lunedì 9 maggio 2016

Paolo Becchi: «Il M5S si lancia alla conquista dei voti di Forza Italia»

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Conserviamo titolo originale dell'articolo, che appare il 5 marzo 2019 su il Fatto Quotidiano. Se è ondata l'ipotesi secondo cui il M5S si sia lanciato alla conquista dei voti di Forza Italia, e se ideatore di questa politica fosse stato Gianroberto Casaleggio, i dati sono ora superati dalla morte di Casaleggio padre e dalla domanda se questa politica può avere un continuatore nel figlio o altri. È un’ipotesi che poi si basa su una congettura: che gli inizi professionali di Virginia Raggi nello studio Previti siano non un incidente, taciuto nel curriculum, o non piuttosto qualcosa di deliberato. Avrei qualche dubbio su queste ipotesi. Non voglio ora tirare fuori dati e fatti inediti di mia conoscenza. Penso piuttosto che la politica pentastellata sia una navigazione a vista, cioè non basata su una programmazione di lungo periodo, addirittura sui cinquant'anni, come si vorrebbe da un parlamentare, ma sugli eventi mediatici che appaiono sui quotidiani, che in pratica finiscono per condizionare e dettare la linea politica del M5S, di corto respiro per essere cresciuta sullo scandalo, sulla diffamazione sistematica, sulla presunzione di superiorità morale. Non può essere questo un programma di governo e non porta molto lontano.
AC

Vale forse la pena fare una breve riflessione su quello che sta avvenendo all’interno del Movimento Cinque Stelle. La linea ondivaga tenuta sulle unioni civili nell’immediato ha prodotto come risultato un vantaggio da parte di Renzi. È lui in fondo che ha portato a casa il risultato. Difficile negare l’evidenza. Ma a ben vedere solo nell’immediato.

Casaleggio – a tutti gli effetti legittimato come nuovo Consigliere dell’Associazione M5S – aveva bisogno di spostare il partito a destra e così basta “no Euro”, “no Nato” e persino “no Tav” , in secondo piano anche il reddito di cittadinanza, meglio puntare sulla casa, tema tipico del centrodestra, e posizioni molto moderate su temi eticamente sensibili. Questa la nuova linea politica. Toni bassi, moderati, con Grillo in giacca e cravatta sullo sfondo che lancia il suo messaggio calmo e pacato non dal blog, ma dal Corriere della Sera.
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No, non c’entra la Chiesa, fanno maledettamente gola i voti di Forza Italia. Quello che, dopo il passo di lato di Grillo, di fatto è ormai il capo politico del nuovo partito, nonché direttore della società commerciale Casaleggio&Associati, si è reso conto di una cosa: proprio il M5s può in fondo catturare tutti i voti in libera uscita da Forza Italia. E non sono pochi. Insomma, è come se la Casaleggio&Associati avesse lanciato un’Opa su Mediaset.

Casaleggio ha capito che Berlusconi è ormai cotto al punto giusto. E lo ha visto molto bene con riferimento a quello che sta accadendo a Roma in vista delle prossime elezioni comunali. È del tutto evidente che un centrodestra unito avrebbe potuto provocare difficoltà al progetto pentastellato di conquistare la poltrona di sindaco a Roma. E infatti molto difficile per il Pd vincere la gara, troppo vivo è infatti ancora il ricordo di Mafia Capitale. La partita dunque si sarebbe giocata tra il M5s e il centrodestra. Ma Berlusconi ha fallito nell’impresa di trovare un candidato realmente condiviso con Salvini. E se anche alla fine dovessero trovarlo si tratterebbe di un accordo fittizio, fatto tanto per salvare la faccia. La frittata ormai è fatta.
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Di converso la candidata scelta personalmente da Casaleggio per Roma (dovrebbe essere evidente a tutti che le Comunarie sono state una farsa, una farsa che avrà probabilmente conseguenze legali) è la candidata ideale: chi meglio può acchiappare i voti del centro destra se non un avvocato che lavorava presso lo studio Previti? La recente convocazione dell’avv. Raggi presso la Casaleggio Associati mira solo a farle capire che tutta la sua politica dovrà essere moderata, volta cioè a conquistare l’elettorato di Forza Italia. Non ha da preoccuparsi, dovrà fare esclusivamente quello che le verrà detto di fare dagli uffici di Milano. Del resto il contratto che Casaleggio le farà firmare nel caso dovesse vincere la costringerà ad essere eterodiretta. Riuscirà questo strategia? Lo sapremo tra poche mesi.

Un fatto è certo: la eventuale vittoria del partito di Casaleggio a Roma sancirà al contempo la definitiva sconfitta di Berlusconi. È stato incapace di realizzare quella sintesi che nella regione Liguria gli aveva consentito quello che, dopo Roma, a tutti gli effetti apparirà come il suo canto del cigno.

1 commento:

Blumentritt ha detto...

Actore non probante, reus absolvitur.