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Il titolo originale è “Caso email M5S: la Casaleggio srl non è la Spectre ma poco ci manca”, che appare il 9 marzo 2019 su il Fatto Quotidiano.
Inizia con il testo di una comunicazione email a firma «Lo staff di Beppe Grillo» la cui individuazione e natura giuridica tanti interrogativi ha suscitato nelle cause che gli attivisti romani espulsi dal Movimento hanno poi avviato nei tribunali di Roma e di Napoli. Il defunto Gianroberto Casaleggio aveva un bel dire che i partiti attuali sono ormai delle strutture obsoleti destinate a scomparire. Bisogna vedere da cosa saranno sostituiti. Il controllo di un intero Movimento politico, che si pretende diverso dai vecchi partiti, da parte di un server milanese gestito da impiegati anonimi e senza un nome che umanizzi le comunicazioni dallo e allo Staff suscita inquietudini di tipo orwelliano. Ci si sente controllati e spiati, ma non si sa chi è il controllore e cosa si voglia controllare e perché si eserciti un controllo.
AC
Da: “Staff”Data: 03 ottobre 2014 18:32:35 GMT+02:00 A: Oggetto: Tua email su @parlamentari5stelle.it Caro Cittadino 5 stelle, abbiamo riscontrato una situazione non sanabile nella gestione attuale della posta e dei calendari riferiti al dominio @parlamentari5stelle.it che risulta compromessa nonostante alcuni interventi che sono stati adottati nelle ultime settimane. Ti invitiamo a svuotare la posta e non utilizzare questo account fino a quando il servizio non verrà esternalizzato su un servizio in cui il controllo della propria posta e calendario non sia gestibile solo direttamente dall’utente. Ad ora risultano meno di 30 persone che stanno utilizzando in modo continuo o la posta o il calendario su questo dominio per cui suggeriamo venga dismesso nell’immediato. Pubblicità
Lo staff di Beppe Grillo
Saluti
Questa è la mail integrale (diffusa dall’ex parlamentare cinquestelle Massimo Artini) che sta all’origine della recente polemica sollevata da stampa e giornali contro il M5S. Si faccia attenzione alla data: è evidente che si tratta di vicende risalenti nel tempo e tirate fuori oggi in funzione del tutto strumentale, in vista delle prossime elezioni comunali, per screditare il partito pentastallato. Fango dunque.
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E tuttavia credo che alcune brevi considerazioni, in forma interrogativa, vadano fatte.
Il server parlamentare del M5s dovrebbe, credo, dipendere dai parlamentari che lo utilizzano, questo a garanzia della loro autonomia, e allora come si spiega l’invio di questa mail firmata dallo “staff di Beppe Grillo”? Si dirà, Grillo come capo politico del Movimento era autorizzato a inviarla, ma è facile risalire a chi concretamente ha inviato la mail, e cioè una dipendente della Casaleggio e Associati. Insomma la mail ha un preciso mittente, un mittente che in realtà, se male non mi appongo, non avrebbe dovuto occuparsi del sistema informatico dei parlamentari.
Nella mail si dice inoltre “abbiamo riscontrato una situazione non sanabile”, pare di capire che qualcosa non funzionasse nella gestione della posta dei parlamentari e non fosse tecnicamente riparabile. “Abbiamo riscontrato”: chi concretamente ha riscontrato e che cosa cosa si è riscontrato, e come si fa a riscontrare qualcosa senza accedere al sistema informatico? Se è la Casaleggio e Associati ad aver riscontrato, allora mi pare evidente che questa società fosse a conoscenza del funzionamento del server dei parlamentari. E nella mail si dice, ripeto, “abbiamo riscontrato”, non “ci è stato comunicato” o qualcosa del genere. Se invece come si è dichiarato nel blog di Grillo la Casaleggio e Associati non aveva riscontrato alcunché, perché ci si è rivolti ad un consulente esterno, chi ha preso questa decisione? C’è stata una decisione discussa e condivisa tra tutti i parlamentari pentastellati, insomma una assemblea su un problema che riguardava tutti i parlamentari? Ma se è così perché la mail arriva dalla Casaleggio e Associati e non da questo consulente esterno? Pare evidente una cosa: il consulente prima ha avvertito la Casaleggio e Associati e poi questa società ha provveduto ad informare i parlamentari. Non sembra un comportamento corretto rispetto ai parlamentari e comunque appare evidente anche in questa seconda ipotesi il coinvolgimento della Casaleggio e Associati.
E ancora: nella stessa mail si dice che il servizio “verrà esternalizzato”, ma la decisione su questa esternalizzazione da chi è stata presa? Dalla Casaleggio e Associati, come sembrerebbe da questa mail o dai parlamentari pentastellati, a cui credo sarebbe spettata la decisione?
L’ultimo punto, quello delle trenta persone “spiate”, su cui tanta stampa si è esercitata, è a mio avviso, in realtà del tutto irrilevante e comunque indimostrabile.
Voglio sottolineare: i miei sono solo interrogativi di una persona che ha scarse conoscenze informatiche, ma li ho voluti esplicitare perché le risposte fornite dal M5S nel blog di Grillo non mi sono sembrate convincenti. Sarà anche fango ma la vicenda lascia aperti molti interrogativi.
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