mercoledì 23 aprile 2008

L’islamofobia di Daniele. Per una critica italiana di Daniel Pipes, § 2.

Per una critica italiana di Daniel Pipes: §§ 1 - 2 - 3 - 4 -
Sommario: § 1. La guerra continua. – § 2. L’islamofobia di Daniele. – § 3. Il grande ed il piccolo Satana. – § 4. Il compimento del genocidio – § 5.

Versione 1.1
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È difficile andare fino in fondo nella lettura degli articoli di Daniele Pipes. Non perché siano difficili i suoi contenuti e le sue argomentazioni, ma perché dopo poche righe si intuisce il retropensiero del’autore e le conclusioni alle quali vorrebbe portarci: il sostegno ad Israele quale capo crociato nell’aggressione e nell’addomesticamento se non nella distruzione del mondo arabo-musulmano. Proprio in questi giorni la Hilary Clinton si lascia andare a dichiarazioni di distruzione dell’Iran, basate su fantastiche illazioni, tali da farci temere ben altri pericoli di quelli attribuiti all’Islam: la direzione politica degli USA è nelle mani di pazzi criminali. In questo articolo, tradotto in italiano in un’apposita org costruita evidentemente con l'intenzione di influenzare la piazza ed i media italiani e che sarebbe utile conoscere nella sua struttura, si trova un abbozzo di politica estera proposto alla nostra attenzione da parte del suo autore, che ha indubbiamente un grande pubblico, sapientemente raccolto da un'organizzazione industriale. Ed è proprio in ragione della sua diffusione che io qui giustifico il sacrificio del mio tempo. Dico subito che di fronte al modello ideale di Pipes, quello giudaico-cristiano, stranamente unito da un trattino di congiunzione quando per duemila anni i due termini sono stati contradditori ed autoescludentesi, il mio modello è rappresentato dal mondo romano pre-cristiano che al suo interno, in una unità di pace e di civiltà, sapeva far convivere culture e civiltà diverse, dando vita ad un concerto mirabile di popoli che in perpetue relazioni pacifiche davano vita alla loro fusione.

Non prevedo di convertirmi né all’Islam né al giudaismo e ne ho fin sopra i capelli (quei pochi che mi sono rimasti) del cattolicesimo nel quale sono stato allevato. Già oggi il cammino dell'Europa dopo secoli di guerra, causate spese da motivi religiosi ovvero spinte dal papa cattolico, che di “guerre sante” ne sa probabilmente più dei musulmani, è volta all’intergrazione di popoli in guerra fra di loro. Se l’Europa non volesse e non cercasse la pace, dovrebbe volere la guerra. Ma è folle volere la guerra contro tutto il mondo musulmano in nome del cristianesimo e del giudaismo.

Daniel Pipes è un guerrafondaio sfegatato. Finché coltiva da solo la sua follia, può armarsi e partire contro i suoi nemici che gli daranno il benservito. Ma se pretende di convincerci, in lingua italiana, attraverso la sua agenzia italiana.org e la Italian Israel Lobby, a seguirlo nel suo sionismo, è capitato proprio male ed a trovato pane per i suoi denti.

(segue)

Links:
1. Uno dei più rabbiosi antimusulmani negli Usa. In pratica l’equivalente del nostro Magdi ora Cristiano Allam.

4 commenti:

Havagoanyway ha detto...

I wish to say that as someone whom has studied the writings and teachings of Daniel Pipes for years, that you are absolutely 100 per cent incorrect in your assertions and assumptions about Dr Daniel Pipes, as an academic and as a person.
To make such unfounded accusations is absurd and preposterous just because you do not like what he says, to slur his name says more about you than it ever does about him.
Your own academic qualifications pale in comparison to a man such as Dr Daniel Pipes, acknowledged for 40 years as a truly astonishingly superior scholar, university Lecturer and absolute Expert on all things islam, and is undoubtedly the worlds leading expert on islam and islamic jihadism and islamic terrorism.

