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Un anno fa, oltre 700 volontari di 42 diverse nazionalità si imbarcavano sulle 6 navi della Freedom Flotilla 1 alla volta di Gaza per una missione umanitaria. Ma all’alba del 31 maggio del 2010 le forze militari israeliane assaltavano le navi, uccidendo 9 degli attivisti imbarcati sulla nave ammiraglia, la Mavi Marmara. Decine di altri venivano feriti dal fuoco dei ‘commandos’ israeliani. Tutti gli altri passeggeri della flotilla venivano in seguito fatti prigionieri e deportati nelle carceri israeliane.
PressTv Gaza è stata l’unica emittente a trasmettere in diretta i due eventi. I servizi sulle cerimonie che si sono tenute sul porto di Gaza sono sintetizzati in due video, uno dei quali è stato messo online anche su YouTube, mentre l’altro è visibile solo sul sito di PressTv.
Anche se le celebrazioni segnano un momento di lutto, guardando i video siamo colti dalla sensazione che a prevalere su tutto sia lo spirito della fratellanza tra Uomini di buona volontà, riuniti in un abbraccio collettivo, simbolicamente esteso a tutte le genti che soffrono sotto l’oppressione dei tiranni - uno spirito splendidamente sintetizzato nel meraviglioso Monumento ai Martiri della Mavi Marmara eretto sul Porto di Gaza e mostrato qui in basso in una inquadratura che illustra bene il suo significato.
In basso troverete la foto-cronaca con commenti e descrizioni delle cerimonie di commemorazione. Intanto però facciamo un passo indietro nella cronaca dell’evento che stiamo narrando.
Succedeva un anno prima,
il 31 Maggio 2010
il 31 Maggio 2010
In basso: un anno fa la Mavi Marmara e altre imbarcazioni minori partivano alla volta di Gaza con a bordo 700 passeggeri che nutrivano grandi speranze di potere abbracciare i bambini, le donne e gli uomini di Gaza alla fine del loro viaggio verso la Palestina occupata ...
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31 Maggio 2010 - Acque internazionali, 30 miglia al largo di Gaza.
In basso: verso l’alba la flotilla veniva circondata in acque internazionali dai ‘Zodiac’ israeliani, mentre dagli elicotteri scendevano i soldati armati per sparare sui passeggeri imbarcati per una missione di pace.
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In alto e in basso: 9 morti, decine di feriti, centinaia di arresti: questo il bilancio dell’assalto.
Ecco un link nel quale si possono trovare tante immagini sull’attacco alla Mavi Marmara.
Mentre in questa pagina troverete un video di ‘Cultures Of Resistance’ da guardare la sera, in un momento di pausa. Nella prima parte il video mostra gli ultimi momenti di pace sulla Mavi Marmara, mentre i volontari sono raccolti in religioso silenzio, prima dell’alba, sapendo di avvicinarsi alle rive di Gaza, ignari della ‘tempesta’ che sarebbe scoppiata da lì a poco. Le immagini passano poi al graduale avvistamento delle forze militari israeliane in avvicinamento alla nave. Da non perdere assolutamente.
Un anno dopo, sulle rive di Gaza.
- 31 Maggio 2011 -
In basso: il corrispondente di PressTv in Gaza, Yousef al-Helou - ormai noto ai lettori di questo blog - qui inquadrato vicino alla base del Monumento ai Martiri della Mavi Marmara, ci illustra gli avvenimenti di questa giornata che commemora gli attivisti della FF1 e benedice la prossima spedizione della FF2.
In basso: La cerimonia di inaugurazione del Monumento ai Martiri della Freedom Flotilla 1.
In alto e in basso: Ogni nazione che ha partecipato alla Freedom Flotilla 1 è rappresentata per mezzo di una bandiera - ma alle bandiere di Palestina e Turchia è riservata una posizione d’onore.
«Il Monumento è composto di 9 vele simboliche che rappresentano i 9 Martiri coronati da una sfera che rappresenta il Pianeta Terra», ha commentato Yasser Al-Shanti, sottosegretario del ministero delle infrastrutture di Gaza.
In alto: la sfera del mondo sorretta dalle braccia dei Martiri e degli Uomini di buona volontà.
In basso: i singoli lati della base del monumento sono dedicati ognuno ad un Martire ucciso nell’assalto alla Mavi Marmara.
In basso: i singoli lati della base del monumento sono dedicati ognuno ad un Martire ucciso nell’assalto alla Mavi Marmara.
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Il discorso di Ismail Haniya
Oltre 1.000 cittadini di numerose nazionalità si stanno preparando a partire con 15 navi da vari porti europei per forzare il blocco navale imposto da Israele e attirare l’attenzione del mondo sul grave e illegale blocco di Gaza, da anni causa di immense sofferenze per i cittadini.
Gli organizzatori della Flotilla dichiarano che la loro missione è un atto di disobbedienza civile non violenta che ha lo scopo di persuadere i governi ad agire in conformità con gli obblighi internazionali nei confronti del popolo Palestinese e di mettere pressione a Israele per fare cessare l’assedio illegale di Gaza.
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La cerimonia del mare
Alla fine della cerimonia commemorativa per i Martiri della Mavi Marmara, gli attivisti internazionali e gli abitanti di Gaza si sono allontanati dalle rive a bordo di piccole imbarcazioni per omaggiare i loro compagni caduti con fiori lanciati nelle acque del porto.
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In basso: tra gli attivisti internazionali presenti alla cerimonia, anche una volontaria italiana, Silvia Todes, intervistata ai microfoni di PressTv (v. video segnalato in alto).
... no, non c’era Vic, ma gli abitanti di Gaza hanno dedicato al loro amico una bandiera meravigliosa, mostrata sulle amate spiagge di Gaza ... (v. secondo video segnalato in alto)
***
Stiamo monitorando la stampa estera per segnalare prossimamente in questo blog anche tutti gli altri eventi collegati sia all’anniversario del massacro della Mavi Marmara, sia alle vicende che riguardano la spedizione della Freedom Flotilla 2.
Ad esempio:
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- le minacce di Israele; le reazioni di Stati Uniti e Nazioni Unite all’annuncio degli organizzatori della FF2 per la prossima partenza della flotilla - vedrete che ci sono in atto da parte degli USA tentativi di dissuasione che rasentano l’incredibile;
- le risposte di Gaza e Turchia e degli attivisti internazionali alle minacce di Israele e alle provocazioni di USA e ONU;
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Avete notato ... ?
Abbiamo mostrato la sequenza della distruzione del Monumento di Pearl Square in un post sulle vicende della rivolta soffocata nel sangue. Abbiamo anche fatto notare, come la repressione della rivoluzione del Bahrein abbia seguito le stesse modalità messe in atto da parte del regime sionista per decapitare i vertici della Resistenza Palestinese.
Ecco in basso alcune immagini del Monumento di Pearl Square, prima e dopo la sua distruzione.
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... continua ...
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