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Quadro d’insieme - Osservatorio sulle reazioni a Mearsheimer e Walt -
Versione 1.1
Sommario: Premessa. – 1. Si chiama Ronald S. lauder. - 2.
0. Premessa. – Sono una miriade le organizzazioni ed i personaggi della Israel lobby. Per il cittadino comune è difficile tenerne a mente le innumerevoli sigle ed i nomi di personaggi del tutto ignoti all'uomo della strada, ma ricevuti ai più alti vertici istituzionali, papa compreso. Ci ricordano sempre colpe ataviche e pericoli di “rigurgiti" (parola altamente gettonata), la cui musica riempie tutta l'Europa. Ragion per cui si chede che venga mantenuta la vigilanza, alzata la guardia e repressi i normali diritti dei cittadini, soprattutto in materia di libertà di pensiero. Il tutto si risolve in un vantaggio specifico per lo Stato di Israele, erede della memoria e delle vittime ignote nonché dei relativi risarcimenti. Una litanìa sempre identica, ma accolta dai vertici istituzionali malgrado la scarsa plausibilità. È da chiedersi se simili incredibili personaggi vengano accreditati e ricevuti in virtù di un loro carismo o non piuttosto in grazia di una Lobby che riesce ad aprire le porte ai forestieri e ad introdurli in quei luoghi dove il primo pensiero dovrebbero essere gli interessi e l’onore degli italiani e si spera anche della comune patria europea, che si vuole sempre in ginocchio disposta a prendere randellate morali ed a ringraziare perfino il randellatore, conferendogli le massime onorificenze.
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1. Si chiama Ronald S. Lauder. - Udite, udite, è successo un crimine orribile: «Solo pochi giorni fa, la polizia italiana ha sequestrato bottiglie di vino con l'immagine di Adolf Hitler sull'etichetta». Ma vi rendete conto? Su bottiglie magari di buon vino. E se si fossero ubriacati con nell’inconscio l’immagine di Hitler attaccata sulla bottiglia? In Polonia, poi, un certo padre Rizik «ha ripetutamente offeso gli ebrei e altre personalità del suo Paese, tra cui la moglie del presidente, eppure resta indisturbato al suo posto». Ed è qui lo scandalo: certe persone che restano al loro posto. Abbiamo infatti bene appreso dai Corretti Informatori, che nessuno può essere sicuro di poter stare nel posto che occupa, se non ha il certificato di “correttezza" firmato dagli anonimi Corretti Informatori. « Ronald S. Lauder è presidente del World Jewish Congress (WJC). Domani incontrerà a Roma papa Benedetto XVI e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano». Mi chiedo perché non venga concesso un eguale onore all'Unione Mondiale dei Calabresi. Siamo discriminati! Interessante apprendere poi nel testo dell’articolo che: «Bene ha fatto il presidente emerito della Repubblica italiana, senatore Francesco Cossiga, nel restituire la laurea honoris causa alla Columbia University di New York per l'invito esteso a un negazionista della Shoah come Ahmadinejad». Sapevo infatti che Kossiga era un amerikano con il kappa di Katz. ma non pensavo fino a questo punto. L’articolo lascia estereffatti per il suo contenuto. Lo si trova pubblicato sul Corriere della Sera, ma non si giustificherebbe la pubblicazione di un articolo delirante e di così basso livello politico, logico e morale se non si ipotizzano superiori pressioni o dipendenze.
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Sommario: Premessa. – 1. Si chiama Ronald S. lauder. - 2.
0. Premessa. – Sono una miriade le organizzazioni ed i personaggi della Israel lobby. Per il cittadino comune è difficile tenerne a mente le innumerevoli sigle ed i nomi di personaggi del tutto ignoti all'uomo della strada, ma ricevuti ai più alti vertici istituzionali, papa compreso. Ci ricordano sempre colpe ataviche e pericoli di “rigurgiti" (parola altamente gettonata), la cui musica riempie tutta l'Europa. Ragion per cui si chede che venga mantenuta la vigilanza, alzata la guardia e repressi i normali diritti dei cittadini, soprattutto in materia di libertà di pensiero. Il tutto si risolve in un vantaggio specifico per lo Stato di Israele, erede della memoria e delle vittime ignote nonché dei relativi risarcimenti. Una litanìa sempre identica, ma accolta dai vertici istituzionali malgrado la scarsa plausibilità. È da chiedersi se simili incredibili personaggi vengano accreditati e ricevuti in virtù di un loro carismo o non piuttosto in grazia di una Lobby che riesce ad aprire le porte ai forestieri e ad introdurli in quei luoghi dove il primo pensiero dovrebbero essere gli interessi e l’onore degli italiani e si spera anche della comune patria europea, che si vuole sempre in ginocchio disposta a prendere randellate morali ed a ringraziare perfino il randellatore, conferendogli le massime onorificenze.
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1. Si chiama Ronald S. Lauder. - Udite, udite, è successo un crimine orribile: «Solo pochi giorni fa, la polizia italiana ha sequestrato bottiglie di vino con l'immagine di Adolf Hitler sull'etichetta». Ma vi rendete conto? Su bottiglie magari di buon vino. E se si fossero ubriacati con nell’inconscio l’immagine di Hitler attaccata sulla bottiglia? In Polonia, poi, un certo padre Rizik «ha ripetutamente offeso gli ebrei e altre personalità del suo Paese, tra cui la moglie del presidente, eppure resta indisturbato al suo posto». Ed è qui lo scandalo: certe persone che restano al loro posto. Abbiamo infatti bene appreso dai Corretti Informatori, che nessuno può essere sicuro di poter stare nel posto che occupa, se non ha il certificato di “correttezza" firmato dagli anonimi Corretti Informatori. « Ronald S. Lauder è presidente del World Jewish Congress (WJC). Domani incontrerà a Roma papa Benedetto XVI e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano». Mi chiedo perché non venga concesso un eguale onore all'Unione Mondiale dei Calabresi. Siamo discriminati! Interessante apprendere poi nel testo dell’articolo che: «Bene ha fatto il presidente emerito della Repubblica italiana, senatore Francesco Cossiga, nel restituire la laurea honoris causa alla Columbia University di New York per l'invito esteso a un negazionista della Shoah come Ahmadinejad». Sapevo infatti che Kossiga era un amerikano con il kappa di Katz. ma non pensavo fino a questo punto. L’articolo lascia estereffatti per il suo contenuto. Lo si trova pubblicato sul Corriere della Sera, ma non si giustificherebbe la pubblicazione di un articolo delirante e di così basso livello politico, logico e morale se non si ipotizzano superiori pressioni o dipendenze.
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