giovedì 15 ottobre 2015

Tra la De Cesare e Flick su radio radicale ora in onda: de profundis per la libertà di pensiero!

Giorgio Federico Hegel
Se la regola di un onesto dibattito è il “contraddittorio” fra controparti e punti di vista diversi, ciò che ascolto su radio Radicale è invece una conversazione concorde fra Signori che maggiormente si vanno spendendo da tempo per la introduzione di un nuovo reato, quello sul “negazionismo” (argomento: ce l’hanno tutti in Europa...), che è un regalo a una ben nota Lobby... ahimé nel silenzio generale. Gli «opinionisti» dove sono? Stiano attenti, d’ora in poi!... Una “opinione” può essere un “reato”! E quel che peggio: non è per niente chiaro il testo della legge ed è assai ampia la possibilità di interpretazione arbitraria... In pratica, siamo tornati al tempo delle lettre de cachet... Manca nella conversazione di Radio Radicale il morto ammazzato: la libertà di pensiero, di ricerca, di insegnamento, di critica politica... Non vi è nessuno che lo difenda e ne tuteli la “dignità”. Altro che

Vi è poco qui da dire che non abbiamo già detto... Ce l’hanno con il web... caspita! si preoccupano dei più giovani... Li vogliono “educare” in erba... Poveri figli nostri in quali mani sono destinati... Avremo il diritto di educare in casa i nostri figli? Potremo comunicare loro le nostre idee su ciò che è vero o falso? Ne avremo il diritto? Ragiono per ipotesi: ci sottrarranno i figli per affidarli a una coppia sterile, ma “politicamente corretta”? Chiederanno ai figli di rinnegare i genitori? O i genitori dovranno andare a fare visita in carcere ai figli recalcitranti alla Verità di Stato? E quale sarà il vero mestiere degli insegnanti? Dovranno aspettare ogni giorno dal ministero la circolare sulla “verità” da servire giorno per giorno? Dovranno inquisire e denunciare i loro studenti riottosi? Ricordo che da studente contestavo ogni giorni il mio insegnante di storia e filosofia, una contestazione che però cementava un vincolo di affetto e amicizia reciproca. Per fortuna, non c’era ancora neppure la legge Mancino...  Oggi una studente non avrà il diritto di dire ciò che a me era allora concesso... Non importa quale fosse l’argomento della lezione, ma su tutto era possibile discutere ed avanzare tesi diverse da quelle del Libro, che era solo l’inizio di una discussione, non la sua conclusione... Non ci sono limiti alla barbarie che avanza... Ormai la salvezza, la libertà, la dignità può venire solo - paradossalmente - dall’Islam! Ben venga, se è così, la «sottomissione»!

Galileo Galilei
La “dignità”? L’argomento non è nuovo... Già sentito, dallo stesso personaggio, che tracciava le linee guida della legge da varare... come evoluzione dell’infame Legge Mancino... Se i suoi ideatori si fossero ben studiati Spinoza, e specificamente ciò che dice sulla “dottrina dell’odio”, e se una simile legge venisse applicata con coerenza e cognizione di causa, al confronto le leggi di Norimberga o quelle fasciste del 1938, appaiono come un’oasi di civiltà giuridica e di tolleranza. Gli ideatori della legge Mancino cadrebbe nella fossa scavata per altri... se non con procedimento giudiziari, certamente per deduzione logica ed analogia etica... Normalmente, la “dignità” è quella dei vivi, che nella pubblica amministrazione si riferisce ad esempio agli impiegati che devono esercitare le loro funzioni con “dignità e onore”... Uno degli attributi essenziali della dignità umana, che la costituzione dice di tutelare, è la capacità che l’uomo ha di pensare... poco importa l’oggetto del pensiero, sia esso erroneo o meno... Ed invece questi Signori che siedono in parlamento, ubbidendo ai loro committenti, vilipendono l’uomo stesso, quello vivo, nella sua qualità più prezioso: il pensiero e la libertà di poterlo manifestare.... Ne so su “dignità e onore” qualcosa perché ho dovuto difendermi da una simile contestazione. L’abilità giuridica di uno dei conversatori, non da oggi, è quella di spostare la dignità dai vivi ai morti... Naturalmente, non tutti i morti, cui al massimo si deve pietà, ma ben determinati morti che pesano e valgono più di altri... Totò ci aveva avvertito [Video] che la morte è una cosa seria, questi hanno l’abilità di trasformare anche la morte in una industria, in un affare politico, in una fonte di privilegi, in una cosa non seria... In realtà, non della “dignità” dei morti si legifera, ma di quella dei vivi, quantificabili in tutti i cittadini che oggi vivono in Italia, in Europa, nel Vicino Oriente, nel Nord Africa.

