Sto ascoltando delle lezioni registrate di Alessandro Barbero sulle rivolte contadine del medio evo, in particolare la Jacquerie nel 1358 e la rivolta fiorentina dei ciompi nel 1378. I nomi di "Jacques Bonhomme", l'inesistente capo della rivolta, e dei "ciompi" che prima non esisteva e non significava nulla, ma era un termine spregiativo inventato per l'occasione, erano entrambi espressioni assolutamente inventate a scopo spregiativo, diffamatorio, denigratorio, delatorio...
Se ci si riflette un poco, è la stessa cosa che succede con il termine "no vax"! Nessuno che per qualche disparata ragione decide di non volersi lasciarsi vaccinare, non attribusce a se stesso, non si qualifica come "no vax", ma questo termine con fanatica insistenza gli viene attaccato addosso.
Un esempio?
Si vada a cercare il video dove con un atteggiamento quanto mai idiota il giornalista Gianni Riotta insulta il giurista Ugo Matteo che rifiuta questo appellativo, dandogli ripetutamente del "no vax" e sfidandolo a sporgere querela.
Ahimè! La storia si ripete tale e quale, ma oggi in un'epoca in cui noi pretendiamo di essere più civilizzati, migliori, in ogni senso superiori alle generazioni che ci hanno precedute, moralmente superiori.
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