giovedì 8 maggio 2008

La tv di regime e le sue notizie fra un Segre ed un Allam

Versione 1.0

Due rapide parole a commento di un paio di notizie date dal tg2 delle 20.30 di oggi 8 maggio 2008. È da chiedersi innanzitutto se il dare la notizia è come un impartire la Verità. Immaginando che nessuno può reagire a quanto vien detto chi gestisce la notizia ha forse la sensazione di gestire un potere, o almeno di produrre una persuasione subliminale in quanti guardano distrattamente, hanno poca conoscenza critica dei problemi e solo per questo possono venire influenzati. Non so quanto questi calcoli siano fondati. La prima notizia che mi ha colpito ed offeso al tempo è l'aver voluto dare una lettura unilaterale e faziosa della Fiera del Libro di Torino che ha Israele come ospite d’onore in celebrazione del 60° anniversario sulla pelle dei palestinesi che soffrono ancora per quello che fu un autentico genocidio, un atto di violenza e barbarie in spregio ai conclamati ed ipocriti principi sbandierati ad incominciare dalla fine della seconda guerra mondiale, al termine di una vecchia barbarie che finiva ed una nuova che cominciava. Fugaci sono state le immagini di quanti protestavano. Nessuno ha raccolto loro dichiarazioni, ma è stato intervistato un Vittorio Dan Segre cui non è parso vero di dare una patente di “imbecillità” a quanti protestavano, in Torino o fuori. Detto da lui che nel link indicato risulta alle origine della fondazione di uno stato accusato di “pulizia etnica” da un altro ebreo, Ilan Pappe, che si si è ben guardato dall’intervistare ma il cui libro “La pulizia etnica della Palestina” è stato oggetto di un convegno contemporanee alle celebrazioni del genocidio: sarebbe come se Auschwitz venisse celebrato da Hitler per il suo significato altamente positivo. Dan Vittorio Segre ha collaborato attivamente alla fondazione di quello stato di israele la cui natura è descritta da altri ebrei di nome Avraham Burg o Ilan Pappe o Norman G. Finkelstein, di cui al tg2 poco o nulla sanno. Mi dichiaro pertanto orgogliosamente “imbecille”, ma resto più che mai e più di prima dalla parte dei palestinesi e restituisco il complimento con una patente di “pulizia etnica” e “genocidio” quanti hanno aderito alla celebrazione del 60° della Nakba: “imbecilli” (che però sono fermamente decisi a battersi) contro autentici “criminali”. L’altra scena disgustosa è stata fornita dall’intervista a Magdi Cristiano Allam, che specula ora raccontando la sua conversione al cristianesimo. La mia percezione è che trattasi di un'offesa dell'Islam e del cristianesimo al tempo stesso: da cattivo musulmano a cattivo cristiano. I musulmani ci hanno guadagnato a levarselo di torno, i cristiani ci hanno perso. Per quanto mi riguarda il cristianesimo non diventa più rispettabile ed attraente per annoverare ora nel suo seno un Cristiano in più. Povero Cristo in che mani sei capitato! Già da adesso il nuovo Cristiano pontifica al posto del papa ufficiale. Fra tutte e due, il papa in tonaca ed in nuovo papa in abiti civili, vi sarà di che ridere, contribuendo in quella scristianizzazione della società italiana che in fondo è un fatto positivo e progressivo. Grazie Allam!

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