sabato 6 marzo 2010

VIª Israeli Aparteid Week. – Resistere in ogni parte del mondo per vivere tutti come uomini che non rinunciano alla loro dignità e sete di giustizia.

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Allo scopo di contrastare la campagna di denigrazione e disinformazione contro la Sesta Israeli Aparheid Week riproduziamo qui una locandina dell’importante evento, da noi ripresa nel sito dell’Associazione Amicizia Italo-Palestinese. Abbiamo condotto un monitoraggio della campagna stampa denigratoria dell’importante manifestazione, mettendone in evidenza le false argomentazioni, contrarie a verità, giustizia e umanità. Se nella stessa settima viene data notizia passate di un accordo fra La Sapienza e l’università di Tel Aviv, ci è qui sufficiente ricordare che il campus dell’università di Tel Aviv sorge proprio su un villaggio palestinese raso al suolo e cancellato dalla carta geografica. Su questa fondamenta sarà moralmente difficile edificare le relazioni fra quella università e quei docenti della Sapienza, su 5.000, che si sono assunti il peso morale di una simile iniziativa. Al tempo stesso però apprendiamo dell’esistenza di un altro accordo firmato il 10 febbraio 2010 a Ramallah tra quattro università italiane e sette atenei palestinesi. Mi auguro che “La Sapienza” possa associarsi a questi quattro italiani, prestando una particlare attenzione all’Università Islamica di Gaza, distrutta durante l’operazione “Piombo Fuso”. La Societas «Civium Libertas» non da oggi è schierata in favore della causa palestinese. Giudica concorrenti e non alternative le due posizioni che si sono venute enucleando durante questa edizione dell’IAW, l’una impegnata sul fronte del boicottaggio di Israele, l’altra volta alla ricostruzione delle università e dei centri educativi palestinesi, distrutti anche con il concorso delle università israeliane in una consapevole politica di etnicidio. Pubblicheremo fra qualche giorno anche la Lettera aperta di un gruppo promotore di docenti italiani.

CIVIUM LIBERTAS


ISRAELI APARTHEID WEEK

Palestine - Canada - U.S - Mexico - Europe - U.K - South Africa
www.apartheidweek.org

1 – 7 Marzo 2010
Settimana Internazionale contro l’Apartheid Israeliana
(IAW International Apartheid Week)
Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele


Che cosa è la IAW (International Apartheid Week)?

La IAW è una campagna nata a Toronto (Canada) nel 2005 con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulla discriminazione razziale operata da politiche ed istituzioni israeliane nei confronti dei cittadini palestinesi e di come questa influenzi la vita quotidiana dei palestinesi all’interno di Israele, nei Territori Occupati e nel mondo.

I principi base della campagna :

1- Il fine della IAW è quello di educare i cittadini circa la natura d’apartheid dello stato d’Israele contribuendo a rafforzare campagne per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS) contro Israele.

2- Propone perciò di lavorare per porre fine alla complicità internazionale con questo stato d’apartheid. I governi offrono grande supporto economico e politico al regime di apartheid israeliano. Le corporazioni guadagnano grazie agli investimenti e alle operazioni bancarie congiunte a compagnie israeliane. Le istituzioni, le organizzazioni e i sindacati che non si oppongono a ciò permettono il sostegno morale ed economico di Israele. Questo tipo di cooperazione e supporto permette all’apartheid di continuare ad esistere, per questo porre fine alla complicità internazionale è così importante.

3- Ritiene che l’apartheid israeliana sia un elemento facente parte di un più vasto sistema economico e militare di dominazione. Per questo l'IAW è con tutte le persone oppresse del mondo, in particolare con le comunità indigene che soffrono la repressione di regimi coloniali, lo sfruttamento e il dislocamento.

