giovedì 18 ottobre 2007

Monitoraggio di “Informazione Corretta”: T. Il nucleare israeliano

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Quadro d’insieme - Osservatorio sulle reazioni a Mearsheimer e Walt -

Versione 1.1

Sommario: Premessa. – 1. Gli impianti nuclari israeliani di Dimona. – 2. Guerra simulata fra israele e Iran. – 3.

0. Premessa. – Non capita di leggere molti titoli sul nucleare, militare o civile che sia, già in possesso di Israele. Molto più spesso si parla del nucleare che altri stati del Medioriente non hanno o non si vuole che abbiano. Tuttavia qualcosa dagli archivi di “Informazione Corretta” viene fuori, benché con la solita “corretta” informazione che tutto va bene, tutto è a posto ed a pensar male sono sempre gli altri.

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1. Gli impianti nucleari israeliani di Dimona. – Secondo gli articoli del Manifesto sembra che gli gli impianti del reattore nucleare di Dimona
Versione 1.0 siano alla base di casi di cancro di bambini palestinesi abitanti nei dintorni del deposito di scorie. I Corretti Informatori tentano di confutare la responsabilità per questi casi di cancro, ma almeno ammettono l'esistenza degli impianti nucleari stessi. Ecco il corretto commento:
Anche un medico israeliano Michael Shapira, non esclude che i depositi di scorie possano essere causa di malattie. Per il momento, dunque, non vi è nulla di certo [Non precipiatiamoci!]. In attesa che vengano svolte le opportune indagini [come si conviene], dare per certo che la centrale di Dimona produca "bombe e tumori", titolare "Il nucleare di Israele? "Colpisce i bambini" "e scrivere indignati che "le denunce sulle conseguenze delle radiazioni tuttavia non inducono Israele a un ripensamento, anzi lo stato ebraico intenderebbe dotarsi della prima centrale nucleare civile", non significa fare informazione, ma soltanto demonizzare Israele. [che ovviamente ha tutto il diritto di demonizzare gli altri, ma si lamenta di essere demonizzata ad ogni minima contestazione le si faccia. I C. I. ne prendono poi difese che forse vanno al di là della Sede Centrale]
Da qui a chiedersi perché di identici impianti non possano attrezzarsi gli stati confinanti o vicini il passo sarebbe breve, ma non è questa la preoccupazione degli estensori della velina che precede la riproduzione degli articoli tratti dal quotidiano comunista. Dal Manifesto si ricavano però altre notizie interessanti:
Tuttavia Olmert, oltre a puntare l’indice contro Teheran, farebbe bene a prendere in considerazione anche le conseguenze del proprio programma atomico, coperto da decenni da un velo impenetrabile di segretezza, alla luce delle nuove denunce sui rischi delle scorie atomiche per la salute degli abitanti nei Territori occupati.
Ma questo argomento è mal digerito dai nostri Corretti Informatori che prima ancora di minimizzare o negare gli effetti sulla salute delle popolazioni colpite dei loro esperimenti nucleari dovrebbero spiegarci la superiore moralità sulla base della quale loro si arrogano il diritto di fare quello che con tutti i mezzi intendono precludere ad altri.


2. Guerra simulata fra Israele e Iran. – La simulazione regge poco per il fatto che israele dispone di arsenale atomico già da un bel pezzo, mentre l’Iran non ne ha mai disposto ed ufficialmente non ha mai dichiarato di volersene dotare. Ha solo detto che vuole usare l’atomica per scopi civili, non per lanciarla su Israele, mentre quest’ultimo ne dispone già da un pezzo per lanciarla sui suoi vicini arabi e forse addirittura sull’Europa stessa o sul mondo intero, attesa la cultura e la religio olocaustica che la caratterizza in modo eminente.

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