Ernst Nolte è noto in Italia per la sua interpretazione transpolitica della storia contemporanea che presenta analogie con la storia filosofica dello stesso Del Noce. Nato nel 1923, era un quarantenne quando in Germania fondò insieme con altri la “Lega per la libertà della scienza”. Nell’ambiente illiberale tedesco questa Associazione ha avuto fin dagli esordi una forte contestazione. Qui tentiamo di ricostruirne la storia del Bund, attingendo direttamente dalla rete, elaborandole secondo nostri criteri e valutazioni.
Sommario: 1. L’anno di fondazione ed i suoi referenti. – 2. La rivista “Freiheit der Wissenschaft”. – 3. Il congresso del 1980. –
1. L’anno di fondazione ed i suoi referenti. – Il Bund Freiheit Freiheit der Wissenschaft venne fondato con atto notarile il 18 novembre 1970. Il Bund è apparso o si presentò come una risposta “conservatrice” al movimento studentesco di quegli anni. Visto però dai nostri anni, 40 anni dopo, ci sembra ben altri i problemi della libertà della scienza. Da allora le condizioni generali della libertà di pensiero in Europa sono andate progressivamente peggiorando. Di re libertà della scienza non è cosa diversa che dire libertà del pensiero, ma la prima espressione fa pensare a ristrette categorie di professionisti delle accademie, mentre il pensiero libero appartiene ad ogni cittadino ed è il presupposto della democrazia e quindi anche delle garanzie costituzionali per la libertà della ricerca, dell’insegnamento e dello studio. Nelle stessa Germania ogni anno circa 15.000 persone vengono perseguite penalmente per meri reati di opinione. Molte persone scontano pesanti anni di carcere per la sola colpa di aver scritto dei libri. È incredibile leggere che vi siano studenti che non abbiano a cuore innanzitutto la libertà di pensiero inclusiva di libertà di scienza, di ricerca, di insegnamento. Paradossalmente possiamo dire che oggi a 87 anni anni Ernst Nolte è molto più giovane dei suoi giovani contestori di Trieste, che sono già vecchi senza mai essere stati giovani.
Facevano parte dei comitato di fondazione, in Bonn-Bad Godesberg, Edith Euchen-Erdsieck, Hans Joachin Geisler, Karl Huauser, Wilhelm Hennis, Gerhard Löwenthal. Richard Löwenthal, Hermann Lübee, Hans Maier, Thomas Nipperdey, Ernst Nolte, Heinz Dietrich Ortlieb, Konrad Repgen, Walter Rüegg, Horst Sanmann, Erwin K. Scheuch, Hatto H. Schmitt, Hermann Schmitt-Vockenhausen, Gerhard Schröder e Friedrich Tenbruck. Il Bund ha tuttora la forma di un’associazione registrata con un suo statuto. Ha un suo organo che è una rivista quadrimestrale con titolo “Freiheit del Wissenschaft”, con una sua edizione sul web. Sul BFW esiste un’estesa letteratura. Il “Bund Freiheit der Wissenschaft” ha pure un suo sito web.
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2. La rivista “Freiheit der Wissenschaft”. – La si può scaricare in formato pdf, gratuitamente, direttamente dalla rete ed è certamente la migliore fonte di informazione sul BFR.
3. Il congresso del 1980. – Dieci anni dopo la sua fondazione il BFW tenne un convegno a Berlino Ovest.
(segue: pagina in costruzione)
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1. L’anno di fondazione ed i suoi referenti. – Il Bund Freiheit Freiheit der Wissenschaft venne fondato con atto notarile il 18 novembre 1970. Il Bund è apparso o si presentò come una risposta “conservatrice” al movimento studentesco di quegli anni. Visto però dai nostri anni, 40 anni dopo, ci sembra ben altri i problemi della libertà della scienza. Da allora le condizioni generali della libertà di pensiero in Europa sono andate progressivamente peggiorando. Di re libertà della scienza non è cosa diversa che dire libertà del pensiero, ma la prima espressione fa pensare a ristrette categorie di professionisti delle accademie, mentre il pensiero libero appartiene ad ogni cittadino ed è il presupposto della democrazia e quindi anche delle garanzie costituzionali per la libertà della ricerca, dell’insegnamento e dello studio. Nelle stessa Germania ogni anno circa 15.000 persone vengono perseguite penalmente per meri reati di opinione. Molte persone scontano pesanti anni di carcere per la sola colpa di aver scritto dei libri. È incredibile leggere che vi siano studenti che non abbiano a cuore innanzitutto la libertà di pensiero inclusiva di libertà di scienza, di ricerca, di insegnamento. Paradossalmente possiamo dire che oggi a 87 anni anni Ernst Nolte è molto più giovane dei suoi giovani contestori di Trieste, che sono già vecchi senza mai essere stati giovani.
Facevano parte dei comitato di fondazione, in Bonn-Bad Godesberg, Edith Euchen-Erdsieck, Hans Joachin Geisler, Karl Huauser, Wilhelm Hennis, Gerhard Löwenthal. Richard Löwenthal, Hermann Lübee, Hans Maier, Thomas Nipperdey, Ernst Nolte, Heinz Dietrich Ortlieb, Konrad Repgen, Walter Rüegg, Horst Sanmann, Erwin K. Scheuch, Hatto H. Schmitt, Hermann Schmitt-Vockenhausen, Gerhard Schröder e Friedrich Tenbruck. Il Bund ha tuttora la forma di un’associazione registrata con un suo statuto. Ha un suo organo che è una rivista quadrimestrale con titolo “Freiheit del Wissenschaft”, con una sua edizione sul web. Sul BFW esiste un’estesa letteratura. Il “Bund Freiheit der Wissenschaft” ha pure un suo sito web.
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2. La rivista “Freiheit der Wissenschaft”. – La si può scaricare in formato pdf, gratuitamente, direttamente dalla rete ed è certamente la migliore fonte di informazione sul BFR.
3. Il congresso del 1980. – Dieci anni dopo la sua fondazione il BFW tenne un convegno a Berlino Ovest.
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