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Avendo interrotto bruscamente la serie delle mie “Letture”, rinasce l’interesse che ne stava alla base, dopo il periodo un poco turbolento della mia espulsione dal Movimento Cinque Stelle ed esclusione dalle Comunarie. Vi è stato un “reintegro” a seguito di Ordinanza del Tribunale, ma è ora ritornata una sufficiente calma per riprendere la stesura delle “Letture”, dedicate questa volta a un complesso di volumi tutti riguardanti la rivoluzione francese, che le esperienze fatte con il M5s, appena dette, mi ritornano ora di grande attualità, riuscendo adesso a collegare eventi in apparenza lontanissimi con fatti del presente ancora in svolgimento. Si prenda ad esempio l'istituto della rappresentanza politica e lo si compari con le declamazioni pentastellate sulla “democrazia diretta” e il principio “uno vale uno”. Non starò a descrivere analogie e dissonanze che ben potrebbero apparire forzate ed arbitrarie, ma sia almeno sufficiente poter dire che la rivoluzione francese non cessa mai di essere attuale, essendo sorto su quelle basi lo Stato contemporaneo che ancora oggi è la forma politica che disciplina i nostri rapporti di vita associata e prassi politica.
(segue)
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