lunedì 21 settembre 2009

Ideologia: 69. David Meghnagi e la didattica della Shoah

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Il nostro Monitoraggio degli uomini, dei canali, delle struttura della Israel lobby e dell’ideologia sionista si popola ogni giorno di nomi prima a me del tutto sconosciuti e magari assai noti in ambiente sionista. Nel proseguire questo lavoro mi è tuttavia di sprone Ilan Pappe (“un ebreo che odia se stesso”). Egli in occasione del Seminario del 24 gennaio 2009, svoltosi in Roma a ridosso dell’Operazione Piombo Fuso, avvertiva che occorre studiare la storia della Palestina per riconoscere i nessi strettissimi fra la pulizia etnica del 1948 e il “Piombo Fuso” del dicembre 2008-gennaio 2009. Ma poi prosegue dicendo che «dobbiamo prendere in considerazione anche l’ideologia”:
«Se non analizziamo i collegamenti tra l’ideologia sionista e i tipi di crimini cui abbiamo assistito a Gaza, non solo non riusciremo a spiegare perché gli israeliani stanno facendo quel che fanno, ma saremo incapaci di prevenire il prossimo caso di genocidio e di massacri».
Giacché a Gaza di genocidio si è trattato e non di altri. Io e tutti gli altri che in Roma ed in altre città d’Italia siamo scesi in piazza per manifestare, intendevamo fermare il genocidio in atto e prevenire il prossimo. Nessuno pensava lontanamente di fare dell’antisemitismo come si afferma invece nell’Intervista a tal David Meghnagi, psichiatra e docente di didaatica della Shoah di una testata che reca il nome quanto mai abusivo di Articolo 21. In un impeto di sdegno avevo redatto una lettera di critica e protesta alla testata con un siffata titolo non credibile, ma ho poi rinunciato considerando che chi non capisce o non vuol capire ciò che è evidente, è perciò stesso un amico del giaguaro, un complice con cui sarebbe ingenuo credere di poter comunicare e confrontarsi criticamente. Sulla “didattica della Shoah” accenno appena al mio totale scetticismo sulla sua dignità scientifica e didattica. Può essere soltanto un lavaggio del cervello a danno delle nuove generazioni. Ed ha perciò un senso che in una stessa persona, tal David Meghnagi, siano unite le competenze di “psicanalista” e “Direttore del Master post-universitario per la Didattica della Shoah”.

Versione 1.0/21.9.09
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Sommario: 1. Una incredibile e indecente diffamazione verso i manifestanti contro il genocidio di Gaza. – 2. Quale il senso? – 3. Il rapporto Goldstone non l’ho scritto io. –

