domenica 30 settembre 2007

D. Campagne di denigrazione, diffamazione, delazione e intimidazione di privati, istituzioni, governi, ecclesiastici.

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Versione 2.7 /Status: 30.9.09
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Sommario: 1. Il governo svedese rifiuta di ricevere Lieberman. –

Sezioni tematiche: A: Iraq: origini, cause e risultati odierni di una guerra “preventiva”. - B: Iran: una guerra di aggressione programmata. – C: Apologia di “Piombo Fuso”. D: Campagne di intimidazione. E F G H I: Apartheid - J K: Palestina - L M N O: Questioni di storia. Passato e presente. - P Q R S T U V W X Y Z: bombe a grappolo -

Sommario: 1. Il governo svedese rifiuta di ricevere Lieberman.

1. Il governo svedese rifiuta di ricevere Lieberman. – Mentre con il suo collega e correligionario Frattini può dire di essere e di sentirsi a casa, a patto di non uscire dall’edificio del ministero degli affari esteri, Lieberman non è ospite gradito in Svezia e sembra neppure in Francia, dove Sarko ha fatto sapere che il personaggio è impresentabile e irricevibile. Ma in questa sezione, in questa primo paragrafo e nei successivi, ciò che andremo evidenziando è la peculiare strategia del sionismo consistente in una costante politica di intimidazione. Un giornale svedese ha pubblicato articoli su traffico di organi? Israele pretende che il giornale venga chiuso o perseguito dal governo svedese. È vero o falso il fatto denunciato? Poco importa! Di Israele l’Occidente deve avere un’immagine sempre positiva, giacché come ha scritto una colona che siede nel parlamento italiano: «Israele siamo noi». Poveri noi!

2. Il povero Landi nel mirino. – Ormai sono innumerevoli i casi in cui si indicano se non al linciaggio ad una campagna di intimidazione quanti hanno il solo torto di non avere una “corretta” visione delle cose, di non essere dei cloni di Claudio Pagliara per quanto riguarda le cronache del Medio Oriente. Ci si dovrebbe stupire non del fatto che qualcuno non “si sia messo” per una «inchiesta che analizzi i servizi di Landi», colpevoli di non essere dettati dall’Ufficio israeliano della propaganda, ma del fatto che un foglio di intimidazione e diffamazione sistematica come «Informazione Corretta» non sia stato ancora chiuso. Evidentemente gode di alte, altissime protezioni.

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