No / Onu / BDS / Prec. ↔ Succ.
Come annunciato in questi giorni, la comunità internazionale dell'attivismo pro-Palestina e anti-Israele è attualmente in mobilitazione di massa. Centinaia e centinaia di attivisti provenienti da tutto il mondo tentano di raggiungere la Palestina occupata in aereo, visto che i porti del Mediterraneo sono preclusi alle partenze per Gaza.
Ma Israele ha inviato a tutte le linee aeree in Europa e USA una lettera con allegato una lista nera di attivisti a cui deve essere negato l’accesso ai voli diretti a Tel-Aviv. In altre parole, ora le nostre compagnie di bandiera si fanno dare ordini da Israele, prova che «siamo sotto occupazione israeliana», come commentava ieri in diretta nel programma di Galloway su Press-Tv il fondatore del Palestine Solidarity Movement scozzese, Mick Napier.
Infatti le linee aeree co-operano con Israele, e la Francia vieta la partenza per Tel-Aviv a chiunque non abbia un passaporto israeliano. Il ministero degli esteri francese rilascia un comunicato che ha dell’incredibile: «La Francia è preoccupata del rischio di incidenti e scontri che potrebbero verificarsi nell’aeroporto di Tel-Aviv questo venerdì». In altre parole, la Francia si presta a fungere da cane da guardia per Israele, sacrificando la libertà dei cittadini francesi alle esigenze delle autorità israeliane che non vogliono affrontare l’imbarazzo delle proteste contro l’occupazione della Palestina nell’aeroporto di Ben-Gurion, documentate dalla stampa mondiale.
Altrettanto si può dire di tutti gli altri governi europei, ormai palesemente asserviti all’impero USA/ISRA.
Molti attivisti francesi e belgi, vista l’impossibilità di partire con le compagnie di bandiera delle rispettive nazioni, si sono rivolti alla linea aerea della Svizzera - un paese ufficialmente neutrale. Ma evidentemente la neutralità della Svizzera finisce dove inizia USA/ISRA. Non solo i passeggeri belgi e francesi sono stati respinti dalla swissair, ma anche negli aeroporti di Ginevra e Zurigo l’accesso ai voli per Israele è stato vietato agli attivisti diretti nella Palestina occupata.
In questo video vediamo alcuni attivisti francesi pro-Palestina protestare indignati per il divieto di accesso ai voli per la Palestina occupata. Il video porta il titolo “checkpoint israeliano a Parigi”.
In un altro video si vedono scontri tra gli attivisti pro-Palestinesi e alcuni simpatizzanti di Israele, in un aeroporto francese.
Ieri sera durante la trasmissione di George Galloway su Press-Tv, in cui il famoso politico scozzese e fondatore di ‘Viva Palestina’ parla con gli spettatori che chiamano in diretta, aveva chiamato via Skype il fondatore del movimento scozzese Palestine Solidarity Movement, Mick Napier. Annunciava l’intenzione dell’intero gruppo di prendere il volo per la Palestina occupata - come viene chiamata Israele dagli attivisti pro-Palestinesi. «Ci proveremo, nonostante il divieto imposto da parte di Israele alle linee aeree europee. Il fatto che le compagnie di bandiera accettino l’ordine imposto da Israele è la prova che l’assedio e l’embargo di Gaza è ormai esteso all’intera Palestina ed è arrivato anche sul suolo europeo».
Uno spettatore da Parigi, Chris, diceva in diretta per telefono a George Galloway: «Visto il divieto di arrivare in Tel-Aviv con volo diretto da Parigi, abbiamo provato a prendere un volo per l’Ungheria, da cui partire alla volta della Palestina occupata. Ma eravamo sulla ‘lista nera’ consegnata da Israele alle compagnie di volo europee, e ci hanno vietato di partire. Prova che l’Europa prende ordini da Israele e che le nostre nazioni si trovano sotto occupazione. Un nostro compagno di viaggio belga ha riassunto la situazione dicendo: “Israele si rifiuta di rispettare i confini determinati nel ‘48, sta ormai occupando anche il resto dei territori Palestinesi e si sta allargando oltre le frontiere europee, prendendo controllo delle nostre nazioni”».
Quello dell’Europa e dell’intera Palestina ‘sotto occupazione’ è il tema ricorrente di tutti gli interventi che si sentono oggi su Press-Tv e nei vari video pubblicati su internet. «È proprio la realtà dell’occupazione dell’intera Palestina ciò che volevamo denunciare manifestando nei territori occupati», dichiara una passeggera francese nell’aeroporto Charles De Gaule di Parigi-Roissy. «Visto il divieto di partire imposto dalle nostre autorità su ordine di Israele, il messaggio diventa ancora più forte e chiaro. I media qui sono tutti presenti, e documentano le cronache israelo-europee».