1. Una incredibile e indecente diffamazione verso i manifestanti contro il genocidio di Gaza. – A ridosso dell’Operazione Piombo Fuso, vero e proprio genocidio e massacro di popolazioni inermi, vero e proprio crimine di guerra e contro l’umanità, di recente risultante dal rapporto Goldstone, non “psicanalista” di parte, ma Commissario ONU, il centro Hasbara di Tel Aviv deve aver comunicato ai suoi uomini sparsi nelle Diaspore di associare all‘accusa rituale di antisemitismo le civilissime e non violente manifestazioni di protesta che si sono svolte in numerose città e piazze d’Italia e d’Europa. In Roma hanno sfilato da piazza Vittorio a piazza di Porta san Paolo 200.000 persone a fronte della manifestazione governativa indetta dalla sionista Fiamma Nirenstein che ha raccolto in piazza di Montecitorio 100 deputati con un pubblico di 400 manifestanti, per lo più ebrei, detto ovviamente senza nessun intento persecutorio o discriminatorio. A fronte di ogni singolo deputato che avrebbe dovuto rappresentare non una parte ma l’intera nazione italiana vi erano 4 manifestanti, venuti perfino da Israele e non in grado di parlare e comprendere la lingua italiana. Questa la loro rappresentatività. In pratica, costoro non hanno nulla a che fare con il popolo italiano, pur sedendo in parlamento in nome e per conto del popolo italiano. Il testo dell’intervista non si presta ad un sereno commento critico. Suscita solo indignazione. Da aggiungere che oltre i 1500 morti civili (a fronte di 9 morti israeliani) sono da aggiungere secondo un calcolo che mi è appena giunto 1500 orfani. L’ignobile propaganda sionista cerca di contrastare l’evidenza dell’orrore, sostenenendo che in realtà di questi 1500 morti una gran parte sarebbero “terroristi”, e dunque non sarebbero “morti”, cioè non apparterrebbo alla razza umana. E poi pretendono che il sionismo non sia una forma di razzismo elevato alla quinta potenza, o meglio con esponente 1500, se ricordiamo qualcosa di matematica. Il Tizio chiama vergognosa l’unica trasmissione che vi è stata di denuncia del genocidio di Gaza, la trasmissione di Santoro, ed evita da fare a se stesso l’autoanalisi: è vergognosa la sua copertura di un genocidio che a distanza di otto mesi avrà nel rapporto Goldstone una sua denuncia con timbro ONU. Sono in atto varie raccolte di firme per portare Israele ancora una volta davanti alla corte internazionale per crimini di guerra. Ma costoro tengono in assoluto disprezzo l’opinione del mondo intero, in fondo una massa di goym. Se questo non è il consueto atavico razzismo del popolo “eletto”… Naturalmente, io condanno ogni forma di razzismo, ma non sempre si riesce ad esserfe tutti d’accordo dove il razzismo si trovi e quale oggi esso sia. Per il passato, dove tutti sono morti, è facile e possibile dire di tutto: i morti non hanno diritto di replica. Ma del resto a noi interessa il razzismo di oggi non quello di ieri, Purtroppo la denuncia del razzismo di ieri serve a nascondere il razzismo di oggi.

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2. Quale il senso? – A parte la descrizione di scene violente sempre raccapriccianti ed esecrabili, dovunque e comunque, diventa difficile capire il senso di una pagina autobiografica di Davide, di cui si capisce che non è né libico né italiano, ma solo ebreo. Buon per lui. Intanto è rilevante ai nostri fini il fatto che il brano appare come un originale di «Informazione Corretta». Vorrebbe dire che Davide ne è organico collaboratore. Utile a sapersi. Per il resto, oltre alla mera registrazione del link, non penso di dovermi attardare nell’analisi. Sospetto che si tratti del solito vittimismo ebraico, fonte di richieste di risarcimenti, di colpevolizzazioni altrui, di odio per il mondo intero, non volendo far parte di questo mondo. Mai che da questi racconti si riesca a capire qualcosa. Se non andiamo errati, abbiamo comunque appresso che Davide è un profugo libico in Italia, cioè cittadino italiano-ebreo, di quelli espulsi dalla Libia a suo tempo. Il mio imbarazzo lo esprimo con una domando: è lecito e possibile criticare l’ebraismo e il sionismo? Studiarne le reciproche relazioni?

