mercoledì 29 giugno 2011

Verso Gaza 32: silloge delle minacce, delle menzogne, degli atti di sabotaggio e di quanto altro per impedire la partenza della Flotilla II.

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La campagna di diffamazione contro la Flotilla è iniziata molto tempo prima che le navi fossero pronte per salpare da porti mantenuti segreti fino all’ultimo. Sono personalmente convinto che la morte di Vittorio Arrigoni sia riconducibile a queste ragioni. Non trovo per nulla plausibili le spiegazioni che vorrebbero Vittorio morto per mano salafita. In questo momento, per quanto a noi noto, le navi non sono ancora partite tutti e non si trovano ancora nel luogo di raccolta. In questo post terremo l’elenco ordinato di tutti gli atti di sabotaggio, di tutto quanto in un modo o nell’altro è finalizzato ad ostacolare la partenza di questa Flotilla che reca il numero II, ma che nelle intenzioni dei partecipanti e dei popoli del mondo, rappresentati dai governi ma dai loro cittadini, precede il numero III, IV, V, ecc. Tra le tante diffamazioni che si leggono una fa il conto di quanto queste navi costano e di chi le paga. Curioso che questo genere di affermazioni vengono da sionisti, che non si accorgono di quanto sono ridicoli. Se il loro fosse un argomento, basterebbe obiettare: e tutte le ricchezze, i flussi di denaro a fondo perso che sono andati ad Israele, chi li ha pagati e chi li sta pagando? Tutti noi, tutti i contribuenti dell’Europa e dell’America, loro malgrado.

1. L’elica segata. – Nel porto di Atene un subacqueo è andato a segare l’elica della nave greca “Giuliano”. Daremo altri dettagli via via che li avremmo. Segue un video You Tube, che fornisce dettagli sull’accaduto.

2. Il finto blogger. – Sarebbe questo un gay, in realtà un agente israeliano, che andava diffondendo in rete la notizia che siccome era gay, per questo motivo non lo hanno voluto a bordo, ed il fatto di non averlo voluto dimostrerebbe che tutta la Flotilla è alle dipendenze di Hamas, che non ha in simpatia gli omosessuali. Naturalmente, tutto falso e la falsità analoga alla vicenda “Amina” è stata smascherata rapidamente. Per una analisi più dettagliata su questo individuo e sui possibili mandanti e retroscena si rinvia a questa pagina. Personalmente la faccenda non ci appassiona e riteniamo che la pratica della menzogna, della manipolazione, della disinformazione e di tutte le sofisticazioni della propaganda sia cose abituali, che vanno normalmente presunte e solo eccezionalmente escluse.

3. Oscuramenti di siti web. – Ne posso personalmente segnalare almeno due: una intervista di un attivista molto informato e competente, che per qualche tempo si è potuta vedere e ascoltare in un video di Press Tv; il sito dell’Agenzia italiano Infopal, da qualche giorno è inaccessibile. Ma probabilmente dipende dal mio browser: non voglio creare casi inesistenti, accanto a quelli già esistenti e di per sé abbastanza numerosi. È tuttavia vero e riscontrabile come contro il sito Infopal esista una costante campagna di diffamazione da parte di testate, di cui potremmo fare i nomi, ma ne lasciamo il compito ai diretti interessati. La Infopal è semplicemente un’agenzia giornalistica di informazione, forse l’unica, sulla Palestina.

4. Minacce a giornalisti. – Da governo israeliano è stato minacciato il rifiuto dell’ingresso in Israele per dieci anni a tutti quei giornalisti che fossero saliti sulle navi. La minaccia pare rientrata per le reazioni che ha suscitato in tutto il mondo della stampa e dei media. Ma l’episodio è altamente rivelatore di quale sia l’effettivo rapporto di Israele con i media: tutti o quasi embedded. E lo sapevamo. Ne abbiamo solo una nuova conferma indiretta.

5. Presunte dichiarazioni della Croce Rossa. – Circola sul web la dichiarazione di un rappresentante locale della Croce Rossa, secondo il quale in Gaza non vi sarebbe nessuna emergenza umanitaria ed il governo di Israele avrebbe tutto il diritto di proteggere i suoi cittadini, chiaramente dalla gente disarmata che si trova sulle navi. Le dichiarazioni di questo signore, il suo curriculum e la sua appartenenza alla Croce Rossa andranno verificate. Quel che è certo è che le dichiarazioni rese violano gravemente lo statuto della Croce Rossa, che certamente non può rilasciare dichiarazioni sulla politica degli stati, salvo poi i dati di fatti, per i quali Gaza sarebbe una sorta di Club mediterrané.

6. La Clinton che minaccia i cittadini americani. – Questa signora ha fatto sapere che i pacifisti americani che salgono sulle navi potranno poi essere penalmente perseguiti, appena ritornati in America. Veramente incredibile e grottesco, se si pensa a tutti i soldi distribuite a spie e traditori in tutto il mondo per diffondere l’ideologia destabilizzante dei “diritti umani”. La Cina è una dei grandi bersagli. Vedere un sesto dell’umanità cadere in sanguinose guerre civili e sedizioni interne sarebbe somma gioia degli umanitaristi al governo. La minaccia della Clinton ai cittadini americani, che vanno a Gaza proprio nel nome dei “diritti umani”, dimostra quale sia il grado di ipocrisia e di sfacciataggine dei nostri governanti, che dico “nostri”? È un modo di dire! Che il mondo sia governato da lobbies antidemocratiche e criminali è cosa che ogni giorno salta sempre più agli occhi.

7. L’ineffabile Frattini. – Un grande senso di disagio e di fastidio mi pervade ogni volta che mi tocca parlare di questo personaggio. Basta ricordare il ritornello che esce sempre dalla bocca: “La sicurezza di Israele.... Il terrorismo... Hamas terrorista, da lui incluso nella lista dei terroristi, bla bla”. Il peggiore ministro degli esteri che io ricordi.

8. Pressioni e ricatti sul governo greco. – Lo si è potuto leggere qua e là, ma non possiamo aspettarci molti dettagli e prove provate. Raccoglieremo comunque tutto quello che troveremo, dando pure il beneficio d’inventario. Azioni di protesta sono in atto presso l’ambasciata greca in Italia.

9. Pressioni e ricatti sul governo turco. – Qui invece la cosa è molto più sorprendente. Il governo turco aveva dato la sua bandiera alla Mavi Marmara, che adesso non parte più per presunti guasti tecnici. Tutto questo è molto strano ed inquietante.

10. Campagne propagandistiche. – Questo paragrafo è generico, ma diventa utile leggere tutte le coperture, i silenzi, la titolazione e impaginazione della “notizia” per sapere e capire quanto la testata in considerazione sia “embedded” ed organica alla Lobby. È una sorta di utile censimento.

(segue)

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