Molti attivisti sono riusciti comunque a partire per Tel-Aviv sia dall’Europa che dagli Stati Uniti. Nell'aeroporto di Ben-Gurion si assiste ad arrivi fiume di stranieri, prontamente trattenuti e rispediti al mittente. Ma fanno notizia! Soprattutto perché si assiste a scene di assalto agli attivisti stranieri da parte degli israeliani, o di resistenza e forte protesta per il comportamento degli agenti israeliani, che sono arrivati in forze ieri sera a presidiare l’aeroporto.
La presenza dei media e giornalisti nell’aeroporto Ben-Gurion è massiccia nonostante il tentativo delle autorità di vietare l’ingresso ai giornalisti. La situazione è a tratti caotica, e viene monitorata dal Twitter di un giornalista noto, Joseph Dana. Infatti in basso la cronologia dei tweet del giornalista, che raccontano gli eventi di oggi.
Ma fanno notizia soprattutto gli attivisti arenati negli aeroporti europei. In pratica, il centro di gravità della protesta progettata nella Palestina occupata si sposta principalmente in Europa, ma è altrettanto efficace da un punto di vista mediatico.
Il risultato insperato della mancata partenza delle navi che compongono la FF2, è che si è formato un ponte di proteste fiume tra Europa e Palestina occupata, che riunisce quasi fisicamente l’intero movimento anti-Israele e porta la Palestina virtualmente sul suolo europeo. Alcuni aeroporti europei si sono trasformati letteralmente in un palcoscenico affollato in cui viene messa in scena la manifestazione globale anti-Israele.
Il web abbonda di articoli che riguardano la missione della “FLY-TILLA”, ma forse è più interessante al momento seguire i messaggi sul twitter del giornalista Joseph Dana, che aggiorna costantemente su quanto succede nell’aeroporto di Tel-Aviv, fornendo anche video e immagini. Joseph Dana si era imbarcato con la Freedom Flotilla per Gaza, e segue ora le vicende della Fly-Flotilla dai territori Palestinesi occupati.
Ma prima ancora, ecco un aggiornamento da Press-Tv, che fa rabbrividire.
INCREDIBILE MA VERO - In collegamento dall'aeroporto di Parigi-Roissy, il portavoce del gruppo francese informa: «Noi, qui da Parigi, non siamo potuti partire, ma da Toulouse è partito un gruppo di circa 40 cittadini francesi, molti tra i quali di origine africana. Ci informano che all'arrivo all'aeroporto di Tel-Aviv sono stati catturati, gli uomini separati dalle donne, i bianchi dai neri. Noi qui continueremo con le nostre proteste, se non ci faranno partire torneremo ancora, e ancora. Se non altro le compagnie aeree dovranno rimborsarci i biglietti. Pensano di farla franca?»
Aggiornamenti sul twitter di Joseph Dana su quanto succede in tempo reale nell’aeroporto di Ben-Gurion in Tel-Aviv, a iniziare da venerdì mattina
- In Europa, 200 passeggeri bloccati, non possono salire sui voli, ma molti tedeschi e inglesi sono in volo e stanno arrivando.
- Gli attivisti israeliani pro-palestinesi stanno considerando se annullare le proteste nell’aeroporto: “gli arresti sono inevitabili”.
- Oltre alle proteste negli aeroporti in Europa e Tel-Aviv, si stanno svolgendo manifestazioni in almeno 5 località della Cisgiordania.
- Ci sono agenti della sicurezza ovunque nell’aeroporto. Non ne ho mai visti così tanti tutti insieme.
- Ci sono telecamere di video-sorveglianza ovunque nell'aeroporto. Altre 10 installate per l’arrivo degli attivisti.
- I giornalisti a cui è stato vietato l’accesso all’aeroporto dicono: siamo stati cacciati per ragioni politiche.
- Notizie da Ynet: arrivati passeggeri da Ginevra, non erano sulla ‘lista nera’ - trattenuti per interrogatori.
- Tra poco il mio giornale 972-Magazine metterà online un report con foto esclusive di quanto accade all'aeroporto di Tel-Aviv.
- Eli Yishai ha appena informato che il ministero degli interni «ha bloccato l’entrata degli illegali» in Israele.
- Eli Yishai: «abbiamo una lista di persone che hanno in progetto di tenere manifestazioni illegali in Israele. Li fermeremo!»
- Ci sono qui alcuni attivisti israeliani - mi dicono che ci sono ‘tonnellate’ di agenti in borghese, pronti a catturarli se fanno una mossa!
- L’atmosfera si fa un po’ tesa qui, ora che gli attivisti si preparano a protestare nell’aeroporto. Sanno che saranno arrestati.
