martedì 11 marzo 2008

Fiera del Libro: la mancata designazione dell’Egitto

Versione 1.0

Sembra che fosse inizialmente prevista la partecipazione dell’Egitto anziché di Israele alla Fiera del Libro di Torino edizione 2008. Sembra pure quanto mai verosimile e plausibile che Israele con i mezzi di pressione e persuasione di cui dispone si sia mossa per sfruttare al meglio la ricorrenza del 60° anniversario della Fondazione dello Stato di Israele. Che poi l’Egitto non si si sia impuntato e non abbia reagito al cambiamento di programma, significa poco. La responsabilità principale dell’evento è della parte che lo organizza, cioè non già il comune di Torino o la Regione Piemonte, ma direttamente il governo italiano che attraverso il Ministero dei Beni Culturali finanzia la manifestazione torinese. Che vi sia stati rapporti fra i governi di Israele ed l governo Prodi, ora defunto, pare ovvio immaginarlo e quindi vi è stata una decisione politica fra governi: la cultura qui c’entra poco ed è uno specchietto per le allodole. Chi ci vuol credere, ci creda. Ma chi vuol leggere l’evento per il suo significato politico, ha tutto il diritto di farlo. Esistono tuttavia persone particolarmente informate che ritengono di sapere come siano andate esattamente le cose. Riporterò in questa sezione tutti i documenti di cui avrò conoscenza. Per adesso inizio con un documento “esplosivo” che riprendo da Forum Palestina, che sto saccheggiando benché indicando chiaramente la fonte, per cui ritengo di fare cosa utile allargando la cerchia del Lettori. Terminato il saccheggio, utilizzerò ogni altra fonte disponibile. Credo che l’esteso dibattito sull’infelice iniziativa torinese possa contribuire ad una maggiore consapevolezza del dramma umano che proprio in questi giorni si sta consumando a Gaza: un vero e proprio genocidio, di cui è responsabile lo Stato che in Torino qualcuno pensa di voler onorare. In questa nostra società sempre più divisa non ci si trova più nemmeno d’accordo su cosa l’onore sia o non sia.
Antonio Caracciolo

1.
La mancata designazione dell’Egitto
come ospite d’onore per il 2008

Dibattito sul boicottaggio della Fiera del libro di Torino dedicata a Israele

Fonte: Forum Palestina

Un documento esplosivo e rivelatore sull'edizione 2008 della Fiera del Libro di Torino


La Fiera del Libro di Torino del 2008 doveva essere dedicata all'Egitto ed invece è stata dedicata a Israele per dare rilievo alle celebrazioni del sessantesimo anno della sua nascita come Stato (e dunque della Nakba contro la popolazione palestinese).

Un documento ufficiale siglato dal segretario generale della Fiera del Libro Picchioni nel gennaio del 2007 (vedi la parte evidenziata in rosso) prevedeva che l'edizione del 2007 fosse dedicata ad Egitto. Le pressioni e le riunioni che l'ambasciata israeliana ha fatto con gli enti locali di Torino e del Piemonte, ha fatto modificare il programma originario e rivedere l'accordo con l'Egitto.

Colpisce e sorprende il silenzio di molti scrittori, intellettuali, giornalisti italiani presenti alla Fiera del Libro del cairo nel 2007 e che continuano a stare zitti. Vergognoso!!

Qui di seguito la documentazione:


SI CHIUDE OGGI LA FIERA DEL LIBRO DEL CAIRO CHE HA PUNTATO I RIFLETTORI

SULL’ITALIA, OSPITE D’ONORE DI QUESTA 39ª EDIZIONE

Oltre un milione e mezzo di visitatori, 650 editori rappresentativi di oltre 35 paesi: si chiude oggi il più importante evento editoriale del mondo arabo, la 39ª Fiera Internazionale del Libro del Cairo che quest’anno ha visto l’Italia protagonista nella veste di ospite d’onore con una partecipazione imponente, complessa e articolata promossa dalla Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) con l’Istituto per il Libro, insieme alla Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale (Ministero degli Affari Esteri) con l’Ambasciata d’Italia al Cairo e l’Istituto Italiano di Cultura del Cairo, d’intesa con la Commissione Beni e Attività culturali della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con l’AIE-Associazione Italiana Editori e in collaborazione con il Sindacato Nazionale Scrittori.


