sabato 27 febbraio 2010

Recensioni ovvero rassegna di blogs e siti: 1. Sarkozy, Israël etl les juifs. Le blog du livre de Paul-Èric Blanrue.

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Sono ormai convinto che il sistema della rete finché ce lo lasceranno è una alternativa vincente alla comunicazione tramite carta stamata e sistema televisivo. Non tutto però ciò che si trova in rete è di eguale qualità ed importanza o rilevanza. Questo può essere certamente un criterio soggettivo, ma ciò non significa che non esistano parametri oggettivi cui aattenersi per una valutazione. Possono riconoscere ad esempio un’elevata qualità tecnica ad un sito o blog di cui non condivido affatto i contenuti. Posso anche riconoscere elevati contenuti a siti tecnicamente assai scadenti. E così via. Ho già avviato una rubrica di recensioni di libri. L’idea che adesso mi viene è di recensire, o meglio di tenere rassegna sui blogs e siti che più mi interessano, mi sono più congeniali o attraggono la mia attenzione. Chiaramente dovrò essere e sarò selettivo, giacché sarebbe imprese impossibile ed asssurda fare un repeterorio di tutto l’esistente. Mi accorgo che non è sufficiente annotare i links nella tabella di destra di questo blog. Avvio dunque questa nuova rubrica iniziando casualmente con il blog Sarkozy, Israël et les Juifs, che ha per sottotilo esplicativo: Le blog du livre de Paul-Èric Blanrue. La piattaforma è eguale alla nostra: blogspot.

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Vers. 1.0/27.2.10
Sommario: 1. Il libro esce anche in Francia. – 2. Un viaggio nel blog. –

1. Il libro esce anche in Francia. – Forse in Italia sono stato il primo in assoluto che ha comprato e letto il libro di Blanrue, di cui ho fatto una scheda in altra rubrica alla quale rinvio. Qui aggiungo che mi sembra una buona cosa averne fatto anche un blog. Il libro consente un’organizzazione diversa del discorso. Qui la forma è tradizionale, classica. Chi scrive un libro dovrebbe pensare all’eternità, non alla contingenza. La realtà è un fluire continuo e ciò che si è scritto ieri potrebbe essere smentito da ciò che succede oggi. Ma un buon libro può anche ricevere continue conferme. Ad esempio, Carl Schmitt nel campo di prigionia di Norimberga, da cui venne fuori lo splendido libretto Ex Captivitate salus diceva che l’opera di Hobbes lo aiutava a comprendere il presente molto più di tanti scrittori contemporanei. Non voglio però addentrarmi in una dissertazione su ciò che è classico e ciò che è invece effimero. Torno al discorso sul libro e sul blog. Non trovo che avrebbe molto senso il blog se fosse soltanto una pubblicità commerciale al libro, mentre avrebbe invece senso se fosse una continuazione e un approfondimento o meglio un aggiornamento rispetto ai temi contenuti nel libro, che non ha le dimensioni e le articolazioni di un’opera dello stesso genere: La Israel lobby e la politica estera americana di Mearsheimer e Walt, al quale mi sono ispirato per tentare di fare qualcosa di analogo per l’Italia e per l’Europa, partendo però da internet e dalla ricerca in rete. A giudicare dagli attacchi che me ne sono venuti direi di essere riuscito almeno in parte nell’intento. Il libro di Blanrue ha avuto i prevedibili attacchi da parte della lobby che non esiste, o meglio che non vuole si sappaia che esiste, giacché solo individuarne la presenza costituisce – secondo loro – una forma di antisemitismo: tutto è antisemitismo. Un sionista (non dico un ebreo) ha un potere enorme sui cittadini dello stato nel quale si degna di vivere, non da ospite ma da padrone su uno dei suoi possedimenti: basta che dica che è un “antisemita” perché giungano i gendarmi o la stampa, assercita, si metta a gridare all’untore, al criminale, al negazionista. Per il libro di Blanrue si è impedita la distribuzione commerciale in Francia. Io ho potuto comprarlo in una libreria francese in Roma, che lo ha chiesto direttamente all’editore, credo in Belgio. Siamo veramente all’assurdo. Adesso però la notizia è che il libro dopo circa un anno è finalmente approdato nelle rete distributiva libraria francese.

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2. Un viaggio nel blog. – Il blog nasce il 24 maggio del 2009 e conta nel primo anno di vita oltre 500 post. Non pochi! Il primo post offre dei dati interessanti. Con De Gaulle nel 1967 per la prima volta la Francia prese le distanze da Israele, che ha potuto avere la bomba atomica grazie alla Francia, o meglio per grande demerito della Francia. Sono certamente interessante da ricostruire i rapporti della Francia con Israele a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, o meglio della guerra civile europea (1917-1945), usando l’espressione di Ernst Nolte. Basti pensare alla tentata invasione dell’Egitto per il canale di Suez, dove Inghilterra, Francia e Israele furono appena fermati dal potente vincitore americano: bastò allora un semplice “no” americano per fermare l’operazione. Con Sarkozy tutto però sembra cambiare all’improvviso, nel 2007. E qui però non riusciamo a capire, già la faigerata legge Fabius-Gaissot precede questa data. Ma siamo certi che esplorando il blog riusciremo a chiarirci questo punto.

Da un punto di vista tecnico di navigazione nel blog la sintassi non ci sembra immediatamente intuitiva. Questo nostro blog – se vogliamo – ha pure una sua intenzionale pesantezza dovuta alla lunghezza dei testi, al suo carattere enciclopedico, ma è stata una scelta intenzionale e meditata, orientata sulla meditazione e l’approfondimento che non la comunicazione. In Blanrue faccio una certa fatica a muovermi. Gli argomenti sono molto interessanti.

(segue)

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