3. Il rapporto Goldstone non l’ho scritto io. – Sto ascoltando una registrazione del 12 ottobre 2008. Si trattava allora di una presenta lista proscrizione. Io all’epoca non seguii bene la vicenda e neppure adesso mè chiaro cosa sia successo e cosa si vuol dimostrare. Provo a ragionare come io so ragionare. È esistito il Sud Africa con un regime detto apartheid. Una persona autorevole e informata come Desmond Tutu sostiene che in Israele vi sia una peggiore forma di apartheid. Come forma lo lotta lecita e non violenza per il Sud Africa si ebbe una forma di boicottaggio internazionale che fu coronato da successo. In Inghilterra, i docenti inglesi hanno ritenuto di usare la stessa arma non violenta del boicottaggio contro Israele. E pare abbiano avuto un notevole successo di adesioni. A questo punto interviene un gruppo di docenti italiani, di cui apprendo ora e non allora il Mechnagi si era fatto promotore. In pratica, un controboicottaggio. Perfettamente lecito! Nulla questio! Fino a qualche settimana fa io ignoravo del tutto l’esistenza di David Mechnagi. La sua personalità morale e intellettuale mi diviene nota nella misura io cui ne ascolto le parole e ne leggo gli articoli. A questo punto posso condividere o non condividere e poiché la mia memoria non è solidissima ed essendo i personaggi sono centinaia e migliaia, è giocoforza prenderne nota, farne una scheda, classificare le loro posizioni dottrinali, collocandoli in una casella. Lo stesso lavoro si fa per gli scrittori e i filosofi dei secoli passati: figuriamoci! Una “lista nera”? Direi proprio di no! Se devo essere d’accordo o in disaccordo con qualcuno devo studiarlo come si fa con ul libro più o meno difficile. Che vi siano state 162 persone che in Italia siano state di avviso diverso da quello dei docenti inglesi è un dato che hanno reso pubblico gli stessi sottoscrittori. Certamente, se è un elenco per fare loro un qualche male, la cosa cambia totalmente aspetto. Che io sappia, non è stato il caso. E allora? Si vuole agire in un senso tutto politico senza dare nell’occhio? Si vuol essere pubblici ed al tempo stesso assenti, privati? Lascio trarre le conclusioni a chi per avventura avesse qui letto. La migliore confutazione del discorso tutto psicoanalitico di Meshnagi è stata fatta dal rapporto Goldstone: Israele è accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. I docenti inglesi lo sapevano già. Pauca intelligentibus.

(Segue)

9 commenti:

Andrea ha detto...

Razzismo del popolo eletto...qui l'unica cosa razzista paiono le Sue parole.

Per farLe comprendere che l'ebraismo è esattamente il contrario di ciò che Lei scrive, Le lascio una preghiera di uno dei più grandi Maestri dell'ebraismo di tutti i tempi, Rabbi Nachman ben Feiga di Breslov, 1773-1810:

Lord of Peace, Divine Ruler, to whom peace belongs!
Master of Peace, Creator of all things!

May it be thy will to put an end to war and bloodshed on earth, and to spread a great and wonderful peace over the whole world, so that nation shall not lift up sword against nation, neither shall they learn war anymore.

Help us and save us all, and let us cling tightly to the virtue of peace. Let there be a truly great peace between every person and their fellow, and between husband and wife, and let there be no discord between people even in their hearts.

Let us never shame any person on earth, great or small. May it be granted unto us to fulfill Thy Commandment to "Love thy neighbor as thyself," with all our hearts and souls and bodies and possessions.

And let it come to pass in our time as it is written, "And I will give peace in the land, and you shall lie down and none shall make you afraid. I will drive the wild beasts from the land, and neither shall the sword go through your land.

God who is peace, bless us with peace !!!

Antonio Caracciolo ha detto...

Lei insiste nel voler frequentare questo sito. Le offro ospitalità, ma consideri inaccettabile il “razzista” che lei mi dà sopra. Vengo adesso da un incontro con l’ebreo Jeff Halper e sua moglie, che hanno parlato rispettivamente degli oltre 600 chekk points e delle 24.000 case distrutte ai palestinesi. Lei è libero di avere l’idea dell’ebraismo che meglio crede: è un suo diritto che io non penso minimamente di toglerle. Ma egualmente lei non può togliere a me il diritto di formarmi un’opinione sia dell’ebraismo sia del sionismo. Poiché non cesso mai di documentarmi, lei può leggere le conclusioni nei moeo numerosi post.

Se parliamo di sionismo come qualcosa di distinto dall’ebraismo, cioè l’uno movimento politico, l’altra pratica religiosa, allora le definisco il sionismo come una dottrina coloniale e razzista. Ben fecero i rappresentanti degli Stati all’ONu ad equiparare razzismo e sionismo.

