Avverto i miei quattro o cinque affezionati Lettori di quelli che sono i miei programmi editoriali. Ho creato ad oggi 23 blogs tematici, assai diversi l'uno dall’altro per i contenuti, ma alcuni abbastanza affini (blogs politici, storici, filosofici). Raggiunto ogni blog il numero di 400 post, ossia l’equivalente del più grosso volume cartaceo, procederò ad una revisione qualitativa del pregresso, eliminando ciò che pare non più attuale o incompatibile con acquisizioni teoriche successive. Il tutto verrà poi unito da un sapiente collegamento ipertestuale che immetteranno il lettore da uno all’altro post, da uno all’altro blog. I blogs non sono associati a programmi pubblicitari. Qualche esperimento è stato fallimentare ed in ogni caso gli eventuali guadagni non giustificano l’appesentimento grafico della pubblicità. I blogs sono forniti di un contatore, ma l’incremento del traffico e del numero dei lettori non è un fine in sè. Naturalmente, sono lieto se ciò che scrivo trova un crescente numero di lettori interessati, ma la conquista di un gran pubblico, di un’elevata audience, non è ciò che mi ha mai animato. In pratica, sto rendendo pubbliche quelle che prima erano le mie schede private di studio e di documentazione. Prima di internet e della connessione 24 ore su 24 ciò non era possibile. Adesso lo è e giudico ciò positivo anche se presenta rischi e controindicazioni per i quali occorre trovare rimedi e contromisure. I Lettori che poi intendessero associarsi alle mie ricerche non hanno che da comunicarmelo. Studieremo insieme le forme possibili di collaborazione. Toccato il numero di 400 ad ogni blog cercherò di scrivere il meno possibile su quel blog, che curerò sempre, e mi occuperò di altri blogs meno estesi, ad esempio sulla geopolitica, la storia, la filosofia, il diritto, l’economia, anche ripercorrendo e riaggiornando i miei studi universitari in queste discipline.
sabato 21 giugno 2008
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