’ADL diventeranno liste legali a tutti gli effetti? Altro che Ciarrapico, signori di destra e di sinistra, di sopra e di sotto, altro che Ciarrapico! È da chiedersi quando i nostri politici sapranno difendere i loro cittadini, intendo dire i comuni cittadini che non dispongono di privilegi e di particolari protezioni e che sono alla mercé di associazioni straniere, più o meno segrete, più o meno legittime e conformi al dettato della nostra costituzione.

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