Se invece vuole che parliamo di religione, le lascio il suo diritto alla circonsisione, in segno di separateeza e distinzione dalla restante umanità – la razza inferiore dei goym, degli idolatri –, ma rivendica il mio diritto a provare avversione per la religiosità che posso conoscere dalla lettura della Bibbia: niente di più mostruoso e barbarico!

E non aggiungo altro!
Le è stata qui concessa opsitalità e libertà di espressione. Non ne viene concessa purtroppo a quanti sono di diverso avviso riguardo agli accademinenti storici della seconda guerra mondiale, ed anche prima e dopo.

Alessio ha detto...

Durante alcune manifestazioni per l'Olocausto di gaza effettivamente vi sono state limitate espressioni di antisemitismo, ma ciò fa parte della stessa libertà di espressione, del resto non si può pretendere che tutti i partecipanti ad una manifestazione siano egualmente tolleranti ed immuni da forme di razzismo.
Tuttavia bisogna riflettere assai seriamente su un fatto:se spunta un nuovo antisemitismo a che cosa è dovuto? Per me non vi sono dubbi, è dovuto al Sionismo! Tale ideologia coloniale infanga il popolo ebraico, lo fa regredire e lo imprigiona in un nazionalismo tribale che giustifica ogni crimine ed ogni aggressione contro un popolo inerme e disperso.
Ora, è ovvio che alla fine anche il popolo ebraico può risultare odioso, perchè è visto, soprattutto ad un occhio superficiale, come complice del regime sionista che perpetua i massacri.Gli ebrei non possono nemmeno essere ritenuti un popolo, ma il sionismo ha fatto sì che un'intera nazione costruissse la propria identità sull'odio contro i palestinesi e su un progetto criminale di genocidio.

Andrea ha detto...

Mi permetta cortesemente una domanda allora: gli ebrei cosa sono? Cosa bisogna fare nel rapportarsi con gli ebrei?

Antonio Caracciolo ha detto...

Se lei è un ebreo, come mi sembra abbia detto in altra circostanza, me lo dica lei cosa sono gli ebrei e come essi si rapportano con la restante umanità goiym.

Anonimo ha detto...

mi permetto io di dire cosa sono gli ebrei,dalle loro origini ad oggi.
Zingari!questa ovviamente non è una offesa ma la constatazione di un fatto.

Andrea ha detto...

Se Lei considera negativamente gli ebrei (non "alcuni ebrei", ma "gli ebrei") a causa del sionismo e del "genocidio palestinese", forse non sa che, ad esempio, in questi giorni ci sono manifestazioni di hassidim di Satmar fuori dal palazzo di vetro di New York, dove in questi giorni convergono i leader di mezzo mondo. "We have come here to publicize the cry of our religious brethren who live under Zionist state oppression," siamo venuti qui per rendere pubblico il lamento dei nostri compagni di religione che vivono sotto l'oppressione dello stato sionista," ha detto Rabbi Nahum Samson Meyer a nome della setta ebraica, aggiungendo che il premier Netanyahu "has no right to speak in the name of Jewry. [non ha diritto di parlare.a nome del popolo ebraico[. As Netanyahu tells the world his views on the Middle East crisis, we wish to make clear that his state, which presumptuously calls itself Israel, has no connection with the Torah or with Judaism [mentre Netanyahau comunica le sue opinioni sulla crisi del Medio Oriente, vogliamo chiarire che il suo Stato, il quale presuntuosamente si chiama Israele, non ha alcun rapporto con l'ebraismo e con la Torah]. Nessuna sorpresa per chi conosce questa setta e sa che per esempio una volta, in occasione di Iom Haatzmaut, il suo storico rebbe Joel Teitelbaum scrisse: "We must not minimize the seriousness of the grave sin of rejoicing or appearing to rejoice and making a festival on the terrible Day of Blasphemy that they call "Yom Ha'Atzmau't. The day that the members of the conspiracy against G-d and his Messiah, established their Kingdom of Atheism over the Jewish People, by uprooting the Holy Torah and the Faith, [...] This is much worse than accepting idolatry because they not only accept it but celebrate and rejoice in the terrible rebellion against G-d and His Holy Torah."
Cioè "non si può sottovalutare la grave colpa di celebrare e far festa (o sembrare di farlo) per quel terribile giorno della bestemmia che loro chiamano giorno dell'indipendenza. In quel giorno i membri della cospirazione contro Dio e il suo messia stabilirono il loro regno dell'ateismo sul popolo ebraico, estirpando la Torah e la fede. Il che è molto peggio che accettare l'idolatria, perché essi non solo l'accettano ma la celebrano e godono della terribile ribellione contro Dio e la sua Torah." Una sola nota: questo non è il piccolo gruppo di Naturei Karta, è uno dei più numerosi e antichi gruppi hassidici, rispettato in tutto il mondo Haredì. Come vede, il mondo ebraico è molto variegato. E, per rispondere alla Sua domanda, gli ebrei sono persone, e come tutte le persone a volte sono buone, a volte cattive. Io, ad esempio, ho lo stesso rispetto per i non ebrei, rispetto a quello che ho per gli ebrei, e non sono il solo a pensarla e ad agire così.