’a livella
I morti sono appunto morti. Che uno muoia in un modo o nell’altro, più essere più o meno doloroso, ma il risultato non cambia. Se poi qualcuno ha la strana mania, strana quanto si vuole ma in sé innocente, di andare ad indagare sul modo in cui un altro è morto, non è cosa che possa disturbare i morti. Anzi, è un modo concreto per non dimenticarli. Non è reato indagare su fatti storici che non si può presumere di conoscere a priori o perché lo hanno detto e lo dicono taluni con diritto di tappare la bocca ad altri. A tutti, buoni o cattivi, giudicabili nell’aldilà unicamente da Dio – se uno ci crede – si deve “pietà” che è cosa ben diversa dalla “dignità”, come ben ha insegnato Totò, espressione di una profonda saggezza popolare. Chi parla e vuole “dignità” anziché “pietà”, in realtà ci specula, in senso pecuniario e non pecuniario come ricerca di privilegio e di potere. Ma non è il morto che fa e vuole ciò, bensì il vivo che del morto si serve. Questo non è né dignità verso il morto né pietà, ma “sacrilegio”. Per essere pedestri con gli esempi e le metafori ognuno di noi fa visita ai cimiteri. Non è che girando fra le tombe si gettano sputi ed escrementi da una parte e fiori dall’altra: ai morti tutti è dovuto eguale religioso rispetto per ognuno, con o senza peccati in vita, peccati di cui dovrà rendere conto all’Altissimo, se ci si crede. Ma non è che l’Altissimo abbiamo ordinato Lui di gettare escrementi sulle bare e le tombe dei defunti... Ahimé, è successo!... Ma poi esce fuori dalla legge che questi scellerati che siedono in parlamento stanno per varare una conseguenza assurda. E se uno dice che gli indiani non sono stati sterminati dai bianchi, perché mai non si deve riconoscere eguale dignità ai pellerossa? Adesso stanno cercando di tirare fuori dalle tombe, per farci qualche losco affare, anche gli armeni... Insomma, se la Legge poteva e doveva avere una sua Maestà per essere ubbidita dai Cittadini nel cui nome viene pur sempre varata, hanno reso la Legge una cosa odiosa per tutti i cittadini, un cappio da cui ognuno si sente legittimato a liberarsi... In genere, questo processo di sottrazione e liberazione si verifica in materia di tasse e tributi, dove sono i più fessi e indifesi pagano... Ma il concetto si può estendere ben oltre... Le leggi ci sono, ma nessuno pone mano ad esse, per il semplice motivi che sono fatte male e sono espressione di ingiustizia anziché di giustizia e vivere ordinato di una società... E non si dica dura lex, sed lex, perché qui vi era l’intima persuasione che di legge pur si trattava. Queste invece non sono leggi... Chiaro? Non fatemi dire di più... Non si sa mai... Uno degli effetti già operanti di una simile legge è un maggiore distacco fra cittadini e produzione normativa... Possono fare tutte le leggi che vogliono, poi dovranno applicarle... Ma non avendo più credito e spontaneo rispetto da parte dei cittadini, ognuno si sentirà legittimato ad eluderle...

Se nella nostra democrazia – che rispetto al fascismo si distinguerebbe perché ora si può parlare, mentre prima non si poteva parlare – qualcuno pensava di potersi esprimere liberamente, anche se con qualche intemperanza verbale, sempre più persone scopriranno che se oggi vanno metaforicamente al patibolo pochi “negazionisti” – e dunque non riguarda i più che certo non vanno a scartabellare carte di archivio –, presto scopriranno che arriverà anche il loro turno e nessuno si salva, nessuno è al sicuro dalla polizia del pensiero. Esagero? Sentite questa che è rigorosamente vera, ma non do coordinate di tempo, luogo, nomi. A tutti è noto il tema delle unioni civili, dei matrimoni omosessuali, dei gender e simili. Ebbene, quegli sciagurati che siedono in parlamento hanno ben pensato di tutelare al meglio gli omosessuali estendendo l’applicazione della Legge Mancino anziché abrogarla come andrebbe subito fatto se in parlamento sedesse gente con la testa. Se in pratica un parroco di campagna pensa di dire dal pulpito che insomma gli omosessuali è cosa non va... no, no, no... Ebbene, può beccarsi un procedimento per una semplice “opinione” che diventa un “reato”... Lo sanno quei sedicenti cattolici che cercano voti in sacrestia, ma che non disdegnano affatto la sinagoga... E dunque manifestazioni in piazza non più per rivendicare la santità del matrimonio secondo l’insegnamento della chiesa, ma per rivendicare la libertà di pensiero quando si parla di omosessuali... e si dice che non... Chi ti va in piazza a manifestare per la “libertà di pensiero”? Gli stessi firmatari della legge per mandare in carcere i “negazionisti”... Li vedo e con tutta la cautela possibile chiedo: ma, come?! Onorevoli, non le pare che ci sia contraddizione nello stare lei qui in piazza a chiedere “libertà di pensiero” per poter dire tutto il male possibile degli omosessuali e poi quella stessa “libertà di pensiero” la nega ai “negazionisti” che non fanno del male a una mosca e si occupano sono di di cose storiche che ai più non interessano? Risposta testuale: “Non vi è nessuna contraddizione!” Replica: “ma,  in fondo, lei cosa ne sa per davvero della materia? Era per caso presente ai fatti?”. “Si, ero presente!...”... Si noti: costui è nato, come la maggior parte di noi, dopo gli anni tragici della seconda guerra mondiale. Riferii l’episodio a un notissimo storico del medio evo e ne ebbi una vivace reazione: “Caspita! Sto fresco io che mi occupo di storia medievale... E che dovevo viveri ai tempi delle Crociate per poterne scrivere la storia?...”. L’episodio è assolutamente vero e dimostra l’incoscienza, l’ignoranza, la corruzione degli uomini che scrivono le leggi cui noi dovremmo ubbidire.

