giovedì 3 febbraio 2022

L'incendio umano di Rende. Webgrafia di una tragedia in tempo di Green Pass.

In data 31 gennaio 2022, giorno precedente le nuove restrizioni governative sulla libertà personale degli italiani, un giovane di 33 anni, insegnante, si sarebbe dato fuoco a Rende, davanti a una stazione dei carabinieri. Si sarebbe dato fuoco cospardendosi addosso una tanica di benzina. Antistante al luogo si trovava una officina di gommista, da dove è stato subito utilizzato un estintore. La prima ipotesi che è stata formulata è che si sia trattato di un gesto di estrema protesta contro la politica del draghismo. Pochi giorni prima un Sottosegretario aveva minacciato di voler rendere difficile la vita agli italiani che non avessero accettato l'imposizione governativa. La notizia non è stata raccolta dal mainstream. Anzi è stata cancellata dai motori di ricerca e sembra che la persona non sia mai esistita e il fatto mai avvenuto. Tutto ciò è molto strano, ma poichè noi come di consueto avevamo iniziato sulla piattaforma facebook a raccogliere tutta la webgrafica sulla tragedia, adesso, per conservarfne memoria ed una migliore accessibilità, trasferiamo su Blogspot, in questo blog, i dati già raccolti e tutti gli altri che riusciremo a reperire, prima che il fatto venga totalmente dimenticato.

Da Facebook

I.

L'INCENDIO UMANO DI RENDE.
 
Subito, alla notizia della tragedia di Rende, l'immagine che mi è venuta alla mente - e non solo a me - è un altro incendio umano: quello di Jan Palach a Praga. Ovviamente, bisogna saperne di più... Se fosse come sembra, noi avremmo un inizio di rivolta contro la dittatura vaccinale del Draghismo.
– Ne hanno il terrore! E si stanno precipitando a smentire qualsiasi connessione, qualsiasi associazione di idee! E offendono pure: sciacalli! Ma nessuno vuole una Verità che non sia quella... I dubbi però e le domande sono pienamente legittime. E nessuno può impedirci l'esercizio dell'immaginazione: De Donno, Biscardi e ora l'uomo in fiamme di Rende, davanti a una stazione dei carabinieri.... Dopo averci imposto il vaccino obbligatorio, vogliono anche imporci ciò che possiamo pensare o non pensare.
• Il draghismo ha dichiarato guerra a milioni di cittadini. Vi è chi ha avviato lo sciopero della fame come esplicita dichiarata forma di protesta contro questa dittatura. Chi resiste sceglie la forma della sua resistenza. Non tutti sono disposti a cedere al ricatto e alla violenza di stato.
• Al momento quel che si può capire è il vero e proprio terrore del regime e degli stessi media che il gesto di Francesco Chiarelli possa essere stato dettato proprio dalle misure governative e sia stato un gesto estremo di protesta... Farebbe cadere il regime. Se sopravvive, sarà lo stesso Chiarelli a dircelo, se lo vorrà. Non riesco comunque a capire quale possa essere la sua vita, essendo sopravvissuto a un incendio così terribile: la sua vita sarà peggiore della morte alla quale è stato sottratto per il pronto uso di estintori. Chi lo ha salvato non gli ha reso un buon servizio... anche se va lodato e ringraziato, avendo comunque salvato una vita.
• Non credo che chi ha dato degli "sciacalli" a quanti hanno dato un determinato significato al tragico gesto, abbia il benchè minimo interesse alla "depressione" della povera vittima. A costoro basta che il gesto non possa essere inteso come una protesta al green pass. Sono altamente altruisti!
• Se non risulterà "vero" che si sia trattato di un estremo gesto di protesta di un violentato al vaccino, cosa che solo la vittima potrò dirci, se vivrà, è però allo stato della conoscenza dei fatti perfettamente "verosimile". Ed il verosimile può diventare vero... La violenza contro inermi e pacifici cittadini è tale che non potrà essere dimenticata... Sarà una Nuova Memoria, diversa da quella a cui ci vogliono obbligare ogni 27 di gennaio.
• Vi è un'altra distinzione importante che non bisogna perdere di vista:
– fra un governo, o meglio una dittatura, che inganna quanti sono soggetti ad essa;
– e chi è ingannato, in buona fede, minore o maggiore, e a seconda di ciò che sarà indotto a fare dall'inganno subito;
– e chi è autore doloso e premeditato dell'inganno.
– Le responsabilità sono diverse e la pena, la reazione va commisurata al grado di responsabilità e di dolo.
• Costoro danno fin troppo per scontato che il 90 % dei costretti al vaccino mediante l'esercizio del ricatto sia tutti gente soddisfatta e felice... Come è stato detto, si è trattato di uno "stupro farmaceutico", e non tutti dimenticano gli stupri subiti. Sono in genere traumi psicofisci che restano per tutta la vita. Per gli effetti collaterali vi è da aspettare a lungo...
Noi qui siamo in attesa di conoscere il più possibile sulla verità del fatto ed è per questo che avviamo la consueta rassegna webgrafica.
 
NE SCRIVONO E NE PARLANO,
in ordine di raccolta casuale:
 
1. Controinformazione.  31 gennaio 2022, ore 22.49 - Testo: «Si brucia per protesta un giovane insegnante di 33 anni, a Cosenza Rende, davanti ad una Caserma dei Carabinieri.

In condizioni gravissime, salvato all’ultimo momento per l’intervento provvidenziale di due giovani gommisti, l’insegnante è stato ricoverato all’Ospedale dell’Annunziata con ustioni sul 70% del corpo.
La vicenda ha suscitato orrore in tutti coloro che hanno assistito alla scena ed è stato anche girato un video, che evitiamo di proporre per ovvi motivi.
Il gesto di protesta fatto dall’insegnante, F.C. di 33 anni, cosentino ma trasferito in Lombardia, che era da poco rientrato in Calabria, sembra sia stato dettato dalla disperazione anche se non si conoscono i particolari.
Da quello che risulta il docente non era una persona con precedenti di alcun tipo e non era un militante di alcuna formazione politica. L’ipotesi degli inquirenti è quella di un gesto estremo che potrebbe essere stato motivato da un’eventuale sospensione dall’incarico sulla base delle misure restrittive emanate per l’obbligo vaccinale. Tuttavia questa ipotesi e le altre sono all’esame degli inquirenti che stanno indagando sul tragico episodio.
Se, come si appurerà con certezza in seguito, il gesto insano è stato motivato dalla esclusione dal lavoro dovuta alla mancanza del Green Pass di cui non era in possesso il giovane insegnante, questo episodio rientra nel clima di disperazione in cui moltissimi italiani, lavoratori di tutti i settori, si trovano in questo momento per non essersi adeguati alle rigorose misure del governo Draghi/ Speranza.
La privazione dei diritti fondamentali dei cittadini e la sensazione di isolamento può portare a situazioni di grave disagio che possono sfociare in disperazione. Si sa che la disperazione è un brutto status che può sfociare in gesti estremi.

Nota: questo episodio dovrebbe far riflettere coloro che decidono le misure restrittive che privano i cittadini dei diritti fondamentali quali il lavoro, la libera circolazione, l’inviolabilità della propria persona e, di conseguenza, la stessa dignità.»

2. Scenari Economici, 1° febbraio 2022. Testo: «»

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