Antonio Caracciolo ha detto...

Le sarà sfuggito in questo blog la mia recensione a Rabkin:

http://civiumlibertas.blogspot.com/2009/07/freschi-di-stampa-10-yakov-m-rabkin-una.html

e tutte le volte in cui io parlo della critica interna del giudaismo al sionismo.

Esiste però anche una critica filosofica al giudaismo in sé, per quanto riguarda i suoi fondamenti etici, rinvenibili nei testi ebraici.

Il quadro non mi sembra esaltante. Per tutti le cito Eisenmenger che nel 1700 usciva con un volume sul "giudaismo svelato”, che subito bloccato dagli “ebrei di corte” alla sua apparizione.

Può trovare il tema approfondito in molto post ed è costante materia di ricerca. Resta però, a mio avviso, una pesante responsabilità di tutto l’ebraismo contemporaneo per ciò che è stato fatto al popolo palestinese. È un crimine che supera di gran lunga la cosiddetta Shoah, a proposito della quale ho detto a Jeff Halper e altri: “Mi rifiuto nel modo più assoluto di costruire la mia identità europea su Auschwitz. Non ho nessun senso di colpa e mi padre non è mai stato un criminale”. Ho anche spiegato che l’Europa ha una pesante responsabilità per aver consentito a Israele di fare ciò che ha fatto e continua a fare. Ma se ha consentito ciò è perché al suo interno le comunità ebraiche hanno spinto e spingono in tal senso. E perchè? Quindi, permangono i problemi che abbiamo qui sfiorato e che lei mi sembra tenti di eludere... Purtroppo, non posso qui dare maggiori approfondimenti.

Antonio Caracciolo ha detto...

Andrea, non è neppure farina del suo sacco. Le attribuivo una cultura che è lungi dal possedere. La sua fonte è Ugo Volli, incredibile personaggio che esterna da Informazione Corretta, da dove lei ha preso i brani. Ecco il link: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=31275

Vengo appena adesso da un incontro dove sono state portate testimonianze dirette dalla “Terra Santa”. Incredibile che possa esistere tanti razzismo. Un dotto teologo citando Elio Toaff ha poi dimostrato come il giudaismo odierno ha una fonte tutta e solo talmudica.

Credo che il razzismo sionista abbia in effetti una sua base ideologica nel Talmud.

La politica razzista di espulsione che viene praticata nelle terre occupate ha dell’incredibile e toglie le basi per un serio e costruttivo dialogo con chi si pone dalla parte del sionismo. È quanto mai difficile per non dire assai ingenuo credere a ciò che un sionista possa dire...

La prego di non intervenire più in questo blog.