4-Si schiera contro l’ideologia razzista del sionismo che fornisce le basi al colonialismo israeliano. E' contraria perché il sionismo discrimina direttamente e forzatamente tutti coloro che non sono ebrei. E' contro tutte le forme di discriminazione e ritiene che non ci sarà mai giustizia senza la restaurazione di tutti i diritti di ciascuno, senza differenze di razza, etnia o nazionalità.

5-Le richieste della IAW si basano sulla rivendicazione della società civile palestinese per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele del 9 Luglio 2009 e avanzata da più di 170 organizzazioni palestinesi.

6-Boicottaggio disinvestimento e sanzioni dovranno essere applicate fino a quando Israele riconoscerà il diritto inalienabile del popolo palestinese all’autodeterminazione, riconosciuto dal diritto internazionale quale diritto fondamentale:
1- Mettendo fine all’occupazione e alla colonizzazione delle terre arabe, distruggendo il muro e liberando tutti i prigionieri politici arabi e palestinesi.

2- Riconscendo i diritti fondamentali dei cittadini arabi residenti all’interno dello stato d’Israele e la loro uguaglianza con gli altri cittadini.

3- Rispettando, proteggendo e promuovendo il diritto dei rifugiati palestinesi al ritorno alle proprie case e proproetà stipulato dalla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite numero 194.
Che cos’è l’Apartheid?

Apartheid, secondo la definizione data dalle Nazioni Unite è ".. un sistema istituzionalizzato di segregazione razziale e discriminazione con lo scopo di creare e mantenere il dominio di un gruppo razziale .. su un altro .. e sistematicamente opprimerlo.."

Perché diciamo che Israele effettua una politica di Apartheid versoi cittadini palestinesi?

Esempi:
· I Palestinesi sono sotto la Legge Militare e costantemente minacciati di detenzione senza accuse e, se arrestati, tenuti in carcere per periodi di tempo indefiniti.

· I villaggi palestinesi devono affrontare punizioni collettive: coprifuoco di 24 ore per giorni, distruzione delle abitazioni, raids militari, violenze , sopraffazioni.

· Il Muro di separazione divide le famiglie e le comunità palestinesi.

· La West Bank è frammentata, a macchia di leopardo, in 70 lembi di territorio isolati e circondati da territori controllati da Israele ed i Palestinesi non possono andare dall'uno all'altro senza permesso.

· Ci sono circa 500 check point militari dove i Palestinesi aspettano ore e devono presentare documenti di identità anche per brevi distanze.
Perché boicottare i prodotti israeliani?

Il Trattato di Associazione di Israele all’Unione Europea prevede tariffe preferenziali ed agevolazioni doganali per le merci israeliane che importiamo, ma l’Articolo 2 del Trattato stabilisce che la validità del rapporto di associazione è vincolata al rispetto dei diritti umani da parte dello Stato esportatore. L’Italia, come tutti i paesi aderenti, avrebbe quindi il dovere di chiedere la sospensione del Trattato a causa delle palesi violazioni da parte di Israele dei più elementari diritti umani e dei crimini di guerra dei quali questo Stato continua a macchiarsi compiendo genocidi e abusi di ogni tipo verso i Palestinesi.
I prodotti agricoli e tutte le merci prodotte nelle cosiddette “colonie” (ovvero gli insediamenti illegali poiché costruiti abusivamente nei Territori Occupati della Palestina) vengono esportate in Europa con la scritta e godono dei suddetti sgravi fiscali al pari dei prodotti israeliani.

Che cosa possiamo fare noi cittadini e consumatori?

Come cittadini europei abbiamo il dovere di pretendere che le norme vengano correttamente applicate e che,come previsto all’Art.2 del Trattato di Associazione all’UE, non venga favorito lo Stato di Israele che viola costantemente i diritti umani, che ha compiuto orrendi crimini di guerra (l’ultimo dei quali è il genocidio di 1400 Palestinesi a Gaza), che non ha mai rispettato alcuna delle numerose risoluzioni ONU.

Prodotti israeliani - se il codice a barre sul prodotto riporta
il numero 729
NON comprateli!


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