lunedì 7 settembre 2009

Vescovi: 78. Richard Williamson crocefisso

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A pochi giorno dall’Operazione Piombo Fuso su Gaza era stata accuratamente preparata dagli strateghi della guerra mediatica un’operazione analogo su un uomo piissimo come il vescovo lefevriano Richard Williamson, la cui unica vera colpa è di non accettare la grave caduta della teologia cattolica con il Concilio Vaticano II. È stata una vera e propria lapidazione globale dove chiunque si fosse azzardato a prendere le difese del vescovo rischiava di condividerne la sorte. Perfino i suoi confratelli lefevriani hanno dovuto prendere in qualche modo le distanze. Decisamente infame poi il trattamento che al povero vescovo è stato inflitto in Argentina. Sembrava che nessun luogo del mondo fosse per lui sicuro e che solo, anzi neppure, un’emigrazione sulla luna o su un pianeta fuori del sistema solare potesse tenerlo al riparo dalla furia sionista. Difficile descrivere tanta barbarie nei confronti di un uomo colpevole soltanto di aver detto la sua su un tema peraltro assolutamente esterno alla dogmatica cattolica. Niente di più avvilente. Niente di più vergognoso. Ma è il nostro tempo ed il mondo in cui viviamo. Sembra però che adesso qualcosa di nuovo appavia e viene dalla Svezia, dove quel governo vicino all’artico scopre un principio basilare: la libertà di pensiero.

Versione 1.o /7.9.09
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Sommario: 1. Svezia contro Germania sul caso Williamson. –

1. Svezia contro Germania sul caso Williamson. – Quale sia il crimine più orrendo è già un’opinione. Posto come del tutto illogica ogni pretesa gerarchica in simili faccende, io credo tuttavia che se con tutti i parametri possibili si vuol porre una comparazione fra ciò che gli ebrei da una parte ed i palestinesi dall’altro hanno sofferto dal 1882 in poi la bilancia della sofferenza e dei crimini subiti penda nettamente dalla parte palestinese. Ma è un’opinione di cui immagine facilmente le reazioni da parte sionista, là dove risiede l’Unicità, il monopolio del dolore, l’Elezione divina. Quanto ai fatti storici controversi (esistenza o non esistenza delle camere a gas ossia intenzionalità dello sterminio ad opera dei nazisti, numero delle loro vittime, ecc.) è presto detto: assicurate ad ognuno la piena libertà ed il pieno diritto di dire la sua e solo allora si potrù incominciare seriamente ad affrontare il problema. Prima di allora tenetevi pure le vostre verità ufficiali di stato: a noi uomini liberi dallo spirito libero non ci riguardano in nessun modo. Certamente, è sconfortante osservare come la chiesa cattolica sia caduta in basso e quanto oggi essa sia vulnerabile. Non si contano le insolenze quotidiane su Sua Santità, detta pure SS dai Corretti Informatori, a dimostrazione di quanto sia felice un mondo tutto controllato dal sionismo, per non dire dall’ebraismo. Anche chi non è cattolico, o si considera un mero battezzato, non può che restare sgomento dalla caduta del Katechon cristiano, dove prospera addirittura un sionismo cristiano che in pratica ha consegnato per la seconda volta Cristo a chi l’ha messo in croce una prima volta. È questa l’essenza del cristianesimo nel suo contenuto etico. Ad essere “eletto” non era più il solo ebraismo, ma l’umanità intera. All’interno di una stessa religione monoteistica era stata una grande rivoluzione che in un certo senso ben spiegava la messa in croce del Cristo. Tutto questo viene adesso annullato nel breve arco di una generazione. Il vescono Williamson era fra i pochi che ancora resistevano in una pastorale vecchia di quasi duemila anni. Doveva essere eliminato e con lui occorreva dare una lezione terroristica a quanti volessero mettersi sulla stessa strada.

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