“Una grande occasione professionale e una splendida festa per celebrare, consolidare e dare nuovo impulso a una amicizia culturale millenaria” così riassume il Direttore Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali, Luciano Scala, queste 13 giornate con 70 eventi targati Italia, tra incontri, convegni, tavole rotonde, spettacoli, animati da oltre 60 personalità della cultura italiana e una duplice esposizione editoriale (due Padiglioni, uno istituzionale e uno commerciale con una ottantina di case editrici presenti tra vendita e esposizione) che hanno fatto migrare in Egitto una rappresentanza autorevole della cultura, dell’editoria, dell’accademia e del giornalismo italiani.

Sempre all’insegna del dialogo, un dialogo concreto messo in opera dal vivo, il programma italiano ha costantemente messo a confronto scrittori e studiosi italiani e arabi su temi emergenti e centrali della nostra comune contemporaneità, ma anche editori, giornalisti e rappresentanti istituzionali italiani e arabi sui temi della cooperazione per le traduzioni, lo scambio di diritti e la collaborazione tra i media dei due Paesi.

Di forte rilievo simbolico il varo della Fiera e della partecipazione dell’Italia, martedì 23 gennaio, quando in occasione dell’inaugurazione del Padiglione Italiano, la rappresentanza italiana guidata dal Sottosegretario ai Beni e Attività Culturali Andrea Marcucci insieme con l’Ambasciatore d’Italia al Cairo Antonio Badini ha regalato al presidente egiziano Hosni Mubarak a nome del Ministro Francesco Rutelli - la copia anastatica numerata di un manoscritto dell'antologia poetica di Ibn Dawoud al Asfahani (scrittore arabo del IX secolo), dedicata al tema amoroso, che fece da tramite fra la tradizione lirica araba e le esperienze europee dei trovatori e degli stilnovisti. Il testo originale integrale, unico al mondo, dell’importante documento è conservato presso il fondo arabo della Biblioteca Reale di Torino.

Da questo emblematico omaggio ha preso il via il programma italiano, che ha permesso al grande pubblico della Fiera di prendere parte al dialogo tra alcuni dei nostri più rappresentativi autori come Claudio Magris, Antonio Tabucchi, Edoardo Sanguineti, Daniele Del Giudice, Domenico Starnone, Valerio Massimo Manfredi, Lidia Ravera, Niccolò Ammaniti, Silvia Ballestra, Ascanio Celestini, Tiziano Scarpa, e personalità come Gamal Al-Ghitani, Edward Kharrat, Mohamed Salmawy, i “giovani” talenti Saiwa Bakr, Ahmed Alaidy, Alaa El Aswany, i poeti Abdel Moneim Ramadan e Hassan Teleb. Piacevoli e fecondi faccia a faccia” su narrativa, poesia, filosofia, teatro.