- I militari e le guardie si spostano in piccoli gruppi in giro per l'aeroporto. Sembrano davvero preoccupati.
- Questa è la scena che ora si presenta qui nell’aeroporto: direi che un terzo della folla è composto da polizia e attivisti.
- C’è il caos: qualcuno ha sventolato una bandiera Palestinese!
- Ecco: la polizia arresta i manifestanti ...
- Tutto impazzisce ora: ecco una prima foto di quanto succede.
- Ora tutti urlano - alcuni dicono parolacce (nonostante il divieto, massiccia presenza della stampa).
- I passeggeri attaccano gli attivisti e li insultano ...
- Vedo 3 persone arrestate con forza bruta. La polizia del Ben-Gurion prima stava a guardare mentre la gente li copriva di sputi e insulti.
- La polizia permette agli spettatori di prendere a pugni i manifestanti in presenza della stampa. (ricordiamo che sono israeliani!)
- Ecco un’altra immagine delle proteste - è il caos totale.
- Molti dei manifestanti sono donne e la gente le copre di sputi e insulti, anche i tassisti.
- La gente urla in coro “siete pezzi di m....” e la polizia sta a guardare senza intervenire.
- Ora due uomini e una donna vengono arrestati.
- Dopo gli arresti, l’esplosione di razzismo e gli urli, la folla nell’aeroporto sembra calmarsi.
- Un israeliano ha appena colpito con forza una delle manifestanti mentre parlava con i media - la polizia ha visto ma non interviene.
- Anzi, ora la polizia scherza con i teppisti che hanno attaccato i manifestanti pacifici. Incredibile!
- Le tre persone arrestate sono quelle che sventolavano le bandiere palestinesi - tutti israeliani.
- Finora ancora nessun passeggero dall’estero è potuto entrare nell’aeroporto.
- Molti israeliani nel terminal cantavano: “Andate in Siria!” ai manifestanti con la bandiera palestinese.
- Era un uomo grande e grosso quello che ha colpito la piccola manifestante in presenza di 4 agenti. A lui, niente è successo.
- Arrivano le prime voci non confermate: alcuni passeggeri stranieri sembra siano riusciti a passare il controllo passaporti e sono entrati. Mi do da fare per conferme ...
- Ora gli agenti cominciano a chiedere documenti e ‘pass’ alla stampa ... La situazione sembra essere fuori controllo ...
- DA PRESS-TV (immagine in basso): commenta in diretta il portavoce del gruppo di Parigi: continueremo il nostro sit-in nell’aeroporto anche stanotte - abbiamo i biglietti, non possono buttarci fuori - ogni volta che le autorità lo hanno tentato abbiamo mostrato i nostri biglietti: «o ci fate partire, oppure restiamo nell’aeroporto.»
- Continua Chris Den Hond: «Il comportamento di Israele è la prova della debolezza endogena del cosiddetto stato ebraico. Israele è uno stato di polizia, una società militarizzata, che sopravvive per mezzo della forza, dell’imposizione, delle minacce. Ciò che Israele vuole evitare, nel vietare l’entrata agli attivisti, è che si parli della Palestina nel mondo. La Palestina per Israele non deve esistere, deve essere cancellata dalla memoria. La parola Palestinesi non viene neanche pronunciata dagli israeliani: dicono ‘arabi’ parlando dei Palestinesi, e lo dicono con tono di disprezzo. Al massimo Israele intende ‘concedere’ ai palestinesi piccole riserve di terra, quella non fertile, lungi dal rappresentare uno stato».
- Continua il racconto di Joseph Dana sul suo Twitter:
- Arrivano i voli da New York! E quindi il terminal si sta di nuovo animando.
- Improvvisamente tanta gente! Il portavoce del governo per i media arabi ha appena insinuato che i manifestanti israeliani arrestati all’aeroporto sarebbero “collegati ad Hamas”.
- Mi dice che entrare nella Cisgiordania “senza un permesso militare” è illegale e una chiara provocazione nei confronti di Israele.
- Vengo a sapere che è stato arrestato Larry Deferner del J-post (Jerusalem Post), visto che aveva tentato di proteggere uno degli attivisti che veniva picchiato dai passeggeri israeliani.
- Tre giornalisti vengono cacciati dall’aeroporto “per questioni di sicurezza”. Avevano tutti il regolare tesserino della stampa di stato (israeliano).
- Vengono scortati dalla ‘sicurezza’ verso un treno in partenza. Questo è un attacco senza precedenti alla libertà della stampa israeliana.
- NUOVA INFO: 20 passeggeri arrivati da Ginevra con la linea EasyJet sono stati arrestati.
