giovedì 18 febbraio 2016

Strano modo di procedere nelle “Comunarie” del Movimento Cinque Stelle

Fermo restando che la presente non costituisce una contestazione o turbativa della procedura elettorale appena avviata, ma è un'applicazione del principio di trasparenza che è alla base del Movimento Cinque Stelle, valuto di rendere pubblica parte della corrispondenza intercorsa con l'Ufficio Liste Elettorali del Movimento Cinque Stelle, anche in considerazione del danno di immagine a me procurato in conseguenza di una cancellazione dalla Lista subito dopo esservi stato pubblicamente inserito.  Nella parte della corrispondenza qui non resa pubblica venivano chieste le specifiche delle segnalazioni pervenute, proprio per poter consentire le “controdeduzioni” che mi venivano pure concesse, nel termine di 10 giorni, ma che da me sono state fatte nel termine di un'ora allegando a) La mia Memoria difensiva presentata in procedimento disciplinare presso CUN nel gennaio 2010, a seguito di articolo di Repubblica del 22 ottobre 2009; b) la delibera di proscioglimento con formula piena, per insussistenza del fatto e del diritto. Non vi sono mai stati altri fatti rilevanti se non una campagna di stampa che da allora è seguita con diffusione virale, malgrado regolari e frequenti lettere di smentita a organi di stampa e soggetti vari.

NB - Questa corrispondenza è resa pubblica, nella rete, “con effetto immediato”. L'Ufficio Elettorale non dispone di specifici nominativi di singole persone, non ha indicazione di sede fisica, né contatti telefonici, ma è astrattamente riferito a Beppe Grillo che è spesso altrove, credo in questi giorni a fare spettacoli in Roma. Dubito che abbia mai avuto personale conoscenza di questa e altre corrispondenze. Per quanto riguarda la mia persona, quale candidato alle Comunarie, non si è compreso che non è stato inferto nessun colpo a una mia inesistente ambizione senile, ma è stato tolto dalle mie spalle il peso elevatissimo di una responsabilità di cui ero e sono ben consapevole e per giunta è stata tolta al Movimento e alla Città di Roma la possibilità da parte mia di aiutare ed essere di supporto a chiunque sarebbe stato eletto con più suffragi dei miei: non ho mai detto, scritto o fatto sapere di voler presentare una mia candidatura a Sindaco: come massimo mi immaginavo il ruolo di Consigliere. Il “danno” è stato fatto non a me, ma al Movimento stesso e alla Città di Roma.


*

Egregio Staff Liste Elettorali,
appare essere una assoluta presa in giro il termine di dieci giorni che a me (e altri) era stato fissato per le rituali controdeduzioni, alle quali io ho risposto entro un'ora, fornendo documentazione, senza che da voi sia stata data alcuna risposta. Leggo oggi di un inizio di votazione al cui accesso mi trovo inibito. Francamente, trovo sconcertante il vostro modo di precedere.

Vostra di riferimento del 16 febbraio:

Gentile Antonio Caracciolo,

Le scriviamo in nome e per conto di Beppe Grillo con riguardo ad alcune segnalazioni che ci sono pervenute.

Con la presente ci vediamo costretti a comunicarLe la sua esclusione dalla lista dei candidati del M5S per le elezioni amministrative Roma 2016. A seguito di segnalazioni pervenute dopo la pubblicazioni dei video di presentazione è risultato che Lei ha di recente pubblicato interventi su alcuni blog che palesano condotte contrastanti con i principi fondamentali del M5S e che pertanto la rendono incompatibile con un potenziale ruolo di portavoce e di appartenente al MoVimento 5 Stelle.

Per questo motivo viene sospeso con effetto immediato dal MoVimento 5 Stelle.
Se pensa che questa decisione sia basata su informazioni non corrette può inviare le Sue controdeduzioni entro 10 giorni a questa email.


Lo staff di Beppe Grillo

APPENDICE DI COMMENTI

 1. Palese violazione dell'art. 3 della Costituzione della Repubblica italiana che così recita: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali».

2. Art. 49 della costituzione: «Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale [cfr. artt. 18, 98 c. 3, XII c. 1].». Si tratta di un diritto, non di una concessione, o di un favore, che viene fatto ai cittadini da un qualsiasi partito, o associazione. Il punto da approfondire è “metodo democratico”. È da chiedersi se non sia ormai tempo di procedere ad una legge di applicazione che offra criteri certi per tutti i cittadini che intendano associarsi liberamente per concorrere alla formazione della politica nazionale: altrimenti quale altra via resta?

3. Elementi istruttori. Fino ad oggi non avevo nessuno interesse per la “Casaleggio Associati” e tutto ciò che si fa in un ufficio milanese. Dal mio punto di vista, ogni legittimità della nuova aggregazione politica, con il nome per me infelice “Cinque Stelle”, nasce da una volontà di popolo, che tenta di riunirsi in una situazione storico-costituzionale in disfacimento. Nessuno interesse ho mai avuto per gli uffici che servono a far funzionare un minimo di struttura del Movimento. Sorge però adesso la necessità di rivolgere lo sguardo nello “Staff di Beppe Grillo”. Raccolgo qui tutti i links che via via raccolgo in rete, riservandomi in un tempo successivo la loro analisi e un vaglio critico:

3.1 - Il Foglio, ripreso da “Come don Chisciotte”. Un articolo di Salvatore Merlo che offre notizie interessanti su persone, luoghi, fatti a me del tutto ignoti.

Nessun commento: