mercoledì 29 giugno 2011

Verso Gaza 31: il nome delle altre navi della Freedom Flotilla Two.

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Giungono altre allarmanti e frammentarie notizie da Atene, dove un nugolo di spie israeliane va a sabotare le navi che a tutti i costi non si vuol far partire. Le menzogne mediatiche si succedono l’una più grossa dell’altra. Rimbalza l’affermazione attribuita ad un responsabile delle Croce Rossa locale, secondo la quale in Gaza non vi sarebbe nessuna emergenza, ed Israele – dice il funzionario della Croce Rossa – ha tutto il diritto di fare quel che fa: un profundis per la Croce Rossa, almeno quello locale e di questo signore. In Atene si assiste a qualcosa che non ci saremmo aspettati neppure da un’organizzazione mafiosa, il cui standard di moralità ci appare molto più alto di quello dell’esercito e dello stato israeliano. Ma si rivela anche la profonda ipocrisia e corruzione degli stati. Il ministro degli esteri greco fa capire quali pressioni vengono esercitate sulla Grecia. La Clinton fa sapere che punirà i cittadini americani che salgono sulle navi, proprio mentre la propaganda occidentale fa leva sui cosiddetti “diritti umani” per destabilizzare gli stati non vassalli o clienti, quegli stessi diritti umani che l’Occidente ha sempre violato. Prima usava invadere e colonizzare il mondo con l’ausilio della croce, oggi si serve dell’ideologia dei “diritti umani” con la quale fornisce armi ideologiche a tutti i traditori che inscenano questa cantilena, cui sono primi a non credere. In questo post vogliamo l’elenco di tutte le navi della FF2, dedicando ad ognuna di esse un singolo post, appena le notizie diverranno più abbondanti e articolate.

1. La «Stefano Chiarini» è il nome della nave italiana. Per qualche tempo era circolata la notizia che si sarebbe chiamata “Vittorio Arrigoni”, ma devono essere prevalse altre ragioni e l’intera Flotilla è in un certo senso intitolata a Vittorio assumendo il suo motto “Restiamo umani”. Vauro Senesi ha già cominciato, oggi 29 giugno, a scrivere il suo “Diario di bordo”, anche se ancora non è salito materialmente sulla nave, che è alla rada di Corfù. Prosegue Vauro: «Le altre navi della Freedom Flotilla sono ancorate in diversi porti greci e via via gli attivisti provenienti da tanti paesi diversi stanno lasciando Atene per raggiungerle».

2. La «Giuliano» è una nave greca che ha già subito un atto di sabotaggio, con l’albero dell’elica segato da qualche esperto subacqueo: è questa l’Israele che ci aspettiamo e di cui sospettiamo altamente. La mafia avrebbe avuto un senso più alto dell’onore. Israele è lo stato degli innumerevoli omicidi mirati, dei quali si apprende con prove anche molti anni dopo, ma di cui è normale poter sospettare per tutto quello che di strano può succedere a uomini e cose.

3. «Sabotata questa notte la terza barca». – È quel che si legge sul sito ufficiale della FF2, ma con rinvio per i dettagli della notizia al sito Infopal, che però da qualche giorno risulta a me sbarrato. Dal mio computer il sito Infopal non si apre. Tuttavia, da un altro computer il sito si apre e la notizia Infopal è la seguente: «Atene - InfoPal. E' giunta questa mattina dal Comitato degli organizzatori la notizia del sabotaggio alla terza nave della Freedom Flotilla. Si tratta della barca irlandese, ormeggiata nelle acque turche. I due precedenti sabotaggi riguardano le imbarcazioni greco-svedese, danneggiate in parti importanti - elica e albero che connette quest'ultima al motore. Si tratta di gravi tentativi di mettere in serio rischio la vita dei passeggeri, una volta in alto mare. Israele sta tentando in tutti i modi di fermare la partenza delle navi della Flotilla per Gaza» (Fonte: Infopal).

4. La «Louise Michel». – È questa la seconda nave francese. È più grande della “Dignité”.

5. La “Guernica”. – È questo il nome della nave spagnola, che è stata sequestrata dalle motovedette turche, sembra con il beneplacito del governo spagnolo. Ma manifestanti spagnoli in Grecia hanno occupato l’ambasciata spagnola. Ecco come Prensa latina narra il fatto: «Atene, 5 lug (Prensa Latina) Decine di manifestanti occuparono oggi l’ambasciata della Spagna in Grecia per esigere il sollevamento del blocco alla II Flottiglia della Libertà che pretende di salpare da questo paese con gli aiuti per Gaza. Gli attivisti spagnoli chiesero protezione al loro governo davanti alla persecuzione militare di cui sono vittime da parte delle autorità greche. Da vari giorni la nave Gernika, dove pretendono di viaggiare verso il territorio palestinese, è stata sequestrata da due fregate nel porto di Kolymbari, a Creta. Il governo ellenico proibì il venerdì alle imbarcazioni ancorate nel suo territorio di salpare con rotta alla Striscia di Gaza, col pretesto che cerca di proteggere i membri della flottiglia. Tuttavia, attivisti denunciarono che l'attuazione di Atene ubbidisce a pressioni di Israele che mantiene da cinque anni bloccato questo territorio palestinese. La seconda Flottiglia della Libertà, composta da una decina di imbarcazioni con circa 500 attivisti di vari paesi, porta circa cinque mila tonnellate di aiuto per Gaza. Questo lunedì forze navali greche intercettarono la nave canadese Tahrir, con circa 40 persone a bordo, e l’obbligarono a ritornare alle coste di Creta. Un’altra imbarcazione integrante della flottiglia, che si chiama Dignité Al Karama, riuscì a rompere la vigilanza e naviga in rotta verso il territorio palestinese. In maggio del passato anno la marina israeliana attaccò un primo convoglio umanitario ed assassinò nove passeggeri del trasbordatore turco Mavi Marmara e ferì a oltre 50.
Ig/car».

(segue)

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