Quando c’erano i Carbonari
L’ignoranza sul piano tecnico-storiografico e la presunzione che si ode è davvero grande, cascano le braccia, ma ahimé sono Loro al potere. Poveri Studenti! Cosa non si fa per voi! Chi pensa di sentirsi minacciato, anche lontanamente, deve abituarsi ora a vivere come ai tempi della carboneria... Inaccettabile! Inaudito! Impossibile! La lotta si sposterà su un piano più profondo ed inestinguibile, se capita fino al “martirio”, cosa che però non raccomando a nessuno e tanto meno mi ci candido. Non ne vale la pena! Credano quel che vogliono... Nessuno più imporre a nessuno gli intimi convincimenti che maturano nel foro interiore della coscienza... Porre uno iato fra il foro domestico della coscienza e il foro pubblico del discorso politico è l’inizio ogni tirannia. Un “filosofo” lo capisce subito... Chi non lo capisce non è un “filosofo”. Dei “giuristi” non tengo conto... Possono essere degli aguzzini che in quanto ”tecnici“ possono essere disponibili a qualunque cosa loro si chieda di giustificare o teorizzare, poco importa quanto facilmente smontabili da altri tecnici le loro elucubrazioni di parte...  La pretesa di imporre con la forza  ciò che è “vero” o “non vero” tuttavia è forse il modo più immediato per scoprire ciò che è appunto “falso” sul piano gnoseologico e per riconoscere gli aguzzini sul piano pratico... Agli stolti si può ben lasciare la piazza, se pensano di tenerla a lungo...

Nel testo che è stato rimandato dalla Camera al Senato si legge che la “verità storica” dovrà essere sancita da una “sentenza passata in giudicato” da una corte internazionale... E quale corte è stata mai creata per sentenziare sulla “verità storica”? Tutte le sentenze dei Tribunali sulla Stregoneria dovranno essere riesumate! Non scendiamo in dettagli... Che i parlamentari siano in buon numero oltre che dei corrotti anche dei gran somari è giudizio ormai corrente. Se occorreva una conferma ulteriore, l’abbiamo avuta...

Temo che si debba aspettare un mutamento di regime: è l’unica speranza rimasta! Non vedo altra soluzione. Quanto ai radicali, così sensibili ai “diritti dei carcerati”  – ora passati in onda su “radio carcere” –, avranno una nuova categoria di cui occuparsi: i “criminali del pensiero”! Prima li mandano in carcere e dopo ne curano i diritti! Fantastico!... Per adesso, ai Lettori di questo blog raccomando la massima prudenza nella loro condotta e nelle loro parole. Mettiamoci in testa di vivere in un paese non libero, che tuttavia pretende di esportare la “libertà” e la “democrazia” con la guerra “umanitaria”, la “dignità” dei “diritti umani”. L’Ipocrisia e la Menzogna regnano sovrane: sono i massimi valori della “carta” costituzionale in mano a Lor Signori.  Rivoluzioni colorate, primavere arabi, ribelli moderati ma armati... se ne vedono e sentono di ogni genere. Consoliamoci con un vecchio detto di Hegel: ciò che è reale è razionale, da cui consegue che ciò che irrazionale è anche irreale, cioè caduco.

1 commento:

Legge Mancino n°205 ha detto...

Niente di cui stupirsi Professore.

http://mauriziodangelo.blogspot.it/2015/10/giornalista-invoca-legge-mancino-per.html