giovedì 21 luglio 2016

Per una Storia del Movimento Cinque Stelle: 26. Fra gli espulsi “eccellenti” ossia... Domenico Messinese

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«Per una storia del Movimento Cinque Stelle» vuole essere una storia in progress di un Movimento costituitosi ufficialmente il 4 ottobre 2009. Nato nel Nord Italia viene alla ribalta con le elezioni comunali di Parma nel maggio 2012, con le elezioni regionali siciliane dell’ottobre 2012, dove il M5s risulta essere il primo partito, lasciando prevedere il risultato delle elezioni politiche nazionali del febbraio 2013. La storia del M5s è costellata di “casi” e da domande sulla sua organizzazione e sul ruolo della Casaleggio Associati. Di certo non è un Movimento che erige barricate e occupa piazze, o partecipa a scontri di strada, ma ha come suo obiettivo principale se non unico la partecipazione alle competizioni elettorali: è dentro il sistema anche se ai suoi inizi amava apparire come anti-sistema, antipolitico, rivoluzionario. Tutto il potere dei vertici si concentra nella inclusione/esclusione dalle liste elettorali. Il suo successo politico ha delle analogie con ciò che seguì a Mani Pulite, fenomeno caratterizzato da una esplosione di scandali. Da allora è un succedersi di sigle politiche,  ma senza che la situazione complessiva del Paese sia andata migliorando, o abbia cambiato di segno. Poiché la Rete è stato il punto di partenza del M5s, è dalla Rete che attingeremo tutte le nostre notizie, cercando di discernere il grano dal loglio.
CL

Corsera del 17 luglio 2016.
Domenico Messinese fb
Con titolazione giornalistica il Corriere della Sera del 17 luglio 2016 sulla scia della notizia della Ordinanza napoletana che non solo reintegra nel M5S gli attivisti espulsi nello scorso febbraio del corrente anno 2016 con esclusione delle comunarie, ma dichiara illegittimo il Regolamento sul quale lo Staff si è basato. Lo stesso problema della illegittimità e della nullità del Regolamento era stato posto nel ricorso romano, dove il giudice ha reintegrato tutti gli attivisti espulsi, ma non ha accolto la richiesta di annullamento del Regolamento e di ripetizione delle Comunarie. A Roma oggi 19 luglio 2016 si discute la causa di merito della Ordinanza del 12 aprile: se in settembre/ottobre verrà confermata nel merito la giurisprudenza del Tribunale di Napoli che si è espresso in sede di reclamo rispetto al giudizio di prime cure, vi sarà poi un bell’arrampicarsi sugli specchi per negare la sostanziale illegittimità del Regolamento del “Non-Partito”. Il punto che emerge dalle questioni giudiziarie è la nullità di tutte le espulsioni finora irrogate, ed è significativo e patetico come oggi in una trasmissione di regime – L’Aria che che tira* – vecchia” (Minzolini) e nuova (Nicola Morra, che non viene più “espulso” per partecipazione a trasmissioni televisive, come nel caso di Mastrangeli) partitocrazia si siano trovati concordi nel condannare l’intrusione dei giudizi in una questione che dovrebbe essere di esclusivo appannaggio dei vertici del Partiti, vecchi e “nuovi”, come appunto il Tribunale di Napoli definisce il M5s.

* Alla quale è stato inoltrato il seguente tempestivo: «COMUNICATO Mi sono collegato casualmente alla trasmissione L’Aria che tira, già iniziata, dove trovo Nicola Morra, Minzolini ed altri che parlano delle ordinanze romana e napoletana, senza contraddittorio da parte delle persone che ne parlano... Già in passato, avevo sorpreso la Brezzi e una parlamentare PD che parlavano di me. Avevo subito telefonato, riuscendo a parlare con un regista della trasmissione... senza esito. In seguito, a ordinanza emessa, avevo mandato alla Brezzi il testo della ordinanza, per la parte che si riguardava, esigendo le sue scuse per ciò che aveva detto sulla mia persona... Mi ha subito bannato dalla sua pagina FB. È facile replicare alle sciocchezze che ho appena sentito, ma appunto non consentono il contraddittorio... Ho fatto alcune telefonate agli avvocati... La decisione comune è di rispondere nella conferenza stampa che terremo a Napoli fra qualche giorno....». Chiaramente, senza nessun riscontro.

Sono elencati nell'immagine qui ripresa da Next Valentino Tavolazzi, Giovanni Favia, Marino Mastrangeli, Massimo Artini, Serenella Fucksia, Domenico Messinese, Adele Gambaro, Luis Alberto Orellana, Rosa Capuozzo, Antonio Caracciolo.  Di alcuni nomi avevo già redatto una scheda. Fra le altre includo ora la mia, seguendo l’ordine dei casi “eccellenti” indicati dal Corriere della Sera, con il quale ho una vecchia e insanabile inimicizia per aver concorso nel 2009 a una denigrazione della mia persona, dalla quale sono stato poi scagionato per ben due volte, nel gennaio del 2010 con un Delibera del Collegio di Disciplina del Consiglio Universitario Nazionale e il 12 aprile 2016 con una Ordinanza del Tribunale Civile di Roma, il cui testo Beppe Grillo non ha voluto leggere, costringendo me e gli altri due reintegrati a sporgere contro di lui querela penale per diffamazione a mezzo stampa. Qui, seguendo la lista delle “eccellenze”, appronto una scheda storica per …Domenico Messinese, messo in ordine cronologico dopo Serenella Fucksia, e così caratterizzato dal Corsera: «Il sindaco di Gela viene espulso con una nota diramata dal gruppo siciliano per non avere rispettato “i principi di comportamento degli eletti del Movimento”». Il nostro intento storiografico non è però improntato ad una visione duale dei fatti: da una parte il torto, dall’altra il diritto né si tende a giudicare o a farsi condizionare dal percorso politico ogni singolo attivista ha deciso di intraprendere dopo la sua espulsione, cosa peraltro legittima e che non riguarda la nostra ricostruzione storiografica ed in un vero e proprio clima di terrorismo ideologico e di aperta demonizzazione e demonizzazione di chi osa dissentire.  È invece la nostra una visione complessa e multipla, che vuole indagare se non vi fossero germi degenerativi già nell’impianto iniziale.
(Segue)

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