sabato 3 ottobre 2015

Il 2° Emendamento è servito per lo sterminio degli indiani d’America?

In questi giorni molto si parla, nelle prime pagine dei giornali e nelle notizie di apertura dei telegiornali, dell’ennesima strage che si verifica in quel paradiso, dove è un sogno poter vivere, che sono gli Stati Uniti d’America. Un “matto” impugna delle armi ed ammazza la gente a suo piacimento. Il dibattito che ne sorge è sulla limitazione nel possesso delle armi, come se la volontà di ammazzare la gente dipendesse dal mero uso e possesso delle armi. Ma poiché vi è addirittura un diritto costituzionale al possesso delle armi, le considerazioni da fare sono ben altre, dando ovviamente per ovvia e scontata la pietà per le vittime.

Così recita il bicentenario 2° Emendamento della Costituzione degli USA, insieme ad altri testi posta all’origine della dottrina, ideologia e propaganda “diritti umani”:
«Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto ».
Poco ci interessa il dibattito americano sulla introduzione di limiti al possesso di armi. Il nostro pensiero è un altro ed avremmo bisogno di condurre una ricerca al riguardo. Ci chiediamo quanto e se questo “diritto” abbia contribuito allo sterminio degli indiani di America. È un genocidio non già dimenticato in quanto genocidio, ma addirittura trasformato in epopea gloriosa della fondazione degli Stati Uniti d’America, la più antica democrazia del mondo, si suol dire, dove sono andati molti dei nostri nonni, ma per fortuna per lo più in un periodo in cui il territorio era stato bonificato da altri che avevano già ammazzato tutti i pellerossa. Da bambini abbiamo tutti giocato a fare gli indiani e i bianchi, i “nostri”. Incredibile come nessun provveditore agli studi, nessun ministro della pubblica istruzione (una volta si diceva dell’«educazione nazionale») si sia accorto del contenuto diseducativo di questi giochi. Nessuna Giornata della Memoria ricorda i popoli sterminati nelle Americhe... Lascio aperta la riflessione. Il discorso e la ricerca da fare ci porterebbe assai lontano.

Di certo, comunque, indiani da sterminare oggi non ve ne sono più: tutti sterminati. Nella civilissima America che compie bombardamenti “chirurgici”, in Afghanistan, nel senso che uccide i chirurghi degli ospedali, si pone il problema di chi ora si debba sterminare, essendo finita la riserva indiana. È il dilemma che si pone ogni cittadino americano e le industrie che fabbricano per lui le armi di cui ha bisogno, anzi ha il “diritto”.


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