No / Onu / BDS / Prec. ↔ Succ.
Mentre ferve la campagna di diffamazione contro navi e naviganti, la prima di due navi francese prende il largo alla volta di Gaza. Non siamo con il nostro corpo su quelle navi, ma seguiremo con lo spirito le vicende di ognuna di esse, in trepidazione per ciò che può succedere alle persone imbarcate. I governi, compresi il nostro, hanno dato prova della loro viltà e della loro complicità. Non ci facevamo illusioni su Frattini. Sapevamo chi era e da che parte sta già da un pezzo. Ma adesso lo potranno sapere tutti gli italiani, che vedono abbandonati al loro destino gli italiani che vogliono dare al mondo l’immagine di una politica estera dell’Italia diversa da quella del loro governo. I partecipanti alla Freedom Flotilla Two vanno distinti in tre diverse componenti. Una, la più piccola, è costituita da quanti hanno materialmente organizzato l’armamento delle navi e la loro partenza, superando difficoltà ed ostacoli di ogni genere. Vi sono poi le persone fisicamente a bordo, ed infine le persone spiritualmente sulle navi. La preparazione è stata lunga. Adesso la prima nave è partita. Esiste un sito ufficiale della “Freedom Flotilla Italia”, dal quale noi attingeremo le notizie principali, di cui la prima è ora il comunicato ufficiale della partenza della prima nave. Di seguito annoteremo le notizie relative alla singola imbarcazione, senza creare nuovi post. Il lettore abituale sappi che dovrà periodicamente tornare su questa pagine, per tutte le notizie riguardanti la singola nave. Ogni nave avrà la sua pagina.
SOMMARIO: 1. La flottiglia è in mare. – 2. Rassegna stampa commentata. – 3.
“Dignité – Al Karama” questo il nome della prima imbarcazione scesa in mare stamattina poco dopo le 11. E’ partita dal porto corso di Ile-Rousse e non da Marsiglia, come precedentemente comunicato, e dove i pacifisti francesi nei giorni scorsi hanno organizzato una straordinaria manifestazione. Alla Dignitè-Al Karama si uniranno la prossima settimana le altre imbarcazioni. La scelta del nome, trattandosi di nave francese, non poteva essere più appropriata: dignità, in francese e in arabo. “Noi speriamo di fare una breccia nel blocco” ha dichiarato Omeya Seddik, cittadino francese di origine tunisina. “Questa flottiglia s’inserisce nella scia naturale delle rivoluzioni per la libertà e la democrazia” ha poi aggiunto imbarcandosi. Ora sta alla comunità internazionale garantire la sicurezza dei passeggeri e il loro arrivo col carico di aiuti umanitari (5 mila tonnellate di materiali) da consegnare alla popolazione di Gaza.
SOMMARIO: 1. La flottiglia è in mare. – 2. Rassegna stampa commentata. – 3.
La flottiglia è in mare.
Partita dalla Corsica la missione Stay Human.
- Audacity - Chiarini -Partita dalla Corsica la missione Stay Human.
“Dignité – Al Karama” questo il nome della prima imbarcazione scesa in mare stamattina poco dopo le 11. E’ partita dal porto corso di Ile-Rousse e non da Marsiglia, come precedentemente comunicato, e dove i pacifisti francesi nei giorni scorsi hanno organizzato una straordinaria manifestazione. Alla Dignitè-Al Karama si uniranno la prossima settimana le altre imbarcazioni. La scelta del nome, trattandosi di nave francese, non poteva essere più appropriata: dignità, in francese e in arabo. “Noi speriamo di fare una breccia nel blocco” ha dichiarato Omeya Seddik, cittadino francese di origine tunisina. “Questa flottiglia s’inserisce nella scia naturale delle rivoluzioni per la libertà e la democrazia” ha poi aggiunto imbarcandosi. Ora sta alla comunità internazionale garantire la sicurezza dei passeggeri e il loro arrivo col carico di aiuti umanitari (5 mila tonnellate di materiali) da consegnare alla popolazione di Gaza.
RASSEGNA STAMPA COMMENTATA
- Una messa a punto di Angela Lano. – Di tutto possiamo e dobbiamo sospettare. Il link al sito Infopal che per un attimo ha funzionato, adesso non funziona più. Come possiamo escludere che il Mossad ed i suoi servizi non abbiano attivato tutte le loro risorse per disturbare la rete ed i siti inclusi nelle loro “liste nere”? Non resta che aver pazienza ed aspettare il ripristino del normale funzionamento delle connessioni.
- «QUESTO L’ARTICOLO DI GazaTvNews.com CHE PARLA DELLE MINACCE DI ISRAELE DI INTERDIRE PER 10 ANNI GLI EVENTUALI GIORNALISTI CHE DOVESSERO IMBARCARSI SULLA FF2: http://gazatvnews.com/2011/06/israel-warns-media-against-boarding-gaza-flotilla/ - DICE L’ARTICOLO: - Israele sta minacciando di interdire per 10 anni i giornalisti internazionali che dovessero imbarcarsi sulle navi che tentano di forzare il blocco di Gaza. La Flotilla per Gaza partirà forse già questa settimana. Oggi, domenica 26 giugno, l’Ufficio Stampa del governo israeliano ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, chiamando la Flotilla «una provocazione pericolosa» e una «violazione internazionale del Diritto Israeliano». Aggiungeva che la partecipazione alla Flotilla “è suscettibile a risultare nel divieto di entrata in Israele per 10 anni” e in altre sanzioni aggiuntive» (Egeria).
- «Mainfatti». Incomincia ad apparire su Googlenews l’informazione sulla Flotilla. Il sito reca in alto l’intestazione: “Gesù, confido in Te!”, di Suor Faustina Kowalska. Dunque, un sito cattolico, che riscatta dall’indecenza che non merita neppure un’autonoma stroncatura ieri sera in onda sulla Sette, con Elkman, la Nirenstein, De Seta, Molinari ed una Alessandra Borghese, che avrebbe scritto un libro sul gossip vaticano. Il “messaggio” che ci hanno voluto far passare è stato che i due ultimi papi sarebbero degli amiconi di Israele, e quindi loro complici in tutti i crimini che è possibile documentare dal 1948 ad oggi. Non è questo per fortuna il mondo cattolico e Suor Faustina ce ne offre una prova. In questo preciso momento continua ad essere oscurato il sito Infopal. I grandi quotidiani non danno ancora copertura alla notizia: aspettano il morto.
Le notizie di stampa sopra fornite hanno carattere selettivo o casuale, non puntano alle completezza. Saranno gradite le segnalazioni dei lettori, che saranno indicati come fonte della notizia.
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