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Lo abbiamo già detto, e non ci stancheremo di ripeterlo: si tratta di esplicitazione costante della metodologia seguita. I nome delle “schede” che andiamo via via riempiendo sono del tutto casuali. L’idea di questa Storia ci è venuta esattamente la scorsa domenica, mentre leggevano un gruppo di libri sul M5s. E tra questi stavano rileggendo quello di Mauro Carbonaro, che noi citeremo ancora altre volte, non tanto per fargli un omaggio, quanto per addossargli affermazioni che non sapremmo come altrimenti appoggiare. Il libro - finito di stampare nel marzo 2013 - è certamente ricco di dati ed ha un evidente animus ostile verso il M5s, al contrario di altri che vanno dal neutrale all'adesione entusiasta. Noi li leggeremo e vaglieremo tutti, distinguendo poi la nostra posizione da quella degli autori che sarà giusto citare, ogni volta che serve ed è necessario. Il libro di Carbonaro si chiede con il caso di Raffaella Pirini, che noi avevamo già incontrato trattando del microscopio dei coniugi Montanari. La Pirini fa infuriare i “grillini” - è giusto usare questo termine quando si tratta semplicemente di fan di Beppe piuttosto che di militanti politici alla ricerca di nuove forme di aggregazione politica in contrapposizione ai vecchi partiti -, per aver parlato di “Scientology”, volendo descrivere lo spirito talebano ed acritico di parecchi militanti, che si lanciano facilmente all'insulto e alle contumelie appena il loro compagno di ieri viene inserito in una lista di proscrizione: ne sono gli esecutori senza se e senza ma.
«Per
una storia del Movimento Cinque Stelle» vuole essere una storia in
progress di un Movimento costituitosi ufficialmente il 4 ottobre 2009.
Nato nel Nord Italia viene alla ribalta con le elezioni comunali di
Parma nel maggio 2012, con le elezioni regionali siciliane dell’ottobre
2012, dove il M5s risulta essere il primo partito, lasciando prevedere
il risultato delle elezioni politiche nazionali del febbraio 2013. La
storia del M5s è costellata di “casi” e da domande sulla sua
organizzazione e sul ruolo della Casaleggio Associati. Di certo non è un
Movimento che erige barricate e occupa piazze, o partecipa a scontri di
strada, ma ha come suo obiettivo principale se non unico la
partecipazione alle competizioni elettorali: è dentro il sistema anche
se ai suoi inizi amava apparire come anti-sistema, antipolitico,
rivoluzionario. Tutto il potere dei vertici si concentra nella
inclusione/esclusione dalle liste elettorali. Il suo successo politico
ha delle analogie con ciò che seguì a Mani Pulite, fenomeno
caratterizzato da una esplosione di scandali. Da allora è un succedersi
di sigle politiche, ma senza che la situazione complessiva del Paese
sia andata migliorando, o abbia cambiato di segno. Poiché la Rete è
stato il punto di partenza del M5s, è dalla Rete che attingeremo tutte
le nostre notizie, cercando di discernere il grano dal loglio.
CL
Raffaella Pirini con Beppe Grillo |
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