To slur this amazing and well ahead of his time man in such a way, against such a profound scholar of his astounding accuracy and insight, and world acknowledged superior academic scholar of islam,politics, and history, and recognised as a award winning writer and and academic of this age is somewhat astonishing and denotes a lack of understanding, and a lack of insight into what islam is, and what islam is doing throught the entire world as it stealthily takes over country by country whilst appeasers and blow hards like you are too ready to lay down in appeasement much like Neville Chamberlain of the Uk did to Hitler.
Islamofascism and political islam is taking over the world and unless all countries and all people are educated as to its true evil arabic supremecist racist and arabic expansionist agenda and theology of evil,nature you will lose all freedoms and rights we currently revere, islam in entirity is ugly, and it spreads when people like you open their ill informed mouths and trash world respected scholars, hold your head down in shame for all time, you have no credibility now.

Havagoanyway ha detto...
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Antonio Caracciolo ha detto...

Sono molto lieto di pubblicare l'entusiastico commento di un evidente ammiratore di Daniel Pipes, alla cui lettura in effetti mi accingo. Ho dato un'occhiata al testo in inglese. Mi riprometto di tornarci sopra. Ma se come mi pare il commentatore sostiene la tesi dell'islamofascismo, bisognerebbe intanto egli apprendesse cosa il fascismo è. E dubito che ne sappiano qualcosa lui ed il suo idolo. Ma ci risentiremo e mi riservo un giudizio conclusivo. Della qualificazione accademica di Daniel Pipes poco mi importa e poco mi impressiona, così come altrettanto poco mi impressiona quella di Bernd Lewis, maestro di Fiamma Nirenstein e “lacché di Bush”: non siamo nell'esercito e i gradi accademici non si misurano allo stesso modo. Se Kelly Kuffar (che non so chi sia se non Kelly Kuffar) vuole trovare una versione abbastanza verosimile del nazismo in Medio Oriente deve andare in Israele (leggi A. Burg). Quanto al fascismo, che è cosa diversa dal nazismo, è meglio che lo lasci a noi italiani, che avendolo prodotto possiamo sapere meglio di Daniel Pipes cosa è. Comunque con Pipes il mio discorso è appena iniziato ed abbiamo da percorrere un lungo tratto di strada, avendo io intenzione di leggere tutti gli articoli italiani tradotti nel suo sito, ma solo questi. Se Kelly ha trascorso molto del suo tempo a studiare il pensiero di Daniel Pipes, penso che abbia sprecato il suo tempo. Ma ognuno è padrone del suo tempo. Io in ogni caso ho pieno diritto di critica, comprenda o no l'opera di Pipes. Se non la comprendo, ci sarà Kelly Kuffar a spiegarmela ed io sarò lieto di apprendere da lui: se scrive in italiano è pure meglio. Ma non incominci con il parlare di "fascismo" in versione islamica perché si esce da ogni contesto filologicamente determinato e quindi si va direttamente in ambito non scientifico, ma solo in un ambito piattamente ideologico, che penso sia quello che caratterizza tutta l'opera di Daniel Pipes.

Anonimo ha detto...

@ Kelly Kuffar:

It is clear that you cannot speak italian, so I wonder how much of prof. Caracciolo criticism you really understood. I am pretty prone to believe that some sort of "correct informant" summarized his own version of the criticism and directed you here, and you (re)acted automatically like an offended fan.
If only you drop the fan attitude for a moment and redirect your "criticism" to here:

http://www.ifamericanknew.org

Just to let you know who the "fascists" are.
Now, you can get back to you fan attitude, and start barking again against "islamofascists", contributing in generating the pretexts and the smoke screen needed to cover the real fascist operations going on in the USA homeland, as well as in the M.E. (the genocide of the Irakis and Palestinians being the most relevant part of it).
Go on, like a true servant of the great zionist power configuration.

P.S.: the Bush family did much more in actively "helping" Hitler's raising than Chamberlain could ever have done. But you will hardly find this kind of information in your readings, I guess.