- Larry Deferner del J-Post viene rilasciato. Naturalmente lavorare per l’organismo di stampa della IDF (esercito isra.) ha i suoi vantaggi.
- Matan Cohen è uno degli attivisti arrestati nell’aeroporto Ben Gurion per avere gridato “free Palestine”.
- A questo punto l’aeroporto non è altro che un enorme circo mediatico con tanti agenti in divisa e in borghese.
- A proposito degli israeliani che oggi attaccavano i manifestanti pro-Palestinesi: sembravano divertirsi molto nel manifestare il loro disprezzo con sputi.
- (Il loro pensiero): perché Israele non può tranquillamente mantenere la Palestina sotto occupazione? La gente rende la vita proprio difficile alla povera Israele.
- NUOVA INFO: era atterrato alle 15.00 ora locale un volo della Swissair con a bordo attivisti belgi !
- Alle 15.10 sono stati arrestati - sono passate ore e non se ne sa più niente.
- (tweet di @avinunu): Israele sta ora trattando gli attivisti pro-Palestinesi ESATTAMENTE come lo stato del Sud-Africa trattava gli attivisti anti-apartheid.
- (tweet di @avinunu - Ali Abunimah): Israele sta dirottando e mettendo in quarantena i voli sospettati di avere a bordo persone che credono nei diritti umani.
- (tweet di @avinunu - Ali Abunimah): il comportamento sempre più isterico, violento e intollerante di Tel Aviv indica che il regime ha i giorni contati.
- NUOVA INFO: Vengo a sapere che sono stati espulsi alcuni attivisti americani arrivati già ieri, che facevano parte della Nave Americana per Gaza della Freedom Flotilla 2.
- NUOVA INFO: Mi dicono che un gruppo di attivisti francesi è riuscito ad arrivare in Palestina a dispetto degli sforzi di Israele.
- (tweet di @peaceforgaza - Aiwan Qwaider: Dice Moustafa Bargouti (che ora dovrebbe essere sulla nave '
- ‘Juliano’ diretta a Gaza, di cui il web non da notizie): Il governo di Israele usa i teppisti al Ben Gurion per reprimere - Israele: l’unica democrazia nel medio Oriente”.
- (tweet di @avinunu - Ali Abunimah): Il Popolo Palestinese è stato sequestrato e tenuto in ostaggio nel proprio paese da parte di un’entità razzista che ora vieta anche che abbiano visite!
- Continua Joseph Dana: non dimentichiamo che Israele oggi farà un sacco di soldi testando “tecnologie della sicurezza” all’aeroporto di Ben Gurion.
- (tweet di @avinunu - Ali Abunimah) - Milioni di Palestinesi sono: o intrappolati in Palestina con divieto di uscire, o esiliati con divieto di entrare. Questo stato di cose NON durerà.
- Continua Joseph Dana: Haaretz informa che un gruppo di attivisti è stato prelevato da un volo EasyJet atterrato da poco.
- Messaggio dagli attivisti: siamo qui insieme e aspettiamo altri attivisti francesi in arrivo con un volo da Roma.
- (tweet di @avinunu - Ali Abunimah): Guardatele le immagini della polizia israeliana che circonda un aereo delle EasyJet perché sospettato di avere a bordo attivisti pro-Palestinesi!
- (tweet di @avinunu - Ali Abunimah): Davvero, Israele si sta creando da sola una campagna da BDS molto più efficace di quanto saremmo in grado di fare noi stessi.
- Continua Joseph Dana: i passeggeri stanno inviando SMS ai giornalisti dicendo che ora vengono trasportati in un luogo di detenzione e che saranno probabilmente rimpatriati in Europa.
- Gli attivisti israeliani arrestati perche avevano ‘pericolosamente’ sventolato bandiere Palestinesi saranno probabilmente presto rilasciati.
- PER OGGI: Finora, 85 cittadini stranieri - tra cui 33 donne - sono stati trasferiti dall’aeroporto di Tel Aviv in carceri israeliane, dove saranno detenuti almeno durante il fine settimana, per avere espresso il desiderio di visitare i palestinesi della Cisgiordania.
Ma per concludere questa parte, ecco un’informazione appena trasmessa da pressTv. In serata veniamo informati che anche un volo proveniente dal Giappone è arrivato al Ben Gurion di Tel Aviv e i passeggeri sarebbero stati tutti messi in stato di fermo. Non sappiamo cosa intenda fare Israele da ora in poi, ma la protesta ha raggiunto proporzioni globali e sembra inarrestabile. I cambiamenti arrivano, un poco alla volta, con tante piccole sconfitte seguite da sporadiche vittorie importanti. Come dice Gilad Atzmon: “La rotta si è invertita”. E la Palestina un giorno sarà libera.
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