Molti gli argomenti trattati nelle tavole rotonde tra studiosi italiani e arabi, focalizzati in particolare sulla riflessione intorno ai rapporti tra le diverse “sponde” del Mediterraneo, il confronto tra la tradizione letteraria in Occidente e nel mondo arabo, la geopolitica e la globalizzazione come spazio di prossimità tra l’Europa e il mondo arabo. Tra gli studiosi e intellettuali protagonisti, i nostri Franco Cardini, storico e studioso dei rapporti tra Europa e Islam, l’italianista Giulio Ferroni, l’arabista Isabella Camera d’Afflitto, il segretario generale dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale Paolo Magri, gli storici dei Paesi Arabi e Islamici Antonino Pellitteri e Massimo Campanini, il comparatista Armando Gnisci, i filosofi Sergio Givone e Mario Pezzella, il direttore di “LimesLucio Caracciolo e il direttore di “Reset” Giancarlo Bosetti, che si sono confrontati con personalità del mondo arabo come Osama El Bazz, consigliere presidenziale per la Politica Estera, Abdel El Raouf El Reedy, presidente dell’Egyptian Council for Foreign Affairs, Abdel Moneim Said, direttore del Centro “Al Ahram” per gli studi politici e strategici, Rifaat Hilal, vicedirettore della Biblioteca Nazionale e Archivi d’Egitto, Yusuf M. Abdullah, presidente della General Organization of Antiquities and Museums di San’a in Yemen, e i filosofi Hassan Hanafi, Zeineb El Khodery e Mustafa Labib.

Serrato e proficuo il dibattito sui media e tra giornalisti dei due Paesi per analizzare i limiti dell’informazione e per superare i pregiudizi reciproci: un esame sul ruolo dei media nella società contemporanea, la loro funzione di diffusione della percezione dell’”altro” e l’ipotesi di una rinnovata cooperazione tra gli organi di informazione dei Paesi Euro-Mediterranei, ben rappresentata ad esempio dalla confermata collaborazione tra ANSA e MENA (la principale agenzia stampa egiziana), che proprio in questa occasione hanno ribadito la volontà di rafforzare ANSAmed, la partnership di 18 agenzie del Mediterraneo. Massiccia la presenza dei media e dei giornalisti italiani con, tra gli altri, il presidente e l’amministratore delegato dell’ANSA Boris Biancheri e Mario Rosso, la corrispondente Rai Neliana Tersigni, i giornalisti Lucia Annunziata, Antonio Ferrari, Paolo Mauri, Mario Baudino, Paolo Petroni e i colleghi Abdallah Hassan, presidente della MENA Middle East News Agency, Mohammad Ady Fadly, presidente del quotidiano egiziano “Akbar El Yom”, Galal Aref, presidente del Sindacato dei giornalisti egiziani, Assem El Kersh, redattore capo del “Weekly Al Ahram”, Momtaz El Qot, redattore capo del quotidiano egiziano “Akbar El Yom”, con l’autorevole partecipazione anche del direttore di “Le Monde DiplomatiqueIgnacio Ramonet.

E, ancora, dialoghi costruttivi mirati ad alleanze concrete e cooperazioni virtuose anche tra editori come nel convegno che ha riunito intorno al tavolo Carlo Feltrinelli, Antonio Riccardi (Mondadori), Paolo Zaninoni (Rizzoli) insieme a Mohamed Hashem (Merit) e Nurhan Rashad (Dar Al-Masriyah al Lubnaneya) e tra biblioteche, con la firma – avvenuta durante la Fiera - del protocollo d'intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, rappresentato dal Direttore dell’Istituto di Patologia del Libro Armida Batori, e la Biblioteca di Alessandria d'Egitto al fine di avviare un gemellaggio tra quest’ultima e la Biblioteca Braidense di Milano. Significativa, inoltre, della volontà di imprimere una direzione nuova al rapporto di scambi e traduzioni tra Italia e mondo arabo è la partecipazione di Ivan Cecchini, direttore dell'AIE - Associazione Italiana Editori, alla prima Conferenza Araba sul Copyright realizzata in occasione della Fiera, a dimostrazione dell’apertura da parte dell’Italia ad incoraggiare una nuova sensibilità su questo tema, proprio per favorire l’incremento di scambi e traduzioni. E ancora, su questa scia, un altro importante accordo quello siglato proprio in questi giorni al Cairo da Rolando Picchioni, segretario generale della Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura per avere l’Egitto come ospite d’onore alla Fiera del Libro di Torino nel 2008.

Importante, infine, la partecipazione delle Regioni italiane alla Fiera, nella consapevolezza che è il tessuto culturale sul territorio che da una parte è la migliore rappresentazione di un’identità nazionale contraddistinta da infinite peculiarità culturali e paesaggistiche e dall’altra è la soglia concreta sulla quale le culture “migranti” si incontrano nella quotidianità. Per questo Basilicata, Campania, Lazio, Piemonte e Puglia hanno voluto essere presenti da protagoniste alla Fiera del Libro del Cairo proponendo un percorso attraverso la presentazione del proprio patrimonio culturale ed editoriale. La Basilicata ha presentato un volume sulla storia delle colonie arabe sul territorio lucano che sarà tradotto in arabo e ha proiettato il video La Basilicata dei tempi e dei luoghi. Dai colori alle emozioni... La Campania ha regalato all'Istituto italiano di Cultura del Cairo cinquecento volumi editi in Campania da oltre 50 editori delle province di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, che sono stati esposti durante la Fiera e ha proiettato il video Campania, una terra alla luce del sole. Il Lazio ha proposto una rassegna selezionata dell'editoria laziale sul turismo, l’archeologia e la cultura regionale e la proiezione del video Regione Lazio, tra innovazione e tradizione'. Il Piemonte ha affiancato ai volumi di pregio sui tesori artistici e paesaggistici regionali un doppio evento con il recital di Mimmo Locasciulli imperniato sulle poesie di Leonard Cohen e l’incontro tra due protagonisti della scena culturale italiana ed egiziana: lo scrittore e direttore della Fiera internazionale del Libro di Torino Ernesto Ferrero e Gamal Al-Ghitany, uno dei più importanti narratori egiziani, sul tema Lingua madre. Infine, la Puglia che oltre a proiettare il video Puglia, tesori infiniti, con l'Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce ha illustrato l'attività della Biblioteca del Mediterraneo che collabora con la BibliotecaLa Penna Palestinese” di Gerusalemme e ha presentato l’iniziativa della traduzione in italiano di viaggiatori arabi.

Alle Regioni, infine, il merito del gadget più ambito per i visitatori della 39° Fiera del Libro del Cairo: il cofanetto con 10 cartoline, classico souvenir d’Italie realizzato ad hoc, con alcune delle più rappresentative immagini paesaggistico-culturali dei diversi territori: dalla splendida veduta dei Sassi di Matera alla ripresa notturna del Tempio di Nettuno a Paestum, dalle suggestive immagini degli scavi di Ostia Antica alla luminosa Galleria Grande detta “di Diana” della Reggia di Venaria, fino alla veduta dell’imponente profilo di Castel del Monte, capolavoro architettonico voluto da Federico II.

“La vivace collaborazione e il profondo accordo tra tutti i principali soggetti che nel nostro Paese hanno un ruolo nella promozione della cultura italiana sul piano della cooperazione internazionale” dichiara il direttore dell’Istituto per il Libro Vitaliana Vitale “hanno permesso che la presenza d’onore dell’Italia al Cairo superasse ogni aspettativa facilitando l’obiettivo di stringere alleanze intellettuali e arricchire rapporti professionali e istituzionali. Abbiamo voluto che questa trasferta italiana fosse l’occasione di un confronto serio, sorretto dall’ambizione di crescere attraverso lo scambio di esperienze, il riscontro dei problemi e delle possibili soluzioni: in definitiva, attraverso una più compiuta conoscenza dell’”altro”. Pensiamo di esserci riusciti, per merito anche e soprattutto della passione che tutti – enti, istituzioni, autori, studiosi, editori, giornalisti di entrambi i Paesi – hanno profuso per rendere proficuo questo incontro. L’immagine che rimane di queste intense giornate è un’ideale stretta di mano che racchiude intese professionali ma anche nuove o più profonde amicizie.”

Il Cairo, domenica 4 febbraio 2007

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